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La nuova enduro in prova sulle strade della Sardegna: le sensazioni di guida in sella alla moto dotata di sospensioni semiattive

APRILIA CAPONORD 1200 TRAVEL PACK

Il sud della Sardegna è un luogo talmente incantevole da visitare in moto, da far sembrare meno grigie anche le giornate più plumbee e piovose, come quelle incontrate durante la presentazione stampa di Aprilia Caponord 1200. Il nostro percorso parte dallo splendido Golf Resort Is Molas, un’oasi di verde a due passi da una delle più belle coste dell’isola.

La strada costiera che unisce Pula a Teulada, è ricca di bellissime curve in sequenza, che chiedono di essere gustate fino alla fine. Il nastro di perfetto asfalto corre ben oltre il punto in cui l’occhio riesce a raggiungerlo e suddivide l’orizzonte in due parti: a destra la roccia rossa e a sinistra il mare in burrasca. Il contrasto crea suggestioni capaci di rendere più leggere le gocce di pioggia che accarezzano la visiera del casco, scivolando via velocemente.
Ti rendi conto di essere nel posto giusto, con la moto giusta. E quando un raggio di sole squarcia le nuvole nere, sembra quasi indicarti la direzione da percorrere e la meta da raggiungere. Allora e solo allora realizzi di essere anche fortunato. Non vorresti essere da nessun’altra parte e speri fortemente che il nastro si riavvolga facendo ripartire da capo tutte le sensazioni provate.
Sensazioni che una moto come Caponord 1200 è capace di alimentare e rilanciare su ogni tipo di tracciato. Mansueta se si desidera guastarsi il panorama, comoda se si desidera viaggiare, ma anche molto veloce e efficace, come tutte le Aprilia, quando si cercano emozioni. Quante anime ha Aprilia Caponord 1200? Tante e differenti quante sono i percorsi che si possono affrontare quotidianamente.
Una sola moto per percorrere ogni tipo di strada, da soli o col passeggero a bordo; una sola moto per viaggiare leggeri o a pieno carico: la sola moto capace di adattare automaticamente il setup delle sospensioni in dipendenza del percorso, della guida adottata dal pilota o dal carico imbarcato a bordo, grazie al sofisticato sistema di sospensioni semiattive aDD a disposizione di serie sulla versione Travel Pack. Non sei più tu a doverle regolare in base al percorso o al tipo di guida, ma sono loro ad adattarsi in tempo reale alle differenti esigenze. Il pilota non deve fare altro che guidare.
Sali in sella, giri la chiave di contatto, percorri cento metri e senti subito di avere il pieno controllo della situazione: Caponord 1200 è certamente una delle moto più “altoconfidenziali” della sua categoria. Per altro la sella rastremata e non troppo alta da terra permette di mantenere il controllo a motore spento, ad esempio quando bisogna zampettare per uscire da un parcheggio.
Anche questo è importante perché negli obiettivi possibili c’è anche quello di accompagnare dignitosamente negli spostamenti cittadini quotidiani, dove conta la praticità (vedi anche l’estrema semplicità a issarla sul cavalletto centrale) e la facilità globale d’utilizzo. Facile, questa Caponord 1200, anche in marcia: già dalla prima curva ricevi il pieno controllo della ruota anteriore e hai subito il feeling giusto per spingere a fondo. Precisa in inserimento, veloce in percorrenza, granitica alle alte velocità e dotata di buona maneggevolezza nei cambi di direzione, oltre ad avere la corretta luce a terra per divertirsi e una frenata rassicurante, Caponord 1200 sfoggia una ciclistica a punto nello sport, com’è lecito aspettarsi da ogni Aprilia. Insomma, il DNA sportivo che contraddistingue ogni moto uscita dagli stabilimenti di Noale non è tradito.
Eppure siamo di fronte all’unica moto attualmente in gamma Aprilia dedicata al turismo. Questo significa che le sospensioni non risultano mai rigide sullo sconnesso, anzi filtrano ottimamente le imperfezioni stradali, garantendo quel comfort che il mototurista pretende. In più è anche protettiva pur non essendo mastodontica e perfino rilassante per merito di una posizione di guida eretta e decontratta, azzeccata per ogni occasione.
APRILIA CAPONORD 1200

Di grinta ce n’è in abbondanza, ma solo se la si desidera. Come dire che, se si vuole passeggiare con marcia alta a un basso regime di giri, le modifiche apportate al motore V2 di 90° permettono di avanzare a passo d’uomo, con buona trattabilità; mentre, se si chiede tutto, il milledue è capace di sfoderare gran coppia ai medi regimi e ottimo allungo.
C’è la possibilità di cambiare carattere all’erogazione del motore selezionando una delle tre mappature disponibili, ma sinceramente la modalità Touring risulta talmente fluida, scevra da strappi nell’apri/chiudi e assieme grintosa al salire del regime di rotazione, che pare indicata davvero per fare tutto. Viene spontaneo sollecitare il gas anche quando non serve, solo per sentire i brividi che la scarica di coppia del twin è capace di diffondere. Una prontezza di risposta che nel misto stretto è in grado di proiettare da una curva all’altra a ogni minima rotazione della manopola destra, con la sicurezza di un traction control che c’è ma non si sente nemmeno quando si esagera davvero.
Ecco un perfetto esempio di sistemi elettronici in grado di soddisfare anche i puristi che amano cavalcare “a pelo” la propria moto. ATC, ABS, ride by wire, aDD di Caponord 1200 non tolgono nulla al piacere della guida sportiva, rendendola anzi più sicura e perfino efficace. Prestazioni capaci di far spuntare il sorriso sotto la visiera del casco anche ai piloti più smaliziati, peraltro accompagnate da una ruggente tonalità di scarico. Che è la colonna sonora adeguata al proprio divertimento.

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LOS ANGELES: IL LANCIO DI MOTO GUZZI CALIFORNIA 1400

Evento per il debutto americano della nuova moto ammiraglia del marchio dell'aquila.
Wide c'era e vi racconta com'è andata

Dopo Cannes e Barcellona finalmente la Moto Guzzi California 1400 è arrivata anche a Los Angeles, la città da dove, nel 1969 iniziò la sua eccezionale carriera.
Da queste parti la bicilindrica italiana è anche conosciuta con il nome di Ambassador ed Eldorado, come da volontà dall’importatore Moto Guzzi dell’epoca (Berliner) per identificare la V7 750 e la V850 California destinate al mercato statunitense per evitare eventuali invidie tra gli altri cinquanta Stati dell’Unione.
Verrebbe da dire “cose d'altri tempi…”; tuttavia è vero che, sia che si tratti di California, Eldorado oppure di Ambassador, qui tutti i motociclisti, anche i più giovani, conoscono e in tanti adorano la Moto Guzzi.
Lo abbiamo costatato personalmente durante il party per il lancio americano della nuova gamma California 1400, che si è svolto il 5 aprile alla R&R Gallery di Los Angeles. In un paio d’ore, in questo vetusto edificio degli Anni Venti, un tempo adibito alla produzione di jeans e oggi locale underground di art&entertainment, si è affollato d’appassionati richiamati dalla nuova ammiraglia Moto Guzzi esposta con le antenate Eldorado, Ambassador, anche in allestimento LAPD (Los Angeles Police Department) originale, insieme con uno Stornello e tutta la gamma della moderna V7.

5 April 2013 - R& R Gallery - 929 East 2nd Street LA: the party
Inserite in una riuscita scenografia che riproduceva una tipica Moto Guzzi degli anni ’70, gli invitati, oltre alle moto hanno potuto ammirare le opere del creativo Grant Ray. L’artista californiano ha realizzato dei giganteschi murales, traendo ispirazione dal pensiero che Moto Guzzi è protagonista nell’evoluzione della motocicletta come alcuni celebri film lo sono stati per la cultura americana, come “The Wild One” (Il Selvaggio), “The Defiant Ones” (Fuga disperata) e il violento “Coffy”.
Partendo da questo concetto Grant Ray ha raffigurato Lee Marvin che guida una California 1400 e ha reinterpretato la fuga di Noah Callen e Tony Curtis applicando sulle teste dei due protagonisti i cilindri a V del bicilindrico Moto Guzzi.
Medesimo trattamento anche sull’attrice afro-americana Pam Grier, la protagonista di Coffy, che Grant Ray ha raffigurato come nella locandina del film con il fucile in mano pronta a vendicare l’omicidio della sorella morta per overdose. Immagini che hanno destato l’interesse degli ospiti, molti dei quali giunti in moto, inscenando un’involontaria passerella di motociclette, giacche e caschi in puro lowriding style.
Tra questi non è passato certo inosservato il regista e produttore di road-movies David Alexanian, in sella a una Moto Guzzi T4, accompagnato dall’attore Taylor Estevens, o il team di Cycle Garden, in sella alle splendide Ambassador ed Eldorado LAPD, oltre a Todd Egan del MGOC (Moto Guzzi Owners Club) che ha sfoggiato la sua accessoriatissima Moto Guzzi Stelvio NTX.
Molti anche i giornalisti presenti, che hanno marcato stretto un divertito Miguel Galluzzi e i colleghi dello staff di Piaggio Group Americas, capitanato da Miguel Martinez. Cosmopolita come gli invitati anche il menù: un coraggioso mix a base di mexican tapas, condite con prosecco e caffè rigorosamente italiani. Anche questo è California style.

MOTO GUZZI CALIFORNIA 1400: THE MEDIA EVENT

Dopo la notte "Losangelina", ancora un evento in California per il lancio stampa della nuova gamma MG con test drive verso Malibu

Da Los Angeles a Santa Monica, dal party di presentazione alla prova su strada, tutto è pronto per la giornata dedicata alla stampa americana. Una flotta di dodici Moto Guzzi California 1400 luccicanti attende di fronte al Loews Hotel i giornalisti invitati all’evento, in rappresentanza delle testate specializzate più famose, come Motorcyclist, Motorcycle Daily, Road Bike e Motorcycle.com.
La notizia del lancio della nuova Moto Guzzi California 1400 ha saputo anche stimolare l’interesse degli autorevoli LA Times e Forbes e delle più famose testate maschili come Complex.com, MadeMan.com, AskMen.com, oltre all’intramontabile Playboy. In tutto sono presenti al Loews Hotel di Santa Monica Beach ventiquattro giornalisti divisi in due gruppi, uno per la sessione di prova mattutina, e uno per quella pomeridiana.

6 April 2013 - Loews Hotel - Santa Monica Beach - CA: prove su strada
Manco a dirlo, splende il sole, e il primo gruppo, dopo lo speech tecnico, parte in direzione del Malibu Canyon mentre noi rientriamo in hotel per iniziare, nel Palisades Salon, la presentazione vera e proprio della moto ai giornalisti che guideranno la California 1400 nel pomeriggio. Comincia, com’è d’obbligo il padrone di casa, Miguel Martinez (a capo di Piaggio Group Americas) che illustra i risultati ottenuti da Piaggio Americas nell’ultimo anno, tutti di segno positivo. La crisi, da queste parti, sembra ormai un ricordo, e Moto Guzzi, presente in America con settantacinque concessionari, secondo Martinez ha ora una moto che interpreta al meglio le esigenze della rete e dei clienti. Se le parole di Miguel sono dettate dall’ottimismo e confortate dai primi risultati positivi, quelle dell’altro Miguel, Galluzzi, Responsabile del Piaggio Advanced Design Center Corporation di Pasadena, sono condite da passione autentica.
Miguel Galluzzi arriva al cuore dei giornalisti, e illustra la nuova California 1400 con il sentimento di un padre che parla del figlio appena nato. Questo porta a un prolungato question-time, sulle origini dello stile, sulle scelte tecnologiche, sulle prestazioni, sulla concorrenza, e via proseguendo. Segnali che confermano il grande interesse dei giornalisti americani (e canadesi) per questa nuova Moto Guzzi. Quando ormai gli argomenti sembrano infine esauriti, decidiamo di lanciare la nostra sorpresa, annunciando come, un noto cittadino di LA ha già voluto farsi ritrarre sulla sua nuova California Custom: Ewan McGregor, testimonial fantastico della campagna MG. Lanciamo il suo video, che subito conquista un applauso spontaneo. Bene, è andata, pensiamo tra di noi, tra un paio d’ore replichiamo la sessione stampa, e così facciamo; ottenendo un consenso forse ancora superiore.
Essendo il secondo e ultimo turno di prova, decidiamo di seguire il gruppo dei giornalisti in sella a una Griso 8V dello staff. Usciamo da Santa Monica in direzione Malibu, e dopo un paio di semafori, siamo già sulla Pacific Coast 1. Su questa strada incrociamo tutto quello che di bello, nuovo, diverso ed esclusivo possa circolare su una strada aperta al traffico, dalle supercars europee a 12 cilindri alle auto d’epoca, ibride ed elettriche (!), moto americane, inglesi, sportive italiane e giapponesi.
In questa spettacolare scenografia, le nostre Moto Guzzi California 1400 sono totalmente a loro agio, perfette per farsi notare a 25 miglia orarie, travolgenti nel raggiungere il limite massimo delle 65 miglia, capaci di divertire anche i motociclisti dal cuore sportivo lungo il serpentone d’asfalto che si avvolge lungo il Malibu Canyon, da dove ha inizio la sessione fotografica.
Tolto il casco, le facce sorridenti sono più eloquenti di una qualsiasi intervista, la Moto Guzzi California piace davvero, e tanto. E, ritornando verso l’hotel, con la carovana che ci precede, l’oceano alla nostra destra e il sole che tramonta davanti alla visiera del casco, siamo avvolti dalla piacevole sensazione di essere nel posto giusto al momento giusto. Qualcosa che capita raramente nella vita.
award
La moto italiana entra nel “Best of the Best” Luxury Portfolio 2013 della rivista americana, punto di riferimento del lusso globale. Una consacrazione internazionale per il marchio dell’aquila

MOTO GUZZI CALIFORNIA 1400 CUSTOM ELETTA “BEST OF THE BEST CRUISER MOTORCYCLE 2013” DAL LUXURY MAGAZINE ROBB REPORT

Per la prima volta nella storia una Moto Guzzi è incoronata tra i “Best of the Best″ di Robb Report. Il magazine americano, da 37 anni il più autorevole punto di riferimento nel settore del lusso a livello globale, include la nuovissima California 1400 Custom prodotta in Italia, a Mandello del Lario, nel proprio “Best of the Best” Luxury Portfolio per l’anno 2013.

Pubblicato in dodici edizioni internazionali (States, Europa, Medio-Oriente, Asia), da 25 anni Robb Report dà alle stampe ogni anno a giugno il proprio “Best of the Best” che rappresenta, secondo gli editori del magazine, “il culmine della ricerca di un intero anno alla scoperta dei più straordinari prodotti e servizi”. Si tratta, infatti, di una grande classifica che esprime il meglio della produzione mondiale, suddivisa in aree tematiche quali “Wheels”, “Journeys”, “Style”, “Leisure”, “Home” e “Wind&Water”.
Per l’appuntamento 2013 di “Best of the Best” Robb Report ha premiato la tecnologia, lo stile e il fascino della nuova Moto Guzzi California 1400 Custom, che ha vinto l’ambito riconoscimento nella categoria “Cruiser Motorcycles”. Si tratta di una nuova, importantissima consacrazione per la grande motocicletta del “marchio dell’aquila” intorno alla quale Moto Guzzi ha organizzato, a partire dal Salone Internazionale di Milano Eicma 2012, un lungo road show mediatico che ha coinvolto centinaia di giornalisti nelle anteprime di Cannes, Monte Carlo, Barcellona e, nel mese scorso, Los Angeles per il debutto sul mercato USA.
La più grande Moto Guzzi mai costruita prima d’ora ha conquistato non solo il favore della critica – con straordinarie recensioni da parte della stampa d’informazione e specializzata – ma anche il cuore di una famosissima star hollywoodiana come Ewan McGregor. L’attore scozzese, infatti, ha scelto di legare la propria immagine a quella di Moto Guzzi California 1400, e di diventare protagonista di una straordinaria campagna fotografica con i modelli California Touring e Custom interamente scattata sulle coste e nei deserti della Western Australia. Wide c’era e, nell’articolo dedicato in questa edizione del nostro magazine, vi svela il backstage.

Ewan McGrecor e Moto Guzzi California 1400


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Ewan McGregor è il testimonial della nuova Moto Guzzi California 1400. E’ la prima volta che una star hollywoodiana di questo calibro, tra le più amate dal pubblico del grande schermo, presta il proprio volto a una casa motociclistica per una campagna pubblicitaria. Wide vi dice com'è andata

SUL SET DI "MY BIKE, MY PRIDE": UN WEEK END CON EWAN MCGREGOR E LA NUOVA MOTO GUZZI CALIFORNIA 1400 NEL WEST AUSTRALIA

Se vuoi che una cosa succeda devi crederci. Noi abbiamo sempre pensato che Ewan McGregor non potesse dirci di no di fronte alla nuova Moto Guzzi California 1400. E' una moto troppo bella e affascinante per lasciarlo indifferente, lui che di Moto Guzzi e di California se ne intende davvero. Per questo lo abbiamo inseguito da Londra a Los Angeles, superando le inevitabili barriere erette dal suo staff di collaboratori e agenzie fino a raggiungerlo a Perth, uno degli angoli più remoti del pianeta. Sapevamo quanto la sua passione per la Moto Guzzi fosse autentica al punto da superare anche i suoi stessi interessi economici gestiti da agenzie avvezze a budget milionari. E così è stato, Ewan ci ha confermato che sarebbe stato lieto di essere il "poster boy" della nuova California 1400. E noi di Wide, siamo partiti per vivere una esperienza umana e professionale che ricorderemo per tutta la vita.
Quasi 24 ore di viaggio, oltre 20 di volo per oltre 17mila chilometri, da Mandello del Lario fino all’altra parte del mondo – down under, come si raccontano gli stessi australiani – per essere testimoni di un incontro: quello tra un motociclista appassionato, amante del più glorioso tra i marchi italiani e una motocicletta eccezionale, erede regale di una tradizione unica di passione e di amore per la meccanica.
Potrebbe riassumersi così il racconto dei due giorni che hanno avuto Perth, e le spiagge dell’Australia Occidentale, come teatro della produzione fotografica per la campagna pubblicitaria 2013 di Moto Guzzi California 1400, con l’attore scozzese Ewan McGregor nel ruolo di testimonial. Due personalità forti, quelle di Mc Gregor e di Moto Guzzi California, che erano evidentemente destinate a incontrarsi per progettare qualcosa di grande e definitivo da costruire insieme. La relazione tra Ewan e la Moto Guzzi è ormai cosa nota.
Ewan ha incontrato la sua prima Moto Guzzi oltre vent’anni fa, quando volle permutare la sua prima moto, ormai ridotta allo stato di rottame con qualcosa di più appagante. Fu così che la sua scelta cadde su una Moto Guzzi, una Le Mans nera, di seconda mano. Da quel momento, nel suo garage sono entrate V11, Griso e tutta la saga delle V7: Ambassador, Eldorado e Sport.
Un’altra California, quella bianca perlata poi donata all’Unicef la ritirò in occasione delle GMG (Giornate Mondiali Guzzi) del 2007.
Nell’occasione l’interprete di Moulin Rouge, Trainspotting, Star Wars si mescolò alle migliaia di fans Moto Guzzi che, in quelle calde giornate di settembre, affollavano le vie di Mandello e lo stabilimento di via Parodi, dove ogni Moto Guzzi è nata, ininterrottamente dal 1921.
Come gli altri motociclisti visitò il Museo Storico della casa dell’Aquila, soffermandosi su ogni moto, avido di notizie e spiegazioni su ogni modello.
Sei anni dopo le strade di Ewan e di Moto Guzzi California si sono di nuovo intrecciate, con naturalezza, con ovvietà, quasi fosse un fatto che non poteva non accadere.
Nel frattempo McGregor ha ancora accresciuto la sua dimensione di artista e di attore noto in tutto il mondo avendo lavorato, tra gli altri, con registi come Tim Burton, Woody Allen, Ridley Scott e anche il suo garage si arricchito di nuove cavalcature provenienti da Mandello del Lario: una Vintage con sidecar Watsonian e una V11 Tenni.
Anche la Moto Guzzi si è data da fare, con una nuova California che da un punto di vista tecnico niente mantiene della nobile progenitrice, ma ne conserva magnificamente l’indole di grande motocicletta italiana dalle doti di guida esclusive. Moto Guzzi California, lanciata nelle sue due anime Touring e Custom a cavallo tra fine 2012 e inizio 2013, è oggi una moto di grande avanguardia tecnologica che consolida l’eccellenza di Moto Guzzi nell’Olimpo delle firme più autorevoli del motociclismo mondiale.
Sabato 9 marzo, primo giorno di scatti, McGregor e la nuova California si sono incontrati sul primo dei set prescelti sulle coste incontaminate dell’Australia Occidentale: le dune di sabbia bianca di Lanceline, un centinaio di chilometri a nord di Perth. Un paesaggio lunare, caratterizzato da un ambiente desertico e da dune altissime di sabbia bianca, teatro di scorribande off-road per i motociclisti locali. Il feeling che si è immediatamente creato tra la grande bicilindrica di Mandello e McGregor ha segnato tutto il resto della produzione. Ewan si è avvicinato alla motocicletta italiana da grande appassionato, salendo subito in sella, provandone la posizione di guida, toccando i comandi e chiedendo ogni sorta di spiegazione tecnica sulle molte novità delle quali la moto è ricca. Rifuggendo così, sin dal primo istante, il ruolo algido di modello per assumere quello autentico e credibile di vero motociclista e interagendo da subito con la California facendone realmente la sua moto. Un approccio frutto della passione che McGregor nutre per le due ruote e per Moto Guzzi che ha contagiato i fotografi, la troupe, tutto lo staff della produzione e ha reso autentico ogni scatto. L’attore, questa volta non ha dovuto recitare ma “solo” mettere a nudo, davanti all’obiettivo del fotografo Paolo Zambaldi, la sua anima autentica di motociclista.
La spiaggia selvaggia di Ledge Point, i viali lungo il fiume Swan, i vecchi magazzini portuali di Fremantle, un pontile in legno di fronte allo skyline dei grattacieli di Perth sono state le altre location che hanno visto McGregor alternarsi in sella alla Touring e alla Custom, le due versioni della Moto Guzzi California. Sempre sentendosi davvero alla guida, sempre immedesimandosi nel motociclista orgoglioso di possedere e guidare una motocicletta esclusiva, nata da un marchio ricco di una storia unica e totalmente italiana.
Ne sono nati una serie di scatti straordinari, segnati dalla spontaneità che caratterizza da sempre il rapporto tra un motociclista e il suo mezzo meccanico. Alla sera della domenica, dopo l’ultimo scatto, quando ormai il buio aveva avvolto l’ultimo set, l’applauso di tutto lo staff a Ewan e alla California ha siglato due giorni che sarebbe riduttivo battezzare “di lavoro” e che invece sono stati segnati dalla passione per la moto e per il marchio Moto Guzzi. Tutto quello che ne è venuto, la bontà del lavoro svolto, la qualità degli scatti, la soddisfazione dei fotografi, la bellezza di una campagna che si annuncia unica nel suo genere, sono il frutto di un rapporto autentico e sincero di un motociclista con la sua motocicletta.
Moto Guzzi California
E' la Cruiser che riporta l'aquila di Mandello del Lario tra i protagonisti del segmento delle grandi moto di lusso e rivolgendosi agli appassionati dei grandi viaggi e agli amanti delle motociclette personali e affascinanti.
Elegante, suntuosa di spettacolare impatto visivo, lo stile della nuova California 1400 comunica l’inconfondibile classe e la tradizione Moto Guzzi coniugate con linee, dimensioni e tecnologie del tutto inedite. Costruita a mano nello storico stabilimento di Mandello dove Moto Guzzi è stata fondata nel 1921, la nuova ammiraglia vanta il “V twin” trasversale per moto di maggior cilindrata mai prodotto in Europa. La nuova California, sia nella versione Touring, votata al turismo e al viaggio, sia nella versione Custom che si presenta come una vera drag bike, è spinta infatti da un propulsore entusiasmante, da quasi cento cavalli e 120 Nm di coppia a soli 2.750 giri. Si viaggia così in overdrive, a poco più del regime del minimo per ascoltare i battiti dei pistoni da 104 mm del maestoso bicilindrico a V di 90° made in Mandello del Lario, filtrati dal l’innovativo fissaggio elasto-cinematico al telaio che assicura la scomparsa di ogni vibrazione. La nuova Moto Guzzi è la prima cruiser al mondo dotata di controllo di trazione MGCT e di tecnologia Ride by Wire multimappa, con la possibilità di selezionare tre diverse curve di erogazione. Una dotazione elettronica al servizio del piacere di guida e della sicurezza che non ha eguali.
people
Di origine italiana, nato in Rhodesia, vive a Perth. E’ il riferimento della “colonia” di appassionati Guzzisti nel Western Australia

La vita da film di Mario Poggioli

Un viaggio in Australia può rivelarsi un’ottima terapia di autostima. In un territorio sconfinato, con un’estensione pari a venticinque volte l’Italia, vivono appena ventidue milioni di abitanti, dei quali il 4,3% di discendenza italiana, immigrata prevalentemente tra il 1947 e il 1976 (360.000 unità). Si tratta di una comunità di circa 800.000 persone, inserite in ogni settore produttivo pubblico e privato, quotidiani ambasciatori della cultura e dello stile di vita italiano.
E’ il caso di Mario Poggioli, genitori di origini vercellesi, nato in Rhodesia ed emigrato in Australia all’inizio degli anni ’80.
La sua è una vita da romanzo, vissuta in mezzo alle moto, soprattutto Suzuki che il padre continua a vendere in Rhodesia, fino all’insorgere della guerriglia che porterà alla nascita del nuovo stato dello Zimbabwe.

Foto di Stefano Righi

La famiglia si trasferisce a Perth, dove Mario conosce Ted Stolarski, l’attivissimo importatore Moto Guzzi di origine polacca che, dagli anni ’60, ha convertito il Western Australia in una regione ad alto tasso di passione Guzzista. Da Storlasky Mario trova lavoro e scopre l'amore per le Moto Guzzi che lo porta a divenire, dopo la scomparsa dell’imprenditore polacco, il riferimento assoluto per tutti i Guzzisti del Western Australia.
Il suo mondo di chiama Thunderbike e si trova a Bassendean, piccolo centro a una dozzina di chilometri da Perth. La porta è sempre aperta, non ci sono orpelli come porte scorrevoli, faretti, pedane, lo spettacolo è per tutti e non ha bisogno di effetti speciali per colpire qualsiasi appassionato di bella meccanica.
Tutta la gamma attuale è esposta affianco alle più importanti Moto Guzzi degli ultimi quaranta anni, alcune di Mario, come la V7 Special replica Polizia Municipale di Vercelli, la V7 Sport, una 850 LeMans1 e una 750 S3, Magni Australia e il prototipo 4V di Storlasky per il campionato Thunderbike (da qui il nome dell’attività) altre di clienti che qui preferiscono essere chiamati amici. Del resto Mario li tratta come tali, mettendo a loro disposizione un frigorifero sempre colmo di bevande ghiacciate e una macchina per il caffè espresso. Offerta libera, da depositare nella cassetta sopra il frigorifero. Intanto lui, vende, ripara, consiglia, manda email, telefona, sempre sorridente e senza affanno, mentre i clienti placidamente attendono il loro turno.
Noi incontriamo per la prima volta Mario lo scorso 6 marzo e dopo qualche minuto ci sembra di conoscerlo da una vita.
Mentre ci prepara il caffè, ci rassicura sul fatto che ha mantenuto il segreto dello shooting fotografico con Ewan McGregor con tutti i clienti, ha solo detto che le due California 1400 con targa italiana serviranno per un servizio fotografico con una star del cinema e nulla di più, scatenando così una generale curiosità anche sul sito www.motoguzziwa.com, punto d’incontro cibernetico per i Guzzisti del Western Australia.

Poiché Mario è il primo in assoluto ad aver visto e toccato con mano la California 1400 in Australia, gli chiediamo che cosa ne pensa.
“La moto è davvero bellissima e, secondo me ha un rapporto qualità prezzo vincente; 25000 AUS, in pratica il prezzo dell’ultima California 90. Ne ho già vendute tre a scatola chiusa”.

Quale preferisci tra le Custom e Touring?
“Mi piacciono entrambe: la Custom è più seducente, ma la Touring, per il controvalore di accessori che offre di serie, è anche un buon affare e questo me la fa preferire”.

Eppure ci sarà qualcosa che secondo te si può ancora migliorare…
“Mah, guarda, quando metti il cambio dell’olio del cardano soltanto a 50.000 km vuol dire che… non avete pensato a noi meccanici (abbiamo delle famiglie da mantenere!)”.

Forse hai ragione, ma quale nuovo modello vorresti vedere in futuro?
“Avremmo bisogno di una nuova Moto Guzzi Le Mans. Vedi quante ne ho qui? (Ne conto almeno una dozzina, tra 850 e 1000, ndr). Questi sono tutti clienti che non la venderanno mai più, ma che sicuramente ne acquisterebbero una nuova per usarla tutti i giorni preservando così l’originale”.

Ok, ma ora torniamo a Ewan McGregor. E’ vero che tua moglie Antonia non sapeva che stavi collaborando al servizio foto?
“Certo! lo sai come sono le donne…considera poi che in Western Australia non capita quasi mai niente, questa è terra di minatori, canguri e koala. Basta un piccolo rumor e si finisce sui giornali. Infatti, qualche settimana fa sul Monday’s West si parlava di Ewan a Perth per girare qui un nuovo film. Alcuni miei clienti mi hanno chiesto se queste moto erano per lui, ma ho negato categoricamente”.

Beh, allora adesso puoi dire ad Antonia perché McGregor ci ha invitato a cena in una sera di marzo al Vans Cafè di Cottesloe.
“Davvero? Secondo me sviene!”.
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Il mercato sale (+5,4%), crescono Moto Guzzi, Piaggio e Aprilia

AUSTRALIA FELIX

Il mercato motociclistico australiano rispecchia l’invidiabile situazione economica del paese. La ricchezza media prodotta nel 2012 è al 3,1% mentre la disoccupazione orbita attorno al 5.4%. Ancora più sorprendente il rapporto Deficit-PIL, dove il debito incide di circa il 20% sulla ricchezza prodotta.
A questo si aggiunga che da luglio 2012 solo nello Stato del Western Australia e del Queensland è stato stanziato un budget di 6 miliardi di dollari australiani finalizzato a potenziare strade, ferrovie e porti a sostegno dell’attività estrattiva.
Inutile quindi qualsiasi confronto con la cara vecchia Europa, siamo di fronte a un paese virtuoso, anche in un mercato difficile come quello dell’automotive.
Nel 2012 i motocicli immatricolati in Australia sono stati 115.488, in crescita del 5,4% rispetto all’anno precedente mentre le auto, nello stesso periodo, hanno messo a segno una crescita del 10,3% raggiungendo un totale di 1.112.032 nuove immatricolazioni.
Il mercato motociclistico down-under si è frazionato in 23570 ATV (+5,1%), 37.699 moto off-road (+2,5%) e 43539 stradali, segmento che segna la crescita più consistente, con +12.6% rispetto al 2011. Unico segno negativo (-8.7%) è quello rappresentato dagli scooter scesi da 11686 unità del 2011 a 10680 del 2012.
In questo scenario i valori ottenuti dal gruppo Piaggio, rappresentato da JSA (John Sample Automotive) per Moto Guzzi e Aprilia e Peter Stevens per Piaggio e Vespa sono lusinghieri. Sorprende la crescita di Aprilia, la più alta tra i marchi europei e americani cosiddetti premium, che nel 2012 ha messo a segno un +57.6% rispetto al 2011 nel mercato moto e un +19.6% nel segmento scooter. Aprilia piazza le Dorsoduro 750 e 1200 rispettivamente al sesto e al nono posto della top-ten di categoria. Di rilievo anche la performance di Piaggio, in crescita del 28.1%, e di Moto Guzzi con un +17,4%.

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La leadership del Gruppo Piaggio nel settore: detenere il know-how è un vantaggio competitivo

L’ELETTRONICA E LE DUE RUOTE

L’elettronica ha compiuto 100 anni: poco più di un secolo fa veniva inventato il primo diodo. Ma l’elettronica che oggi permea tutta la nostra vita è quella nata negli anni ’50 con l’invenzione del chip in silicio: già negli anni ‘70 ha finito per sostituire quella “valvolare” ed è diventata un settore merceologico a sé stante.

  • Cruscotto moto anni 60
  • Moderna dashboard moto
  • Cellulari anni 80/90
  • Smartphone
  • Hi Fi degli anni 70
  • Moderno Hi Fi
  • Tv anni primi anni 70
  • Tv Lcd screen
L’era del silicio
La sua diffusione, complice la riduzione dei costi, la miniaturizzazione e l’impressionante aumento delle potenzialità, ha rivoluzionato il mercato. “Elettronico” è diventato un aggettivo sinonimo di “moderno”, “efficace”, “sorprendente”.
Sotto la spinta dell’elettronica di consumo si sono diffusi prodotti innovativi quali radio, TV, Hi-Fi sempre più piccoli, economici e potenti. Fino a arrivare ai personal computer, esplosi negli anni '80 e ormai insostituibili, ai telefoni cellulari che sembrano ormai parte integrante dei nostri sensi. In quel periodo, cioè negli ’80, l’elettronica presente all'interno di un prodotto è stata individuata dagli analisti come uno dei maggiori parametri trainanti la crescita e la diffusione di beni di consumo.
Alla fine degli anni '70 anche il settore automobilistico è stato contagiato dalla febbre del silicio, cominciando dai dispositivi di controllo motore, le famose “iniezioni” e “accensioni elettroniche”. Un impulso in questa direzione venne anche dalla crisi petrolifera, dalla necessità di ridurre consumi ed emissioni.
Poi, col passare degli anni, le automobili si sono letteralmente riempite di dispositivi elettronici che ne hanno cambiato il volto, fino ad arrivare a quelle dei nostri giorni, ricche di sensori, connessioni e dispositivi più svariati.

L’elettronica nel mondo motociclistico
La febbre del silicio è arrivata in quegli anni anche al settore motociclistico, meno ricco ma più esigente dell’auto in termini di prestazioni dell’hardware: i motori dei veicoli a due ruote sono generalmente molto più spinti di quelli delle auto, la dinamica del veicolo a due ruote è molto più complessa e delicata, le condizioni ambientali in cui devono essere montati i dispositivi sono più severe, gli spazi a disposizione molto più ristretti, il peso dei dispositivi è più problematico e così il loro costo.
Le moto e gli scooter non sono dunque un mercato di secondo impiego per l’elettronica automobilistica, ma una vera e propria sfida per i costruttori di hardware e software. La diffusione dell’elettronica ha causato sconvolgimenti epocali anche nel campo dei fornitori di componentistica: basti pensare a tutte le aziende specializzate nella meccanica di precisione (un esempio su tutti: i carburatori) che è stata rimpiazzata da dispositivi elettronici più efficaci, semplici – almeno apparentemente – ed economici. Alcuni grandi Gruppi dell’elettronica hanno capitalizzato settori merceologici fondamentali quali iniezioni, accensioni, freni; settori in cui la stessa funzione di sempre (es: alimentare il motore) viene adesso realizzata con tecnologia completamente diversa rispetto al recente passato.

Il know-how del Gruppo Piaggio
In questo scenario di elettronica dilagante, il Gruppo Piaggio ha fatto alcune scelte strategiche fondamentali, acquisendo direttamente le competenze necessarie per costruire e mantenere un vantaggio competitivo.


Negli ultimi anni ha lavorato in campi paralleli che hanno come comune denominatore proprio l’elettronica. Ha sviluppato con competenze interne i motori ibridi per scooter, unici al mondo, da cui ha derivato elettrici puri. Ha messo a punto sistemi di sicurezza e di gestione della dinamica del veicolo, sia per moto sia per scooter, attingendo a eccellenze dei reparti interni della Progettazione e dell’Innovazione. Ha sfruttato lo straordinario apporto del Reparto Corse di Aprilia, in cui l’uso di strategie software sofisticate, sviluppate internamente, spesso fa la differenza sugli avversari della SBK. Il Gruppo Piaggio ha quindi la possibilità di utilizzare trasversalmente in tutti i suoi marchi e in tutte le tipologie di prodotto il proprio know-how in materia elettronica, con realizzazioni avanguardistiche.
Questo ha portato alla diffusione degli impianti di iniezione elettronica, all’impiego massivo di ABS, all’introduzione del TCS (Controllo di Trazione) per la prima volta sugli scooter (Piaggio Beverly, Piaggio X10, Aprilia SRV 850 e ora Vespa 946) e alla sua diffusione sulla gamma, all’implementazione di sistemi sofisticatissimi di gestione del veicolo come l’APRC (su Aprilia RSV4) dalle molteplici funzioni che coniugano prestazione e sicurezza, all’adozione delle straordinarie sospensioni semiattive introdotte su Aprilia Caponord, fino al rivoluzionario Piaggio Multimedia Platform, il sistema, già disponibile su Piaggio X10 e Aprilia Caponord, che consente di usare lo smartphone per ampliare la strumentazione di bordo, di disporre di un infotainment di alto livello e connettere il veicolo a Internet, con sviluppi che facilmente si prevedono enormi.

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RACING
DOPPIO PODIO PER APRILIA A IMOLA WSBK EUGENE LAVERTY TERZO IN GARA1, SYLVAIN GUINTOLI TERZO IN GARA2

APRILIA AL COMANDO DEL MONDIALE COSTRUTTORI

Per il suo settimo round il Mondiale Superbike 2013 ha fatto tappa a Imola.
Il secondo e ultimo appuntamento italiano in calendario, corso sul circuito intitolato a Enzo e Dino Ferrari, non è stato facile, e neppure particolarmente fortunato, per l’Aprilia Racing Team che malgrado le difficoltà incontrate ha raccolto due podi (Laverty terzo in Gara1, Guintoli terzo in Gara2) che lasciano intatte le speranze mondiali dei suoi riders e il primato nella classifica mondiale Costruttori.

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Il weekend di gare, corso davanti a quasi 50mila spettatori, ha visto l’inglese Tom Sykes dominare sia le prove sia le gare ma la Aprilia RSV4 si è confermata moto estremamente veloce ed equilibrata, tanto da raccogliere ottimi risultati anche su piste ostiche come appunto il tracciato in riva al Santerno.
Nella prima gara, vinta da Sykes, Eugene Laverty ha conquistato il terzo posto regolando Marco Melandri nella lotta per il podio. La bella prestazione complessiva delle moto Aprilia è stata confermata dal secondo posto di Davide Giugliano alla guida della RSV4 del Team Althea e dalla quinta posizione di Michel Fabrizio con la Aprilia RSV4 del Team Red Devils Roma. Sylvain Guintoli è invece uscito presto di scena, al sesto giro, mentre era in battaglia con Sykes per il secondo posto. Lo stop è stato imposto da un problema tecnico al motore che ha appiedato il pilota francese.

La seconda gara ha ripetuto il copione della prima frazione con Sykes subito in grado di fare il vuoto alle sue spalle. Stavolta è toccato a Eugene Laverty alzare bandiera bianca a causa di una scivolata, senza conseguenze per il pilota, al quinto giro mentre era terzo e cercava di non perdere contatto dai battistrada Sykes e Rea. Guintoli che lo seguiva non ha avuto troppe difficoltà a mantenere il terzo posto fino all’arrivo, tenendo lontani gli inseguitori Marco Melandri e Chaz Davies.

Sylvain Guintoli: "Gara1 è stata deludente, purtroppo a questo livello sono cose che possono succedere. In Gara2 ho dato veramente il massimo, quando Eugene è scivolato ho anche provato a riprendere Rea che mi precedeva ma senza riuscirci. Il terzo posto non mi rende felicissimo, ma oggi era davvero il massimo che potevamo ottenere. Il Campionato è ancora lungo, ci sono piste come questa e Donington dove siamo più deboli ma altre dove torneremo sicuramente protagonisti, l’importante è rimanere sempre a contatto con i primi".

Eugene Laverty: "Il risultato di Gara1 è stato sicuramente incoraggiante, siamo riusciti a migliorare molto la moto tra ieri e oggi, anche durante il warmup. Per Gara2 mi aspettavo un secondo step di miglioramento, purtroppo fin dall’inizio ho avuto qualche problema sulla moto che mi faceva perdere molto in alcuni punti della pista. Per rimanere in corsa ho dovuto rischiare e questo mi ha portato alla scivolata. Un mio errore, sono deluso perché so che siamo più forti di quanto dimostrato oggi".

CLASSIFICHE

In testa alla classifica Mondiale Piloti sin dalla prima gara del WSBK 2013, Sylvain Guintoli scivola, dopo il round di Imola, al secondo posto a causa della doppia affermazione di Tom Sykes. Ora il francese è a 6 punti dalla vetta conquistata dal pilota inglese, mentre Laverty occupa stabilmente il terzo posto ma più distanziato, a 45 punti.
Aprilia si conferma leader nel Mondiale Costruttori che ora guida con 289 punti davanti a Kawasaki (259), BMW (237), Honda (138), Suzuki (122) e Ducati (96).
Comparativa

APRILIA RSV4 VINCE LA COMPARATIVA DELLE MOTO SUPERSPORTIVE REALIZZATA DAL MENSILE MOTOCICLISMO

Il 2013 si apre sotto i migliori auspici per Aprilia RSV4, la supersportiva quattro cilindri di Noale: la versione Superbike, già campione del mondo 2010 e 2012 (titolo Costruttori e titolo Piloti), domina dopo tre round la classifica del mondiale SBK con il francese Sylvain Guintoli, il compagno di squadra Eugene Laverty – vincitore nello scorso weekend ad Assen – occupa il secondo posto e Aprilia è largamente al comando della classifica Costruttori precedendo BMW, Kawasaki, Honda, Suzuki e Ducati. Intanto il modello di punta della produzione la RSV4 Factory ABS, dalla quale strettamente deriva la moto del Mondiale Superbike, esordisce vincendo la grande prova comparativa dedicata alle moto stradali supersportive da 1000cc, realizzata dal mensile Motociclismo.
Una affermazione che conferma la cristallina vittoria ottenuta l’anno scorso nella comparativa 2012 dello stesso magazine italiano e sottolinea ancora una volta la straordinaria qualità di un progetto che si dimostra ogni anno imbattibile per lungimiranza e lucidità costruttiva, longevità ed efficacia tra i cordoli. Un successo perentorio che si aggiunge alle vittorie ottenute la scorsa stagione, quando Aprilia RSV4 Factory vinse tutti i confronti realizzati dalle più autorevoli pubblicazioni del settore, a ogni latitudine del globo, su circuiti differenti, con piloti e pneumatici diversi.

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“E’ dura non innamorarsi di questa moto” si legge nel commento finale di Motociclismo. E altrettanto positivi sono i commenti dei piloti che si sono alternati alla guida della RSV4.
“Ha una ciclistica stratosferica, in inserimento è eccezionale”, “Incredibile ti permette di accelerare dove con le altre non ti sogneresti nemmeno di farlo”, “Una elettronica incredibilmente a punto” sono alcuni giudizi raccolti dai tester al termine della giornata di prove.
Quest’anno l’importante appuntamento di Motociclismo, si è sviluppato su due circuiti dalle caratteristiche molto differenti: sui 3.450 metri del più corto tracciato di San Martino del Lago (Cremona) e sui 4.226 metri del più filante circuito di Misano Adriatico, teatro di epiche battaglie nei campionati del mondo Superbike e MotoGP, con l’obiettivo di mettere alla prova le moto in percorsi davvero diversi e saggiarne le rispettive capacità di adattamento. La sfida ha raccolto le migliori rappresentanti della categoria, per prestazioni e tecnologia, le quattro dreambike da oltre 20.000 euro: Aprilia RSV4 Factory ABS, BMW Hp4, Ducati 1199 Panigale R e MV Agusta F4RR, naturalmente tutte in configurazione standard e dotate di eguali pneumatici Pirelli Diablo Supercorsa SC2.
Ilario Dionisi, pilota chiamato a realizzare la sessione cronometrata di tempi, ha ottenuto il best lap su Aprilia RSV4 Factory ABS sia a San Martino del Lago con 1’28”90, distaccando di quasi un secondo la BMW Hp4, sia a Misano Adriatico, girando in 1’42”73. Il rider trentenne due volte campione italiano Supersport, ha dichiarato: “Aprilia RSV4 Factory ABS è la più veloce in curva”. Una sentenza che descrive bene le qualità di questa eccezionale superbike, ancora più potente, veloce e sicura nella versione 2013, che vanta una potenza elevata a 184 CV, un nuovo setup della ciclistica, uno già straordinario pacchetto di sistemi elettronici APRC ulteriormente affinato e un inedito impianto frenante rivisto, dotato di evoluto sistema ABS con 3 mappature selezionabili (tutte omologate anche per l’utilizzo stradale) e escludibile.
Una dotazione tecnica sopraffina che – hanno riscontrato i tester – si traduce in doti dinamiche uniche: “Ha un V4 tanto dolce quanto ricco di coppia che ti permette di dare gas presto. Non fosse abbastanza ha un’elettronica sopraffina che da quando sei sdraiato in piega e prendi in mano il gas, al momento in cui hai rialzato la moto in pieno rettilineo, ti aiuta a scaricare al suolo quanti più CV gestibili dalla gomma, ovvero a lanciarti fuori dalle curve come un proiettile”.
Le caratteristiche della ciclistica e del motore, le qualità dei sistemi elettronici applicati e l’ottimo equilibrio generale, tutti elementi unici nel loro genere, fanno la differenza. Aprilia RSV4 vanta contenuti tecnici tipici una volta esclusivi delle moto da corsa, tra cui l’ampia possibilità di regolazioni della ciclistica: è l’unica moto a offrire la regolazione dell’inclinazione del cannotto di sterzo e dell’altezza del retrotreno, quella del pivot del forcellone e della posizione del raffinato quattro cilindri a V di 65° nel telaio, al fine di trovare il bilanciamento ottimale in dipendenza del tracciato e dei gusti del pilota. Il fiore all’occhiello di questa imbattibile superbike è costituito dal pacchetto completo ed evoluto di sistemi elettronici APRC, ulteriormente evoluti sulla versione 2013 di Aprilia RSV4: ride by wire multimappa e cambio elettronico, oltre a launch control, anti wheelie, traction control, e ABS tutti regolabili nell’intervento.
Community

LA STAGIONE DEI RADUNI IN MOTO

Finalmente è primavera: fuori le moto dai garage, giubbotti e caschi dagli armadi. E via, in sella, a visitare nuovi luoghi, a vivere nuove atmosfere, a conoscere nuovi amici. Ma da dove cominciare per scegliere la meta? Un punto di riferimento sicuro è il sito ufficiale degli appassionati Moto Guzzi: www.motoguzziworldclub.it
Offre notizie su eventi e raduni moto, in Italia, in Europa, Overseas: idee perfette per un week-end o per una vacanza. E la community internazionale degli amici Guzzisti è davvero grande: dal sito Moto Guzzi world club, infatti, si accede ai web link diretti di decine e decine di clubs sparsi in tutto il mondo, dalla Danimarca alla Nuova Zelanda. Basta un click per mettersi in contatto e scoprire i tanti eventi worldwide (www.motoguzzi-events.guzzi-days.net). Tra i prossimi raduni in programma previsti dal calendario Moto Guzzi World Club, ci sono eventi in Spagna, Polonia e tanti altri nel Bel Paese, da Nord a Sud Italia, tra le mete preferite dai Guzzisti globetrotter.
On the road

Dall’Alaska alla Patagonia
in sella a Moto Guzzi Stelvio NTX

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Foto con MG Stelvio: Gianni Reinaudo & Gisella Montabone

Dal Circolo Polare Artico alla Patagonia: 24.000 km, 39 giorni di viaggio, in sella ad una infaticabile e affidabilissima Moto Guzzi Stelvio NTX, attraversando 14 Nazioni: Alaska Canada, USA, Messico, Guatemala, El Salvador, Honduras, Nicaragua, Costa Rica, Panama, Ecuador, Perù, Cile e Argentina. Dal gelo polare alle temperature infernali del Messico, tra deserti peruviani e cileni, neve sui passi andini, ghiaccio e vento della Patagonia. Zero problemi, tutta avventura!
Deserto del Perù: Le Linee di Nazca dall'aereo
Il viaggio in numeri
Distanza totale percorsa:
24.000 km

Giorni totali:
39 (5 giorni spesi fra Panama e Quito per la spedizione della moto)

Giorni in moto:
34

Strada più alta:
3.480 metri sul livello del mare (Ecuador)

Temperatura più alta:
48 °C (Messico)

Temperatura più bassa:
- 4 °C (Patagonia)

Media giornaliera in moto:
706 km

Autonomia:
400 Km (con serbatoio aggiuntivo Stucchi)

Peso totale alla partenza:
554 kg

Set di ruote sostituite e tagliandi:
2; 1° cambio a Tucson (USA), 2° cambio a La Serena (Cile)

Kg olio rabboccato:
0 Kg (ZERO!)

Litri di benzina consumati:
1.583

Multe:
2 (la più cara: 80 dollari)