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PRODUCT EVENT
TEST RIDE APRILIA ON TRACK

RSV4 RF E TUONO 1100 RR TESTATE IN PISTA
DA CLIENTI E APPASSIONATI

STRAORDINARIA STAGIONE 2015 DI PROVE SUI MIGLIORI CIRCUITI D’ITALIA. GIORNATE EMOZIONANTI IN SELLA ALLE NUOVE MOTO. TURNI GRATUITI, BRIEF TECNICO E ISTRUTTORI APRIPISTA. QUI LA TAPPA DEL MUGELLO, DA RIVIVERE NEL VIDEO E NELLA PHOTOGALLERY. ARRIVEDERCI AL 2016 CON ALTRE SORPRESE!


(Photo courtesy by Fotoeventi.com).

Una iniziativa vincente: nel corso del 2015 Aprilia ha offerto a centinaia di appassionati l’opportunità di provare le nuove moto RSV4 RF e Tuono 1100 RR sui migliori circuiti d’Italia. La grande stagione dei Test ride on track è partita l’8 giugno al Mugello, proseguendo in luglio (il 12 a Imola, il 27 al Mugello), il 3 agosto a Misano, il 21 settembre di nuovo al Mugello, cui si riferisco le immagini e il video di questo servizio; e ancora, in ottobre bis a Imola il 4 e a Misano il 23.


(Photo courtesy by Fotoeventi.com).

Sette giornate fantastiche con centinaia di motociclisti (clienti e aspiranti tali) a provare in pista le nuove moto di Noale, durante turni di prove libere e cronometrate, dalle 9 del mattino fino al pomeriggio, anche confrontandosi con moto di altri brand portate in pista da privati e team.

Test Ride Aprilia RSV4 RF - TUONO 1100 RR

Briefing iniziale ad ogni turno per i partecipanti e istruttori apripista dell’organizzazione tecnica Special Bike Circuit Test Team. E una volta provata la moto mica si va via: si rimane a confrontare esperienze con altri motociclisti, a commentare le emozioni della pista, a discutere di prestazioni e ciclistica con gli ingegneri Aprilia, a valutare una proposta d’acquisto. Insomma, i test ride rappresentano una grande opportunità per entrare nel mondo Aprilia. Numerosi i servizi offerti: la prenotazione al Test Ride (online sul sito Aprilia) da diritto all’utilizzo gratuito della RSV4 RF o Tuono 1100 RR affidata per un intero turno in pista; un’offerta commerciale esclusiva sull’acquisto di una moto; un istruttore apripista; servizio catering dedicato al box.

DENTRO IL BOX APRILIA. L’atmosfera è adrenalinica sin dal primo mattino: gli appassionati arrivano alla spicciolata e si registrano al box Aprilia, poi una sosta al catering interno per un buon caffè. Già compiuto il rito della vestizione (tute, casco, stivali, guanti) e si sentono un po’ tutti dei veri piloti. C’è chi si porta la famiglia e i bambini, ci sono fidanzate che abbracciano i fidanzati prima dello start, ma ci sono anche motocicliste che lasciano i fidanzati al box e vanno in pista. I partecipanti sono suddivisi in gruppi: per tutti, briefing degli istruttori, con descrizione del circuito, curve e rettilinei, e mille raccomandazioni all’insegna del buon senso; così divertimento e sensazioni racing sono garantite, guidando in tutta sicurezza. Gli istruttori ripetono ad ogni gruppo: “non si deve superare l’istruttore apripista”, “ricordarsi che non sono prove competitive, quindi niente azzardi”, “godetevi la moto e le sue prestazioni, la moto si guida con la testa, state ben concentrati”, “RSV4 ha eccellenti caratteristiche di stabilità e nell’entrata in curva sfruttate bene queste caratteristiche”, “in pista si può trovare di tutto, tenere la distanza di sicurezza con gli altri motociclisti e su tutte le staccate, fate quello che fa l’istruttore apripista”, “occhio alle corsie di uscita alle curve se si vuole smettere prima”, “prendere un ritmo giusto, senza arrivare in affanno, inserirsi bene in curva senza strafare”, “se vedete bandiera rossa dovete uscire con massima concentrazione, potreste trovare mezzi di soccorso”, “ed ora via, divertiamoci in pista!”.

Tutti quindi si riversano a bordo pista dove sono schierate le moto: sia quelli cui tocca il turno di prove, sia gli altri in attesa del proprio. Ogni turno dura circa 20 minuti, durante la giornata si srotolano una quindicina di turni per altrettanti gruppi di partecipanti (tra 50 e 70 a sessione). I “tester per un giorno” sfilano sulla pit lane accodandosi all’istruttore apripista, poi via accelerando sul circuito e godendosi le fantastiche moto di Noale. C’è davvero da divertirsi, tra curve e staccate: in fondo al rettilineo del circuito del Mugello, per esempio, sulla RSV4 (prestazioni e ciclistica al top) si sfiorano i 300 km all’ora, e la Tuono 1100 RR, ancora più prestazionale e “intuitiva”, regala sensazioni inedite.

I COMMENTI DEI RIDERS. Dopo il turno in pista si scende a malincuore dalle moto; ai partecipanti è richiesto di compilare una scheda di valutazione, sia sui test ride sia sulla moto provata sul circuito. Stefano Pagani, di Pisa, si è appena goduto un turno in sella alla RSV4: “Ciclistica super, moto compatta e stabile – è il suo commento – mi ha davvero sorpreso, è la prima volta che mi accosto ad una Aprilia, ed ero molto curioso di provare questa nuova supersportiva. Ammetto che…mi è tornata la voglia di moto!”. E non resiste ad una foto-ricordo in sella alla RSV4 versione Superbike esposta nel box.


Stefano Pagani

Manlia Camilletti è arrivata dalle Marche per provare in pista la nuova Tuono 1100 RR; appassionata motociclista, come il suo compagno Manolo, vero “Aprilia fan” che ha una RSV4 Factory Aprc acquistata due anni fa e ammira la nuova RSV4 a bordo pista. Manlia spiega che percorrono almeno 20 mila chilometri l’anno in moto. Simpaticissimi, entrambi indossano t-shirt con logo Aprilia. Dopo il test ride, Manlia commenta: “Moto davvero facile da guidare, maneggevole, ottima erogazione motore in ogni situazione; perfetta in pista e su strada”, conclude entusiasta.

Manlia Camilletti

IL COMMENTO DI CARBIKE. Vicino a quello Aprilia, al Mugello c’è anche il box del dealer toscano CarBike: è qui con moto e tecnici, ed ha invitato i suoi clienti motociclisti a provare in pista le moto Aprilia. Da giugno 2015 CarBike è la nuova concessionaria per Grosseto e provincia dei marchi Aprilia (gamma moto) e Piaggio (gamma scooter), ed ha due punti vendita: a Grosseto e a Porto Santo Stefano.

Incontriamo Paolo Scano, titolare con i fratelli Leopoldo e Corrado: imprenditori nati nel ’97 come elettrauto, gommisti e riparazioni moto, poi diventati dealer moto di vari marchi, ora approdati con entusiasmo al brand Aprilia. Paolo, 42 anni, vero motociclista, è appena rientrato dal turno di test ride in pista in sella alla RSV4 RF: “Fantastica, sincera, non fa faticare alla guida, al top per prestazioni e divertimento; ci aspettiamo, quale prossima evoluzione, il cambio elettronico in scalata”.


Paolo Scano di CarBike (a destra), con il dealer manager Stefano Costa

Portare qui i suoi clienti è stata una bella iniziativa, ne ha altre in cantiere (per esempio, ritiene siano utili corsi di pilotaggio per moto sportive), poi ha creato un gruppo di motociclisti su whatsapp e il suo negozio è anche sede del Moto Club Maremma, che organizza eventi e raduni. Insomma, moto, moto e ancora moto, e tante attenzioni per i suoi clienti riders. Per il nuovo dealer Aprilia non è solo business, è uno stile di vita!

(Servizi foto e video di Matteo Rossini).

RICORDANDO I V4 DAYS A MISANO

La stagione dei Test Ride Aprilia on track è stata preceduta dai “V4 Days” a Misano, due giorni dedicati a motociclisti, clienti ed appassionati che hanno provato sul circuito la nuova RSV4. In questa clip i loro commenti.

RSV4 RF – Riders’ opinions

NUOVE APRILIA 2015

RSV4 RF. DESIGNED FOR RACERS, BUILT FOR RIDERS

Aprilia RSV4 2015
Official Video

Ora con 201cv, Aprilia RSV4 2015 è la più importante e profonda evoluzione mai compiuta fino ad ora su questo straordinario modello. Uno sviluppo che ha coinvolto anche il design. Lo stile della nuova RSV4 è il risultato del perfetto connubio tra forma e funzione. La progettazione accurata ha consentito di realizzare la sportiva di cilindrata piena più compatta sul mercato. Acclamata unanimemente dalla critica e desiderata dai motociclisti di ogni angolo del pianeta, RSV4 è da sempre l’indiscussa rappresentante del segmento, il punto di riferimento per sportività e prestazioni, il migliore esempio di quanto sia possibile realizzare attingendo dalla preziosa esperienza di un Reparto Corse vincente come quello di Aprilia che, nella sua giovane storia, ha conquistato 54 titoli iridati. Con la versione RSV4 RF, è di serie l'allestimento “Race Pack” che comprende leggeri cerchi in alluminio forgiato e più sofisticate sospensioni Öhlins (ammortizzatore, forcella e ammortizzatore di sterzo).

TUONO V4. PURE ADRENALINE

Aprilia Tuono V4 2015
Official Video

Discendente diretta di RSV4, la moto sette volte campione del mondo SBK, Aprilia Tuono V4 1100 è adrenalina allo stato puro. Crescono le prestazioni del suo inimitabile v4 rinnovato e portato a 1100 cc e 175 cv; più efficacia nella guida grazie a una ciclistica rivista e al già eccezionale pacchetto di sistemi elettronici APRC ulteriormente evoluto, ma al contempo anche più comodità e protezione per l’uso stradale. Due i modelli in gamma – RR e Factory - caratterizzati da un nuovo look e da allestimenti distinti, ma con il carattere tipico della storia di tuono. E arriva la telemetria, grazie alla piattaforma V4-MP. Appartenente ad una nobile dinastia di naked sportive, è “l’arma totale” per la strada e per la pista.

INFO MOTO APRILIA E GAMME ACCESSORI ORIGINALI DEDICATI:
www.aprilia.com
Event

MOTO GUZZI OPEN HOUSE 2015:
IN PIÙ DI 15.000 A MANDELLO PER FESTEGGIARE IL MITO

RECORD DI PRESENZE, CON MOTOCICLISTI PROVENIENTI DA TUTTO IL MONDO. TEST RIDE, VISITE AL MUSEO E ALLO STABILIMENTO, SHOPPING FIRMATO MG. UNA FESTA INDIMENTICABILE CHE HA COINVOLTO TUTTO IL TERRITORIO

Si è chiuso con straordinaria affluenza di oltre quindicimila presenze il big event Moto Guzzi Open House 2015, che si è svolto nel week-end 11-13 settembre e interamente dedicato alla celebrazione del marchio motociclistico fondato nel 1921.
Appassionati e famiglie sono accorsi a Mandello del Lario (Lecco) da ogni parte del mondo – nel parcheggio davanti allo stabilimento cʼerano migliaia di Moto Guzzi di motociclisti con targhe inglesi, tedesche, spagnole, francesi, austriache, svizzere, danesi, belghe, polacche, ungheresi e persino russe – per partecipare al ricco programma di attività, che ha spaziato dalle visite guidate alle linee di produzione e al Museo storico, con shopping allo store interno dov’era a disposizione la collezione di abbigliamento e accessori firmata Moto Guzzi e, soprattutto, una ricca proposta di test-ride della gamma Moto Guzzi. Il tutto animato dalla dee-jay Alteria (nota per la conduzione di molti programmi musicali) e dallʼestro creativo della nota artista Aryk Old Paint, che ha lavorato senza sosta per tre giorni decorando caschi e giubbotti di centinaia di appassionati, con temi in perfetto stile vintage e, ovviamente, con lʼaquila, emblema di Moto Guzzi.

Le visite al museo Moto Guzzi, che ripercorre la storia della casa motociclistica dalla sua fondazione ad oggi, sono state oltre 9.000; qui sono custoditi oltre 150 esemplari storici, dalla GP (Guzzi-Parodi) delle origini alla MGS-01, passando per la prima “Normale” prodotta nel 1921 e recentemente restituita al Museo dopo un importante intervento di restauro, oltre ai numerosi prototipi da competizione che hanno regalato successi a ripetizione, contribuendo a rendere il palmares sportivo di Moto Guzzi tra i più preziosi al mondo. Mentre oltre 400 persone hanno approfittato dei test ride, un’occasione unica per provare i più recenti modelli quali la collezione V7 II, l'ammiraglia California 1400, la possente Eldorado e la grintosa Audace appena uscite dalle linee di produzione. Centinaia poi sono state le nuove iscrizioni The Clan, la community ufficiale di motociclisti nella quale condividere lʼorgoglio di essere un Guzzista. Grande è stato il fascino esercitato sugli ospiti dalla celebre Galleria del Vento, realizzata nel 1950 (prima al mondo nel suo genere).

Tra i Guzzisti ha raccolto un enorme successo anche il controllo completo e gratuito della propria motocicletta, realizzato direttamente nelle officine dello stabilimento: un ritorno ai luoghi della creazione per un check-up fatto dalle stesse sapienti mani dei meccanici che creano le Guzzi ogni giorno. Apprezzatissime anche le visite guidate alle linee di produzione motori e veicoli nello stabilimento dove, sin dal 1921, nascono le straordinarie moto italiane. L’occasione insomma era davvero imperdibile non solo per tutti coloro che hanno nel cuore Moto Guzzi, ma anche per chi ama le belle motociclette e ha voluto condividere con amici e familiari un’esperienza unica. Moto Guzzi è, infatti, una delle pochissime realtà motociclistiche davvero made in Italy, in cui tutte le motociclette sono interamente costruite all’interno dello stabilimento di Mandello del Lario, dal motore all’assemblaggio dei veicoli.

UN TERRITORIO MERAVIGLIOSO. Il weekend di metà settembre è perfetto per godere di tutto ciò che il territorio Lariano può offrire. L’Amministrazione Comunale di Mandello del Lario, in collaborazione con Moto Guzzi World Club, il Club Carlo Guzzi e il moto club GP, in occasione del Moto Guzzi Open House 2015 ha preparato un intenso programma di iniziative all’insegna di “Mandello welcomes riders 2015”: mostra di acquarelli dell’artista Ingrid Wijnant, rigorosamente a tema Moto Guzzi, al lido comunale; proiezione curata da Alberto Locatelli, dal titolo “Tra Lago e Guglie”; l’evento “Moda e Motori” in piazza Roma; l’esposizione con passerella di moto storiche nella piazza del Comune, con tante rare “bellezze” vintage.

E ancora, coinvolti ristoranti e negozi della zona addobbati per l’occasione con moto e memorabilia MG; concerti e serate in piazza del mercato, con musica live e buon cibo della tradizione.

Suggestive le visite alla Torre di Maggiana che nel 1158 ospitò l’imperatore Federico I di Svevia, detto Il Barbarossa. Il territorio che abbraccia il lago di Como offre innumerevoli itinerari per magnifiche escursioni in moto, circondati da stupende Prealpi su cui domina la maestosa Grigna. Sono gli stessi luoghi dove vengono tuttora sviluppate le Moto Guzzi, e sembrano ideati proprio per regalare piacere di guida ai motociclisti: dalle strade che corrono lungo il lago, ai percorsi tipici della montagna. Infine, gran spettacolo di fuochi d’artificio per chiudere la straordinaria edizione 2015 Moto Guzzi Open House. Arrivederci a Mandello nel 2016, per il 95° compleanno di Moto Guzzi.

EVENT
A SANTA MONICA

EWAN MC GREGOR SU MOTO GUZZI CALIFORNIA
AGLI “INDEPENDENT SPIRIT AWARDS”

That's one way to make an entrance! Ewan McGregor pulls up to the Independent Spirit Awards on his vintage Italian motorcycle”: così ha titolato il quotidiano inglese Daily Mail nella versione online dell’articolo di Alexa Rae Johnson, per la rubrica TV&ShowBiz. Che continua: “Le Limousine non sembrano proprio essere il suo stile. Così, l'attore scozzese Ewan McGregor, 43, è arrivato agli Independent Spirit Awards 2015 in sella alla sua amata moto. Il due volte candidato ai Golden Globe è stato fotografato mentre arrivava all’evento, che si è svolto a Santa Monica, in California, con la sua moto classica nera Moto Guzzi (modello California 1400, ndr), prodotta dal più antico costruttore italiano d’Europa”.

Insomma, Ewan e la sua MG si sono fatte proprio notare, dal pubblico – che ha assalito l’attore per i rituali autografi – e dalla stampa presente all’evento, che ha riportato in dettaglio anche il suo look, definito “very cool”: giubbotto di pelle nera su t-shirt in tinta, pantaloni attillati neri, stivali di pelle marrone, casco bicolore e guanti bianchi di pelle. L’attore è salito quindi sul palco del festival cinematografico per assegnare il premio come Miglior Attrice Protagonista a Julianne Moore, per il suo ruolo nel film “Still Alice”.
Insomma, anche in quest’occasione Ewan si è rivelato un motociclista vero, con una antica e autentica passione per Moto Guzzi, che non esita a dichiarare sia nella vita di tutti i giorni sia agli eventi internazionali cui partecipa (infischiandosene se il casco gli spettina un po’ i capelli). E’ davvero il testimonial perfetto del prestigioso e longevo marchio motociclistico italiano, nato nel 1921 a Mandello del Lario. Grande Ewan!

FONTE E VIDEO SU:
www.dailymail.co.uk/tvshowbiz/article-2963614/Ewan-McGregor-pulls-Independent-Spirit-Awards-vintage-Italian-motorcycle.html
RACING

APRILIA E LORENZO SAVADORI SU RSV4 RF
CAMPIONI DEL MONDO SUPERSTOCK 1000 FIM CUP



SUL CIRCUITO DI MAGNY-COURS, IN FRANCIA, 4 OTTOBRE 2015: L’ULTIMA GARA DELLA SUPERSTOCK 1000 FIM CUP HA REGALATO AD APRILIA E AL GIOVANE PILOTA LORENZO SAVADORI LA MERITATA VITTORIA MONDIALE, MATURATA DOPO QUATTRO PRIMI POSTI E TRE PODI SUGLI OTTO APPUNTAMENTI DEL CAMPIONATO

Grande domenica di vittorie per il pilota del Team Nuova M2 Racing Lorenzo Savadori che ha messo in pista freddezza e grande controllo, evitando rischi inutili su una pista insidiosa e laureandosi campione con 22 punti di vantaggio sul più diretto inseguitore (esattamente quanti sono gli anni del giovane campione, nato il 4 aprile 1993 a Cesena). Grazie anche al secondo posto ottenuto nell’ultima gara francese dal compagno di squadra Kevin Calia, Aprilia domina anche tra le marche facendo suo il titolo Costruttori con 176 punti: 34 di vantaggio su BMW, 39 su Ducati, 64 su Yamaha e 118 su Kawasaki.

LORENZO SAVADORI: UN RISULTATO CHE CI RIPAGA

“Ero concentrato esclusivamente sull’obiettivo. La mia tattica in gara era quella di cercare di partire bene per fare forte i primi giri, e cercare di sgranare il gruppo. A me non interessava vincere la gara (serviva un solo punto per laurearsi campione, ndr), anche se il mio passo mi avrebbe potuto permettere di lottare per la vittoria. Sono veramente eccitato nell’essere riuscito a portare a casa questo risultato che ripaga il team, Aprilia Racing, tutto il mio staff, i miei sponsor e la clinica mobile dei grandi sforzi che hanno fatto. Li voglio ringraziare tutti veramente di cuore. Grazie veramente a tutte le persone che mi sono state vicine in questa stagione importantissima”.

KEVIN CALIA COMPLETA LA FESTA E CENTRA IL SUO PRIMO PODIO

Sul circuito francese anche il “rookie” Kevin Calia ha brillato, centrando il suo primo podio e completando così la gran festa di Aprilia Racing e Team Nuova M2 Racing.

Kevin Calia: “È stata una gara molto divertente soprattutto il sorpasso che ho fatto all’ultima curva, ho anche saltato sul cordolo, è stato anche un po’ rischioso ma era l’ultima occasione e volevo provarci a tutti i costi. Sono molto contento della parte finale della stagione, che per quanto riguarda i risultati, è andata sempre in crescendo. L’anno prossimo spero di riuscire a rimanere qui con Aprilia e Nuova M2 Racing per provare a raccogliere i risultati di quanto abbiamo seminato in questa stagione. Vorrei ringraziare Nuova M2 Racing team, Aprilia Racing, i miei sponsor e tutti gli amici che mi seguono da casa”.

ANDREOZZI SPINGE FORTE E DIFENDE SAVADORI

Alessandro Andreozzi è stato autore di un’ottima prestazione. Con il suo passo è riuscito a fermare per qualche giro la rimonta di Tamburini aiutando il compagno di squadra Savadori.

Alessandro Andreozzi: ”Non sono partito benissimo ma fortunatamente sono riuscito ad avere un buon ritmo in gara. Sul finale di gara ho avuto un problema al braccio e non ho potuto forzare per stare davanti a Massei e Tamburini pur riuscendo a tenerlo dietro a lungo. La squadra ha fatto veramente un grande lavoro. Ringrazio il mio team, Aprilia Racing e i miei sponsor che mi aiutano”.

IL CAMPIONE

Classe 1993, Lorenzo Savadori è Campione Italiano ed Europeo 125 nel 2008 con Aprilia, stagione che lo vede debuttare anche nel Mondiale di categoria con tre wildcard (Mugello, Misano e Valencia). Nel 2007 è vicecampione nella serie formativa Red Bull Rookies Cup. Partecipa nel 2009 al Mondiale 125, concludendolo al 26mo posto con 7 punti iridati. Tra le derivate di serie l'esordio è nel 2011, nella Superstock 1000, dove nella scorsa stagione si è laureato vicecampione. Nel 2015 il pilota cesenate ha portato al debutto nella Superstock 1000 FIM Cup la nuova Aprilia RSV4 RF, con la quale ha raccolto 4 vittorie e 3 podi, risultati che lo portano a vincere la Superstock 1000 FIM Cup nella gara finale di Magny-Cours regalando ad Aprilia il titolo Costruttori. Si tratta della prima vittoria nella categoria per Aprilia, già 7 volte iridata nella World Superbike. Lorenzo ha dominato il campionato 2015 portando a casa un bottino lusinghiero: su 8 gare totali, 3 pole position, 7 podi (4 gare vinte, 2 secondi posti, 1 terzo posto), 2 giri più veloci. E il suo primo titolo mondiale!

Lorenzo Savadori - 2015 FIM STK1000 Cup winner

IL TEAM NUOVA M2 RACING

Il team Nuova M2 Racing, creato e guidato dal pilota-manager Enzo Chiapello, ha la sede operativa a Rossano Veneto (Vicenza) a pochi chilometri dalla sede Aprilia di Noale (Venezia). Il team è operativo dal 2005, ma è il 2011 l’anno decisivo quando, grazie all'arrivo di Beppe Galante alla guida tecnica del team (ex Aprilia reparto corse) prende forma una stretta collaborazione con Aprilia Racing. Enzo Chiapello insieme con Giovanni Baggi gareggiano al CIV SBK entrambi su Aprilia RSV4. Nel 2012 il Team ingaggia Alessio Corradi, pilota esperto proveniente dal mondiale Supersport. Alessio compete su Aprilia RSV4 nel campionato tricolore Superstock 1000 e si affianca a Giovanni Baggi ed Enzo Chiapello, entrambi su Aprilia RSV4 SBK. A fine stagione Corradi chiude terzo assoluto nel Campionato Italiano Velocità categoria Superstock 1000, vincendo il primo round del Mugello. Il 2013 è l’anno delle conferme. Alessio Corradi passa in SBK insieme ai compagni Giovanni Baggi ed Enzo Chiapello tutti su Aprilia RSV4. Nel 2014 il Team cambia i piloti di punta mantenendo solo il veterano Enzo Chiapello. I nuovi piloti sono Ivan Clementi, ex pilota del mondiale SBK, e il giovane pilota Kevin Calia che, dopo essersi laureato campione italiano Moto3, chiude la sua seconda stagione nella massima categoria per derivate di serie al terzo posto assoluto su Aprilia RSV4. Dopo numerosi incontri, tra fine 2014 e inizio 2015, prende forma il sodalizio tra Nuova M2 Racing Team e Aprilia Racing quando il team, dopo alcune wild card in Superstock 1000 FIMCup con Kevin Calia, decide di affrontare per la prima volta l’intero campionato per derivate di serie Superstock 1000 FIM Cup con il rookie Kevin Calia (classe 1994) e l’esperto Lorenzo Savadori (classe 1993). I due piloti italiani portano in pista la nuova RSV4 RF, evoluzione della moto 7 volte iridata in Superbike.


Da sinistra: Lorenzo Savadori e Kevin Calia

A fine campionato si contano 8 podi su 8 gare disputate, con Lorenzo Savadori mattatore del campionato che va 7 volte a podio. Kevin Calia cresce gara dopo gara, arrivando a giocarsi la vittoria a Jerez de la Frontera e centrando il secondo posto a Magny-Cours dimostrando di poter lottare per le posizioni che contano. Sempre nel 2015 viene ingaggiato Alessandro Andreozzi (classe 1991 nato a Macerata), ex mondiale SBK, che insieme ad Enzo Chiapello disputa il Campionato Italiano Velocità Superbike, entrambi su Aprilia RSV4 RF.

Alessandro sale 4 volte sul podio, mantenendosi al top della classifica, chiudendo il CIV SBK al 4° posto. Nuova M2 Racing team archivia il 2015 con il titolo di campione Superstock 1000 FIM Cup con Lorenzo Savadori che porta Aprilia a vincere il campionato costruttori Superstock 1000.

INFO:
www.nuovam2racing.it

Racing
IN QATAR

APRILIA CHIUDE CON UNA DOPPIETTA
LA STAGIONE SUPERBIKE 2015

JORDI TORRES CONQUISTA LA SUA PRIMA VITTORIA IN GARA1, LEON HASLAM DAVANTI A TUTTI IN GARA2. APRILIA SUL PODIO MONDIALE: TERZO POSTO TRA I COSTRUTTORI

JORDI TORRES

LEON HASLAM

Losail (Qatar), 18 ottobre 2015 – Il Losail International Circuit ha ospitato due gare decisamente emozionanti. E’ stato un trionfo Aprilia, con Jordi Torres a siglare la sua prima affermazione in Superbike in Gara1 e Leon Haslam vincitore in Gara2. Ben assecondato dalla sua RSV4 RF, il rookie spagnolo ha gestito bene la prima parte di Gara1, mantenendo il suo ritmo e prestando particolare attenzione all’usura gomme. Una scelta da veterano che ha dato i suoi frutti a fine gara, quando Jordi ha recuperato sugli avversari fino a ritrovarsi in testa a sei giri dalla fine. Posizione mantenuta fino alla bandiera a scacchi. In Gara2 Torres è invece scivolato a due giri dalla fine mentre lottava per il podio.

Leon Haslam è stato protagonista in Gara2, dopo essersi dovuto accontentare della sesta posizione in Gara1. Scattato bene al via dalla seconda fila, Leon si è mantenuto nel gruppo di testa con un gran ritmo (suo il giro veloce in 1’58.068) oscillando fra la prima e la seconda posizione. Dopo un lungo duello con Davies, Haslam ha sfruttato al meglio l’accelerazione della sua RSV4 RF per sopravanzare il connazionale e vincere la sua seconda gara in stagione. Leon Haslam chiude il mondiale al quarto posto, seguito dal compagno di marca Jordi Torres, al quinto posto, che si laurea miglior debuttante del campionato. Aprilia è terza tra i Costruttori.

LEON HASLAM: QUESTA VITTORIA E’ LA GIUSTA RICOMPENSA

Leon Haslam: “Sapevamo che l’Aprilia sarebbe stata veloce qui, anche se il mio inizio di weekend non è stato dei migliori. Abbiamo lavorato tanto per rimetterci in carreggiata, purtroppo in Gara1 avevo qualche difficoltà in frenata che mi ha portato a stressare l’impianto ed anche il mio braccio, faticando nella seconda parte di gara. Le modifiche fatte prima di Gara2 hanno cambiato completamente le cose, la RSV4 lavorava alla grande e non mi risultava difficile mantenere un buon ritmo. Ho continuato ad attaccare fino alla fine, quando ho spinto concludendo la stagione com’era iniziata. Abbiamo attraversato alti e bassi in questa stagione, ma non abbiamo mai mollato, questa vittoria è la giusta ricompensa”.

JORDI TORRES: IL TEAM, LA MIA SECONDA FAMIGLIA

Jordi Torres: “Sono davvero contento della vittoria in Gara1. Non solo per il risultato personale, che è grandioso, ma per il mio team. In Aprilia ho trovato una seconda famiglia, i ragazzi hanno lavorato sodo tutta la stagione per aiutarmi a crescere e imparare le molte novità di questo campionato. Sapevo di avere un buon passo ma ero sicuro che gli avversari non avrebbero mollato, all’ultima curva mi aspettavo l’attacco di Rea ed ho deciso di frenare forte restando all’interno. Lui ha incredibilmente staccato ancora più forte ma avevo una linea migliore e questo mi ha permesso di spuntarla. Vincere dopo un duello con i grandi nomi del campionato è quello che ho sempre sperato”.

ROMANO ALBESIANO: “ANCHE CON I NUOVI REGOLAMENTI LA RSV4 E’ ESTREMAMENTE COMPETITIVA”

Non poteva esserci conclusione migliore per Aprilia nel Campionato del Mondo SBK 2015. Sotto le luci artificiali del circuito di Losail in Qatar Jordi Torres in Gara1 e Leon Haslam in Gara 2 hanno portato alla doppia vittoria la Aprilia RSV4 RF. E’ stata la seconda vittoria stagionale per Haslam, mentre per il giovane spagnolo si tratta della prima affermazione nel campionato che lo consacra, di gran lunga, quale miglior “Rookie” 2015 essendo Jordi alla sua prima stagione nelle derivate dalla serie.

Per la V4 veneta, nella sua ultima versione RF, è la conferma di una straordinaria competitività che ha fruttato, dall’esordio del 2009, sette Titoli Mondiali, 42 vittorie e altri 101 podi. Con la RSV4 hanno conquistato il massimo alloro mondiale Max Biaggi (nel 2010 e nel 2012) e Sylvain Guintoli nel 2014. I titoli Costruttori sono arrivati nel 2010, 2012, 2013 e 2014. Quest’anno la RSV4 ha esteso il suo già straordinario palmares disputando per la prima volta tutta la Superstock 1000 FIM Cup, per moto più strettamente di serie, e conquistando il Campionato col pilota italiano Lorenzo Savadori.

Romano Albesiano (Responsabile Aprilia Racing) commenta: “Aprilia ha partecipato alle recenti stagioni SBK con l’obiettivo costante di lottare per la vittoria mondiale, riuscendoci spesso sia tra i Piloti sia tra i Costruttori. Lo scopo primario della stagione 2015, che ha visto l’avvio della partecipazione di Aprilia alla MotoGP, era quello di mantenere un buon livello di presenza nella categoria, testando la competitività della RSV4 RF con i nuovi regolamenti.

JORDI TORRES ROMANO ALBESIANO LEON HASLAM

A Doha abbiamo avuto la conferma finale del fatto che, nonostante le limitazioni regolamentari, imposte spesso in modo mirato verso il nostro progetto, la nostra RSV4 SBK si è confermata estremamente competitiva, su alcune piste chiaramente superiore alle concorrenti. Tutto ciò è stato reso possibile dal notevole step evolutivo realizzato sul modello 2015, che ha anche permesso ad Aprilia di conquistare anche la vittoria nel Campionato SSTK.

Nel 2016 il baricentro del nostro sforzo, come abbiamo più volte dichiarato, si sposterà ulteriormente verso l’impegno in MotoGP. Ma abbiamo la certezza che la nostra RSV4 SBK, qualora si concretizzi l’opportunità di affidarla a un Team esterno, possa competere ancora per i massimi risultati”.
Racing
A SEPANG

MALAYSIA MOTORCYCLE GRAND PRIX
MIGLIOR GARA DELLA STAGIONE PER APRILIA

STEFAN BRADL DECIMO. A PUNTI ANCHE ALVARO BAUTISTA. ROMANO ALBESIANO: “SIAMO CRESCIUTI E POSSIAMO GUARDARE CON FIDUCIA ALLA PROSSIMA STAGIONE”. IN SPAGNA, A VALENCIA, L’8 NOVEMBRE, SI CORRERA’ IL 18° E ULTIMO GP DEL MOTOMONDIALE 2015

Sepang (Malesia), 25 ottobre 2015 - Autore di un bel weekend che lo aveva già in messo in luce durante prove e qualifiche, Stefan Bradl (moto n. 6) porta la sua Aprilia RS-GP al decimo posto sulla impegnativa pista di Sepang. Anche Bautista (moto n. 19), pur alle prese con uno scarso grip, conclude a punti e contribuisce al miglior weekend della stagione per l’Aprilia Racing Team Gresini che chiude la gara conquistando la decima e la quindicesima posizione.

Scattati molto bene al via – Bradl è transitato ottavo al primo giro e Bautista quattordicesimo – i due piloti si sono uniti al gruppo centrale. Trovato il suo passo in decima posizione Stefan ha battagliato con grande bravura mantenendo la sua classifica e concludendo a ridosso del gruppo che lottava per le posizioni fino al settimo posto. Alvaro, in calo di grip, ha dovuto cedere la quattordicesima posizione proprio sul traguardo conquistando comunque un punto (la settimana prima, al GP di Australia di Phillip Island aveva portato la sua Aprilia RS-GP al 14° posto, guadagnando due punti e riducendo il distacco dai primi; Bradl aveva chiuso 21°).

ROMANO ALBESIANO (Responsabile Aprilia Racing): “Siamo contentissimi, è stata in assoluto la nostra miglior gara dell’anno. Per la media della prestazione di entrambi i piloti e per l’acuto di Stefan in prova e soprattutto in gara, quando ha conquistato un gran bel piazzamento, soprattutto stando vicinissimo al secondo gruppo, rimanendo davanti anche ad avversari e moto titolate. Peccato per Alvaro che, in tutto il weekend, non è riuscito a risolvere la mancanza di grip. Ripenso ai nostri primi test su questa pista e vedo che la nostra moto è molto cresciuta, abbiamo due ottimi piloti e tutto questo ci fa guardare con fiducia alla prossima stagione”.

FAUSTO GRESINI (Team Manager): “Stefan ha fatto una gara incredibile, è stato veramente bravo. Abbiamo raccolto un decimo posto meritato, soprattutto perché siamo giunti al traguardo veramente vicini al gruppo di piloti che ci ha preceduto. È una bella soddisfazione e, pensando al nostro cammino, una performance che dimostra quanta strada sia stata fatta in meno di un anno. Oggi abbiamo assistito a una gara importante, che oltre al bel piazzamento di Stefan ha visto Alvaro entrare nuovamente in zona punti, nonostante qualche difficoltà in più rispetto al compagno di squadra”.

STEFAN BRADL: “UNA BELLA GARA, GRAZIE SQUADRA!”

“Innanzitutto voglio ringraziare il team, Romano Albesiano e Fausto Gresini per aver creduto in me dandomi questa possibilità, soprattutto dopo la mia prima parte di stagione deludente. Avevo già mostrato il mio potenziale diverse volte in prova, ma ci è voluto un po’ di tempo per concretizzarlo con un bel risultato in gara. Durante il weekend è andato tutto molto bene, siamo riusciti a trovare un buon set-up sin dall’inizio e tutta la squadra ha lavorato alla grande, come sempre. È bello avergli potuto restituire in cambio un bel risultato, assolutamente meritato. La gara è stata molto lunga per me: all’inizio potevo essere molto veloce, ma non abbastanza per seguire i piloti davanti, per cui una volta ritrovatomi da solo è stato difficile mantenere la concentrazione e gestire il margine sui miei inseguitori. Sono molto felice, finalmente un bel risultato anche in gara!”.

ALVARO BAUTISTA: “COMPLIMENTI STEFAN!”

“Una gara difficile per me perché non sono riuscito a trovare un set up giusto. Abbiamo provato tanto ma non sono mai riuscito a trovare una buona sensazione, da questo punto di vista è stata la gara più difficile. Ho fatto anche una buona partenza ma la moto mi chiudeva davanti in entrata curva ,e quando è arrivato il calo gomma, sono andato in crisi di aderenza. Ho lottato, ho cercato il mio passo e alla fine è anche arrivato un punto. Peccato perché nelle ultime gare era andato tutto piuttosto bene. Ma ora voglio ringraziare la squadra che ha lavorato molto per aiutarmi, e fare i complimenti a Stefan che ha fatto un gran weekend, e anche in gara è stato molto competitivo”.

Racing

STEFAN BRADL E ALVARO BAUTISTA
CON APRILIA IN MOTOGP NEL 2016

22 Settembre 2015 – Dopo un incoraggiante debutto a stagione in corso, che lo ha visto prendere velocemente confidenza con la RS-GP, a partire dal GP americano di Indianapolis di agosto (ossia dal 9° GP sui 18 totali), Stefan Bradl scenderà in pista con Aprilia anche nel 2016. Al fianco di Alvaro Bautista, il venticinquenne pilota tedesco – Campione del mondo Moto2 nel 2011 – porterà in gara il prototipo Aprilia che correrà nella prossima stagione con l'Aprilia Racing Team Gresini.

Nato nella città bavarese di Augsburg il 29 novembre del 1989, Stefan Bradl ha debuttato nel Motomondiale classe 125cc nel 2005. Nel 2008 colleziona due vittorie ed è quarto in classifica generale. Nel 2010 il passaggio alla Moto2, categoria di cui nel 2011 si laurea Campione del Mondo grazie a quattro successi. L’esordio in MotoGP avviene nel 2012, ottenendo un secondo posto come miglior risultato, nel Gran Premio degli Stati Uniti del 2013.

NEW ENTRY: IL TESTER SAM LOWES. Nel corso della prossima stagione, allo sviluppo del nuovo prototipo Aprilia MotoGP parteciperà anche Sam Lowes nel ruolo di tester. Nell’ambito dei progetti di medio termine di Aprilia Racing, l’impegno di Lowes – che nel 2016 prenderà parte al mondiale Moto2 con il Team Gresini – consentirà al pilota britannico sia di sviluppare il prototipo MotoGP, sia di prendere contatto con le prestazioni e la complessità tecnica della massima categoria. Tale percorso è propedeutico alla partecipazione di Sam Lowes al Campionato MotoGP 2017 con Aprilia.

Sam Lowes (Lincoln, UK, classe 1990). Vincitore del campionato mondiale Supersport nel 2013. Anche suo fratello gemello, Alex Lowes, corre come pilota professionista.

ROMANO ALBESIANO (Responsabile Aprilia Racing): “Quello con Stefan Bradl è stato un incontro quasi fortuito, legato alle circostanze, ma il suo cambio di moto a stagione in corso mi ha positivamente sorpreso. Fin dalle prime battute abbiamo trovato un pilota metodico, veloce, estremamente preciso nei commenti e quindi particolarmente adatto al delicato ruolo di ‘collaudatore in gara’ che la nostra stagione di debutto impone. Proprio per questo c'era la volontà di continuare la collaborazione, ora ufficializzata. Stefan affiancherà Alvaro Bautista, nel suo secondo anno con Aprilia. Alvaro sta dando, in questa stagione 2015, un contributo fondamentale allo sviluppo della RS-GP. Con Alvaro e Stefan abbiamo a disposizione due ottimi piloti, con le capacità, la professionalità e le motivazioni giuste per far crescere il progetto Aprilia MotoGP. Sul versante del lavoro che verrà svolto a Noale e dal test team, potremo inoltre contare sul contributo di un pilota giovane e veloce come Sam Lowes che, all'impegno nel mondiale Moto2, unirà quello di nostro collaudatore ufficiale”.

FAUSTO GRESINI (Team Manager): “Sono felice che Stefan rimanga con noi nella prossima stagione, ha dato un grande contributo ad Aprilia Racing e a tutto il team nello sviluppo del nostro progetto MotoGP. E’ importante il lavoro che sta svolgendo ora e ancora più importante sarà nella prossima stagione, quando avremo una moto tutta nuova da far crescere. Così si compone una bella squadra, con Bradl e Bautista, piloti veloci, giovani ma con grande esperienza di MotoGP, entrambi capaci di motivare e spingere tutto il team alla ricerca delle migliori prestazioni”.

STEFAN BRADL: “Sono molto grato ad Aprilia Racing Team Gresini per la grande opportunità che mi è stata offerta a metà stagione. Voglio ringraziare Romano Albesiano e Fausto Gresini per aver creduto in me. Sin dalla mia prima gara con Aprilia, a Indianapolis, mi sono sentito parte di un team nel quale il livello di professionalità di tutti è incredibile, senza dubbio questa è la migliore squadra della quale abbia mai fatto parte da quando sono nel Motomondiale. Il mio team mi sta dando una grossa mano, hanno creduto in me fin dal primo giorno e adoro il modo col quale prepariamo ogni singola sessione di prova. Aver firmato per il 2016 mi da una grande fiducia per le prossime gare e grandi motivazioni per la prossima stagione. So che Aprilia ha grandi aspettative e confido che nel 2016 potremo lottare stabilmente nella top 10. Deve essere questo il nostro obiettivo”.

Garage

UNA PASSIONE PER MESTIERE:
CUSTOMIZZATORI DI MOTO GUZZI SI RACCONTANO

Per rendere ancora più inimitabile la propria V7 basta entrare nello straordinario universo degli accessori originali Moto Guzzi, lasciandosi ispirare da quattro “stili” – Dapper, Dark Rider, Scrambler e Legend – che evocano altrettanti mondi di riferimento, moltiplicabili senza limiti, in base a gusti e personalità di ogni Guzzista. Ma come scegliere? Come mixare stili e accessori per rendere la propria Guzzi V7 davvero unica e personalissima? Qualche spunto emerge dalle storie di passione e creatività raccontate da quattro customizzatori di razza.

ACCENDI LA SCINTILLA E CUSTOMIZZA LA TUA MOTO GUZZI

INFO:
www.garagemotoguzzi.com

Stefan Bronold Jr. – Radical Guzzi, Schwarzenfeld - DAPPER

www.garagemotoguzzi.com/it/storia-dapper

Una passione che nasce nel garage di casa, con i primi bulloni avvitati sulla moto Le Mans III del papà, e cresce fino a diventare uno stile di vita. Stefan Bronold Jr vive e lavora nel suo paese natale, Schwarzenfeld, nell’Alta Baviera. Qui ha aperto l’officina Radical Guzzi, dove modifica Moto Guzzi da solo seguendo quella che definisce una vocazione, più che una professione. Per EICMA 2014, Stefan ha customizzato una scintillante Moto Guzzi in stile Café Racer (anche esposta all’Open House Moto Guzzi a Mandello del Lario).

INFO:
www.radicalguzzi.com

Filippo Barbacane – Officine Rossopuro, Pescara – DARK RIDER

www.garagemotoguzzi.com/it/storia-dark-rider

Da vent’anni Filippo Barbacane customizza Moto Guzzi nelle Officine Rossopuro di Pescara, curando gelosamente ogni singola fase del suo lavoro. La sua passione nasce sulla strada, dopo i primi viaggi in moto, quando scopre le emozioni uniche che prova nel guidare una Moto Guzzi. Il suo metodo di lavoro non prevede progetti: si inizia lavorando i materiali e si va avanti giorno dopo giorno, come detta l’ispirazione. Per EICMA 2014, Filippo ha customizzato una Moto Guzzi in stile Dark Rider.

INFO:
www.officinerossopuro.it

Giuseppe Carucci – South Garage, Milano – SCRAMBLER

www.garagemotoguzzi.com/it/storia-scrambler

South Garage Motor Company nasce a Caggiano, in provincia di Salerno, e dalla sua connotazione geografica prende il nome. Figlio di un’idea di Giuseppe Carucci e di suo fratello, il laboratorio si stabilisce successivamente a Milano, dove opera attualmente. Tra i punti più importanti della filosofia di South Garage ci sono l’attenzione ai dettagli, l’importanza dell’autenticità e la rivalutazione dell’artigianato italiano, vero valore aggiunto di ogni progetto. Per EICMA 2014, South Garage ha customizzato una Moto Guzzi in stile Scrambler.

INFO:
www.southgarage.com

Stefano Perego – Officina Millepercento, Verano Brianza – LEGEND

www.garagemotoguzzi.com/it/storia-legend

Brianzolo sulla carta e nel cuore, Stefano Perego customizza Moto Guzzi nella sua Officina Millepercento di Verano Brianza. Il suo team di specialisti, con cui lavora ogni giorno, è in grado di gestire progetti di customizzazione dall’inizio alla fine, in completa autonomia. Fan appassionato del regista Tim Burton e del suo personaggio più popolare, Jack Skeletron, Stefano ha realizzato una Bellagio totalmente ispirata al film di cui Jack è protagonista. In occasione di EICMA 2014, l’officina Millepercento ha customizzato una Moto Guzzi in stile Legend.

INFO:
www.millepercento.it

Garage

DOPPIO PREMIO PER MOTO GUZZI
“THE SPARK” AI LOVIE AWARDS 2015

IL CONCEPT THE SPARK – ONLINE SU GARAGEMOTOGUZZI.COM – FIRMATO DALL’AGENZIA DIGITASLBI, SI E’ AGGIUDICATO DUE PODI AL CONTEST INTERNAZIONALE CHE ASSEGNA RICONOSCIMENTI TRA I PIU’ AMBITI NEL MONDO DELLA COMUNICAZIONE DIGITALE, CELEBRANDO LE CREAZIONI PIU’ ORIGINALI

THE LAUNCH PROJECT:

MGG TheSpark Cannes 2015
“The Spark” ha vinto i People’s Lovie Awards 2015 ed è stato anche insignito del premio “Bronzo” dall’International Academy of Digital Arts & Sciences nella categoria Online Advertising-Branded Content. Il pluripremiato progetto di DigitasLBi per Moto Guzzi dedicato al mondo della customizzazione, ha dunque conquistato due podi, aggiudicandosi il bronzo assegnato dalla giuria della quinta edizione degli Annual Lovie Award, e l’ambito People's Lovie, decretato dal voto degli utenti online. I Lovie Awards sono il più prestigioso riconoscimento per il mondo digitale europeo: quest’anno vi hanno partecipato quasi 1.500 lavori provenienti da più di 30 paesi. I votanti online sono stati oltre 40.000 e “The Spark” è stato il progetto che ha totalizzato il maggior numero di preferenze in assoluto tra tutte le categorie.

The Spark – Commercials

In “The Spark” le storie raccontate non sono solo quelle di Moto Guzzi, ma anche – e soprattutto – quelle di chi ha dimostrato di amare talmente le moto di Mandello del Lario al punto da dedicare la propria vita alla loro customizzazione.
“The Spark” era stato selezionato dall’Accademia e inserito nei finalisti perché ritenuto uno dei migliori lavori in Europa nel suo genere. Una candidatura fortunata, sfociata nel doppio riconoscimento del premio Bronze e, soprattutto, di quello del pubblico online. Un grazie va a tutti gli appassionati del marchio Moto Guzzi che hanno contribuito al successo, votando “The Spark”.

PREMIAZIONE A LONDRA IL 12 NOVEMBRE 2015. E’ alle battute finali la quinta edizione degli annuali Lovie Awards, promossi dall’International Academy of Digital Arts & Sciences. L’Accademia assegna ai vincitori i premi Gold, Silver e Bronze, e il “People’s Lovie Award”, ossia il premio alla realizzazione più votata dal pubblico del web. Le votazioni, iniziate il 22 settembre, si sono concluse l’8 ottobre. I vincitori sono stati annunciati il 13 ottobre, e saranno premiati a Londra il 12 novembre prossimo, nel corso del 5° Annual Lovie Awards Event al “The British Film Institute Southbank.

INFO:
www.lovieawards.eu
Vintage
RADUNO MONDIALE

MOTO GUZZI SPORT 15
CELEBRATA IN TOSCANA

Affascina il loro rombo, lo stile vintage, i dettagli retrò: piacciono molto le Moto Guzzi d’epoca, come il modello Sport 15: “Il Clan del Volano” vi ha dedicato un libro – “Sport 15 – Istantanee di una passione” – il cui successo editoriale ha confermato il vivissimo interesse per la storica motocicletta ultraottantenne, made in Mandello del Lario, prodotta dal 1931 al 1939. Così, dopo la sorprendente risposta degli appassionati di tutto il mondo al primo appuntamento del 2013 (a Fiorenzuola d’Arda, Piacenza), quest’anno è scattato il bis con il “2° Raduno Mondiale Moto Guzzi Sport 15”, che si è svolto il 20 settembre “sotto il sole della Toscana”. Qui la splendida photogallery, firmata da Carlo Franchi.

Racconta Paolo Rossi, del Clan del Volano che ha organizzato il raduno: “L’evento si è svolto con partenza in provincia di Pisa: da San Miniato (celebre per il tartufo bianco) in direzione Volterra (città di origine etrusca), dove abbiamo sostato sfoggiando le Moto Guzzi, ammiratissime dal pubblico, mentre gustavamo un aperitivo nella storica e monumentale Piazza dei Priori.


San Miniato (Pisa)


Piazza dei Priori, Volterra

Durante il ritorno, tappa a Montaione – borgo collinare in provincia di Firenze, immerso in uno splendido paesaggio – per il pranzo a base di specialità eno-gastronomiche locali.

Poi rientro a San Miniato nel pomeriggio. Al raduno hanno partecipato ben 115 Moto Guzzi Sport 15 (e oltre 250 appassionati, abbigliati con abiti e accessori degli anni ’30-40, ndr). Durante il tragitto sulle tortuose vie dei colli Toscani, solo 5 moto hanno ‘ceduto’ alla fatica, mentre le altre 110 arzille moto hanno completato il tour con successo”. A conferma della leggendaria fama di moto instancabile e indistruttibile, o quasi.
Ogni raduno che si rispetti non manca di premiazioni finali: dunque, per la cronaca, premi assegnati agli organizzatori (Sandro Laici, Claudio Bonalberti, Purification Valiente); altri riconoscimenti all’ingegner Pino Todero, esperto restauratore di MG, figlio del grande Umberto, progettista della Moto Guzzi 8 cilindri; e a Balzarotti, figlio del pilota Ferdinando, campione italiano del Dopoguerra. Premiato anche il partecipante proveniente da più lontano: il coraggioso Michael dal Canada.
“A rendere ‘mondiale’ il raduno – conclude Paolo Rossi – c’erano anche motociclisti provenienti dal Brasile, dall’Olanda e dalla Germania; diffuse le presenze italiane, dalla Sicilia alla Val d’Aosta. E’ stato un evento unico della storia del motociclismo d’epoca italiano: mai si erano viste tutte insieme tante Sport 15, neppure quando le costruivano oltre 84 anni fa a Mandello!”.

E, per far felici gli appassionati, gli organizzatori hanno già fissato il prossimo appuntamento: nel 2017, nelle Langhe (recentemente nominato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco), per il 3° Raduno Mondiale Moto Guzzi Sport 15.

INFO:
www.clandelvolano.it

Anniversary

1895-2015: 120 ANNI DI CINEMA



A PARIGI LA PRIMA PROIEZIONE DEI FRATELLI LUMIÈRE CON PUBBLICO IN SALA. MOTO GUZZI NEI FILM: DA 007 ALL’ISPETTORE CALLAGHAN, DA FELLINI A BENIGNI


I PIONERI
Il primo film visto da un pubblico, e per questo considerato il punto di partenza della storia del cinema, lunga ormai 120 anni, è stato “L'uscita dalle officine Lumière” (titolo originale: La Sortie de l'usine Lumière): 45 secondi, girati dai fratelli francesi Auguste e Louis Lumière, che mostrano un gruppo di persone che escono dalla fabbrica alla periferia di Lione. Era compreso tra i dieci film che furono proiettati al primo spettacolo pubblico di cinematografo del 28 dicembre 1895 al Salon indien du Grand Café di Boulevard des Capucines a Parigi. Nell’occasione i Lumière presentarono un apparecchio da loro brevettato chiamato cinématographe: era in grado di proiettare su uno schermo bianco una sequenza di immagini distinte, impresse su una pellicola stampata con un processo fotografico, in modo da creare l'effetto del movimento. Pochi anni dopo Thomas Edison nel 1889 realizzò una cinepresa (detta Kinetograph) e una macchina da visione (Kinetoscopio): la prima era destinata a scattare in rapida successione una serie di fotografie su una pellicola 35mm; la seconda consentiva ad un solo spettatore per volta di osservare, tramite un visore, l'alternanza delle immagini impresse sulla pellicola. Ai fratelli Lumière si deve l'idea di proiettare la pellicola, così da consentire la visione dello spettacolo ad una moltitudine di spettatori. Mentre l'invenzione della pellicola cinematografica ha ben 130 anni: risale, infatti, al 1885 e si deve a George Eastman, mentre la prima ripresa cinematografica (un gruppo di amici che passeggiano in giardino) è ritenuta essere Roundhay Garden Scene, cortometraggio di 2 secondi, realizzato il 14 ottobre 1888 da Louis Aimé Augustin Le Prince.

120 ANNI IN TRE MINUTI
La società di produzione spagnola Tandem Entertainment ha realizzato questo video che, in poco più di tre minuti, ripercorre le tappe fondamentali della cinematografia di questi ultimi 120 anni. Divertente individuare i titoli dei film citati (l’elenco comunque scorre al termine del video).

120 years watching movies together


MOTO GUZZI NEI FILM
Le prime apparizioni di Moto Guzzi nel cinema risalgono alle pellicole del neo-realismo italiano degli anni ’40 e dell’immediato Dopoguerra, come “Un americano a Roma” (1954) con Alberto Sordi, diretto da Stefano Vanzina (Steno). In quella fase storica i modelli Falcone, Airone e Alce – allora in dotazione alle forze dell’ordine e all’esercito – compaiono spesso nei film dell’epoca, guidati appunto da militari, poliziotti, vigili urbani. Come i bersaglieri del film “El Alamein”, in sella alle Alce.



Ne “I tartassati” di Steno (1959), con Totò e Aldo Fabrizi, appare uno splendido esemplare di Moto Guzzi GTV con sidecar. E ancora: in “Don Camillo e l’onorevole Peppone” (1955) con Fernandel e Gino Cervi, è utilizzata una Moto Guzzi Sport 14 con sidecar, mentre in “Il Federale” (1961) di Luciano Salce con Ugo Tognazzi e George Wilson si tratta di Moto Guzzi S, sempre con sidecar. Le Moto Guzzi diventarono protagoniste anche di una serie di film nei decenni successivi, firmati da grandi registi, come: “Il vigile” (1960) di Luigi Zampa, con protagonista l’incorruttibile e antipatico vigile-motociclista interpretato da Alberto Sordi su Falcone Sport; “Accattone” di Pier Paolo Pasolini (1961; il suo film del 1962 “Mamma Roma” con Anna Magnani Pasolini utilizza una moto Gilera Giubileo 150); “Roma” (1972) e “La città delle donne” (1980) di Federico FellinI, dove il protagonista interpretato da Marcello Mastroianni, si fa scarrozzare su una Super Alce 500 guidata da una donna. Nel film “La strada”, sempre di Fellini, c’è il motocarro Moto Guzzi Ercole (mentre ne “I clowns”, 1971, FellinI scelse Gilera Saturno con sidecar). MG Ercole appare anche in “Le ragazze di San Frediano” (1955).


Le Moto Guzzi ben presto attraversarono i confini nazionali per sbarcare negli Stati Uniti. Le California erano di casa a Hollywood negli anni ’70 e ’80, quando le splendide moto italiane erano in dotazione alla polizia americana. Un corteo di Police men sulle California appare nelle scene inziali di “Agente 007 – Octopussy, operazione Piovra (1983) con Roger Moore, mentre un decennio prima Sean Connery si faceva ritrarre in sella ad una V7 nel backstage del film “Agente 007 – Una cascata di diamanti" (1971). Carabinieri in sella alle Moto Guzzi compaiono anche nel film capolavoro di Roberto Benigni “La vita è bella” (1997 (tre Oscar).


Trentasei anni separano le due foto: 1971, Sean Connery (Edimburgo, 1930) nel backstage del film “Agente 007 – Una cascata di diamanti” immortalato in sella alla V7 California, allora in dotazione alla polizia americana; 2007, Ewan McGregor (Perth, 1971), ospite del raduno internazionale “Giornate Mondiali Moto Guzzi” a Mandello del Lario, cavalca una California Vintage (Fonte: Wide Piaggio Magazine, marzo 2010).

Negli anni Duemila le Moto Guzzi compaiono in film importanti come “Il mandolino del Capitano Corelli” (2001) di John Madden con Nicola Cage e Penelope Cruz. E ancora, ci sono bersaglieri in sella alle Moto Guzzi Alce nel film di guerra “El Alamein – La linea del fuoco" (2002) di Enzo Napoleone, premiato con tre David di Donatello; MG V7 è la moto guidata dal protagonista Sergio Castellitto nel film “Caterina va in città” (2003) di Paolo Virzì. Le Guzzi compaiono anche nella serie televisiva poliziesca americana “Life”, trasmessa da NBC negli anni 2007-2009 e dai principali network europei. E poi nella fiction tv italiana “All Stars”, di pochi anni fa, appaiono Stelvio e V7 Classic. Guzzi Griso SE avvistata anche in episodi del telefilm “Person of interest”, giurano gli amici del blog GrisoGuzzi.it, che segnalano anche Bruce Willis su Griso in una scena del film “The surrogates” (I replicanti, 2009).
Infine, tra le apparizioni più recenti va citata la Moto Guzzi 1000 S co-protagonista del film “Girl meets the bike” di Eric Trerbar (2012).

GIRL MEETS BIKE movie trailer



V7: CHE ATTRICE! RACCOLTA DI TITOLI BY CILINDRI ITALIANI
Cilindri Italiani, sito del Moto Guzzi V7 Club Italia, ha raccolto i titoli dei film in cui appare il modello V7. Sono oltre 50, tra pellicole italiane e straniere, tra cinema e tv. Un gran lavoro di ricerca appassionata, che offre sorprese inaspettate. Questo l’elenco: Sabato, domenica e venerdì (1979); Mani di velluto (1979); The Fall Guy,Ep. 1.04 (Professione pericolo) (1981); The Fall Guy - Ep. 1.14 (Professione pericolo) (1982); L'ultimo treno della notte (1975); Italia a mano armata (1976); La faille (la smagliatura) (1974); Il presidente del Borgorosso Football Club (1970); Trastevere (1971); Il gatto mammone (1975); La moglie più bella (1970); Io sono un autarchico (1976); Sette note in nero (1977).

Moto Guzzi V7 Collection - Vol. 8


The Outfit (Organizzazione criminale) (1973); Waiting for Fidel (1974); Larga noche de Julio (1974); La poliziotta a New York (1981); La poliziotta (1974); Rats - Notte di terrore (1984); Troppo forte (1986); La califfa (1971); La donna della domenica (1975); La orca (1976); The Infidel (infedele per caso) (2010).

Moto Guzzi V7 Collection - Vol. 7


Scuola di ladri (1986); Ecce Bombo (1978); Der Kommissar - "Schwierigkeiten eines Außenseiters " - Ep. 78 (1974).

Moto Guzzi V7 Collection - Vol. 6


Il fantasma della libertà (1974); Taxisti di notte (1992); Incredibile viaggio verso l'ignoto (1975); Starsky & Hutch - "La ragazza di Starsky", Serie 2 Ep.19 (1976); Viuuulentemente mia (1982); Cannonball (1976); Il Profeta (1968).

Moto Guzzi V7 Collection - Vol. 6


Agente 007: Octopussy - Operazione Piovra (1983); Jake 2.0 - "Guardia del corpo" - Serie 1 Ep.11 (2003); I predatori dell'anno Omega (1983); Grazie a Dio è venerdì (1978).

Moto Guzzi V7 Collection - Vol. 4


L'ingorgo - Una storia impossibile (1979); Year of the Gun (1991); Baretta - Serie 1 Ep. 6 (1975); Assault on Precinct 13 (1976); Il clan dei siciliani (1969); La macchina nera (1977); Identikit (1974); Gräsänklingar (1982); Hooper (1978); Harold and Maude (1971).

Moto Guzzi V7 Collection - Vol. 2


Caterina va in città (2003); Il Cavaliere elettrico (1979); Milano odia: la polizia non può sparare (1974); Una 44 Magnum per l’ispettore Callaghan (1973).

INFO:
www.motoguzzi-v7club.it
People

USA: DAVEY G. JOHNSON
UN ESPERIMENTO DI MOTOCICLISMO

“Year of the Goose” è il viaggio alla scoperta del mondo delle due ruote del redattore di “Car and Driver” Davey G. Johnson, della West Coast. Davey sta trascorrendo quest’anno su una Moto Guzzi V7 Stone come pilota debuttante, esplorando e viaggiando, raccontando di moto e della relativa cultura, e cercando di capire come guidare una moto possa aiutare a diventare anche un automobilista migliore.


Photography by Davey G. Johnson

L’ha chiamato “Year of the Goose” (letteralmente tradotto, l’anno dell’oca) il suo “esperimento di motociclismo”: imparare a guidare una moto, e dedicarsi all’impresa per un intero anno. Idea del giornalista americano Davey G. Johnson che pubblica a puntate sul quotato magazine “Car and Driver” il suo rapporto, da neofita, con il mondo delle moto; e, in particolare, della sua esperienza in sella ad una Moto Guzzi V7, partita a gennaio e ancora in corso. Ma perché ha scelto proprio una Moto Guzzi? Lo racconta lui stesso nella prima puntata, narrando della sua passione da ragazzino per le bici bmx, verso la fine degli anni ’80, e del suo compagno di scuola, Robert, che ampliò “il mondo meccanizzato” di Davey: non solo biciclette e automobili, ma anche moto.


Photography by Davey G. Johnson

Robert era un po’ scapestrato, amava correre in bici, incurante di cadute e graffi e cerotti. Racconta Davey che, durante gli anni delle scuole medie, Robert “riuscì ad accumulare più suture di un giocatore della NHL, ma a ogni infortunio si alzava come se niente fosse e proseguiva imperterrito. Credo che il padre non si decise mai a riparargli la sua fatiscente minimoto Mini Trail perché temeva che avrebbe inferto il colpo finale al suo maldestro figliolo. Quella moto sgangherata era la cosa che Robert amava di più al mondo. Lui montava in sella e io lo spingevo per il cortile. Una volta, per caso, la mettemmo in moto. Robert era così eccitato che senza volerlo la fece spegnere. Non riuscimmo mai più a farla partire. “Ma papà,” protestava, "ha solo bisogno di una pulita alle candele!". “Le candele ce le hai in testa!" era la risposta del genitore. Ma Robert in testa aveva anche le Moto Guzzi. Non ricordo se parlasse mai di un modello in particolare, ma so che amava le Guzzi della Polizia.


Moto Guzzi V7 (Los Angeles Police Department), 1968-1969.

I giorni gloriosi dell’azienda di Mandello del Lario – parliamo degli anni ’70 – scaldavano ancora i cuori di chi non era stato travolto dalle Honda Huricane o le Kawasaki Ninja che avevano conquistato le strade americane a metà degli anni '80. Le Guzzi, secondo Robert, erano semplicemente il non plus ultra delle moto. E siccome Robert ne sapeva molto di più di me, ero d’accordo con lui”.


Moto Guzzi California 850, United States, 1972.

Poi Davey racconta che, da adulto, “per anni ho pensato di comprarmi una moto…Ma per un motivo o l’altro – pochi soldi, una polizza sanitaria inadeguata, una partner contraria – non ne avevo mai acquistata una. Nel corso degli anni mi accorsi che i tipi che guidavano le moto sapevano anche guidare bene le auto. Quando ho iniziato a lavorare per Car and Driver la scorsa primavera, sono stato costretto a confrontarmi con colleghi veloci come Tony Quiroga, Don Sherman e Aaron Robinson... Data la reputazione del giornale, sentivo come mio dovere diventare più veloce e più sicuro. Perché non provare a vedere cosa avrei imparato guidando una moto per un anno? E così ho inviato un’email a Moto Guzzi. Da quando Piaggio ha acquistato il più longevo costruttore italiano di motocicli, Guzzi conosce una nuova popolarità negli Usa. Guzzi ha accettato la mia folle proposta offrendomi una V7 Stone 2015 per un anno. È il loro modello più richiesto, quel tipo di moto da cui si può imparare tanto. Soprattutto se non si ambisce a diventare il nuovo Kenny Roberts, e io non aspiro a tanto”.


Moto Guzzi V7 Stone, 2014

2014 Moto Guzzi V7 Stone Walkaround
Continua Davey: “Dotata dello storico bicilindrico Guzzi, la V7 è una moto piccola, con una potenza di 50 cavalli e un peso di 180 kg. Sotto l’iconico serbatoio svasato c’è un motore bicilindrico a V da 744 cc raffreddato ad aria, con la trasmissione finale a cardano. Qualcosa che sarebbe piaciuta a Robert. Qualcosa che avrei potuto guidare al “Sacramento Mile” per vedere correre Mert Lawwill nel 1969. Il tipo di moto con la quale una passeggiata per le colline sul confine occidentale della Sierra Nevada, sarebbe certamente stata accompagnata da una colonna sonora con clarinetto, tromba e basso elettrico Fender”.
E il giornalista racconta la vigilia della consegna della moto, a partire dall’abbigliamento: “mi sono procurato un casco di un giallo fosforescente da far lacrimare gli occhi, un elegante giubbotto in pelle e pantaloni rinforzati, oltre a un paio di guanti invernali, guanti leggeri, e stivali sportivi. Inoltre, mi sono preso una giacca a tre strati dedicata agli amanti dell’avventura, in saldo presso il mio concessionario locale, e un paio di ingombranti stivali impermeabili”. “Così equipaggiato, mi sono presentato all’esame teorico e mi sono iscritto al corso base per motociclisti della Motorcycle Safety Foundation, in modo da ottenere la patente senza dover superare l’esame statale”.
Mi sono detto: “Se l’esperienza mi spaventerà a morte, non mi vergognerò ad ammettere la sconfitta. Sarà una buona storia e restituirò la moto a Guzzi, con le mie scuse”…Così iniziò l’Anno dell’Oca per Davey. “Nei prossimi 12 mesi frequenterò il mondo delle moto, sperando di capire come guidare la moto ti faccia diventare un automobilista migliore. Aspettatevi fatti buffi, idee pazze, contrattempi, viaggi e foto della piccola Guzzi Verde in luoghi interessanti del West. E Robert, se mai leggerai questo testo… Grazie fratello! Ci sono voluti circa 30 anni, ma adesso ti capisco. Ti capisco davvero”.


Photography by Davey G. Johnson

Alla fine di ogni puntata (la prima pubblicata a gennaio, la seconda in aprile, la terza a settembre), il giornalista annota qualche riflessione, come queste all’avvio “dell’esperimento di motociclismo”:
Quello che ho imparato: Hai un sogno nel cassetto? Datti da fare! Gli anni passano.
Non fare come me: Se credi di volere una moto, non aspettare di arrivare a 40 anni per provarci. Le ferite guariscono prima quando sei più giovane.

Nel secondo episodio racconta gli errori tipici dei “pivelli” al corso di guida per motociclisti, del successo all’esame finale, l’arrivo della Moto Guzzi V7 e i primi tour in sella “su strade secondarie, lontano dal traffico delle superstrade…guidando piano sulla Auburn-Folson, poi la State Route 49 verso Placerville”, degli imprevisti e delle buche, della guida al buio e sotto la pioggia, della paura e della determinazione. Insomma, di tutto quello che affronta un vero motociclista!


Photography by Davey G. Johnson

Riflessioni dopo il secondo episodio.
Quello che ho imparato: su una moto, essere rilassati non è semplicemente un bene, è una necessità.
Non fare quello che ho fatto io: se è in arrivo un temporale, non pensare di poterlo evitare. Vestiti in modo appropriato.


Photography by Davey G. Johnson

Nella terza puntata la vita si fa dura per il neo-motociclista Davey: disavventure (con rottura dello specchietto della moto) e voglia di andare in libertà, tra il delta del fiume Sacramento, la highway 12, nel difficile tratto di strada tra le Montezuma Hills e Suisun City, e poi Bodega Bay e Napa County, affrontando temperature a rischio ipotermia.


Photography by Davey G. Johnson

“Andavo ancora per tentativi, ero nuovo e avevo paura, ma ero sempre determinato ad arrivare a un giorno quando tutto sarebbe andato liscio. Ad arrivare a un giorno quando stare in sella non sarebbe stata una lotta continua. Ero stranamente convinto che quel giorno sarebbe arrivato, solo che non sapevo quando”, commenta Davey, che si sta rivelando un motociclista-apprendista davvero tenace e coraggioso.


Photography by Davey G. Johnson

Riflessioni dopo il terzo episodio.
Che cosa ho imparato: tensione e incertezza sono la rovina del motociclista. Ma se si è certi che la fiducia verrà, la fiducia verrà.
Non fare come me: evitare di tenere le barre del manubrio come in una stretta mortale. Il consiglio più prezioso che ho sentito sul tema è quello di trattenere i grips come se fossero…uccellini.


Photography by Davey G. Johnson

MORE ON “CAR AND DRIVER”:

Aspettando la prossima puntata, qui i weblink agli articoli originali di Davey G. Johnson.

FIRST:
blog.caranddriver.com/year-of-the-goose-part-1-an-experiment-in-motorcycling

SECOND:
blog.caranddriver.com/year-of-the-goose-part-2-educational-anxiety-and-rattlesnake-bar

THIRD:
blog.caranddriver.com/year-of-the-goose-part-3-the-graceless-art-of-crashing-in-the-rain
Adventure

DOVE OSA IL GUZZINO V35 II:
CARLO ALBERTO DUE’ A MOSCA

DALLA TOSCANA IN DIREZIONE EST, ATTRAVERSANDO LA RUSSIA FINO A SAN PIETROBURGO E RITORNO VIA FINLANDIA: 7.50O CHILOMETRI, TRE SETTIMANE D’ESTATE IN SELLA ALLA MOTO GUZZI VINTAGE, TRA PAESAGGI MOZZAFIATO E STRADE PAZZESCHE. ED ORA SOGNA UNA STELVIO 1200 NTX

Difficile tenerlo fermo: Carlo Alberto Dué è un grande appassionato di viaggi e di moto. L’avevamo conosciuto già nel 2011, quando affrontò il più estremo dei raid motociclistici invernali, il “Krystall Rally”, in Norvegia, che si svolge in febbraio. Ci andò in sella al maxi scooter Piaggio MP3 250, insieme con l’amico Alessandro Matteoni sul Gilera Fuoco 500 e il fotografo Valerio Carpini. La “pazza sfida” era dimostrare alla community dei riders che si poteva arrivare a Gol, nel profondo nord norvegese, sul lago Krystall, anche in scooter. Il concessionario Mototeram di Pisa sostenne il raid, e i tre viaggiatori percorsero 3.000 chilometri in condizioni estreme, tra strade ghiacciate e bufere di vento, con temperature tra 15 e 30 gradi sottozero. Poteva bastare, no? Macchè. Ecco l’ultima avventura di Carlo Alberto in terra russa.

IL VIAGGIO: DIREZIONE EST

Carlo, detto “Carlone” (superlativo meritato per stazza, simpatia e spirito d’avventura), quest’estate ha inforcato la sua amata e gloriosa Moto Guzzi vintage V35 II (modello conosciuto come “Guzzino”) e con l’amico Paolo su altra moto son partiti in direzione Russia, contando sul grande supporto del Moto Guzzi Club “Aquile Etrusche” di Venturina Terme (provincia di Livorno), amena località dove vive Carlone (41 anni, originario di Pisa). Alla redazione di Wide aveva annunciato il viaggio, chiedendo riferimenti su dealer moscoviti cui rivolgersi in caso di necessità per assistenza tecnica. Da aprile 2015 il nuovo importatore Aprilia e Moto Guzzi a Mosca è Motorro LLc.: Mr. Ilkov e il suo team erano stati preallertati, ma la “buona stella” di Carlone ha fatto sì che il suo Guzzino, vetusto quanto resistente, non abbia avuto bisogno di assistenza tecnica. Racconta Carlo Alberto: “Io e il mio amico Paolo questo viaggio l’avevano in testa da anni, direzione Est: a Vladivostock, e da lì in Giappone dove ci aspettavano degli amici; ma arrivati a Mosca, le nostre risorse economiche erano esaurite e siamo dovuti rientrare, seppure a malincuore”. Il percorso di andata: Venturina/Toscana, Austria, Repubblica Ceca, Polonia (con sosta ad Auschwitz), Lituania, e poi dalla Lettonia siamo entrai in territorio Russo, e quindi siamo giunti a Mosca dopo 4.000 km, proseguendo poi fino alla bellissima San Pietroburgo”. Bagaglio parco (giacca, pantaloni, guanti, t-shirt firmate Moto Guzzi), casco e provvidenziale ruota di scorta (che è stata la salvezza dopo una foratura). Velocità media max 110 km/h, percorrenze di 600 km al giorno e al tramonto “campo base” in ostelli o alberghetti a basso costo. “Di solito piove spesso nei territori russi d’estate, ma siamo stati fortunati: tempo splendido e ventilato, 25 gradi di media. Al ritorno abbiamo tagliato via terra attraverso la Finlandia, poi traghetto da Helsinki per sbarcare a Lubecca, proseguendo per Berlino dove abbiamo sostato da amici, infine Norimberga e rientro, dopo tre settimane fantastiche, non senza sosta obbligata – prima di tornare in Toscana – a Mandello del Lario, patria di Moto Guzzi”.

LA MOTO: INCREDIBILE GUZZINO

Continua Carlo Alberto: “Il mio Guzzino si è comportato egregiamente. Solo nel tratto tra Mosca e San Pietroburgo la trasmissione chiedeva attenzione: un meccanico mi ha saldato un pezzo di ricambio e non ha voluto neanche un soldo, tanta era la sorpresa di lavorare sulla Moto Guzzi. Che si è fatta notare dappertutto, con gli altri motociclisti incontrati on the road che ci salutavano amichevolmente (ho visto anche una Moto Guzzi Griso, e mi sono commosso). E’ consueto nella community di motociclisti salutarsi con lampeggi a distanza di un chilometro prima di incrociarci; ma alcuni russi (che, considerando il clima, possono usare la moto solo due mesi l’anno, e la usano tantissimo in quei due mesi), ci hanno addirittura scortato per uscire da Mosca (noi avevamo solo una cartina, niente gps!). Pensavamo erroneamente che fossero inospitali, invece no. E poi, altra piacevole sorpresa: Russia piuttosto economica: 7 euro per un pieno di benzina, altrettanti per un pasto completo. Straordinari soprattutto i luoghi attraversati, viaggiando in una natura allo stato brado”. La difficoltà maggiore? “Le strade di grande comunicazione sono gratis, rischiose però di notte, non si sa mai quali ostacoli si possono incontrare. Il problema più grosso sono stati i lavori in corso ‘devastanti’, con dislivelli tra le corsie anche di 25 centimetri, ve lo immaginate il Guzzino affrontarli? Considerate anche che sono alto 1.95 e peso 180 kg, temevo si schiantasse il telaio su quei dislivelli. Eppure ce l’ha fatta, superando sollecitazioni pazzesche”.
IL MARCHIO DELL’AQUILA, PASSIONE DI FAMIGLIA

Già collaudatore e autista di scuolabus, Carlone ha ereditato dai nonni la passione per le due ruote. “Quello paterno Otello era motorista alla Piaggio e metteva a punto i motori stellari PX; il nonno materno era Guzzista e aveva una MG Airone 250; insomma, l’aquila di Mandello ha sempre volteggiato nella nostra famiglia”. Continua Carlone: “Ho sempre avuto desiderio di superare i confini; dal primo viaggio in moto ai tempi del liceo ad oggi sono in sella da 25 anni”. In questi decenni, Duè – che non ha mai avuto un’automobile! – ne ha fatti di chilometri, partecipando anche a raduni motociclistici estremi: “Dai 18 anni, con la Guzzi Le Mans 1 (conosciuta come “l’anziana”) dello zio, ha viaggiato attraverso l’Europa; poi altri viaggi su MG V11 Sport prima serie e con il MG Daytona 1000 a Capo Nord nel 2008, e due Isola di Man nel 2007 e nel 2011 per assistere al leggendario Tourist Trophy. Nel frattempo, il Guzzino del babbo Luciano (del 1985, il motore 350cc era arrivato a 250 mila km, ancora funzionante ma stanco, l’abbiamo “rivampato” con un 500cc), da ‘seconda moto’ è diventata la prima anche per i viaggi, senza aver mai smesso di essere le mie gambe!”. Col Guzzino Carlone è stato all’Elenfantentreffen (celebre motoraduno invernale) nel 2008; nel 2010 ai raduni moto in Francia e al Sziget Sound Festival che si svolge ogni anno sull’isola di Óbudai-Sziget (in mezzo al Danubio), a Budapest, in Ungheria; poi altri due tosti Raduni dell’Elefante, nel 2010 e 2015. “La mia V35 non si è mai fermata, sempre in strada. Pregio: semplicità costruttiva, ossia sai che te la cavi sempre, io del mezzo mi sono sempre fidato”. Solo nel 2009 il Guzzino non era con lui per il viaggio “coast to coast” negli USA con moto a noleggio, inseguendo il mito di Easy Rider. “Gli americani, al sentire che ero italiano, mi citavano subito i brand nazionali Moto Guzzi e Aprilia, mi ha fatto piacere”.
SOGNANDO MOTO GUZZI STELVIO NTX

Carlone ammette: “Da questo viaggio son tornato con un gran desiderio di una Guzzi Stelvio, moto no limits, con cui andare davvero dappertutto. Me lo disse alla partenza il mio amico Antonio Paparo (titolare del concessionario “Non solo moto” di Venturina, anche sede del Moto Guzzi Club Aquile Etrusche): ‘Carlone, col Guzzino vai e riesci pure a tornare, ma dopo 200 km avrai voglia di una Stelvio’. Beh, aveva ragione!”. In settembre, ritornato dal viaggio, abbiamo incontrato Carlo Alberto Duè a Pontedera durante una visita al Museo Piaggio. Carlone conferma: “Amo il Guzzino, ma di una Moto Guzzi Stelvio 1200 NTX ho proprio ‘bisogno’ per continuare a viaggiare. Durante l’ultimo raid in Russia (traffico elevato, soprattutto di camion, per scarse ferrovie), ho capito il senso dell’enduro per affrontare tutte le strade, anche non asfaltate; lì ho visto le moto stradali patire, mentre le enduro, pur cariche di bagagli, ma robuste e ben dimensionate, si sfilavano da ogni difficoltà e nulla le fermava, neppure i salti di corsia di 25 centimetri!”.

Community

MOTO GUZZI WORLD CLUB:
GLI AMICI DELL’AQUILA NEL MONDO

La passione per Moto Guzzi è antica quanto la sua storia, lunga 94 anni. Numerosi clubs di Guzzisti, infatti, si sono formati nei decenni, e molti sono riuniti nel Moto Guzzi World Club, costituito ufficialmente il 5 dicembre 2002 (primo consiglio direttivo: Mario Arosio, Presidente; Alis Agostini, titolare della Concessionaria Agostini di Mandello del Lario; Stefano Bonacina, Presidente del Moto Guzzi Club Mandello del Lario; Bruno Scola titolare della Concessionaria di Carate Brianza), per volontà di Moto Guzzi. L’attuale direttivo: Mario Arosio, Philip Chircop, Paolo Racano, Michele Sfratta, Massimo Vasquez–Giuliano. Al MGWC aderiscono attualmente circa 60 sodalizi italiani ed esteri, con migliaia di soci e simpatizzanti. E, oltre a questi clubs, decine di altri sono attivi in tutto il mondo, alcuni con “mono passione” per un modello, come i fans della Griso o quelli della vintage Sport 15 del Clan del Volano. Senza contare gli innumerevoli blog dedicati al marchio dell’aquila. Insomma, l’amore per le moto di Mandello non conosce limiti né confini. Il MGWC organizza ogni anno raduni e trofei di gran richiamo: Trofeo Moto Guzzi (in pista, sui migliori autodromi italiani); Mondo Moto Guzzi che include il V7 Day; il raduno Area Mediterranea, alla scoperta di luoghi e culture in Italia e all’estero; inoltre, MGWC collabora all’organizzazione degli eventi Moto Guzzi Open House a Mandello.

MOTO GUZZI WORLD CLUB 2014

Vintage Guzzi

Ed ecco qui citati in rapida carrellata i clubs attualmente aderenti al Moto Guzzi World Club: organizzano viaggi, raduni, incontri conviviali e partecipano agli eventi ufficiali MG. Contatti sul web e sui social network.

IN ITALIA. “Moto Guzzi V7 Club Italia - Cilindri Italiani” riunisce gli appassionati delle mitiche Guzzi V7 ed è nato nel 1999 (sede: Bagnocavallo, Ravenna). “Moto Guzzi Club Galli Cisalpini”, fondato nel 2000, ha sede a Collegno (Torino). Piemontese anche “Manipolo Guzzista” di Torino. “MGC Salerno Aquila Felix”: fondato nel 2007 a Mercato San Severino (Salerno). “Quelli del California”, appassionati in prevalenza al mitico modello California, dal 2014 a Caserta. Giovane anche il sodalizio “Anonima Guzzista” sorto nel 2012 a Sanremo.

Risale al 2004 invece la nascita del “Guzzi Club Easyriders” con sede a Caiazzo (Caserta). L’Associazione motociclistica O.N.L.U.S. “Aquile dello Ionio” si costituisce nel 2010, con sede a Nunziata di Mascali (Catania). “1000 SPIII Group” riunione i possessori della “mitica tourer” di Mandello, con blog dedicato. “Aquile Aretusee” è un club nato in collaborazione con la concessionaria Siracusa Motorsud. I “Guzzisti dell’Etna” si incontrano ad Acireale (Catania). “Moto Guzzi Bari Club” è sorto nel 2008, con sede nel capoluogo pugliese. “Stormo Guzzista Pescara” si costituisce nel 2011 a Montesilvano (Pescara). “V7 Touring Club” è nato nel 2011 ad Avezzano, Abruzzo. Il “Motor Bike Guzzi Club” nel 1996 a Senago (Milano). Il “Moto Guzzi Roma” è attivo nella capitale dal 2003. “Moto Guzzi Club Capo di Leuca” dal 2010, ad Alessano (Lecce). “MGWC Rimini” dal 2003. “Motoclub Le Aquile Palermo”, nato nel 2003 nel capoluogo siciliano. “Il Triangolo delle Aquile Guzzi Club”, Lucca Versilia Garfagnana, è nato nel 2001, ritrovo a Viareggio (Lucca). “Moto Guzzi Club Vizzolo” dal 1992 a Vizzolo (Milano). “Guzzi Club Motosport Zingoni” attivo dal 2001 a Empoli (Firenze). Le “Aquile Sannite” volano dal 2008, San Salvatore Telesino (Benevento). “Moto Guzzi Club Campo dei Galli”, attivo dal 1994 (Campogalliano, Modena). “Aquile nel Delta”, sezione MG del MC Delta F.M.I. (2008, Migliarino, Ferrara). “Aquile Etrusche Moto Guzzi Club” dal 1998, a Venturina (Livorno). “Aquile del Conero”, dal 2007, Ancona. “Anima Guzzista”, dal 2001, Capriate San Gervasio (Bergamo). “Guzzi Club Reggio Calabria”, fondato nel 1994 nel capoluogo calabrese. “Guzzi Club Dolomitico”, fondato nel 1994, sede ad Appiano sulla Strada del Vino (Bolzano). “Aquile della notte”, dal 2003, Forlimpopoli (Forlì). “Aquile del Seprio”, dal 2002, Cardano al Campo (Varese).

ALL’ESTERO. “Squadra Guzzista” sta per compiere 10 anni di attività; fondato nel 2006, ha sede a Ronchester, Kent, UK. “Penya Guzzi Cat” è un club ancora più longevo, fondato nel 1998 a Llica D'Amunt, Barcelona, Spagna. “Moto Guzzi Malta Club” fondato nel 2009, con sede ad Attard, Malta.

Il “Moto Guzzi Klub Danmark” è nato nel lontano 1981 (attivo da 34 anni!), ha sede a Hvalsoe in Danimarca. Più giovane l’altro club danese, il “Moto Guzzi Danmark”, sorto nel 2012 a Hareskovby. Pronto a festeggiare il primo quarto di secolo il “Moto Guzzi Club Paderborn”, fondato nel 1991 con sede a Bentfeld NRW, Germania. Veterano il “Moto Guzzi Club Belgium”, fondato nel 1981, di Oud Turnhout Antwerpen, in Belgio. Nato nel 2011, il “Moto Guzzi Club Albania” di Tirana. E’ della Repubblica Ceca il “Moto Guzzi Bohemia”, nato nel 2006.

6° Moto Guzzi Club Bohemia
“MK Moto Guzzi Slovenia” di Ljubljana è attivo dal 1999. I francesi “Les Amis Guzzistes” dal 2010 si ritrovano a Villebon sur Yvette, IDF in Francia. Da vent’anni c’è “Hellenic MG Club”, sorto nel 1995 ad Atene. In Grecia c’è anche “Guzzisti Hellas, club nato nel 2012 nella capitale greca. “GuzziTube” è sorto nel 2008 a Tonbridge, Kent, United Kingdom. Svizzero è il “Guzzi Fan Leman”, fondato nel 1988 a Lausanne Romandie. Il “Guzzi Club Poland”, fondato nel 2002 a Varsavia, opera a livello nazionale. Così come il “Gruppo Moto Guzzi Finlandia”, fondato nel lontano 1982 a Hyvinkaa. E come “España Moto Guzzi Club”, fondato nel 1996 a Saragozza. “Amicale Motoguzzistes” è francese di Les Settons Monsauche, attivo dal 1990. In Australia, sin dal 1981, sono attivi il “Moto Guzzi Club of Victoria” di Collingwood Victoria, il “Moto Guzzi Club of Queensland” di Albion, fondato nel 1982, e dal 1996 “Italian Motorcycle Club Tasmania”. In Nuova Zelanda, ad Auckaland, sin dal 1979 c’è “IMOC.NZ.inc” (“Bike Italian”: Italian Motorcycle Owners Club NZ” (36 anni di attività!). In Giappone, “Moto Guzzi Owner’s Club Japan”, a Suginami-ku Tokyo, nato nel 1985 (30 anni!). Dal 2001 negli States, a Malibu, California, c’è “GuzziTech.com”.

FONTE E INFO:
www.motoguzziworldclub.it

“THE CLAN”: PASSIONE SENZA CONFINI

Nello scorso numero di Wide (n. 4-2015) abbiamo dedicato questa rubrica a “The Clan”: è la community ufficiale worldwide “di veri motociclisti, dove condividere l’orgoglio di essere un Guzzista; e rappresenta l’accesso preferenziale al mondo Moto Guzzi”. La community è stata lanciata con successo all’evento Moto Guzzi Open House dell’anno scorso e, alla recente edizione 2015, ha festeggiato il suo primo compleanno registrando un continuo aumento delle adesioni.

INFO:
www.theclan.motoguzzi.com

PROSSIMI EVENTI E RADUNI

THE BEST VIDEOS OF THIS ISSUE

BASSA CALIFORNIA:
APRILIA CAPONORD 1200 ABS SECONDO MOTOGEO

L’americano Jamie Robinson di MotoGeo, autore di appassionanti video sul mondo dei motori e delle moto (ride avventurosi, test e comparative), per la serie “MotoGeo Review” ha dedicato un bel filmato ad Aprilia Caponord 1200 ABS, nella completissima versione Travel Pack. Una vera compagna di viaggio per ogni strada, tecnologicamente avanzata, potente e affidabile.

Aprilia Caponord 1200 ABS - MotoGeo Review
L’esperto Jamie se l’è portata un po’ in giro per la Baja, testando la moto su ogni tipo di terreno, descrivendone caratteristiche tecniche ed equipaggiamento (ma è da aggiornare l’adesivo sulla moto che ricorda gli allori del brand italiano nel racing: oggi sono 54 i titoli mondiali di Aprilia!). Alla fine Jamie decreta: “La Caponord è un’ottima scelta, ideale per il touring”. Se lo dice lui, c’è da credergli. E si vede che gli piace guidarla. Thanks Jamie!

L’AVVENTURA DELLA CAPONORD ALLA “BAJA 1000”

Baja 1000 Aprilia Caponord - MotoGeo Adventures
Lo scanzonato Jamie, ancora in sella ad Aprilia Caponord 1200, è andato a curiosare alla “Baja 1000”, massacrante rally raid che si svolge in Messico, nella penisola della Bassa California, sin dal 1967. Il relativo video, realizzato per la serie “MotoGeo Adventures”, offre splendide immagini su panorami e strade messicane e uno sguardo simpatico e originale sull’evento. Prossimi appuntamenti con la Baja 2015 (Score International off-road racing): 5 novembre, qualifiche; 19-21 novembre, 48th Bud Light Score Baja 1000.

INFO:
www.motogeo.com

MY BIKE MOVIE

INDIA: L’APRILIA RSV4 DI ALI’

my bike movie

Alì è un giovanotto appassionato di moto che vive nello stato indiano di Gujarat. Quando la sua fiammante Aprilia RSV4 gli è stata consegnata a casa, la notizia si è sparsa per tutto il villaggio. Amici e parenti sono accorsi per assistere all’evento, documentato da alcune clip video. La prima è dedicata all’arrivo della RSV4 inscatolata, poi la prima messa in moto (un po’ timida da parte di Alì, ma c’era il tecnico del dealer Aprilia ad assisterlo passo per passo), e infine terza clip sul suo primo giro in sella alla moto italiana, con cui cominciare a prendere confidenza (ma sarebbe meglio, per la sua sicurezza, che indossasse il casco).
Tre piccole clip senza pretese, ma molto viste (oltre 77 mila click) e commentate: chi lo canzona un po’ per la prima messa in moto insicura, chi gli chiede quanto ha pagato la moto e dove sono i dealer Aprilia in India, chi gli dà consigli di guida. Alì risponde imperturbabile ai commenti, volendo soprattutto condividere con il popolo del web un avvenimento importante della sua vita: acquistare una moto Aprilia, tra i brand più blasonati del motociclismo mondiale, forte di 54 titoli mondiali racing, è una scelta niente affatto timida! Anzi! Nel frattempo, da quei primi giorni ad oggi, siamo certi che Alì sia diventato un provetto motociclista in sella alla RSV4.

  • my 2013 aprilia rsv4
  • my 2013 aprilia rsv4 first time starting up
  • delivery of my aprilia rsv4 in india

JOHN ABRAHAM: LA STAR DI BOLLYWOOD SU APRILIA RSV4

Il bell’attore e top model indiano John Abraham (il golden boy di Bollywood, eletto nel 2011 “India’s Most Sexiest Bachelor”, lo scapolo più sexy dell’India) è il biker Kabir nel film “Dhoom” (primo di una trilogia di action movies campioni di incassi al box office per 110 milioni di dollari!), che ha fatto conoscere il mondo delle moto al vasto pubblico indiano. Il popolarissimo John (42 anni, nato a Kochi, nello stato del Kerala), appassionato motociclista non solo per motivi di set, qualche tempo fa è stato “premiato” da Piaggio India con un’Aprilia RSV4 1000cc, di cui si dichiara orgoglioso proprietario. In questo video di Bollywood News il momento della consegna, ripreso dai media nazionali.

John Abraham Gifted Super Bike Aprilia RSV4 By Piaggio India

TU E LA TUA MOTO
SU WIDE!


Per i veri riders la propria moto, di qualunque età, è un oggetto di culto, che viene coccolato, curato, conservato; di cui essere orgogliosi, compagna di viaggi e di avventure. A quanti saltano ogni giorno in sella alla propria moto nuova, a quanti conservano con amore quella “ereditata” in famiglia, a quanti curano con amore una moto d’epoca, WIDE dedica la rubrica
“My Bike Movie”.

MAKE YOUR
BIKE MOVIE!

Riprendi la tua moto – Aprilia o Moto Guzzi che sia – e raccontaci, in un breve video, che cosa rappresenta per te. Puoi narrarne la storia o raccontarci un viaggio che avete fatto insieme. Puoi montare immagini di vita quotidiana o far rivivere le emozioni che avete condiviso. Il tuo video verrà visionato e, se selezionato, apparirà su Wide, nella nuova rubrica “My Bike Movie”, per presentare a tutti gli appassionati worldwide te la tua moto, la più speciale al mondo. Perché ogni storia di moto è una storia unica.

Invia la tua clip video a: wide@piaggio.com