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WIDE REWIND
BY 03/15

SIR BRADLEY WIGGINS,
IL CAMPIONE CHE AMA VESPA

SETTE MEDAGLIE OLIMPICHE NEL CICLISMO, PLURICAMPIONE DEL MONDO, DOMINATORE DEL TOUR DE FRANCE. IL BARONETTO INGLESE E’ ANCHE UN APPASSIONATO DI VESPA

Sir Bradley Marc Wiggins, inglese di Gand dove è nato 35 anni fa, è un “pistard” e ciclista su strada, tra i massimi campioni del mondo. Il suo palmarès è ricco di ori olimpici e titoli mondiali; dominatore delle massime competizioni internazionali, dal Tour de France al Giro d’Italia. Su pista ha vinto tre ori olimpici nell'inseguimento, uno nel 2004 ai Giochi di Atene e due nel 2008 ai Giochi di Pechino, oltre a sei titoli mondiali, mentre su strada si è aggiudicato il titolo olimpico nella gara a cronometro ai Giochi di Londra del 2012 e ai Campionati mondiali del 2014 e la vittoria finale al Tour de France 2012. È professionista dal 2001. Insomma, negli ultimi 15 anni ha vinto di tutto e di più. Di recente ha dichiarato di voler abbandonare il ciclismo su strada per concentrarsi nelle competizioni su pista, ed ha ancora voglia di vincere.
Infatti, il 7 giugno 2015 al Lee Valley VeloPark di Londra il Baronetto ha conquistato il nuovo Record dell’Ora: 54,526 km dopo 218 giri di pista. Il precedente, stabilito solo 37 giorni prima, apparteneva al connazionale Alex Dowsett (52,937 km.).
Nelle interviste Sir Wiggings non parla solo di sport, ma anche delle sue passioni oltre le competizioni ciclistiche: la musica, le chitarre (ha pezzi rari come una Gibson 345 del 1960) e gli scooter, Vespa soprattutto, rivelando una predilezione per i veicoli d’epoca.

Non manca di farsi fotografare in sella allo scooter italiano dalle riviste patinate (come Esquire). Elegante, dall’inconfondibile British style, il baronetto racconta di avere, tra le altre, una Vespa PX 125 del 1979. Ricorda come rimase colpito, quand’era bambino, nel vedere i giovani – nei sabato sera londinesi – ritrovarsi e andare in giro in gruppo sugli scooter, dalle eleganti cromie bi-colori, sfoggiando look impeccabili. Stile Mod, per intenderci: da “Modernist”, movimento culturale nato negli anni ’50 a Londra, al top negli anni Sessanta, consacrato dal film “Quadrophenia” con Sting, che sta rifiorendo in questi ultimi anni; e al “new Mod style” è spesso associato proprio il campione Wiggins. Tornando ai ricordi, al piccolo Bradley di allora piaceva molto una sensazione che gli pareva di cogliere tra i Vespisti: “il senso di appartenere a qualcosa”. Verissimo. Quel sensibile bambino inglese (che sarebbe poi diventato un campione mondiale) aveva colto in pieno lo spirito di Vespa, evergreen da quasi 70 anni: la magica capacità di unire in amicizia generazioni e generazioni di giovani di ogni continente. Non è poco.