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Vespa 946 prenotabile online: è la prima volta nella storia dello scooter più famoso e diffuso del mondo

VESPA.COM: IL NUOVO MONDO WEB DI VESPA

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Il nuovo sito web Vespa.com riflette in ogni suo aspetto, di forma e di contenuto, l’anima di Vespa. Così il look and feel di Vespa.com è elegantemente minimalista, proprio come l’estetica di questo straordinario scooter. I contenuti del nuovo sito web sono cosmopoliti – attenti a culture e tendenze diverse – proprio come la diffusione di questa autentica icona, prodotta oggi in Italia, in India, in Vietnam e diffusa in tutti i continenti. E grazie al suo taglio internazionale Vespa.com si propone come punto di riferimento per stile ed eleganza, andando a interessare e affascinare ben al di là del tradizionale consesso degli appassionati di Vespa.

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VESPA 946 PROTAGONISTA
La nuova Vespa 946, lo scooter più prezioso e tecnologicamente avanzato mai concepito, non poteva non essere protagonista sul nuovo sito Vespa.com. Gallery fotografiche esclusive, video e testi di approfondimento sugli esclusivi processi produttivi, le interviste ai designer che l’hanno immaginata, la presentazione delle campagne pubblicitarie con relativo backstage: Vespa 946 viene svelata in ogni suo aspetto in una serie di sezioni interamente dedicate a questo progetto del tutto esclusivo e alla sua prima concretizzazione, la Collezione 2013 realizzata nei soli colori Bianco e Nero e battezzata “Ricordo Italiano”. Una produzione destinata a cessare con la fine dell’anno – già è allo studio la Vespa 946 Collezione 2014 – tanto da rendere autentici pezzi unici e irripetibili gli esemplari di Vespa 946 venduti nel 2013.

PRENOTAZIONI ONLINE E CANALE E-COMMERCE
Anche per questo, e per consentire a chiunque di diventare uno dei primi, invidiati possessori di questo prodotto iconico, il nuovo sito Vespa.com rende prenotabile online la Vespa 946, per la prima volta nella storia di questo straordinario marchio, in anticipo rispetto alla disponibilità presso le reti di vendita internazionali. E da Vespa.com si potrà accedere anche al canale e-commerce per diventare il possessore di una 946 Collezione 2013.
Vespa.com presenta, tra gli altri strumenti, un configuratore che consente di personalizzare la propria Vespa 946 con una amplissima palette di elementi e opzioni, per rendere ancora più esclusivo un veicolo unico. Il configuratore di Vespa 946 è un tool estremamente raffinato che consente viste diverse perché si apprezzino al meglio, anche dal punto di vista del guidatore, i vari accessori e le diverse configurazioni scelte per la Vespa più ambita.

IL NUOVO MAGAZINE: PERSONE, LUOGHI, ICONE
Eventi e appuntamenti legati alla moda, al design, alle arti saranno invece protagonisti nella sezione “Magazine” di Vespa.com: una vera rivista digitale, ricca di storie, interviste, personaggi, che vuole andare a scovare i protagonisti del cambiamento e dell’innovazione sociale, che legherà i suoi temi agli eventi del momento, siano essi fashion e design week, eventi sportivi o momenti dell’anno di particolare interesse. La sezione “Magazine” sarà aperta a contributi esterni per essere sempre pronta a raccogliere le migliori e più stimolanti contaminazioni culturali e le più attuali tendenze che arrivano dalle avanguardie nei campi del design, delle arti visive, dell’architettura e della moda.

TUTTO SULLA GAMMA
L’appassionato di Vespa non conosce frontiere. L’amore per Vespa ha unito giovani di tutto il mondo e oggi è un filo rosso che lega milioni di persone sul pianeta. Così Vespa.com è luogo naturale di incontro per i fan di Vespa di ogni paese. L’intera gamma delle famiglie Vespa è presentata nella sezione “The Choice” che mette a disposizione ogni informazione, ogni dettaglio tecnico dei vari modelli LX, S, GTS, PX, LXV e GTV. Con i link diretti ai siti Vespa dei vari paesi ogni utente, da ogni parte del mondo, potrà conoscere anche le informazioni commerciali (colori, cilindrate, prezzi, promozioni) a lui più vicine, e scoprire appuntamenti legati a mostre, show, eventi di presentazione del marchio.

HERITAGE: IL FASCINO DELLA STORIA
La sezione “Heritage” del nuovo Vespa.com è una affascinante carrellata sulla storia di Vespa, destinata a un continuo divenire per arricchirsi sempre più di storie, documenti, testimonianze e curiosità. Ricca di immagini fotografiche e video che attingono allo straordinario patrimonio dell’Archivio Storico Piaggio (uno dei più importanti e completi d’Europa) in gran parte ancora inedito, la sezione assumerà le vesti di un vero e proprio Museo virtuale che offre al navigatore il racconto completo della straordinaria storia di Vespa. I modelli che nel corso di oltre sette decenni ne hanno edificato il mito, le storie di grandi artisti che hanno affiancato il loro nome e la loro arte a Vespa, gli eventi internazionali e i grandi viaggi che hanno visto Vespa come protagonista: la sezione storica è una miniera di informazioni per gli appassionati vespisti, per i collezionisti e i restauratori, e un piacere per gli occhi di ogni cultore del miglior stile italiano.

NEWSLETTER DEDICATA
L’iscrizione alla newsletter di Vespa.com, naturalmente attivabile dal sito, consentirà al frequentatore del nuovo mondo web di Vespa di ricevere puntualmente gli aggiornamenti di nuovi contenuti e nuove funzionalità di Vespa.com, e di essere informato su tutti gli appuntamenti di incontro con la gamma prodotti di questo grande marchio italiano, a partire dalla nuovissima Vespa 946.
Vespa.com nasce in linguaggio HTML5 nativo responsive per una sua fruibilità completa da PC, tablet e smartphone e garantisce piena integrazione coi social network grazie alla semplicissima possibilità di sharing di tutti i contenuti.

UN BRAND GLOBALE

  • La prima Vespa, 1946
    (click per ingrandire)
  • La nuova Vespa 946, collezione 2013
    (click per ingrandire)
Primo brand globale della mobilità su due ruote, Vespa ha unito popoli e generazioni, interagendo con ambienti sociali lontanissimi tra loro, generando fenomeni culturali diversi, peculiari delle realtà nelle quali ha saputo calarsi fino a diventarne protagonista e tratto distintivo. Vespa ha guidato fenomeni di costume, musicali, giovanili. Ha accompagnato Paesi e continenti nella loro crescita. Li ha fatti correre nelle fasi di benessere economico. Ed è oggi uno dei prodotti e dei marchi italiani più diffusi e amati nel mondo.
Oltre 165.000 clienti hanno scelto, nel 2012, di acquistare una Vespa. La costante crescita delle vendite del brand Vespa a livello mondiale – più che triplicate dal 2003, quando le Vespa vendute nel mondo avevano sfiorato quota 50.000 – è la migliore testimonianza dell’attenzione che il Gruppo Piaggio pone nei confronti dei valori di questo marchio: internazionalità, amore per la libertà, eleganza, stile e innovazione tecnologica. Da quando è nata, nel 1946, Vespa si è diffusa in oltre 17 milioni di esemplari in tutto il mondo.
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E’ l’eccellenza dello scooter: scopriamo le soluzioni tecniche e le unicità costruttive

La nuova Vespa 946 svelata in ogni dettaglio

Preziosa, unica, evoluta: tutto nella nuova Vespa 946 è declinato nella massima espressione, dallo stile ai contenuti tecnologici. Un progetto straordinario, sviluppato con passione dagli ingegneri del Gruppo Piaggio in tempi record: in meno di un anno e mezzo dalla prima maquette presentata al Salone Internazionale Eicma di Milano. Non è una Vespa come le altre e, soprattutto, non è uguale a nessun altro scooter al mondo. Per lei, e solo per lei, sono state ideate e realizzate una serie di innovazioni e di raffinatezze tecnologiche mai viste prima.

Quali sono le caratteristiche tecniche principali della 946?

"Dimensioni importanti (passo 1405 mm), ruote da 12 pollici anteriori e posteriori. Come tutte le Vespa anche la 946 ha il classico telaio in lamiera stampata e saldata; in questo caso, però, l'accessibilità agli organi meccanici avviene tramite la rimozione dei cofani laterali (come sulla PX) e non da sotto la sella. Inoltre, molte parti sono realizzate in alluminio".

L’alluminio domina in questo modello…

"Si, effettivamente sulla 946 si è fatto maggiore uso di alluminio rispetto alle altre Vespa; il supporto della sella che, come si intuisce ha importante funzione strutturale, e il manubrio sono ottenuti per pressofusione; il parafango anteriore e i cofani laterali, invece, sono realizzati tramite stampaggio di lamiera di alluminio (foto 1). Questi ultimi, in particolare, sono rinforzati all'interno mediante una struttura in materiale termoplastico unita alla lamiera per mezzo di incollaggio".
Vespa 946foto 1 (click per ingrandire)

Anche la sospensione posteriore si distingue, vero?

"E' vero. Una sospensione di tipo classico con ammortizzatore in posizione quasi verticale nella zona posteriore del motore non era compatibile con gli ingombri e l'estetica che si voleva realizzare. Si è quindi fatto ricorso ad un ammortizzatore monocamera a gas disposto orizzontalmente, collegato al motore tramite un puntone ed un sistema di rinvio. Ciò ha consentito anche di cambiare la curva caratteristica della sospensione rendendola più progressiva (foto 2)".
Vespa 946foto 2 (click per ingrandire)

Altri “dettagli preziosi”: manubrio, fanaleria…

"Il manubrio ha una forma particolare, appare assai sottile, al punto che per realizzarlo sono state industrializzate pompe freno specifiche con serbatoio di altezza molto ridotta. La struttura inferiore e la copertura superiore del manubrio sono ottenute per pressofusione di alluminio. Sopra di esse è montato un gruppo ottico a led di potenza, munito di un dissipatore termico.
Vespa 946foto 3 (click per ingrandire)
Particolare cura è stata dedicata allo sviluppo della fanaleria: si tratta di dispositivi ottici moderni per forma e tecnologia; oltre al proiettore di cui abbiamo detto, anche il fanalino posteriore e i lampeggiatori anteriori e posteriori sono a led (foto 4).
Vespa 946foto 4 (click per ingrandire)
Davvero innovativo anche il supporto della sella, ottenuto mediante pressofusione in alluminio; aprendo la sella si accede al tappo del serbatoio per il riempimento del carburante (foto 5).
Vespa 946foto 5 (click per ingrandire)
E' stata sviluppata perfino una nuova chiave per l'apertura delle serrature; è desmodromica e di tipo retrattile. L’estetica del guscio ricorda la forma dei cofani laterali di questa Vespa 946 (foto 6)”.
Nota: il termine Desmodromico deriva da quelli greci "DESMOS" (legame) e "DROMOS" (corsa, percorso); in meccanica viene usato per citare meccanismi che dispongono sia di un comando per attivarli in un senso sia di un apposito comando per attivarli nell'altro (detto chiusura o ritorno).
Vespa 946
Vespa 946foto 6 (click per ingrandire)

E in tema di controllo qualità e collaudi?

"La Vespa 946 beneficia di un sistema speciale di controlli che mirano a garantire la soddisfazione delle elevate aspettative dei clienti di questo prodotto esclusivo. Sono state messe in campo azioni sia in termini di prodotto che di processo, sulle lavorazioni interne come sui processi dei fornitori. Sono state definite e condivise con i fornitori specifiche schede tecnologiche di qualità, con lo scopo di mantenere sotto stretto controllo le caratteristiche critiche. Quindi, definizione ed implementazione di un piano di verifiche di capabilities di processo presso i fornitori sulla base delle schede citate; piano che è integrato, ove necessario, con un ulteriore piano di controllo a frequenza sui componenti. Inoltre, cicli di lavorazione della piastra sottosella e del manubrio con particolari accorgimenti e controlli, volti alla completa eliminazione di eventuali difetti estetici e di accoppiamento (il semi-manubrio superiore e inferiore vengono lavorati accoppiati). E ancora: definizione di imballi specifici per garantire la perfetta integrità dei componenti sino al montaggio. E' stata anche realizzata una modifica dell'impianto di verniciatura interno per abbattere la presenza delle impurità sotto vernice (ovviamente, di questo beneficiano anche tutti gli altri veicoli prodotti). Si eseguono un doppio ciclo di verniciatura della scocca, e la verniciatura contestuale di scocca, parafango e cofani: ciò per garantire la perfetta omogeneità del colore. Sul fronte test - spiegano ancora gli ingegneri Piaggio - viene effettuato il collaudo funzionale (assistito da software) su banco prova del 100% dei veicoli scesi dalla linea, dunque sulla totalità delle Vespa 946 prodotte. Ma non è finita: post delibera, gli addetti al controllo qualità prodotto eseguono il collaudo su strada, sia estetico che funzionale, sul 100% dei veicoli". Come dire, massima cura ingegneristica e produttiva per la "preziosa" nuova Vespa. 100% l'impegno, 100% il risultato: l'eccellenza dello scooter oggi si chiama 946.
Vespa 946Il team del Centro Tecnico Scooter del Gruppo Piaggio

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Nuova versione “smart”, giovane e leggera. E in India continua il successo di Apé City Passenger

Ape Calessino 200 rinnova il mito del tre ruote più glamour del mondo

Una nuova ma classicissima estetica, una nuova motorizzazione: nasce Ape Calessino 200, la versione glamour per il trasporto persone del veicolo a tre ruote più diffuso al mondo. Il nuovo Ape Calessino, più giovane e leggero, rimanda immediatamente all’immaginario della Dolce Vita, quando il jet-set internazionale scopriva i magnifici angoli del Mediterraneo e le isole italiane come Ischia e Capri; oggi si rinnova mantenendo tutto il suo fascino senza tempo e lo stile esclusivo che lo contraddistingue. E Ape si conferma un mito, sempre capace di stupire.
Ape Calessino 200 nasce per ospitare comodamente due passeggeri più il guidatore. E’ un veicolo originalissimo e in grado di distinguersi grazie alla sua personalità unica. Oltre due milioni di esemplari diffusi nel mondo testimoniano il successo di un veicolo che ha fatto della versatilità la sua dote migliore. Pensato per le piccole attività commerciali, perfetto per il trasporto merci anche negli ambiti urbani più angusti, Ape si è sempre distinto, sin dalle sue origini, anche come veicolo alternativo e un po’ snob per la mobilità delle persone.
Forte di questa vocazione al trasporto di persone e di una tradizione unica di funzionalità e stile, Ape amplia la sua gamma con il nuovissimo Ape Calessino 200: un omaggio alla storia di un veicolo unico e una proposta esclusiva per la mobilità in ambiti assolutamente chic. Ape Calessino è icona di uno stile di vita, è simbolo prezioso di un minimalismo elegante che sfugge ai ritmi folli per riguadagnare la consapevolezza dei luoghi, delle persone, delle amicizie.
Ape Calessino 200 si presenta dunque come la versione “smart”, agile e leggera dell’Ape per passeggeri. E’ perfetto per il trasporto di persone nei centri storici, nelle località turistiche, per i servizi di cortesia all’interno di resort e hotel, strutture ricettive e ricreazionali e per eventi speciali. L’ultimo nato della famiglia Ape adotta il nuovo motore Piaggio 200cc, 4 tempi alimentato a benzina, e accoglie comodamente a bordo due ospiti, oltre naturalmente al guidatore, offrendo un ampio spazio per i bagagli. Vanta un nuovo look e un'inedita gamma colori: Western Red, Artic White e Charming Blue per la carrozzeria; tonalità che ben si abbinano alla nuova selleria e alla nuova capote, in elegante colore beige.
La nuova proposta della gamma Ape, pensata per il mercato europeo, diventa quindi più accessibile e riesce ad accontentare una fascia sempre più ampia di utenti, mettendo loro a disposizione un nuovo concetto di mobilità.
E mentre il nuovo Calessino 200 si propone al mercato europeo, a migliaia di chilometri di distanza, nel continente asiatico, Ape continua ad essere il veicolo che meglio risponde alle necessità della mobilità quotidiana. E’ l’Apé City Passenger, il veicolo prodotto da Piaggio per il mercato indiano. Forse mai nessun mezzo di trasporto nella storia è riuscito a integrarsi con il territorio e la cultura di una nazione quanto l’Ape in India. Tanto da diventare ormai un’icona e un simbolo delle strade del grande Paese asiatico, adeguandosi perfettamente al cambiare dei tempi di una delle realtà a più alto potenziale di sviluppo economico e sociale.
Apé City Passenger, presentato al grande pubblico e alla stampa internazionale in anteprima al Delhi Auto Show, è nato per rispondere proprio a questa diversa e accresciuta necessità di trasporto urbano. L’Apé City Passenger, in produzione nello stabilimento indiano del Gruppo Piaggio a Baramati, oltre alla proverbiale robustezza, vanta dimensioni compatte, grande versatilità, praticità e maneggevolezza: ideale, quindi, per muoversi nelle zone di maggior traffico urbano. Anche Apé City Passenger è equipaggiato con un nuovo motore: il monocilindrico 4 tempi da 200cc, interamente sviluppato da Piaggio e disponibile in diverse versioni con alimentazione Petrol (benzina), CNG (gas naturale) e LPG (gas di petrolio liquefatto), per offrire nuovi livelli di contenimento dei consumi e delle emissioni.

APE CALESSINO

  • Ape Calessino
  • Ape
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  • Ape Calessino
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La Curiosità
In India la Gamma Ape acquista un accento e si declina Apé; questo perché la parola “ape” (il significato in lingua inglese è scimmia, animale considerato non molto simpatico e piuttosto dispettoso) non sarebbe gradita al pubblico dei consumatori asiatici.

APÉ CITY PASSENGER

  • Ape
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  • Apé City Passenger
  • Ape
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Esclusivo: viaggio all’interno della fabbrica, alla scoperta dell’innovativa linea produttiva dedicata al nuovo scooter

DOVE NASCE LA VESPA 946

Tutto quello che riguarda la nuova Vespa 946 è esclusivo e speciale: dal design al processo ingegneristico a quello produttivo. E per mostrare ai manager commerciali come e dove nasce il nuovo modello, Carlo Coppola (Direttore di Tecnologie di Fabbricazione e Direttore Stabilimenti EMEA) ha organizzato in aprile un meeting aziendale, con “l’obiettivo di far conoscere le particolarità di questo eccezionale prodotto, e tutte le innovazioni che abbiamo portato nei processi tecnologici per la sua produzione. La nuova Vespa 946 è un veicolo senza precedenti e senza eguali: sia in termini di caratteristiche specifiche, sia riguardo al processo produttivo che è stato appositamente implementato”, ha spiegato Coppola. La redazione di Wide c’era, e qui rivela dove nasce la 946.

  • Linea Vespa 946 (click per ingrandire)
  • Foto 1 - Lavorazione carter (click per ingrandire)
  • Foto 2 - Saldatura scocca (click per ingrandire)
  • Foto 3 - Verniciatura (click per ingrandire)
  • Foto 4 - Linea di assemblaggio (click per ingrandire)
  • Foto 5 - Linea AGV (click per ingrandire)
  • Foto 6 - Linea di assemblaggio (click per ingrandire)
Le linee lavorazione carter e montaggio motori, saldatura scocca, verniciatura scocca e montaggio veicolo: sono le aree degli stabilimenti Piaggio di Pontedera (Pisa), in Toscana, dove è prodotta la nuova Vespa. Qui, appositamente per la 946, sono state realizzate numerose e impegnative attività di industrializzazione, sia per il motore sia per il veicolo, che si traducono in un elevato standard qualitativo. Qualche esempio: nuovi macchinari per la lavorazione dei carter (foto 1) e per il montaggio del motore (installato un nuovo impianto di produzione con sistemi di tracciabilità). E ancora: processi specifici di stampaggio e di saldatura della scocca (foto 2); processo di verniciatura dedicato per la scocca e per i componenti di alluminio, con verniciatura (a doppio ciclo) contestuale di scocca, parafango e cofani per garantire la perfetta omogeneità del colore (foto 3).


Il “Progetto di Montaggio” di Vespa 946, spiega l’ingegner Daniele Landini (Responsabile Tecnologie di Produzione e di Infrastrutture e Impianti), è stato realizzato secondo il driver dell’innovazione tecnologica: mezzi di lavoro, gestione delle sequenze di montaggio, layout produttivo, attrezzature, metodi, personale, materiali: tutto è stato definito ad hoc. A cominciare dall’innovativa linea di assemblaggio AGV (automatic guided vehicle), decorata in bianco e azzurro (i colori del brand istituzionale Piaggio) e personalizzata con il logo Vespa 946. Con ergonomia delle postazioni, abbigliamento personalizzato degli addetti (scelti e addestrati), illuminazione specifica, attrezzature, area collaudo, carrelli kit a bordo linea, flussi di lavoro, controllo qualità in ogni postazione produttiva: tutto è eccellente, fin nei dettagli.
Nota “storica”: la 946 è nata ufficialmente l’8 aprile 2013, con l’uscita dalla linea produttiva del primo veicolo pronto per il mercato. E va ricordato che nel mese di aprile di 67 anni fa cominciò la straordinaria avventura di Vespa: il giorno 23 fu depositato il brevetto di quel che diventerà lo scooter più famoso del mondo.

Il primo viaggio: protetta come un gioiello
Alessandro Zazzeri (Responsabile della Produzione/Direzione Stabilimenti EMEA) ha illustrato il nuovo imballo specifico per la spedizione di ogni Vespa 946 (con protezioni antigraffio su scocca e parafango, e doppia busta di protezione), che include il kit accessori, con libretto e specchi, inserito e avvitato nell’apposito spazio della pedana di legno “carrellabile”, dotata di rampa per facilitare le operazioni di carico e scarico. E’ prevista perfino una procedura specifica sia per il confezionamento in stabilimento, sia per il de-confezionamento da parte dei dealer.
Proteggere con cura la “preziosa” Vespa 946 durante il suo primo viaggio dalla fabbrica al concessionario è un imperativo.

  • Vespa 946 - Imballaggio

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  • Linea Vespa 946
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Nel backstage della campagna pubblicitaria di lancio

Vespa 946 & fashion: un comune linguaggio di bellezza

Una mattina di metà aprile, a Milano. Gli spazi sono quelli del Superstudio di via Tortona, un grande studio fotografico, in una delle zone cult della moda e del design.
La star che si appresta a posare sotto i riflettori è Vespa 946. O più semplicemente “la 946” come hanno già iniziato ad appellarla, quasi amichevolmente, gli addetti a lavori, che nel caso della più elegante, eterea e affascinante Vespa mai apparsa, appartengono sempre più spesso al mondo del fashion e dello stile.

Sin dalle sue prime foto “rubate” ai saloni motoristici dello scorso autunno Vespa 946 ha affascinato il mondo del lusso e del glamour, rivelando da subito il suo destino di oggetto di culto. E ora che arriva davanti a obiettivi famosi per la produzione della campagna che la lancerà in tutto il mondo, si conferma a suo agio nel mondo della moda. Un comune linguaggio di bellezza e di stile rende agevole il debutto di Vespa 946 su palcoscenici di solito riservati a modelle famose. Ne è convinto Pasquale Abbattista – quotato fotografo di moda abituato ai marchi del lusso e a vedere i suoi lavori pubblicati sulle pagine patinate delle più importanti riviste di moda mondiali, da Elle a Cosmopolitan, da Glamour a GQ – e che con la Vespa più preziosa di sempre ha realizzato le immagini della campagna pubblicitaria di lancio.
“Non capita spesso di far dialogare facilmente un prodotto di tecnologia come un’auto o una moto con una modella. In questo caso invece è stato tutto quasi naturale: la bellezza di Vespa si è relazionata facilmente sia con l’allure urbana e sofisticata della modella Louise De Chevigny, sia con gli stili dei due ragazzi, il british di Roch Barbot e lo sportivo di Olivier Altman”.
“La linea della Vespa 946 è così piena di personalità – continua Abbattista – e lo sbalzo della sella così unico, che ho voluto valorizzare il suo frontale leggero e il profilo con questo tipo di angolazione. E’ una scelta finalizzata, soprattutto, a esaltare il bellissimo design della 946”.
E il fotografo non nasconde l’ammirazione per la modella in acciaio e alluminio: “Fin dal primo impatto in pre-produzione me ne sono innamorato: la considero un poderoso passo avanti nella saga Vespa. E non nascondo che sto pensando di averne una”.
Abbattista ha anche ben chiaro a chi Vespa 946 si rivolge: “Sicuramente un personaggio capace di vivere le metropoli in modo originale, come un grande architetto o un attore internazionale di grande talento. Uno che non ha niente da dimostrare, un intellettuale elegante che non deve esibire muscoli”. Persone che vogliono soddisfare un desiderio di unicità. Penso che Vespa 946 risponda già a queste esigenze. Penso che sia questo il suo terreno di gioco: l’unicità”. Così, dietro i riflettori dello studio, le attenzioni di tutti non si sono fermate ai tre modelli protagonisti della campagna, ma hanno coinvolto Vespa 946 che, alla sua prima uscita in uno degli ambienti più affascinanti, ma anche più selettivi, al mondo ha già saputo posare da protagonista.
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Una grande iniziativa internazionale di charity. Vespa è partner dell’Ospedale Bambino Gesù in Vietnam, al National Hospital for Pediatrics di Hanoi

VESPA FOR CHILDREN

“Pensiamo responsabilmente che dobbiamo essere protagonisti della qualità della vita nelle società in cui operiamo". Così il Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Piaggio Roberto Colaninno aveva annunciato durante l’assemblea degli azionisti Piaggio, lo scorso 15 aprile a Milano, la nascita della charity targata Vespa.

Vespa for Children - intervista con Roberto Colaninno
Vespa for Children - intervista con Lorenzo Borghese
Vespa for Children - Intervista con Giuseppe Profiti
Un nuovo filone di attività sociali che vede impegnato il prestigioso brand Vespa nelle iniziative dell'Ospedale Bambino Gesù che, nel suo impegno internazionale, coinvolge da circa vent’anni quaranta diversi Paesi con il programma d’assistenza “un ospedale grande cinque continenti”.
La prima iniziativa è stata presentata ad Hanoi, lo scorso 24 aprile, dallo stesso Roberto Colaninno e da Giuseppe Profiti, Presidente dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. Ha come scopo quello di accrescere il livello dell’assistenza sanitaria per i piccoli degenti dell’ospedale vietnamita, affetti da patologie urologiche complesse. Il programma medico, nato dalla collaborazione tra Ospedale Bambino Gesù e il Gruppo Piaggio attraverso la controllata Piaggio Vietnam, si è posto la missione di migliorare sensibilmente la qualità e le aspettative di vita di molti neonati e bambini vietnamiti, con grandi obiettivi in termini qualitativi e quantitativi.


Prima di tutto quelli clinici e assistenziali, che consentiranno a 2.000 giovanissimi pazienti, di età compresa tra 0 e 18 anni, di ricevere un’assistenza specialistica in ambito urologico, e di potersi sottoporre a interventi di chirurgia urologica-ricostruttiva, di dialisi e di trattamento dell’insufficienza renale cronica evolutiva pediatrica, casi che necessitano del trapianto di rene.
Il National Hospital for Pediatrics di Hanoi (NHP) è il più importante ospedale pediatrico del Vietnam, e guida lo sviluppo delle attività mediche a favore dei bambini in tutta la Nazione. La cooperazione tra NHP e l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù (OPBG), attiva da oltre cinque anni, ha consentito di sviluppare e condividere esperienze tecniche e scientifiche in diversi campi medici, come la Cardiochirurgia e la Chirurgia Urologica, anche attraverso più di 20 missioni di specialisti del settore da Roma ad Hanoi, e la realizzazione di programmi di aggiornamento per lo staff medico locale. Nell’ambito di questa collaborazione, diversi bambini affetti da gravi cardiopatie sono stati trasferiti e operati presso la struttura centrale dell’OPBG a Roma e restituiti in buona salute ai loro genitori in Vietnam.
“Questa iniziativa è l’esempio di un modo tipicamente italiano di fare impresa nel mondo, tenendo sempre presenti le esigenze dei territori in cui si opera e contribuendo a elevarne la qualità della vita”, ha affermato Giuseppe Profiti, Presidente dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù durante la cerimonia di presentazione di “Vespa for Children” alla stampa e alle autorità vietnamite.
L’esperienza del Bambino Gesù rappresenta un successo per l’eccellenza medica italiana che in tre anni ha già portato l’ospedale di Hanoi a essere uno dei centri più avanzati del Sud Est asiatico in campo cardiologico. Ora, grazie alla collaborazione del Gruppo Piaggio, una delle presenze industriali italiane più importanti in Vietnam, l’obiettivo è creare un percorso di attenzione sociale verso un territorio nel quale il Gruppo è grandemente presente.
Roberto Colaninno, Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo, intervenendo alla presentazione di Hanoi, davanti a una folta rappresentanza di istituzioni vietnamite, ha affermato: “Sono molto orgoglioso di presenziare alla nascita di questa nuova collaborazione tra il National Hospital for Pediatrics di Hanoi e l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, iniziativa cui Piaggio Vietnam ha contribuito. Il Gruppo Piaggio ha dato vita a impianti produttivi e attività commerciali in numerose aree del pianeta, ed è ormai una presenza solidamente radicata qui in Vietnam. Abbiamo dato vita al progetto Vespa for Children per essere vicini alle generazioni più giovani, che sono il futuro e la speranza del mondo. Vespa significa – in ogni parte del globo – qualità della vita, per molti motivi che vanno anche al di là dello stile, o dei nuovi motori a bassissimo consumo e inquinamento che abbiamo sviluppato. Chi va in Vespa, lo dico spesso, si muove per la città con un sorriso. Con l’iniziativa che inauguriamo oggi, spero che Vespa regali a molti bambini e alle loro famiglie un sorriso in più”.
Il progetto Vespa for Children, oltre alle cure puntuali per i piccoli pazienti vietnamiti, avrà anche obiettivi di più lungo termine grazie a un percorso formativo dedicato al personale medico del National Hospital for Pediatrics di Hanoi, che parteciperà a un programma di formazione teorico-pratica per l’apprendimento di competenze specifiche nell’ambito della medicina e chirurgia urologica e del trapianto del rene da donatore vivente.

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Lo stabilimento ha festeggiato la produzione del 300.000° scooter e del 50.000° motore. Una tappa importante nello sviluppo del Gruppo nel Paese asiatico

HANOI: DOPPIO TRAGUARDO IN PIAGGIO VIETNAM

Hanoi – Il 16 maggio 2013 Piaggio Vietnam ha festeggiato lo scooter numero 300.000 e il 50.000° motore, usciti dalle linee di produzione dello stabilimento di Vinh Phuc. Un doppio traguardo che segna una pietra miliare per lo sviluppo di Piaggio in Vietnam. Il complesso industriale ha iniziato la produzione nel giugno 2009: oggi produce con successo un’ampia gamma di modelli scooter, come Vespa, Liberty, Fly e Zip. Oltre a detenere un ruolo di primo piano nel settore premium del mercato vietnamita, Piaggio Vietnam ha consentito al Gruppo di entrare in nuovi e importanti mercati del Sud Est asiatico, in particolare Indonesia, Tailandia, Taiwan, Malesia, Filippine e Cambogia.
L’impianto di produzione motori è stato avviato nel 2012, e sorge accanto allo stabilimento di assemblaggio di veicoli. Produce propulsori per Vespa, Liberty e Fly. Il complesso industriale di Piaggio Vietnam a Vinh Phuc ospita anche un Centro di Ricerca e Sviluppo per il settore due ruote, il primo R&S istituito dal Gruppo Piaggio in Asia; opera in sinergia con la sede centrale italiana di Pontedera, concentrandosi sulle gamme di veicoli e motori prodotte per i mercati asiatici e dell’area del Pacifico.
I nuovi traguardi raggiunti dimostrano anche la significativa crescita del team di Piaggio Vietnam (circa 900 dipendenti). Nel giro di quattro anni, infatti, ha raggiunto i più alti standard in termini di competenze, qualità ed efficienza, aprendo la strada alla nuova fase di sviluppo della società vietnamita.

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Visti in Vespa: celebrities parade

Da sempre lo star system ama Vespa. Il firmamento di attrici e attori famosi e pop star di grido immortalate sul celebre scooter si arricchisce di sempre nuove stelle. C’è chi come Lady Gaga sceglie Vespa, con livrea coordinata con il suo look, come parte integrante della scenografia dei suoi concerti. La collega Madonna è stata avvistata a Firenze, jeans sdruciti, giubbotto di pelle e casco in testa, girare in sella ad una Vespa guidata dal suo boyfriend (un ballerino nel cast dell’ultimo tour mondiale della pop star). E ancora, la band dei Black Eyed Peas e tanti attori e attrici, come Hugh Grant, James Belushi, Anne Athaway, Emma Watson, Julia Roberts, che scelgono lo scooter italiano per muoversi in città o per un servizio fotografico. E le Vip emergenti si adeguano, come Kim Kardashian (personaggio televisivo USA, nominata dai media come la rivale di Paris Hilton), avvistata in un Vespa Store di Los Angeles intenta a scegliere il suo due ruote.
La carrellata di VIP in Vespa è infinita, e non mancano accostamenti curiosi come quelle dei Simpson e di Superman. Con un’immagine “d’annata”: Michael Schumacher in sella a Vespa, con livrea Ferrari, nel paddock di Formula 1 ai tempi dei suoi successi con la “rossa” di Maranello.

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Miss Italia al Museo Piaggio

Nell’ambito delle iniziative promosse dal Comune di Pontedera (Pisa) per raccogliere fondi a favore dell’AVIPP (Associazione Volontari per l’Infanzia Pediatria Pontedera), sabato 20 Aprile 2013 Miss Italia Giusy Buscemi ha visitato il Museo Piaggio.
Accolta dal Presidente della Fondazione Piaggio Riccardo Costagliola e dal Vespa Club Pontedera, Giusy Buscemi, appassionata Vespista, ha visitato le collezioni di veicoli Vespa, Ape e Gilera.
Giusy (19 anni, siciliana di Mazara del Vallo) si è lasciata volentieri fotografare, con tanto di corona e fascia di Miss Italia, accanto ai modelli storici più significativi dello scooter più famoso al mondo. Gentile, sorridente, elegante, perfino timida, ha posato per scatti-ricordo anche insieme con i numerosi visitatori del Museo e i Vespisti del locale club.

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ON The Road
Mario e Sandra, grandi viaggiatori, hanno trascorso 4 mesi in sella, percorrendo 20 mila chilometri, dal Cile alla Terra del Fuoco. Il racconto della loro avventura

UNA COPPIA IN VESPA ATTRAVERSO IL SUDAMERICA

“Capita che un sogno rappresenti un compagno di vita che ti offre rifugio sia nei momenti difficili che in quelli felici. Con il passare del tempo ci si accontenta della consapevolezza della sua esistenza finché un giorno qualsiasi succede qualcosa che fa da interruttore e scatta il desiderio fortissimo di trasformarlo in realtà.
Come per incanto le tessere che compongono il mosaico del progetto si sistemano da sole al loro posto, lasciando scoperte, per la prima volta, solo le difficoltà reali, quelle che puoi affrontare, quelle che ti fanno dire, come nel famoso film di Mel Brooks; “Si… può…. faaareee !!”
Il resto è cronaca. Abbiamo attraversato con le due ruote decine di Paesi, dalla Norvegia all’Ucraina fino in Crimea; nel continente asiatico abbiamo viaggiato attraversato l’Indonesia e tutto il Sud est Asiatico, da Ceylon al Borneo, dal Vietnam alla Birmania. Poi abbiamo deciso di attraversare il Sudamerica, un viaggio di quattro mesi attraverso Cile, Argentina, Paraguay e Uruguay percorrendo strade entrate nella leggenda come la Ruta 3, la Ruta 40, la “7” Carretera Austral e la “5” PanAmericana per un totale di circa 20.000 km”.

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L’avventura ha inizio: la preparazione del viaggio
“Così è iniziata la nostra avventura, Sandra, la mia compagna, io e la nostra Vespa. L’organizzazione del viaggio ha richiesto un anno di lavoro. Considerata la vastità dei territori da attraversare, le diversità geografiche, di latitudine (e conseguentemente climatiche), ci hanno posto parecchi interrogativi sulla tipologia di vestiario e di equipaggiamento da scegliere. Forse ancora più importante è stata la scelta del periodo; alla fine è emerso come i mesi tra novembre e febbraio offrissero la maggiore possibilità di trovare condizioni metereologiche favorevoli, soprattutto se la partenza fosse avvenuta dal Cile e il percorso si fosse snodato in senso orario.
Una difficoltà maggiore del previsto è stata la spedizione della Vespa che, preparata e revisionata è stata alloggiata in una cassa appositamente da noi costruita, in conformità alle normative vigenti, in acciaio e OSB. Sandra ne ha curato la spedizione via mare fino a San Antonio, un porto a cento chilometri da Santiago del Cile.
Da ultimo abbiamo creato un blog di viaggio che permettesse a tutti i nostri amici di seguirci in quest’avventura, con particolare riguardo ai ragazzi del Vespa Club Trieste e Gatti Randagi. Il giorno della partenza ci hanno chiesto: “Ma siete convinti di quello che state per fare?”.
Apro ancora una brevissima parentesi per dire come mi sarà impossibile citare, tutte o in parte, le persone che abbiamo conosciuto e con le quali abbiamo stretto amicizia, perché sono tantissime e non vogliamo fare torto a nessuna di loro”.

Da Santiago del Cile verso l’Argentina
“Ricordo l’emozione provata a Santiago quando, dopo quasi due mesi e mezzo, ho messo in moto la Vespa. Il passo successivo è stato la sistemazione dei bagagli, e la partenza (carichi come muli) in direzione del confine argentino. Come per incanto tutti i dubbi sono stati cancellati dal ronzio costante e tranquillo del motore. Ci siamo arrampicati fino a quota 3.500 metri, sul Paso de los Libertadores e poi via, passando sotto l’Aconcagua e scendendo fino a Uspallata, Mendoza e a San Juan dove ci aspettavano i ragazzi del locale Vespa Club.
Abbiamo poi risalito la Valle de Lerma fino a San Salvador de Jujuy, e da lì imboccato la Quebrada de Humahuaca fino Purmamarca. Poi è iniziala la salita che ci ha portato al superamento di un passo di 4.200 metri per raggiungere la Salinas Grandes.
Scesi nuovamente a valle, abbiamo ripreso il nostro tragitto in direzione Nord, verso il confine con la Bolivia che costeggiamo per poi percorrere una delle strade più incredibili dell’Argentina, la Ruta 81. Si tratta di una strada lunga oltre 850 chilometri, praticamente rettilinea, che attraversa la regione del Chaco costeggiando il Paraguay. La percorriamo in due giorni, viaggiando sotto un sole cocente con una temperatura oscillante attorno ai 50°C, a volte superandoli. Un altro problema della zona è rappresentato dal rifornimento di carburante, riusciamo a trovare un distributore aperto e provvisto di benzina solo dopo 350 Km!
Questo viaggio ci ha insegnato ad avere sempre con noi una buona riserva di carburante anche quando non sembra necessario”.

Dal Paraguay al Brasile
“Arriviamo ad Asunciòn, la capitale del Paraguay, accompagnati da Diego e dai ragazzi del Vespa Club Paraguay che ci attendevano al confine. Grazie a loro abbiamo potuto vivere e conoscere questa bella città, che ha nelle sue vicinanze il lago di Ypacarai considerato il luogo più romantico del Paese che ha ispirato tanti musicisti e poeti. In quest’occasione abbiamo avuto anche la piacevole sorpresa di un’intervista da parte della stampa e della TV locale, che ci ha dedicato uno speciale.
Lasciata Asunciòn attraversiamo il Paraguay, entriamo in Brasile e poi nuovamente in Argentina dove facciamo una sosta a Puerto Iguazù, per una visita al Parco con le famose cascate. Da li scendiamo attraverso lo stato di Missiones, visitando le interessanti rovine delle missioni gesuite costruite nel 1.600 nello stile chiamato "barocco dei Guaranì".
Le settimane volano, il viaggio è un continuo incontro con gente meravigliosa; strada facendo incrociamo anche parecchi biker, soprattutto brasiliani, tutti ansiosi di parlare con noi ed osservare da vicino questo “piccolo grande mezzo” che fa la loro stessa strada.
Facciamo una deviazione per vedere città di Rosario dove troviamo ad attenderci tanti Vespisti desiderosi di fare la nostra conoscenza. Percorrendo assieme a loro le rive del maestoso Rio Paranà raggiungiamo il centro città ed il grande obelisco, monumento alla Bandiera argentina, che il generale Manuel Belgrano fece qui issare per la prima volta.
Salutati gli amici di Rosario saliamo sulla nostra Vespa ed andiamo in direzione di Fray Bentos ed il confine uruguayano. A metà dicembre siamo a Montevideo e trascorriamo un paio di giorni tra la visita della città e quella ai mercatini che nascono dappertutto in occasione delle festività. Dopo una breve sosta a Colonia del Sacramento prendiamo il traghetto che ci porterà nuovamente in Argentina, a Buenos Aires”.

Incontri con gli amici Vespisti
“Grazie alla disponibilità dei Vespisti del V.C. Buenos Aires abbiamo modo di conoscere questa bella e grandissima città. Le storie che ci raccontano s’intrecciano con quello che vediamo: un turbine che ci ubriaca, la storia dei Caffè Tortoni e La Biela, il Tango a La Boca, a Puerto Madero, la zona VIP della città dove c’è il monumento al pilota Manuel Fangio che, ci raccontano, era l’importatore ufficiale della Vespa negli anni ’50, con mezzi che portano la sua firma sui documenti originali.
Lasciata Buenos Aires ci dirigiamo verso La Plata dove ci aspetta l’amico Ariel che ci ospita, e ci invita a trascorrere il Natale assieme alla sua famiglia e ad altri ragazzi del locale Vespa Club.
Ripartiamo seguendo la costa e dopo aver superato Mar del Plata e Bahia Blanca raggiungiamola città di Viedma, la Porta della Patagonia, dove festeggiamo l’arrivo del 2013.
Iniziamo l’anno nuovo prendendo la Ruta 3 che ci porterà fino a Puerto Piramides nella Peninsula de Valdes. Il paesino è davvero piccolo, ma i giovani argentini amano passare la prima settimana dell’anno in questa piccola località di mare. Al nostro arrivo constatiamo che non ci sono possibilità di sistemazione negli hotel e hostal esistenti, e nemmeno di trovare un posto in campeggio per piantare una tenda! Sappiamo che la prima città dove poter trovare una sistemazione, Puerto Madryn, dista oltre cento chilometri perciò andiamo a chiedere un suggerimento sul da farsi alla stazione di Vigili del Fuoco Volontari. Lì ci è offerta la possibilità di sistemare la nostra tenda all’interno del loro garage. Inutile dire che la prendiamo al balzo! Da questo strano campo base andiamo a vedere foche e balene, percorrendo i nostri primi 200 km di strada sterrata, prendendo così un poco di dimestichezza con i problemi che dovremo affrontare a breve. Da Puerto Piramides fino alla Terra del Fuoco ci aspettano ancora 2.500 chilometri sulla Ruta 3, con tantissimo vento laterale e interminabili rettilinei da percorrere spesso in compagnia degli immancabili guanachi, che più di una volta ci tagliano pericolosamente la strada”.

Nella Terra del Fuoco
“A metà gennaio siamo nella Terra del Fuoco e traghettiamo lo Stretto di Magellano, per entrare nell’Isola Grande e successivamente raggiungere Ushuaia, la “città alla fine del mondo” sulle sponde del Canale Beagle.
Abbiamo superato i 13.000 km e siamo nel punto più a Sud del nostro viaggio, ora comincia la “risalita”. A pochi chilometri dalla città si trova il Parco di Lapataia con tre cose importanti da vedere. Una di esse è il Tren de la fin del Mundo, un trenino a vapore con cui gli ergastolani portavano in città la legna che veniva da loro raccolta, e che serviva per la costruzione ed il riscaldamento delle abitazioni. Va detto che Ushuaia, a quei tempi, era un carcere di massima sicurezza per criminali pericolosi. Proseguendo nel parco si incontra il cartello che indica la fine della Ruta 3 con i suoi 3.079 Km e, lungo il percorso, l’ufficio postale dell’Isola Redonda, il più meridionale dell’Argentina dove il Sig. Ignacio, l’impiegato postale, è sempre pronto a porre uno più dei suoi bellissimi timbri su qualsiasi pezzo di carta o cartolina gli vengano presentati. Un’esperienza da non perdere, infine, è la navigazione sul Canale Beagle tra colonie di elefanti e leoni marini e gli immancabili pinguini.

Nella Regione di Magellano
Lasciata Ushuaia raggiungiamo Punta Arenas nella XII regione del Cile, conosciuta come Regione di Magellano percorrendo lunghi tratti di strade spesso di “ripio feo” sterrate con ghiaia e buche. Con le ruote piccole della Vespa abbiamo passato qualche momento davvero difficile.
Dopo la visita a Puerto Natales e al Parco delle Torri del Paine, rientriamo in Argentina; percorrendo la Ruta 40 raggiungiamo il Lago Argentino e la cittadina di El Calafate uno dei luoghi più suggestivi del pianeta con i suoi Glaciares.
Riprendiamo il viaggio in direzione Nord rimanendo sulla Ruta 40, qui in rifacimento. Mentre nel primo tratto è asfaltata, ben presto però, ritorna ad essere interamente sterrata, con tantissima ghiaia e piena di quelle terribili cappe create dal passaggio dei camion (che qui chiamano calaminas o serrucio) che ti sembra stacchino pezzi della Vespa in corsa.
Anche qui la perenne carenza di punti di rifornimento si fa sentire, ma queste difficoltà sono ampiamente compensate dai paesaggi meravigliosi che ci circondano. Attraversato il Lago Buenos Aires siamo nuovamente in Cile e questa volta dobbiamo fare i conti con la Carretera Austral, o Ruta “7”, voluta dal Generale Augusto Pinochet per permettere un collegamento via terra in questa parte del Paese.
Fino ad ora il tempo è stato clemente ma qui incontriamo una pioggia fortissima che ci crea difficoltà. Per arrivare a Chaiten, da dove parte il traghetto per l’isola di Chiloè, dobbiamo percorre 400 km in mezzo ai boschi tra buche, ghiaia e quant’altro. Quanto alla nostra velocità, quando abbiamo toccato i 20 km/h ci sembrava di correre; impiegheremo due giorni per arrivare alla meta. Da Chaiten il traghetto impiega mezza giornata per raggiungere Castro, capitale dell’isola di Chiloè, città famosa per le sue coloratissime case su palafitta e per le chiese in legno, dichiarate Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
Passiamo un paio di giorni nell’isola poi ci rimettiamo in marcia in direzione di Pueto Montt, dove decidiamo di fare una puntata nuovamente in Argentina per visitare San Carlos de Bariloche, la famosa località sciistica. Ritornati in Chile e raggiunta la città di Osorno, proseguiamo il viaggio percorrendo la Ruta 5 (PanAmericana) fino a Santiago.
Abbiamo ancora qualche giorno a disposizione, in anticipo sulla tabella di marcia; perciò, dopo una breve sosta, ripartiamo alla volta di Valparaiso e poi di La Serena. Abbiamo deciso di raggiungere Bahia Inglesa, una famosa località balneare che si trova a circa 1.000 km a nord della capitale. Nei primi giorni di marzo siamo nuovamente a Santiago, dove prepariamo la Vespa e la cassa che porteremo a Valparaiso per la spedizione in Italia.
Abbiamo percorso in quasi quattro mesi di viaggio 20.400 km (di cui 1.100 su strade sterrate), visto moltissimi luoghi fantastici, conosciuto centinaia di persone meravigliose con cui manteniamo contatti. Di tutto questo dobbiamo dire grazie a Vespa: mezzo di comunicazione, nel senso più ampio del termine”.
I numeri del viaggio
Mezzo:
Una Vespa PX 150 del 2000 con gruppo termico 177cc

Partecipanti:
Mario Pecorari e Sandra Carozzi

Peso totale in ordine di marcia:
Vespa + 2 persone + bagagli pari a 330 KG

Km percorsi:
20.400 di cui 1.100 di sterrati con ghiaia (Ripio)

Paesi attraversati:
Cile, Argentina, Paraguay, Brasile (breve tratto), Uruguay

Consumi:
713 litri di benzina; 14 litri olio per miscela; sostituito 3 copertoni (2 posteriori 1 anteriore); consumo medio 28,6 Km/litro

Massima altitudine:
Passo Tres Morros 4.170 metri sul livello del mare

Punto più a Nord:
San Ramon de la Nueva Oran (Argentina)

Punto più a Sud:
Ushuaia – Lapataia fine della RN (Argentina)

Imprevisti tecnici:
Dopo 4.000 Km un problema con il pick-up dell’accensione risolto con la sostituzione dello statore di ricambio. Dopo 10.000 Km ha ceduto l’ammortizzatore posteriore, sostituito con quello che ho portato di ricambio
VINTAGE
Si festeggia la Vespa più piccola. Una vera leggenda che da mezzo secolo è sinonimo di libertà per generazioni di giovanissimi

50 ANNI DI VESPA 50

E’ il 1963, l’Italia e l’Europa vivono in pieno il boom economico avviatosi negli anni della ricostruzione.
Vespa è al culmine del suo successo: a neppure venti anni dal suo debutto oltre due milioni di veicoli corrono sulle strade di tutto il mondo.
Ma è un mondo che sta cambiando rapidamente, il benessere economico, il baby boom, rivolgimenti culturali portano prepotentemente sulla scena un nuovo soggetto sociale, i giovani. Una generazione nuova, che di lì a pochi anni renderà drammatica la sua rottura con gli schemi che avevano regolato la società sin dal diciannovesimo secolo, reclamando indipendenza, e urlando una voglia assoluta di libertà.

Vespa, ancora una volta, anticipa i tempi facendosi interprete di un bisogno che ancora stenta a rendersi palese.
Nasce così Vespa 50. La cilindrata più piccola, sullo scooter più famoso, per offrire ai teenagers quella libertà che solo l’indipendenza nella mobilità può regalare.
Leggerissima (meno di 70 Kg), maneggevole, facilissima da guidare Vespa 50 adotta una scocca tutta nuova, più piccola delle 125 e 150cc allora in produzione. E con Vespa 50 nasce la definizione di “Vespino”, che da allora e fino ai giorni nostri dividerà la storia di Vespa in due grandi famiglie, caratterizzate dalla scocca piccola (poi declinata nelle cilindrate 50, 125 e 150cc) e dalla scocca grande che, partendo da 125 crescerà fino alle recenti Vespa GTS/GTV 300 passando per vere pietre miliari come GTR, Rally e PX.

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Da un punto di vista tecnico Vespa 50 fu un progetto del tutto nuovo, l’ultimo firmato da Corradino D’Ascanio, progettista della prima Vespa: il motore era ovviamente un monocilindrico 2T, da 1,5 Cv, a tre marce, alimentato da miscela benzina/olio al 2% con il cilindro che passava dalla posizione orizzontale a una inclinazione di 45°. I cerchi da 9 pollici erano in tinta con la carrozzeria e la sella di dotazione (monoposto) poteva essere sostituita con una seduta più lunga. La prima serie prodotta fu caratterizzata esteticamente da uno sportello carter più piccolo di quello montato poi sulle evoluzioni che seguirono. Un particolare che ancora oggi segnala la originale “prima serie” del Vespino, ricercatissima dai collezionisti di tutto il mondo.
La fortuna commerciale fu tale che le successive versioni si succedettero senza interruzioni per tutti gli anni ‘60, affinando sempre Vespa 50 e portando alle varie serie “N” (nuova fanaleria), “L” (con un nuovo ammortizzatore), “R” (l’ultima serie con faro tondo).
La vera rivoluzione tecnica e stilistica del Vespino arriva nel 1969 con la nascita della Special, la “Vespa indistruttibile”, una delle più famose e più amate, tanto da diventare un simbolo degli anni ’70 e ’80. Prodotta fino al 1982, la Special fu la prima Vespa 50 ad adottare le ruote da 10 pollici (nel 1972) e il cambio a 4 marce (nella sua terza serie del 1975).
Nella sua versione “Elestart” del 1969 la 50 Special è stata la prima Vespa con avviamento elettrico.
Ma la storia di Vespa 50 non si ferma alla Special. Le nuove versioni e le serie degli anni ’80 e ’90, le PK e le HP hanno tessuto un filo che nel 1996 ha portato fino alla nascita di Vespa ET2 50. Modello che, nel 2000, ha adottato il primo motore monocilindrico 50cc 4T su Vespa. Oggi la cilindrata 50 è offerta sia nella versione 2T sia in quella 4T ed equipaggia Vespa LX e Vespa S. Modelli di grande successo che, anche da un punto di vista stilistico, continuano l’epopea Vespa 50, una pietra miliare nella storia delle due ruote.

VESPA VINTAGE 2013

Linea esclusiva di accessori originali e rari pezzi di ricambio dedicata a Vespisti e collezionisti

Vespa, si sa, non è soltanto uno scooter: è oggetto di culto, pezzo da collezione, curato e conservato ben oltre il tempo di vita medio di ogni altro veicolo. A quanti conservano con amore una Vespa d’epoca, Piaggio dedica “Vespa Vintage”, una linea esclusiva di parti di ricambio e di accessori assolutamente conformi agli originali, perché nati dai disegni conservati nell’Archivio Storico aziendale, in collaborazione con il Registro Storico Vespa, il Vespa Club d’Italia e la Federazione Internazionale dei Vespa Club.
La nuova edizione 2013 del catalogo “Vespa Vintage” (disponibile presso la rete dei dealer) offre un’ampia e completa carrellata di ricambi e accessori: componenti del motore, sospensioni, freni, parti di telaio in metallo, distintivi, sticker, etichette, particolari del telaio in gomma, contachilometri, selle e sellini, parti elettriche, parabrezza, ruote, e perfino sidecar completi. Tutti i prodotti sono realizzati con materiali di qualità conformi agli originali “storici”.
Il catalogo Vintage 2013 è una vera “miniera” per gli appassionati: grazie a ricambi e accessori originali la loro amata Vespa d’epoca tornerà a splendere.
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Un mix di divertimento e sport, tre gare in giro per l’Europa: e gli appassionati dello scooter diventano piloti per un week-end

Campionato Europeo Vespa Rally 2013
tappe in Italia, Germania e Austria

Erede della migliore tradizione sportiva delle gare del passato entrate nel mito, come la “Tre Mari” e la “Mille Miglia Vespistica”, il Vespa World Club da sei anni promuove un evento che è un mix di divertimento e agonismo. E’ Il Campionato Europeo Vespa Rally: l’edizione 2013 è partita alla grande, nei giorni 13 e 14 aprile, con la prima tappa italiana, nella bella Liguria, in provincia di Imperia, sulle strade rese famose al Rally di Sanremo.
Il paddock, allestito presso il centro polifunzionale del Comune di Camporosso la Bigaudia, ha visto giungere i concorrenti già il sabato di buon’ora, per sottoporre le Vespa alle verifiche tecniche e quindi accedere al parco chiuso, dove studiare il percorso dei tratti cronometrati e le strade indicate dal road-book.
Nel briefing il segretario del Vespa World Club, Marco Manzoli, ha introdotto le modifiche regolamentari del 2013: la Coppa Michelin e il Trofeo Pinasco che rendono la formula di gara ancora più divertente, e ampliano le possibilità di portarsi a casa dei premi importanti da parte dei partecipanti. Le prove speciali, per aumentare la spettacolarità, erano organizzate in parallelo con due concorrenti per volta, impegnati su tracciati contigui: una soluzione simpatica che ha divertito i piloti.
I due giorni di gara hanno visto 37 Vespisti tagliare il traguardo (su 42 partenti), dopo quasi 200 km di strade tortuose e 4 tratti cronometrati. E’ stato il Campione Europeo in carica, Alessandro Bisti del Vespa Club Viterbo a prevalere su Claudio Federici del Vespa Club Mantova, con uno scarto di 1,1 secondi. Il podio era completato da Federico Barucco dell’agguerritissimo Vespa Club Pinerolo. Solo quattordicesimo il primo pilota straniero, Joan Morini proveniente da Roquebrune Cap Martin, a 11 secondi di distacco; week-end nero per il team austriaco con il miglior piazzamento al 28° posto con Wolfang Vrost, del Vespa Club Vienna, a 24 secondi.
La domenica, dopo il pranzo con tutti i piloti, si è svolta la consueta premiazione, alla presenza del Sindaco di Camporosso Tiziana Civardi, cui vanno i ringraziamenti ufficiali da parte del Vespa World Club per l’ospitalità ricevuta. Un grazie anche al Vespa Club Riviera dei Fiori che, forte di una grande tradizione sportiva, ha organizzato due giorni Vespistici molto divertenti. Il sorriso e la soddisfazione di tutti i piloti durante il pranzo l’hanno testimoniato.
La carovana del Campionato Europeo Vespa Rally riprenderà con la seconda tappa, il 27 e 28 luglio a Straubing (per la prima volta in Germania); per poi concludere il campionato in Austria (14 e 15 settembre, Styrian Vulcano-land), con la terza edizione dell’Austrian Vespa Rally.
Info: www.vesparally.eu - www.vespaworldclub.com
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RADUNI VESPA: CHE PASSIONE!

Fortunati i Vespisti: possono girare il mondo, sicuri di trovare dappertutto la simpatia e la cordialità dei Vespa Clubs. Tanti amici pronti a far conoscere tutto il bello dei loro Paesi: paesaggi, monumenti, cultura, tradizioni, cucina. E’ un bel modo per fare turismo, intelligente e divertente. Per un week-end o per una vacanza, sempre in sella all’amata Vespa.
Ma da dove partire? Bussole sicure sono i siti ufficiali: www.vespaworldclub.com (dove trovare l’elenco dei clubs internazionali, i relativi weblink diretti con i programmi dei meeting) e www.vespacluditalia.it (con gli elenchi dei clubs ufficiali Italiani e i calendari degli eventi turistici e sportivi).
C'è davvero l'imbarazzo della scelta: tour Belgrado-Pontedera (la città dove nasce Vespa, in Toscana), e tanti raduni in tutta Italia, in Europa e Overseas, tra Austria, Portogallo, Slovenia, Norvegia e Stati Uniti per l'Amerivespa 2013, a San Diego, in California.
Ma un vero Vespista non può mancare al “raduno” per eccellenza: i Vespa World Days, le giornate mondiali che riuniscono Vespisti provenienti da tutto il pianeta.
Quest’anno si ritrovano a Limburg e Hasselt, in Belgio, dal 20 al 23 giugno (www.vespaworlddays2013.com).