logo


loading
prodotto
NUOVA MOTO GUZZI CALIFORNIA

CAVALCANDO IL MITO

Alla fine degli anni Sessanta il sergente Scotty Henderson della sezione TED (Traffic Enforcement Division) di Los Angeles attraversa l’Oceano e sbarca sulle rive del lago di Como, destinazione Mandello del Lario, patria di Moto Guzzi. Lo accoglie la grande aquila, che svetta sull’ingresso della fabbrica, simbolo di uno dei marchi motociclistici più antichi e blasonati del mondo.

Il sergente era stato inviato in quel suggestivo angolo d’Italia per supervisionare la produzione di una piccola flotta di dieci Moto Guzzi California V7 Police, destinata ad entrare in servizio alla LAPD (Los Angeles Police Department). Il sergente introdusse alcune modifiche, quali il cavalletto laterale azionabile da seduto, la leva del cambio a sinistra, il parabrezza antiproiettile in Lexan, subito accolte e realizzate con maestria dagli operai-artigiani mandellesi. Un’esperienza che il sergente commenterà: ”A Mandello avevo carta bianca, potevo decidere qualsiasi modifica e la moto l’ho vista nascere letteralmente davanti ai miei occhi”. Nell’estate del 1969 le Moto Guzzi V7 Police entrano in servizio nella flotta delle oltre quattrocento moto della polizia di Los Angeles, subito preferite dai poliziotti più giovani. La strategia dei fratelli Joe e Mike Berliner (appassionati importatori di Moto Guzzi negli States, cui si deve l’intuizione di diventare fornitori del LAPD) iniziava a dare frutti, sia per il fioccare di nuove richieste dalle polizie americane, come la California Highway Patrol, sia per la curiosità che queste nuove moto suscitano tra i motociclisti yankee. I policemen non tardano ad apprezzare le superiori doti di maneggevolezza e accelerazione della moto italiana (che era riuscita a sbaragliare la concorrenza nazionale e inglese), mentre i meccanici dell’assistenza tecnica sono entusiasti dei vantaggi offerti dall’architettura a V trasversale di 90° del motore che, per le sue caratteristiche di accessibilità e razionalità meccanica, riduce drasticamente i tempi di manutenzione ordinaria e straordinaria.
La notizia delle Moto Guzzi in uniforme a stelle e strisce generò un grande interesse anche in Europa, rafforzando l’ottima reputazione che la V7 si era già conquistata con le versioni 700 e Special. Dalle fotografie degli agenti della LAPD e della Highway Patrol è evidente però che si tratta di Moto Guzzi V7 decisamente diverse da quelle normalmente in vendita: sella maggiorata, manubrio a corna di bue, pedane a piattaforma e una profusione di cromature. Elementi che restituiscono allo stile della V7 un'immagine americaneggiante che piace e stimola una domanda tale da convincere la Moto Guzzi a produrla in serie, a partire dal 1971, con il nome di California.
Da allora si sono alternate sette generazioni e quattro cilindrate (750, 850, 1000, 1100) per oltre centomila esemplari prodotti: un successo. Sulle strade da oltre quarant’anni, la Moto Guzzi California è la moto italiana più famosa nel mondo. Ha pattugliato le freeway americane, scortato regnanti e presidenti ed è entrata nei garage di divi del cinema e rockstar conquistando un posto di riferimento nella storia della motocicletta. La California rappresenta, più di ogni altro modello prodotto a Mandello del Lario, i valori e la forza del marchio Moto Guzzi: stile, comfort, affidabilità e prestazioni. Un successo motivato da una rara qualità: saper conciliare il confort e la capacità di carico di una moto custom con la dinamicità e le prestazioni di una potente stradale.

CALIFORNIA TOURING

Anche oggi le nuove Moto Guzzi California 1400 Touring e 1400 Custom, come ai tempi del sergente Scotty, sono “costruite con orgoglio in Italia” e assemblate a mano nello stabilimento di Mandello del Lario. Con la differenza che sono le più innovative, tecnologiche e potenti Moto Guzzi di sempre, emblema di una cultura e di una capacità di costruire moto uniche, sin dal 1921. Rappresentano, per innovazione e stile, il punto di svolta nella storia di Moto Guzzi, uno dei marchi più antichi e prestigiosi della storia motociclistica. Al solo vederle non è esagerato parlare di “art of motorcycle”. Al solo mettersi in sella non è iperbolico affermare di “cavalcare un mito”.

CALIFORNIA CUSTOM

California 1400, pronta ad affrontare le strade del terzo millennio, è una moto imponente, esclusiva, in grado di esaltare gli elementi di nobiltà di un marchio simbolo del made in Italy. Partendo dall’intuizione stilistica di un design innovativo ma riconoscibile e coerente con la genealogia delle sette generazioni di California prodotte fino a oggi, sono stati riprogettati, con le più avanzate tecnologie del primo gruppo motociclistico europeo, i principali segni distintivi Moto Guzzi. Questi i risultati: V Twin di maggior cilindrata mai prodotto in Europa, capace di erogare una straripante coppia motrice di 120 Nm a soli 2.750 giri/min. La prima custom al mondo dotata di controllo di trazione MGCT e di tecnologia Ride by Wire multimappa, con la possibilità di selezionare tre diverse curve di erogazione: Turismo, Veloce e Pioggia. La prima custom al mondo equipaggiata con un gruppo ottico anteriore dotato d’illuminazione diurna a led DRL, come avviene sulle auto di più recente progettazione. Un inedito telaio a doppia culla, dotato di un sistema di supportaggio elastico del propulsore in grado di eliminare completamente il trasferimento delle vibrazioni. Una nuova trasmissione finale a cardano, al vertice della categoria per fluidità e silenziosità di funzionamento. Nessun dubbio: arte e maestria motociclistica si fondono nelle nuove California 1400, specialissime e diverse da tutte le altre moto. Anzi, un dubbio rimane da affrontare, ed è amletico. Touring o Custom? Scegliere la prima, la California nella sua espressione più classica, destinata ai grandi viaggiatori, sontuosamente equipaggiata? Oppure preferire la seconda, “sorella cattiva”, muscolosa, cruiser dura e pura? Ai motociclisti veri l’ardua risposta.

MY CALIFORNIA
Esiste un solo modo per rendere ancora più ricca e lussuosa questa moto unica: personalizzarla con gli accessori originali Moto Guzzi, molti dei quali disegnati dal Centro Stile MG. La nuova California 1400 vanta il catalogo accessori più ricco mai prodotto da Moto Guzzi e si distingue per qualità e design esclusivi.
Pelle per borse laterali e sella; cromature, acciaio e alluminio per un’ampia gamma di accessori, e tanta tecnologia.

PHOTO GALLERY

CALIFORNIA TOURING
ACCESSORI

CALIFORNIA CUSTOM
ACCESSORI

Come iGuzzi, dispositivo che consente di collegare con facilità alla California il proprio smartphone (tecnologia BlueDash), trasformandolo in una vera e propria piattaforma multimediale, in grado di gestire tutte le informazioni relative al veicolo ed informazioni utili per il viaggio. Il collegamento Bluetooth fornito da iGuzzi, unito alle funzionalità GPS e Internet, consente allo Smartphone di diventare parte integrante della strumentazione. In catalogo non manca l’antifurto satellitare: la centralina antifurto, attivabile tramite trasponder, traccia la posizione della moto per ritrovarla in caso di furto.
Una centrale operativa è in costante contatto con il veicolo per monitorare le anomalie della moto e, in caso di furto, si attiva per coordinare le Forze di Polizia per il recupero del veicolo. Nel mondo sono disponibili 36 Centrali Operative che possono intervenire nel caso in cui la moto passi i confini di Stato.
Le App disponibili per Apple e Android offrono al proprietario della moto gli itinerari percorsi per condividerli con la community dei bikers.
prodotto
MOTO GUZZI CALIFORNIA 1400 CUSTOM

DURA E PURA

Arriva la versione Custom della già apprezzata e richiestissima California 1400.
Nella bellissima cornice di Barcellona è stata presentata alla stampa internazionale la nuova custom italiana, essenziale, sportiva, potente, rapida ed elegante: stile inconfondibilmente Moto Guzzi, contenuti tecnologici all’avanguardia, doti dinamiche di guida da vera cruiser

Tradizione e innovazione: Barcellona vive proprio sull’affascinante equilibrio tra questi due fattori apparentemente antitetici. L’anima più intima catalana rimane ancorata alla cultura e all’antica tradizione spagnola, ma, al contempo riesce a essere una città cosmopolita, ricca di edifici e culture davvero moderne. Un perfetto connubio tra ciò che era, ciò che è e ciò che sarà che caratterizza e distingue anche la nuova ammiraglia di Moto Guzzi.

La California 1400 è la rappresentante per eccellenza di tale concetto. Un nome che ha fatto la storia del motociclismo mondiale ritorna in una veste inedita: non abbandona, anzi ripropone, in chiave moderna, i tratti stilistici che ne hanno decretato il successo, aggiungendo una quantità (e una qualità) di contenuti tecnologici tali da renderla ineguagliabile.
Se la “vera” Moto Guzzi California è la Touring, lussuosa, comoda e protettiva, la regina dello scorso salone EICMA di Milano, già lanciata a novembre a Cannes, la versione Custom ne rappresenta l’anima misteriosa, solitaria e sportiva. Ed è proprio lei la primattrice della presentazione alla stampa internazionale, avvenuta a Barcellona a fine febbraio. Imponente, scura, essenziale: la California 1400 Custom è la compagna ideale degli eroi metropolitani, l’inseparabile protagonista della vita quotidiana, quasi l’estensione della personalità.
Lungo i tratti metropolitani presenti nel percorso ideato per il test, stupisce come le linee sinuose e le dimensioni massicce della Custom riescano a catalizzare gli sguardi dei passanti, occhi di ben differenti generazioni, a dimostrazione che il gradimento per questa motocicletta è trasversale. Seducente nel suo abito total black che crea un suggestivo contrasto con i numerosi particolari cromati, la California 1400 è una delle poche motociclette al mondo riconoscibile dal solo marchio sul serbatoio, quell’aquila che mai come ora sembra dispiegare le sue ali per continuare un volo iniziato sotto i migliori auspici.
Orgogliosamente costruita a mano nello stabilimento di Mandello del Lario, la California 1400 si distingue anche dal suo motore, il V-twin trasversale più grande mai costruito in Europa che Miguel Galluzzi, già responsabile del centro stile moto del Gruppo Piaggio, ora responsabile dell'Advanced Design Center del Gruppo Piaggio a Pasadena, USA, ha saputo magistralmente portare in evidenza.
Osservandola da vicino, i giornalisti ne hanno elogiato la qualità costruttiva. Non c’è un solo particolare che appaia sottotono rispetto agli altri, segno di un’attenzione nella scelta dei singoli componenti fuori dal comune. La California 1400 Custom di distingue dalla Touring per l’assenza del parabrezza, delle moto-valigie e delle protezioni tubolari; al contempo, vanta una coppia di ammortizzatori con serbatoio separato regolabili più lunghi che permettono di aumentare la luce a terra in curva, una sella ridisegnata nella porzione del passeggero e un manubrio dalla curva meno accentuata. Pochi tocchi che, però, hanno determinato una ben distinta e precisa caratterizzazione della sportiva Custom rispetto alla comoda Touring.
In città si scopre una California Custom a suo agio, ben più di quanto si possa immaginare per una moto di 300 kg di peso e dall’interasse di 1.685 mm. Stupisce l’equilibrio ciclistico, che permette di procedere a passo d’uomo con entrambi i piedi ben appoggiati sulle pedane e senza “remare” con il manubrio.
Una vera rarità e non solo nel segmento delle grosse custom. Un pregio ereditato dalla versione Touring, qui addirittura acuito dai 22 kg di peso in meno, i quali, gioco forza, contribuiscono ad aumentare la reattività. Un altro aspetto sorprendente della Custom (presente anch’esso sulla Touring) è la sensazione restituita di perfetta messa a punto generale, come se fosse un restyling di una moto già esistente, invece di un modello completamente nuovo: la frizione è modulabile, i freni pronti ma gestibili, il comando del gas morbidissimo. E’ stupefacente, così come risulta esserlo nella guida vera: agile oltre all’atteso, granitica alle alte velocità, assolutamente scevra da vibrazioni, grazie all’ottimo lavoro svolto dal sistema elastocinematico di montaggio del motore nel telaio e dotata di un motore portentoso per quantità di coppia e per la qualità d’erogazione.
Mai uno strappo nell’apri/chiudi, mai un’incertezza, ottima linearità d’erogazione, per una guida appagante e confortevole. I 96 CV e 12,3 kgm erogati a soli 2.750 giri sono tutti a disposizione nel pugno della mano destra del pilota. Il quale non deve fare altro che concentrarsi sulla strada e sulla guida. Al resto ci pensa l’elettronica evoluta di cui per prima dispone questa Moto Guzzi: ride by wire, tripla mappatura del motore, controllo di trazione regolabile su 3 livelli e escludibile e ABS a due canali: tecnologie collaudate (vanto del Gruppo Piaggio), che non mitigano il carattere della moto, ma anzi lo arricchiscono, aumentando sicurezza e piacere di guida. In ogni condizione.

PHOTO GALLERY

prodotto
INTERVISTA AL DESIGNER

Miguel Galluzzi: “la mia sfida piu’ bella:
Moto Guzzi California”

Miguel Galluzzi, già Responsabile del Centro Stile Moto del Gruppo Piaggio, è ora Responsabile dell'Advanced Design Center del Gruppo Piaggio a Pasadena, USA.
California 1400, nelle sue due anime Touring e Custom, è la sua più recente creatura per Moto Guzzi. Un marchio così ricco di storia da rappresentare una vera sfida per un designer chiamato a confrontarsi con una tradizione unica al mondo


MIGUEL GALLUZZI

Mettere mano a un mito come Moto Guzzi è sempre appassionante – spiega Galluzzi - ma è anche un’impresa carica di responsabilità. Ogni appassionato motociclista ha un suo vissuto di Moto Guzzi e il designer è chiamato a innovare nel rispetto di una tradizione molto forte e molto conosciuta. Dunque la sfida è sempre di conciliare l’innovazione tecnologica che oggi è richiesta a una nuova motocicletta, e nel quale il Gruppo Piaggio è leader, col rispetto di canoni estetici decisamente definiti. E’ un’operazione terribilmente sfidante ma anche di grandissimo fascino. California poi amplifica questi temi essendo non soltanto la moto più famosa prodotta da Moto Guzzi ma anche una vera leggenda per gli appassionati di tutto il mondo.

Cosa è più accentuato su California 1400, la tradizione o l’innovazione?
"La California 1400 rappresenta il punto di equilibrio fra i due aspetti: il design è ricco di citazioni, come le forme sinuose del serbatoio e i parafanghi lunghi, ma allo stesso tempo è più moderna, confortevole, ospitale e ricca del precedente modello. E’ anche una moto che accoglie le più avanzate tecnologie di supporto elettronico alla guida, sempre volte a massimizzare la sicurezza e il piacere di guida. Con California 1400 è nato uno stile che, in modo equilibrato, coniuga i tradizionali stilemi Moto Guzzi con una modernità che esprime i contenuti tecnologici e l’accuratezza esecutiva del progetto.
Un richiamo forte al passato si trova proprio nel centro della moto, dove confluiscono le linee del serbatoio e della sella, formando l’immaginaria “croce” tipica dei modelli precedenti.
Lo stile innovativo si esprime, ad esempio, dal pneumatico posteriore di larga sezione e dai moderni gruppi ottici; quello anteriore dispone di un'illuminazione full LED".

Computer o foglio di carta, come è nato il primo schizzo di California 1400?
"Il Gruppo Piaggio, e quindi compresa Moto Guzzi, può contare su tutte le migliori tecnologie attualmente disponibili: non ci mancano certo i programmi per disegnare al computer. Tuttavia i tratti della California, come molte altre nostre realizzazioni, sono nati con la penna su un foglio di carta. Secondo me è una fase che non verrà mai sostituita da nessun computer: la mano e l’occhio del designer fanno ancora la differenza, soprattutto nell’ideare il primo bozzetto, quando si deve dare una linea precisa, una impostazione generale, all’intero progetto".

Quale è stato il primo obiettivo pensando a California 1400?
"Da subito è stato chiaro che si doveva valorizzare l’originale architettura del possente bicilindrico 1400, che è diventato il punto centrale del design, un motore unico al mondo che meritava di essere lasciato in mostra. I suoi volumi rappresentano bene il carattere e la forza che questo bicilindrico a V di 90° è capace di esprimere. E’ nata così l’idea di ritagliare il serbatoio per far emergere i due cilindri. Da qualsiasi parte la guardi riconosci subito che è una Moto Guzzi non puoi avere dubbi. Personalmente mi piace la vista posteriore dalla quale si ha la sensazione che i due cilindri esplodano letteralmente dal serbatoio".

CALIFORNIA TOURING

Che cosa distingue California nel panorama affollato delle cruiser?
"La prima cosa che mi viene in mente, da appassionato, è il marchio dell’aquila sul serbatoio: questa è una Moto Guzzi al cento per cento ed è costruita a mano nello stabilimento di Mandello del Lario, dove tutte le Guzzi nascono dal lontano 1921. La Moto Guzzi non è nata ieri ma, come tutti sanno, ha una storia inimitabile di oltre novanta anni d’ininterrotta attività scandita da innumerevoli successi commerciali e nelle corse, una tradizione fatta di uomini, di moto e di passione che si percepisce guardando, e meglio ancora guidando una motocicletta prodotta a Mandello.
Ma non è tutto: California 1400 è una delle poche moto che riesce a trasmettere l'impressione di una qualità costruttiva e di una cura del particolare eccezionali. A livello dinamico si distingue per le sue doti di maneggevolezza e di piacere di guida, uniche nel suo genere: è l'unica custom che si guida come una cruiser, con grande possibilità di divertimento in curva malgrado il comfort e la protezione dall'aria siano ai massimi livelli. Questa è una qualità che ha sempre distinto California da ogni sua concorrente. Ed è stato anche uno dei caratteri che fortemente abbiamo voluto mantenere su California 1400".

Pneumatico da 200, interasse di 1685 mm, motore 1400 cc, forcella da 46 mm peso circa 300 kg: le dimensioni importanti sono una scelta tecnica o stilistica?
"Abbiamo raggiunto un punto d’equilibrio tra le esigenze degli ingegneri e quelle degli stilisti. Siamo riusciti a soddisfarle entrambe, senza troppe rinunce e non è poco. È la nostra interpretazione della cruiser moderna: possente, ricca, esclusiva, raffinata, ma anche comoda e divertente. Una moto che esprime forza, robustezza, assieme a eleganza e uno stile fortemente Moto Guzzi. Adesso che la moto è sul mercato pare tutto ovvio, voglio dire: sembra inevitabile che dovesse essere pensata e realizzata in questo modo. Ma è un livello di eccellenza assoluto, che non ha paragoni a livello mondiale ed è stato un obiettivo niente affatto semplice da raggiungere".


CALIFORNIA CUSTOM


Dopo la Touring, evidentemente votata al viaggio, è arrivata la Custom, come è nata e cosa rappresenta nella famiglia California?
"Tutti riconoscono nella versione Touring la California per eccellenza, comoda, protettiva, ricercata nel dettaglio, rifinita impeccabilmente. Tuttavia le sue ottime qualità di guida ci hanno spinti a guardare oltre, a immaginarne una versione più sportiva, aggressiva e muscolare; una muscle bike per piloti più giovani, che amano soprattutto la guida in solitario. L’idea ci è venuta valutando le doti straordinarie di guidabilità che questo progetto sa esprimere. Sulla stessa base tecnica è bastato togliere qualcosa, modificare un po’ l’assetto con nuovi ammortizzatori, adottare un nuovo manubrio, per modificare nettamente l’anima della motocicletta. La Custom è una vera drag bike, un animale notturno e metropolitano, una moto con straordinarie doti dinamiche che genera un forte piacere di possesso.
Un altro degli aspetti interessanti di questo progetto è di adattarsi a un gran numero di interpretazioni, di cui la Touring e la Custom sono solo i primi due".

prodotto
Ricreare un mito si può. Parola di Romano Albesiano
responsabile del Centro Tecnico Moto del Gruppo Piaggio

NUOVA CALIFORNIA 1400: “LA MOTO GUZZI PIU’ TECNOLOGICA MAI COSTRUITA”

Romano Albesiano, responsabile del Centro Tecnico Moto del Gruppo Piaggio, in quest’intervista svela come è stata progettata e quali sono le innovazioni tecnologiche della nuova Moto Guzzi California 1400.

ROMANO ALBESIANO

Quali sono le linee-guida del progetto California 1400?
“Storicamente Moto Guzzi California è sempre stato un modello apprezzato per il comfort abbinato a guidabilità eccellente. Il connubio tra guidabilità e comfort ne ha decretato il successo fin dalla prima versione degli anni '70. Abbiamo ricevuto questa importante eredità, trasmettendo lo spirito unico di California sulla nuova moto ma espresso in chiave moderna: la nuova California 1400 tecnicamente non ha nulla in comune con le precedenti versioni. Abbiamo sfruttato le esperienze acquisite e le capacità tecnologiche dei marchi del Gruppo Piaggio per realizzare una moto completamente nuova, raffinata, tecnologica, al top per piacere di guida e per comfort. E' la California del nuovo millennio, una cruiser all'italiana, moderna e divertente, che si pone subito come riferimento nella categoria maxi cruiser”.

E’ davvero la Moto Guzzi più tecnologica mai costruita?
“Sicuramente sì, ma non solo: è una delle motociclette più tecnologiche mai realizzate in assoluto. La tecnologia applicata su California 1400 però non è fine a se stessa, ma ha una funzione ben precisa: aumentare il piacere di guida, la sicurezza e il comfort. Per la prima volta su una Moto Guzzi compare l'acceleratore elettronico Ride by Wire, una tecnologia introdotta per la prima volta sulle moto di produzione da Aprilia e che, grazie allo scambio di competenze tra i marchi del Gruppo Piaggio, è arrivata anche a Moto Guzzi, nel pieno della sua affidabilità. Il RbW è fondamentale per gestire e sfruttare al meglio i motori moderni. E così, anche su Moto Guzzi California 1400, le diverse mappature del motore sono in grado di assecondare al meglio il pilota nel turismo, così come nello sport e nelle situazioni di asfalto scivoloso. Di serie su California 1400 c'è anche un evoluto ABS a due canali, il traction control prestazionale, settabile su tre livelli, e debutta il cruise control. California è l'unica cruiser al mondo a prevedere tutte queste tecnologie innovative. La tecnologia però non si ferma ai soli sistemi di controllo: tutta la California è figlia di un progetto assolutamente moderno, ed anche in questo caso il know-how trasmesso dal Reparto R&D moto del Gruppo ha contribuito a creare una moto funzionale e affidabile. Testata negli estenuanti cicli di prove al banco del motore e della ciclistica, da centinaia di migliaia di chilometri percorsi su strada e in pista: alla ricerca del perfetto connubio tra guidabilità, comfort e affidabilità”

Oltre alla tecnologia, che cosa la distingue dalle altre moto?
“L'assoluto piacere di guida. Nessuna cruiser del segmento è così divertente da condurre anche in curva. Per la prima volta chi ama questa tipologia di moto non deve più rinunciare al divertimento in qualsiasi tipo di percorso, e perfino a una buona maneggevolezza. In una moto, la guidabilità dipende da molti fattori, che vanno tutti calcolati e inseriti nel progetto iniziale. Quote del telaio, distribuzione dei pesi, taratura delle sospensioni e molto altro: tutto questo ha influenza nella guida. Un altro aspetto unico è la completezza. La California 1400 Touring ha un allestimento di serie super: non manca veramente nulla, anche se il catalogo degli accessori dedicati – come è giusto per questo tipo di moto e di cliente – è molto vasto e consente una personalizzazione unica della propria California”.

NUOVO MOTORE:
IL CUORE PULSA MA NON VIBRA
California 1400 è l’essenza dell’evoluzione: il più grande V2 per moto mai prodotto in Europa. Bicilindrico, quattro valvole, cambio a sei rapporti. Nuovo telaio a doppia culla. Nuova trasmissione cardanica.
Il motore è il cuore pulsante, ma le vibrazioni non si trasmettono a pilota e passeggero grazie all’esclusivo sistema di fissaggio elastico, brevettato da Moto Guzzi. In più: California 1400 abbatte consumi ed emissioni, a fronte di un incremento di cilindrata (con coppia e potenza al massimo), perché eleva l’efficienza termo e fluidodinamica.

PHOTO GALLERY

  • Gruppo California
  • Romano Albesiano
  • Gruppo California
  • Gruppo California
  • Gruppo California
  • Gruppo California
  • Gruppo California
vintage
La più americana delle italiane

MOTO GUZZI CALIFORNIA HISTORY

1968 - 1969: nasce la V7 Police per la LAPD

La storia della California inizia nel 1968 e ha come protagonista la Moto Guzzi V7 (700cc), che conquista il LAPD (Los Angeles Police Department) e Moto Guzzi entra nel ristrettissimo novero delle case motociclistiche invitate, nel novembre dello stesso anno, a partecipare alla selezione per l’assegnazione di un lotto di dieci unità.
I tecnici di Mandello che allestiscono una V7 con una cilindrata maggiorata a 750cc equipaggiandola con parabrezza, borse, luci supplementari, radio e sirena. Nasce così la V7 Police che, nei durissimi test di selezione sbaraglia la concorrenza. Nell’estate del 1969 le Moto Guzzi V7 Police entrano nella flotta delle oltre quattrocento moto della polizia di Los Angeles, in seguito in altre polizie americane come quella californiana (California Highway Patrol).

Sean Connery - Moto Guzzi V7 California
Moto Guzzi V7 Police
1970 - 1972: da V7 Police a V7 750 California

Il successo americano giunge in Europa attraverso la stampa specializzata consolidando l’immagine della V7, appena rinnovata con la versione 750 Special. Appassionati e concessionari iniziano a chiedere le V7 “americane” tanto da convincere la direzione a lanciare nella primavera del 1970 la V7 750 California. Molte le modiche estetiche rispetto alla V7 Special: dal serbatoio al cruscotto, dalle pedane al manubrio a “corna di bue”, dalla sella al cavalletto.
Sotto il profilo tecnico, la California si differenzia dalla Special per la presenza dell’ammortizzatore di sterzo, per la coppia conica (8/37 al posto di 8/35) e per i silenziatori a “botticella”. La nuova V7 California eredita l’allestimento estetico della V7 Police la quale, grazie alla crescente diffusione sulle strade californiane, sostiene le vendite della V7 Ambassador, versione della California per il mercato americano.

Moto Guzzi V7 Ambassador
1972 – 1974: V 850 CALIFORNIA, LA DIVA

Al salone del Ciclo e Motociclo di Milano del 1971 la Moto Guzzi presenta la V850 California. La nuova California porta in dote tutte le evoluzioni tecnologiche progettate da Lino Tonti sul motore della V7 Sport, come i carter rinforzati, ma con una cilindrata maggiorata a 844.05cc. In questa configurazione il bicilindrico di Mandello raggiunge ben sessantaquattro CV a soli 6500 giri/min. imponendosi come il riferimento assoluto della categoria per potenza, prestazioni e affidabilità.
Dalla V7 Sport la V850 California eredita anche il cambio a cinque marce, il doppio freno a tamburo anteriore e gli ammortizzatori regolabili. La moto, dotata di una spiccata personalità estetica oltre che tecnica, ha grande successo in tutti i mercati, da quello statunitense, dov’è venduta con il nome di Eldorado 850, a quello tedesco e francese, arrivando al record nel 1974 di oltre dodicimila unità vendute, delle quali quattromila in America.

Moto Guzzi 850 California
1975 - 1980: T3 California, la rinnovatrice

Nel 1975, dopo oltre 100.000 unità prodotte tra V7 e V850, Moto Guzzi lancia la nuova serie 850 T3 – 850 T3 California. Si tratta della prima California introdotta sotto la nuova gestione De Tommaso e diventa famosa per l’innovativa “frenata integrale”, un brevetto Moto Guzzi che consente di ridurre gli spazi d’arresto e migliorare la stabilità in frenata.
Il motore diventa più potente ed ecologico: la potenza sale a 68 cavalli e, in anticipo di quasi vent’anni sulle normative europee, è dotato d’impianto di ricircolo dei gas incombusti nel motore. Lo stile, sviluppato sul telaio della V7 Sport, è più moderno e compatto rispetto alla precedente V850 California, con serbatoio e sella integrati come vuole la tendenza stilista del periodo.

Moto Guzzi 850 T3 California
1981 – 1986: California II, si sale a 1000

Il rilancio della T3 California avviene con la California II. La cilindrata sale a quota 1000cc (948.8cc) e con essa cambiano il layout dei gruppi termici che diventano squadrati. Rispetto alla T3, la California II differisce anche per le ruote in lega, i silenziatori, il parafango anteriore, i fianchetti laterali e la strumentazione.
La California II ottiene un ottimo successo commerciale con oltre diecimila unità prodotte grazie anche all’eccellente value for money. Nel 1981, con il prezzo di 6.075.000 Lire (pari a 3.142 euro) la California II è la moto da 1000cc meno costosa presente sul mercato italiano.

Moto Guzzi California II 1000
Moto Guzzi California II 1000 Polizia
1987 – 1993: California III, la metamorfosi

Il concetto di design cambia radicalmente con la California III. Il nuovo modello non ha più alcun collegamento stilistico con le precedenti T3 e California II, ma introduce una linea dichiaratamente custom che fa leva sul nuovo serbatoio da venticinque litri a goccia con i fianchetti raccordati e sulla doppia sella separata, dotata di schienale per passeggero. Ritornano anche i poggiapiedi a pianale, assenti dai tempi della V850, e le cromature, esaltate anche dalla verniciatura del motore nera.
Moto più raffinata della precedente California II, è allestita anche in una versione con carenatura integrale che la trasforma in una confortevole granturismo, mentre nel 1991 è allestita una versione speciale per il 70°anniversario della Moto Guzzi.

Moto Guzzi California III
1994 – 1996: California 1100: si sale ancora

Con un saldo di settemila unità vendute la California III cede il testimone alla nuova California 1100 (1064cc), cilindrata che rappresenta l’apice nella genealogia di quest’amatissimo modello. La nuova versione mantiene lo stile della California III, leggermente modificato nei gruppi ottici, nei silenziatori e nelle grafiche, mentre il propulsore arriva a superare i 73 cavalli, per una velocità massima di 200 km/h.
Il connubio tra le prestazioni, confort e personalità stilistica la porta a essere il modello trainante della produzione Moto Guzzi per oltre un decennio, generando fino ai nostri giorni numerosi allestimenti e versioni, tra le quali anche l’immancabile versione speciale realizzata per l’anniversario dei settantacinque anni di Moto Guzzi.

Moto Guzzi California III F.I.
1997 – 2005: California EV: evoluzione a 360°

Nel 1997 debutta la versione EV, sigla che pone l’accento sull’evoluzione compiuta dal propulsore, ora dotato di nuove bielle e, soprattutto, dell’iniezione elettronica. La California EV è distinguibile dal coperchio valvole più arrotondato rispetto alle versioni carburatore, dalle ruote a raggi tubeless e dalla nuova forcella con steli da 45 mm. Nel 1999 debutta la EV Special, versione dichiaratamente più "cruiser", che introduce alcune novità stilistiche, quali il parafango posteriore a “becco d’aquila”, la sella in due settori separati per pilota e passeggero, nuove pedane poggiapiedi, nuovi gruppi ottici e porta targa. Su questa base stilistica si sviluppano successivi allestimenti, come la Stone e la Jackal, e la sontuosa EV 80, serie speciale commemorativa degli 80 anni di Moto Guzzi, allestita con borse e rivestimento sella e manopole in pelle Frau.
L’ultimo atto della California EV è la versione Touring che debutta nel 2003, portando in dote le punterie idrauliche, il catalizzatore a tre vie con sonda Lambda e raffreddamento del pistone a getti d’olio. In totale, la produzione della serie California EV supera le 20.000 unità.

Moto Guzzi California EV
2006 – 2012: California Vintage: hollywoodiana, presidenziale e reale

California Vintage si presenta alla stampa a Mandello del Lario nel marzo del 2006, in occasione del lancio della nuova gamma Euro 2. La moto è chiaramente ispirata, per la ricchezza delle cromature e per la livrea alla celebre V850 California del 1972.
A questa grafica si aggiungerà nel 2008 la variante in bianco perlato, una personalizzazione richiesta dall’attore scozzese Ewan McGregor: gli viene consegnata in occasione delle Giornate Mondiali Moto Guzzi edizione 2007. Nello stesso anno, ventiquattro Moto Guzzi California Vintage in allestimento Corazzieri subentrano alle veterane California 1100, in servizio alle guardie del Presidente della Repubblica Italiana dal 1994.
"Aquila Nera" è la novità del 2009: un allestimento semplificato che affianca la Vintage mentre, due anni dopo, in occasione del 90° anniversario, è la volta della California 90. Presentata in occasione delle Giornate Mondiali Moto Guzzi il 15 settembre 2011, la California 90 è una versione speciale a tiratura numerata, dal duplice valore simbolico legato alla ricorrenza dell’anniversario e all’essere l’ultima California prodotta in serie.
La carriera della California si chiude com’era iniziata, con una versione per un corpo di polizia davvero speciale: le guardie del Re di Giordania. Si tratta di ventiquattro autentiche fuoriserie, dotate di un inedito serbatoio, con livrea bordeaux, personalizzate con i fregi reali. Consegnate nel gennaio 2012 con cerimonia nella capitale amman, alla presenza del Re Abdullah II di Giordania e di Roberto Colaninno, Presidente del Gruppo Piaggio. E nel febbraio 2013, le Moto Guzzi della Royal Guard hanno scortato il Re all’apertura ufficiale del nuovo Parlamento eletto.

Moto Guzzi California Vintage
Ewan McGregor su Moto Guzzi California
I VERTICI DEL GRUPPO PIAGGIO, CON IL PRESIDENTE Roberto Colaninno, e il Re Abdullah II di Giordania
people
RIHANNA LOVES CALIFORNIA
La pop star Rihanna (nome completo Robyn Rihanna Fenty, 25 anni), originaria delle Barbados e prima artista della sua nazione a vincere un Grammy Award, posa su una Moto Guzzi California d’epoca per un servizio fotografico: la V7 Ambassador, versione della California 750 degli anni Settanta per il mercato americano.
rihanna
viaggi
Nel luglio 2011 diciotto giornalisti di sette Paesi raggiunsero Capo Nord, punta estrema dell’Europa, 600 chilometri oltre il Circolo Polare Artico, in sella alle Moto Guzzi. Quasi 5.000 chilometri in dieci tappe, attraversando cinque Nazioni, per festeggiare un anniversario importante della casa di Mandello (i 90 anni del marchio dell’aquila), e riaffermare quel legame tra pilota e motocicletta che solo il viaggio sa donare. Stefano Cordara, uno dei più apprezzati giornalisti di moto a livello internazionale, riavvolge oggi il filo dei ricordi per rivivere quelle emozioni, regalando alcuni buoni consigli a chi volesse ripetere l’impresa

MANDELLO – NORDKAPP
IN COMPAGNIA DI UNA MOTO GUZZI

Cosa spinge i motociclisti ad affrontare un viaggio nel nord dell'Europa? Una sottile vena di masochismo viene da dire, visto che dopo un inverno freddo e, per alcuni, nebbioso anziché andarsi a godere il caldo sole dell'estate, questi soggetti tirano fuori dall'armadio l'abbigliamento invernale, riempiono i bauletti di maglioni e impermeabili e partono, certi che ad aspettarli troveranno freddo e pioggia. Ma chi glielo fa fare? Eppure un viaggio in moto nel Nord Europa ha un fascino che poche altre destinazioni sanno offrire. I paesaggi sconfinati, lo spettacolo di una natura rigogliosa che ancora non si è fatta sopraffare dall'uomo, la civiltà di questi popoli, lasciano nel viaggiatore un segno indelebile. Se è vero che esiste il mal d'Africa, allora esiste anche un mal di Nord. E noi ne siamo stati indubbiamente contagiati.
Quella volta poi, era il 2011, avevamo una buona scusa: festeggiare i 90 anni della Moto Guzzi e celebrare l’impresa (perché allora di impresa vera e propria si trattò) di Giuseppe Guzzi che nel 1928 a bordo di una Moto Guzzi Norge GT 500 intraprese un viaggio-avventura dallo stabilimento di Mandello (dove le Moto Guzzi sono prodotte ininterrottamente dal 1921) a Capo Nord. Lo stesso itinerario che abbiamo ripercorso noi in sella a 18 Moto Guzzi, Norge GT 8V e Stelvio 8V, ovvero le grandi viaggiatrici della casa di Mandello.
4.895 chilometri in 10 giorni, un lungo viaggio che ci ha portato a godere di panorami fantastici, a guidare su strade uniche al mondo e a gustarci due moto eccellenti e ricche di personalità. Proprio così, le Guzzi hanno conquistato tutti durante il viaggio. Chi apprezzava la Norge, per la sua facilità di guida e il suo comfort, chi la Stelvio per la sua grinta e per il perfetto mix tra turismo e sportività che è in grado di offrire. Tutti, invece, hanno apprezzato l’affidabilità delle due moto, nessun problema a nessuna delle moto durante il raid, e i consumi davvero ridotti del mitico bicilindrico Guzzi, nella sua configurazione a V trasversale con trasmissione cardanica, capace in alcuni casi di superare senza problemi i 20 km/litro.
Se amate le strade "guidate", quelle dove i chilometri percorsi in curva sono più di quelli in rettilineo allora potreste innamorarvi delle strade norvegesi. Lungo i fiordi, le curve non finiscono mai, l’asfalto è perfetto, e man mano che si sale verso nord il traffico (già ridotto) scompare quasi del tutto. Guidare una moto su queste strade e con questi panorami è qualcosa di unico. Meglio ancora se talvolta ci si prende un po’ di relax salendo sui numerosi traghetti che tagliano i fiordi e consentono, a prezzi modici, di accorciare quella che altrimenti sarebbe una strada lunghissima. Senza di loro, le coste tormentate, in cui il mare si insinua per decine (e a volte centinaia) di chilometri, porterebbero a distanze ancora più impegnative. Non è più un’avventura ai giorni nostri, ma un viaggio in Norvegia ha sempre il suo perché, soprattutto se affrontato in moto. Il consiglio è di andarci a Luglio, come abbiamo fatto noi, così da limitare quanto più possibile il rischio di prendere pioggia. In ogni caso è meglio essere pronti a tutto, perché da queste parti il tempo cambia a gran velocità, come in alta montagna. Il consiglio è quello di viaggiare con abbigliamento caldo e di provata impermeabilità, meglio se “a strati” in modo da coprirsi o scoprirsi secondo i casi. Noi siamo stati fortunati: in 10 giorni e quasi 5.000 km abbiamo preso non più di 4 ore di pioggia, e al nostro arrivo a Caponord c’erano 22 gradi. Ma certe fortune non capitano sempre.

E per chi vuole ripetere l’impresa, anche se a tappe meno forzate e andatura più turistica: Capo Nord, istruzioni per l’uso.
BUDGET: prevedere una spesa di almeno 4.500 € per circa un mese e 10.000 km di viaggio; la sistemazione più economica è sicuramente il campeggio.

ITINERARIO: l’itinerario ideale prevede la salita via Svezia/Finlandia e la discesa via Norvegia. In questo modo la bellezza dei paesaggi e delle strade aumenta con i km percorsi e dopo aver raggiunto Caponord il bello deve ancora venire. Il periodo ideale è Luglio per limitare al massimo il rischio pioggia.

ABBIGLIAMENTO: Le moderne giacche multistrato con membrana impermeabile sono perfette per sopportare il clima molto variabile della Norvegia. Se fa caldo, fa caldo sul serio (anche 25 gradi) ma in breve tempo si può arrivare a meno di 10°. Una tuta antipioggia è comunque sempre raccomandabile. Viaggiare in moto è un piacere indipendentemente dal mezzo utilizzato. Non rinunciate al viaggio perché pensate di non avere la moto adatta. Certo, una maxi enduro o una grossa moto da turismo come le nostre Guzzi sono perfette per un viaggio del genere. Ma a Caponord c’è chi ci è arrivato a bordo di un cinquantino. Basta avere tempo.

RIFORNIMENTI: la benzina in Norvegia è cara e a nord i distributori non sono così frequenti. Fate bene i calcoli per non trovarvi a secco nel mezzo del nulla.

Il raid in dieci tappe.
Da Mandello a Capo Nord:


Mandello

1ª tappa - Mandello/Stoccarda: km 511
2ª tappa - Stoccarda/Hannover: km 512
3ª tappa - Hannover/Kristiansand: km 676
4ª tappa - Kristiansand/Oslo: km 322
5ª tappa - Oslo/Trondheim: km 497
6ª tappa - Trondheim/Mo I Rana: km 478
7ª tappa - Mo I Rana/Harstad: km 422
8ª tappa - Harstad/Tromsø: km 252
9ª tappa - Tromsø/Skaidi: km 584
10ª tappa - Skaidi/Nordkapp: km 152
viaggi

LE STRADE PER NORDKAPP

DA PARIGI: 4.000 km di viaggio (strada e tratto in traghetto). Paesi da attraversare: Francia, Belgio, Germania, Danimarca, Svezia, Finlandia, Norvegia.
TAPPE: Parigi-Lille/Aeroport Charles de Gaulle/Saint-Denis, direzione Cambrai/Valenciennes/Bruxelles/Liegi con ingresso in Belgio. Da Liegi: La Louviére/Charleroi Aeroport con ingresso in Germania. Sulla A44, uscita verso Antwerpen/Heerlen. A Kreuz Köln-West, direzione Dortumund/Düsseldorf. Traghetto per Rodby, ingresso in Danimarca. Da Rodby Faerge verso la Svezia. Svincolo Trafikplats Kropp direzione Stockholm/Kristianstad. Le tappe successive: Trafikplats, Stoccolma, Landsvagallén, Centralesplanaden, Trafikplats Töre direzione Kiruna/Töre Hamn, Finlandsvagen con ingresso in Finlandia. Tullitie, Kilpsjarventie, Hetantie, Ruijantie con ingresso in Norvegia. Altahoyden, Thomasbkkveien, Elvestrand, Aronnesveien, Alta bru/Altaveien verso Nordkappeveien. Arrivo a Caponord (Nordkapp).

DA LONDRA: 2.250 km (strada, treno, traghetto). Paesi da attraversare: Francia, Belgio, Paesi Bassi, Germania, Danimarca, Svezia, Finlandia, Norvegia.
TAPPE: Londra-Sidcup Road verso Dover/Channel Tunnel/Maidstone; a Channel Tunnel treno per Fréthun e ingresso in Francia. Attraverso l’Avenue de France, attraversamento frontiera e ingresso in Belgio. A Zwijnaarde direzione Gent/Antwerpen verso Breda/Luik/Brussel/Antwerpen-Centrum/Ring Antwerpen/Haven. Direzione Hasselt/Eindhoven verso Turnhout con ingresso nei Paesi Bassi. Venio/Duisburg con ingresso in Londra-Sidcup Road verso Dover/Channel Tunnel/Maidstone; a Channel Tunnel treno per Fréthun e ingresso in Francia. Attraverso l’Avenue de France, attraversamento frontiera e ingresso in Belgio. A Zwijnaarde direzione Gent/Antwerpen verso Breda/Luik/Brussel/Antwerpen-Centrum/Ring Antwerpen/Haven. Direzione Hasselt/Eindhoven verso Turnhout con ingresso nei Paesi Bassi. Venio/Duisburg con ingresso in Germania. Da Kreuz Kaiserberg direzione Hannover/Arnheim, uscita Essen/Gladbeck versoGladbeck/Mari, uscita Münster Sud, Bremem, Münster Nord, Flughafen, Osnabrück. Traghetto per Rodby con ingresso in Danimarca. Da Rodby Faerge verso la Svezia, come nel primo percorso descritto Parigi-Nordkapp.. Da Kreuz Kaiserberg direzione Hannover/Arnheim, uscita Essen/Gladbeck versoGladbeck/Mari, uscita Münster Sud, Bremem, Münster Nord, Flughafen, Osnabrück. Traghetto per Rodby con ingresso in Danimarca. Da Rodby Faerge verso la Svezia, come nel primo percorso descritto Parigi-Nordkapp.

DA BERLINO: 2.811 km (strada, traghetto). Paesi da attraversare: Germania, Danimarca, Svezia, Finlandia, Norvegia.
TAPPE: Berlino-Dreieck Pankow direzione Hamburg. Uscita in direzione Rostock-Uberseehafen, Baltic See Ferries, Fahren. Traghetto a Gedser con ingresso in Danimarca. Tappe successive: Gedser Landevej, Skovalleen, Kobenhavn con ingresso in Svezia, proseguendo come nel primo percorso descritto Parigi-Nordkapp.

DA MADRID: 4.865 km (strada, traghetto). Paesi da attraversare: Spagna, Francia, Belgio, Germania, Danimarca, Svezia, Finlandia, Norvegia.
TAPPE: Madrid-Vicalvaro/Valencia, verso Saragoza/Aeropuerto Alcalà e poi verso Vitoria/Aeropuerto de Logrono/Santander. Uscita Vitoria/Gasteiz/Francia, verso Bilbao/Donostia/S. Sebastian con ingresso in Francia. Direzione Paris/Chartres verso Lille/Rungis, Aéroport Orly. Da Lille/Aéroport Charles de Gaulle/Bobigny verso Cambrai/Valenciennes/Bruxelles/Liège con ingresso in Belgio. Da Liegi proseguire come nel primo percorso descritto Parigi-Nordkapp.

DA ATENE: 5.154 km (strada, traghetto). Paesi da attraversare: Grecia, Macedonia, Kosovo, Serbia, Ungheria, Slovacchia, Repubblica Ceca, Germania, Danimarca, Svezia, Finlandia, Norvegia.
TAPPE: Atene-Evzoni verso Macedonia e Kosovo, direzione M1/Ausztria/M7/Horvtorszag/Szlovenia, uscita Gyor, in Ungheria. Tappe successive: Szlovakia/Pozsony-Bratislava/Hegyeshalom attraversando la Slovacchia. Direzione Brno, Repubblica Ceca, proseguendo verso Praha. Direzione Berlin/Cottbus/Flughafen Dresden, poi Potsdam/Berlin/Lübbenau, seguendo indicazioni Amburgo, Germania. Uscita Rostock Überseehafen/Krummendorf/Baltic See Ferries/Fahren. Traghetto per Gedser e ingresso in Danimarca. Tappe successive: Gedser Landevej, Skovalleen, Kobenhavn con ingresso in Svezia, proseguendo come nel primo percorso descritto Parigi-Nordkapp.

RACING

Aprilia Racing sempre più al comando DEL MONDIALE SBK DOPO I PRIMI DUE ROUND

Il weekend di Aragon, secondo appuntamento del mondiale SBK 2013, ha riassunto in sé tutta l'imprevedibilità e il fascino della massima competizione mondiale per moto derivate dalla serie.
Il team Aprilia Racing si è presentato sul circuito spagnolo con i suoi due piloti, l'irlandese Laverty e il francese Guintoli, appaiati in testa al mondiale e con un solido primato nella classifica riservata ai Costruttori. Merito dei risultati ottenuti nel round di esordio in Australia, quando le Aprilia RSV4 avevano dominato entrambe le gare e i due piloti ufficiali si erano aggiudicati una vittoria e un secondo posto a testa. Eugene Laverty ha messo in chiaro, sin dal venerdì e sabato di prove, di puntare alla vittoria anche in Spagna. Un passo gara sempre eccellente e il secondo posto nella griglia di partenza.



Alla fine è stato invece Sylvain Guintoli, autore di ottime prove con il quarto tempo in partenza, a emergere con due preziosi secondi posti che lo consolidano al comando della classifica mondiale con 22 punti il vantaggio sul più diretto inseguitore che ora è il britannico Davies, doppio vincitore ad Aragon.
Eccezionale il ruolino di marcia del pilota francese dell'Aprilia RSV4 che nelle prime quattro gare della stagione è sempre stato nei primi due. Risultati che gli valgono gli 85 punti con cui guida il mondiale distanziando Davies (63 punti), il compagno di Aprilia Racing Eugene Laverty (45) e Melandri (43).



Grazie alle belle prestazioni del pilota francese e della sua Aprilia RSV4 in terra spagnola, Aprilia Racing si conferma salda in testa nel Mondiale Costruttori con 90 punti. La moto italiana precede Bmw (79 punti), Kawasaki (49), Honda (37), Suzuki (35) e Ducati (28).
Il weekend spagnolo di Eugene Laverty è stato incredibile, il pilota irlandese è stato fermato solo dalla sfortuna dopo aver ampiamente dimostrato, anche in gara, di essere il più serio candidato alla vittoria. Nella prima gara è stato fermato da un guasto meccanico al motorino della valvola di scarico mentre, primo sin dalle prime battute, cercava di involarsi solitario. In Gara 2, ancora una volta mentre era in testa, è stata una scivolata - innocua per il pilota - a metterlo fuori gioco. Ma il potenziale messo in luce da Eugene garantisce per il suo ritorno da protagonista già dalle prossime prove ad Assen e Monza.
Aragon ha anche confermato pienamente il valore della Aprilia RSV4. In Australia, oltre ai piloti del team ufficiale, era stato il romano Michel Fabrizio, del team Red Devils a rendersi protagonista cogliendo un terzo e un quarto posto. In Spagna è toccato a Davide Gugliano, di Althea Racing, mettersi in mostra con un quarto posto in Gara 2 dopo una battaglia lunghissima con Tom Sykes, vice Campione del Mondo 2012 e tra i favoriti del campionato. Una dimostrazione di forza che conferma la competitività della V4 di Noale.

PHOTO GALLERY

  • Aprilia Racing Team
  • Aprilia Racing Team
  • Aprilia Racing Team
  • Mercanti - Dall'Igna
  • Laverty - Guintoli
  • Sylvain Guintoli
  • Eugene Laverty
  • Eugene Laverty
  • Eugene Laverty
  • Eugene Laverty
  • Eugene Laverty
  • Eugene Laverty
  • Eugene Laverty
  • Eugene Laverty
  • Eugene Laverty
  • Eugene Laverty
  • Eugene Laverty
  • Eugene Laverty
  • Eugene Laverty
ARTE
Gli scatti d’autore firmati Scott Pommier

L’ARTE DELLA FOTOGRAFIA INCONTRA
LA MOTO GUZZI V7

L’atmosfera è quella del lago di Como, le suggestive vie di Mandello del Lario, il borgo dove la Moto Guzzi da oltre 90 anni vive una storia leggendaria di passione. L’obiettivo è quello di uno dei più grandi fotografi metropolitani, Scott Pommier, che con i suoi scatti di bikers e skaters di tutto il mondo ha saputo creare un genere unico per esprimere il concetto di libertà e di contemporaneità urbana.
Il ritorno della Moto Guzzi V7, prodotta dal 1966 con il suo caratteristico motore bicilindrico a V con trasmissione cardanica, è stato così celebrato da un fotografo d’eccezione che ha realizzato per il marchio di Mandello una campagna pubblicitaria che è subito entrata a far parte della storia del marchio.
Canadese, 39 anni e una carriera sugellata dalla vittoria del PDN Photo Award nella categoria Advertising, Scott Pommier nel 2009 ha conquistato anche un posto nel Communication Arts Photo Annual ed entrato a far parte del Luerzer’s Archive.
Quelle di Pommier non sono solo fotografie che esprimono una passione per il mondo delle due ruote, ma vere e proprie storie che raccontano di un amore per il viaggio e per la strada. Elemento fortemente caratterizzante negli scatti unici di Pommier è la maestria nell’utilizzo della luce, sempre naturale, che crea con naturalezza e semplicità immagini eteree dal sapore vintage.
Gli scatti della campagna V7, e le immagini del backstage, sono stati protagonisti lo scorso anno di una mostra allestita nello showroom del Gruppo Piaggio “Spazio Broletto 13”, nel cuore di Milano, che ha richiamato l’attenzione di molti appassionati del marchio dell’Aquila e della fotografia d’autore.


COMMUNITY
Moto Guzzi World Club

Quelli dell’Aquila

Oltre 70 Club ufficiali in tutto il mondo: in Europa, negli States e in Giappone, fino in Australia. Migliaia di appassionati, con l’aquila di Mandello del Lario nel cuore e sul serbatoio, e la voglia di ritrovarsi nei raduni, competere nei trofei dedicati, scoprire insoliti itinerari turistici on the road in sella alle amate moto dell’Aquila. È il Moto Guzzi World Club (www.motoguzziworldclub.it): passione e orgoglio, identità e piacere di stare insieme.
La community “itinerante” viaggia, durante week-end e vacanze, a breve o a lungo raggio, alla scoperta di luoghi suggestivi e nuovi amici. Emozioni da vivere, in sella alla fedele compagna di viaggio MG.
Trai raduni ufficiali di quest’anno, “quelli dell’Aquila” si ritroveranno per esempio al “Raduno Guzzisti del Mediterraneo” a Malta (26-28 aprile), al “Moto Guzzi V7 Day 2013” in Italia (25-26 maggio, Toscana), al “Moto Guzzi Poland XIV International Rally” (21-23 giugno, Siemczyno in Polonia). E poi, tanti altri eventi in Italia, Svizzera, Spagna, Belgio. E quelli Overseas, dall’America all’Asia, passando per il continente australiano che vanta Moto Guzzi Clubs a Victoria, nel Queensland e perfino ad Auckland, in Nuova Zelanda, e in Tasmania.
LIFESTYLE
Svetta l’aquila di Mandello con le ali spiegate sulla nuovissima linea accessori e apparel Moto Guzzi California. Eccola posarsi sui caschi, eccola librarsi su giacche di pelle, felpe e t-shirt, per lui e per lei, fermandosi sul lato del cuore. Originale, firmata MG, alta qualità dei materiali e stile al top: una collezione da amare

CON L’AQUILA IN TESTA E SUL CUORE

HELMETS: PROTEGGERSI E’ CHIC
Modello MG MODULAR
Calotta: in Lexan® Resina rinforzata termoplastica stampata ad iniezione in Italia. Polistirolo interno di protezione in due taglie (M ed L). Doppia omologazione P/J per un utilizzo come integrale e jet. Visiera stampata in Lexan® ad iniezione, con predisposizione integrata sistema Pinlock® e trattamento antiscratch. Visiera interna parasole facilmente azionabile. Sistema di ritenzione a sgancio rapido: semplice e robusto. Omologazioni: ECE 22-05 EUROPA, DOT America a Canada. Disponibile anche in Versione Bluetooth SCS.
Colore: Nero Lucido. Taglie: da XS a XXL.
Modello MG Jet California.
Casco Jet Moto Guzzi in fibra con visierino parasole a scomparsa, completamente ricoperto in tessuto, disponibile in unica variante grafica originale ed esclusiva MOTO GUZZI, realizzato in collaborazione con SUOMY totalmente Made in Italy. Calotta: Realizzata in materiale composito e fibre di vetro in diverse grammature. Visiera: disponibile solo con visierino parasole in policarbonato termoformato antigraffio. Sistema di ritenzione: a sgancio rapido semplice e robusto.
Interni: in materiale pregiato e completamente removibili e lavabili.
Omologazione: secondo le normative: ECE 22.05.
Colore: Nero. Taglie: da XS a XXL.
JACKETS: VOGLIO LA PELLE NERA
Per lui: Leather JKT. Giacca in pelle con nappatura naturale, conciata e rifinita in Italia. Fondo dei polsi e punto vita elasticizzati. Fodera interna in lana e poliestere, piping rosso. Loghi Moto Guzzi e California all’interno stampati in argento su patch in pelle. Tre tasche esterne e una interna. Logo Moto Guzzi termo formato tono su tono sulla schiena. Colore: Nero. Taglie: da S a XXXL.
Per lei: Lady Leather JKT. Giacca in pelle con nappatura naturale, conciata e rifinita in Italia. Fondo dei polsi e punto vita elasticizzati. Fodera interna in lana e poliestere, piping rosso. Loghi Moto Guzzi e California all’interno stampati in argento su patch in pelle. 2 tasche esterne e una interna. Logo Moto Guzzi termo formato tono su tono sulla schiena. Colore: Nero. Taglie: da XS a XL.
T-SHIRT E FELPE DA COLLEZIONARE
T-shirt, per lui e per lei, con bandiere, moto e stemmi Moto Guzzi. Invece di sceglierne una, è più divertente collezionarle tutte: sono evergreen e all-seasons, indossate a pelle d’estate, con le felpe coordinate d’inverno. Le T-shirt (modelli Flag, Bike, Sheld) sono in jersey di cotone, etichette e stampe personalizzate Moto Guzzi California, piping interno tricolore sul collo e cuciture in contrasto. Colori: bianco, nero. Taglie da S a XL.
Le felpe: per lui modello Bike (grafica della moto California e patch con stampa logo California), per lei versione Sheld (ricamo tricolore e scudetto argento). Sono entrambe di cotone con zip e con garzatura interna. Piping interno tricolore sul collo. Cuciture in contrasto. Colori: nero per lui, bianco per lei. Taglie: da XS a XXXL. E’ incluso lo shopper: un’esclusiva busta nero lucido, firmata MG California.