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PRODOTTO
EICMA 2015 SPECIAL REPORT

MOTO GUZZI MGX-21 FLYING FORTRESS:
DARK, ELEGANTE, POTENTE

PROSEGUE L’EVOLUZIONE DI MOTO GUZZI MGX-21, IL PROTOTIPO PRESENTATO L’ANNO SCORSO CHE HA RACCOLTO CONSENSI E INTERESSE DA PARTE DELLA CRITICA E DEL PUBBLICO. LA BANDIERA TECNOLOGICA TRA LE CRUISER DI MOTO GUZZI VANTA UN EQUIPAGGIAMENTO DA FUORICLASSE E DIVENTA UNA VERA BAGGER, PUR RIMANENDO SEMPRE FEDELE PER STILE E SOLUZIONI TECNICHE ALL’ORIGINARIO PROGETTO CHE È STATO CAPACE DI STUPIRE TUTTI

Futuristica ed esclusiva, prodotta in un numero limitato di esemplari, sarà prossimamente prenotabile online. Primo contatto con l'asfalto dall'8 al 14 agosto 2016 allo Sturgis Motorcycle Rally, il più famoso bikers event statunitense, da 75 anni l'appuntamento più cool per decine di migliaia di motociclisti e per le migliori moto della storia

MGX-21 è la più anticonformista, ricca e tecnologica delle grandi cruiser 1400 costruite a Mandello del Lario. È l'ultima illustre rappresentante della capacità di Moto Guzzi di realizzare motociclette uniche sin dal 1921, rigorosamente assemblate a mano, come pezzi unici da collezione. Moto Guzzi è uno dei marchi più nobili del motociclismo mondiale e durante la sua storia quasi centenaria è stata in grado di produrre motociclette che spesso hanno anticipato i tempi e indicando nuove vie che poi avrebbero percorso tutti. Dai circuiti alle strade di tutto il pianeta, ha mantenuto intatta la propria anima italiana senza compromessi. Forte dei suoi valori unanimemente riconosciuti, Moto Guzzi è oggi in grado di interpretare le contaminazioni e gli stimoli che la cultura motociclistica propone in maniera sempre personale e unica. MGX-21 è l'ultimo esempio di originalità e coraggio tradizionalmente patrimonio di Moto Guzzi. MGX-21 è dedicata agli amanti delle motociclette esclusive, a coloro che vogliono emozionarsi, prima ancora di intraprendere il viaggio, osservando la maestosità di questa prestigiosa moto italiana appoggiata sulla stampella laterale. MGX-21 sembra invitare ad allacciare il casco e partire, puntando il dito su un luogo qualsiasi della mappa stradale. Le emozioni che già sono forti prima di accomodarsi a bordo, si moltiplicano quando il bicilindrico trasversale aV di 90° si avvia: dalle rive del Lario alle frontiere del mondo, il viaggio è scandito dal ritmo dei colpi degli enormi pistoni del big block dell'aquila.

Miguel Galluzzi, che a Pasadena in California dirige il PADC (Piaggio Advanced Design Center) racconta così la genesi della nuova spettacolare Moto Guzzi: “Come ci immagineremmo nell'impresa di attraversare un continente intero in sella a una Moto Guzzi? È questa la prima domanda che ci siamo posti e la risposta immediata è stata, a bordo di una California 1400, un classico che si è appena rinnovato. Ma abbiamo voluto spingere oltre il nostro pensiero, i nostri sogni, facendo un salto nel futuro. Ci siamo avventurati a immaginare un modo diverso di viaggiare, più cool, come direbbero gli americani. E abbiamo immaginato che Moto Guzzi disegnasse e costruisse una sua bagger. Come avrebbe potuto essere? Come avrebbe potuto, un progetto come questo, abbeverarsi al migliore design italiano? Così il pensiero e l'ispirazione sono corsi a maestri e capolavori del nostro design, penso a Bertone, alle sue straordinarie Alfa Romeo BAT degli anni '50, quando questi pazzi italiani interpretarono il gusto americano per le forme estreme come le pinne e tradussero in prezioso metallo i sogni più arditi, combinando magistralmente la creatività italiana col pragmatismo americano. E naturalmente abbiamo pensato agli spazi infiniti, a strade dritte verso orizzonti lontani, ai record di velocità strappati sulle distese di laghi salati, al viaggio senza meta e senza frontiere. Così un'immagine sfocata ha iniziato ad avere una forma definitiva, così è nata MGX-21 Flying Fortress”.

LA BAGGER UNICA PER DESIGN, QUALITA’ COSTRUTTIVA E CURA DEL DETTAGLIO

Moto Guzzi MGX-21 Flying Fortress - Walkaround @ EICMA 2015

Presentata l'anno scorso quale prototipo di un'avveniristica, seducente e possente unbagger, MGX-21 si presenta oggi in una versione molto prossima alla definitiva che arriverà presso i concessionari nel 2016. L'aspetto subito evidente è anche del tutto eccezionale: le caratteristiche tecniche e stilistiche del prototipo, che dal momento della prima presentazione avevano stupito tutti, sono rimaste assolutamente intatte. Non è un dettaglio marginale, visto che dalla versione prototipale a quella di produzione di una motocicletta di solito i cambiamenti risultano essere quasi sempre molto importanti. Nel caso di MGX-21 anzi si è aggiunto un particolare considerevole: la raffinata Moto Guzzi diventa una bagger, guadagnando una coppia di motovaligie laterali, la cui presenza non snatura quella purezza di design vantata dal prototipo, inserendosi in maniera totalmente armonica nello stile della coda. Il design di MGX-21 non lascia certo indifferenti e, come su tutte le Moto Guzzi, parte dalla valorizzazione della meccanica del big twin trasversale a V di 90°, con i due grossi cilindri che sembrano letteralmente esplodere fuori dal serbatoio, contribuendo a rendere la vista laterale notevolmente più bassa e filante. La verniciatura rossa dei coperchi in alluminio delle teste concorre a sottolineare la forza che questo propulsore è capace di esprimere, anche nella sua estetica. Bassa dietro e sollevata sul davanti, grazie al maxi cupolino dal design deciso e distintivo, MGX-21 assume l'aspetto di una grande, tecnologica e lussuosa motocicletta capace di macinare chilometri in souplesse. Non vuole certo passare inosservata ma, al contrario, aspira a catalizzare gli sguardi sulle sue forme originali e sull'aspetto notturno e misterioso fortemente voluto dai designer del PADC (Piaggio Advanced Design Center), il centro stile californiano del Gruppo Piaggio che ne ha concepito i tratti somatici. Per celebrare lo stile così personale, potente e coraggioso, Moto Guzzi ha donato alla nuova MGX-21 l'evocativo soprannome di Flying Fortress. La bagger di Moto Guzzi mantiene la ruota anteriore in lega da 21", ora protetta da coperchi in carbonio con piccole aperture nella zona di intersezione delle razze con il canale. Una scelta stilistica che nasconde il vantaggio tecnico di aumentare la stabilità e la maneggevolezza, grazie al passaggio dell'aria da una parte all'altra del cerchio durante la marcia.

LA BANDIERA TECNOLOGICA DI MOTO GUZZI

Moto Guzzi MGX-21 Flying Fortress en el EICMA 2015

La Flying Fortress si eleva a bandiera tecnologica di Moto Guzzi. La nuova bagger italiana si caratterizza per l'elevatissimo livello di contenuti alcuni dei quali unici e coperti da brevetto, utili ausili per elevare il piacere di guida e il comfort di marcia, oltre naturalmente alla sicurezza. Dietro il cupolino si cela una raffinatissima strumentazione con display monocromatico a matrice di punti e un vero e proprio sistema di intrattenimento; quest'ultimo comprende l'impianto stereo e gestisce il sistema di interfono. La presenza del modulo bluetooth garantisce la completa interazione con device esterne, tra cui lo smartphone, che può essere utilizzato come lettore di brani musicali o per gestire la piattaforma multimediale di Moto Guzzi (MG-MP), una fonte eccezionale di informazioni utili al viaggio. La dotazione di serie è completata da una raffinata gestione elettronica del motore, che include il Ride-by-Wire multimappa, oltre all'ABS a due canali, al traction control regolabile su tre diversi livelli di intervento (ed escludibile) e al cruise control. La nuova Moto Guzzi si distingue anche per la cura certosina e maniacale dei dettagli: gli spettacolari gruppi ottici utilizzano tecnologia a LED, mentre i comandi elettrici al manubrio sono realizzati in metallo. Pur nel rispetto della solida tradizione centenaria, MGX-21 tende una mano al futuro, sfruttando materiali tipicamente impiegati nelle motociclette sportive più evolute. Numerosi sono infatti i particolari realizzati in pregiato carbonio, quali il parafango anteriore, i pannelli del serbatoio, le cover delle motovaligie, il puntale motore e i coperchi della ruota anteriore.

LO STATO DELL’ARTE DELLA TECNICA PER IL MASSIMO PIACERE DI GUIDA

2016 Moto Guzzi MGX-21 Flying Fortress Babe @ EICMA 2015

L'adozione della ruota anteriore da 21” ha imposto una importante evoluzione della ciclistica per garantire livelli elevati di comfort e piacere di guida. In Moto Guzzi si è molto lavorato per definire la nuova geometria di sterzo e assicurare bilanciamento e facilità di guida, conciliando così due qualità difficilmente armonizzabili: il comfort e la capacità di carico di una custom con la dinamicità e le prestazioni da cruiser. La nuova struttura tubolare del telaio a doppia culla chiusa adotta l'ingegnoso sistema di fissaggio elastocinematico del motore sviluppato da Moto Guzzi per eliminare le vibrazioni trasmesse al pilota durante la marcia, tuttavia conservando da fermo quelle pulsazioni generate dalla possente azione dei due pistoni da 104 mm di diametro del big block Moto Guzzi, capaci di emozionare anche il motociclista più scafato, amplificando il carattere "vivo" di questo modello. Il più grande bicilindrico a V mai prodotto in Europa capace di erogare con disinvoltura e precisione oltre 120 Nm di coppia fin dai bassissimi regimi, guadagna la conformità alla normativa antinquinamento Euro 4 e un nuovo gruppo di scarico dai lunghissimi terminali che seguono un andamento rigorosamente orizzontale. Tanta verve è tenuta sotto controllo da un impianto frenante di riferimento nella categoria e degno di una motocicletta sportiva, formato da un terzetto di dischi di grande diametro e da pinze anteriori a quattro pistoncini e attacco radiale.

INFO:
www.mgx21.motoguzzi.com/it

Prodotto
EICMA 2015 SPECIAL REPORT

MOTO GUZZI V9
CARATTERE AUTENTICO

LA GAMMA MOTO GUZZI SI AMPLIA CON L’ARRIVO DI V9, LA CUSTOM DI MEDIA CILINDRATA TOTALMENTE NUOVA, IN DUE VERSIONI BEN DISTINTE PER STILE E CARATTERE. V9 ROAMER E V9 BOBBER SONO LE EASY CRUISER DELL’AQUILA, LEGGERE, FACILI ED EMOZIONANTI COSTRUITE, COME TUTTE LE MOTO GUZZI, A MANDELLO DEL LARIO. V9 ROAMER RACCOGLIE IL TESTIMONE LASCIATO DALLA NEVADA E SI PRESENTA COME LA CUSTOM ELEGANTE E UNIVERSALE.

V9 BOBBER RAPPRESENTA L’ANIMA AUDACE ED ESSENZIALE DI V9. ENTRAMBE SI DISTINGUONO PER L’ECCEZIONALE QUALITÀ DEI COMPONENTI E PER L’ELEVATA CURA DELLE FINITURE.

SU V9 DEBUTTA IL NUOVO BICILINDRICO DI 850 CC EURO 4, DALLE INEDITE CARATTERISTICHE DI COPPIA, FLUIDITÀ E PRONTEZZA CHE CONTRIBUISCONO A ESALTARE LE DOTI CICLISTICHE DELLE DUE CRUISER ITALIANE: STRAORDINARIE COME NELLA TRADIZIONE MOTO GUZZI
Moto Guzzi V9 Bobber Roamer
Nella storia lunga quasi un secolo di Moto Guzzi, le motociclette custom non rappresentano certo una novità: fanno infatti parte di questo segmento alcuni dei modelli più conosciuti, amati e diffusi della produzione di Mandello, tra i quali l’indiscussa regina è la California. Proprio nel solco della tradizione, e del successo, ottenuto da questo modello nato nel 1971, Moto Guzzi progettò e costruì modelli di cilindrata media, adatti a coprire le richieste di una fascia di utenti in notevole aumento. Come la V35 Custom del 1979, sostituita poi dalla più prestante V50, a sua volta rimpiazzata dalla V65 Florida, passando poi per la famosa e apprezzata Nevada, nata nel 1989 sulla base collaudata della V75 del 1985. Fino ad arrivare, nel 2007, alla moderna e stilosa Bellagio. Sono tre le caratteristiche imprescindibili che, nascendo da una cultura motociclistica unica al mondo, hanno attraversato le generazioni di tutte le custom Moto Guzzi:
  • il design fortemente personale, nel quale la particolare e unica configurazione del motore gioca un ruolo stilistico determinante, sempre al centro della scena, così come il sinuoso serbatoio e gli scarichi bassi;
  • il mitico motore bicilindrico trasversale a V di 90°, introdotto nel 1967;
  • il piacere di guida in ogni condizione, concesso dalle riconosciute superiori qualità ciclistiche proprie di tutte le Moto Guzzi capaci di rapire il cuore di generazioni differenti di utenti lungo le strade di tutto il mondo.
La stessa cultura motociclistica anima le due nuove motociclette di Moto Guzzi. V9 Roamer è la custom universale facile e intuitiva, magnifica da esibire e appagante da guidare, ricca di dettagli unici e finiture da fuoriclasse. L’animo più scuro e notturno si chiama invece V9 Bobber, caratterizzata dai grossi pneumatici e dal look total black. Anche le nuove V9 si presentano quindi suddivise in due modelli dalla ben differente personalità, uno più solare e classico, l’altro più misterioso e sportivo, distinzione introdotta da Moto Guzzi già nel 2012 con la California 1400 Touring e la sua versione Custom e, più di recente, proseguita con l’arrivo di Eldorado e Audace.

V9: LA QUALITA’ SI TOCCA CON MANO

Con così espliciti riferimenti di stile e tecnologia presenti in tutta la storia di Moto Guzzi, le nuove V9 non potevano che essere bellissime, divertenti e sicure. In particolare, il massimo sforzo di Moto Guzzi si è concentrato sulla definizione di un design che valorizzasse le scultoree forme del nuovo bicilindrico 850 made in Mandello. Inoltre la massima attenzione è stata posta alla qualità percepita: V9 Roamer e V9 Bobber sono costruite con una cura eccezionale delle finiture e della componentistica. Un nuovo modo di concepire la motocicletta di media cilindrata. Sfiorando le superfici, il tatto percepisce l’ampio uso di materiali nobili come l’acciaio e l’alluminio, mentre le parti in plastica sono ridotte al minimo indispensabile. Il serbatoio a goccia, in metallo su entrambe le V9, dalla capacità di 15 litri, è rifinito con una pregiata verniciatura su cui è applicato il logo Moto Guzzi, protetto da vernice trasparente.

Anche il parafango anteriore e posteriore sono in metallo, come vuole la tradizione custom delle moto di Mandello del Lario fin dagli anni ’70. In leggero alluminio sono realizzati invece i fianchetti laterali, il tappo della benzina e le leve di freno e frizione; perfino i blocchetti elettrici sono in alluminio, così come le pedane forgiate del pilota. I collettori di scarico in acciaio sono protetti da un secondo tubo, il quale, creando un’intercapedine d’aria, contribuisce ad abbassare il calore emanato e a preservare le superfici esterne. Curatissime sono le finiture delle saldature del nuovo telaio e la qualità della verniciatura dello stesso, così come sono certosini i dettagli che caratterizzano il nuovo bicilindrico trasversale a V di 90°, non solo nelle fusioni, ma anche nella sua tinta nero opaco che esalta i marchi Moto Guzzi fresati sui coperchi delle teste in alluminio. Due motociclette da osservare nell’intimo dei loro particolari, da toccare con mano e in grado di trasmettere tutta la tradizione e la cultura costruttiva tipica dei migliori manufatti Moto Guzzi.

V9 ROAMER: LA CUSTOM COSMOPOLITA DI MOTO GUZZI

Una delle caratteristiche che hanno decretato il successo delle custom di Moto Guzzi è sempre stata la polivalenza. La grande California così come la più piccola Nevada hanno accompagnato i guzzisti nelle trafficate aree cittadine e, con qualche accorgimento in più per i bagagli, anche nei viaggi lunghi e avventurosi. La nuova V9 Roamer raccoglie proprio l’eredità lasciata dalla mitica Nevada 750, rimasta in gamma, con opportuni aggiornamenti, per oltre un ventennio. Affascinante, facile, comoda e appagante nella guida, come tutte le Moto Guzzi, V9 Roamer è la custom italiana dedicata ai cittadini del mondo. Il Centro Stile del Gruppo Piaggio ne ha sviluppato il design, anche grazie agli input forniti dal PADC (Piaggio Advanced Design Center) situato a Pasadena (California), laddove nascono le tendenze motociclistiche che poi si diffondono ovunque.

2016 Moto Guzzi V9 Roamer - Walkaround - Debut at 2015 EICMA Milan
V9 Roamer rappresenta al meglio la capacità di abbinare uno stile classico ed essenziale a finiture di elevato livello, esaltando al contempo l’architettura unica del nuovo bicilindrico 850. Curatissimi nel dettaglio sono i nuovi cerchi ruota (da 19” l’anteriore e da 16” il posteriore) verniciati in nero opaco e trattati con una finitura diamantata, così come la nuova strumentazione digitale multifunzione dal singolo quadrante circolare. Il comfort a bordo è garantito da una posizione di guida comoda e decontratta, tuttavia attiva e idonea per sfruttare le qualità ciclistiche di V9 Roamer. La sella lunga con imbottiture, impreziosita dal logo Moto Guzzi cucito con filo grigio, ha un’altezza da terra di soli 775 mm ed è abbinata a un manubrio rialzato cromato e a una corretta collocazione delle pedane in alluminio forgiato. Tale triangolazione offre così a tutti i motociclisti comodità in marcia, facilità di gestione del veicolo da fermo e feeling nella guida dinamica. Continua anche su V9 la felice tradizione di Moto Guzzi di contenere il peso complessivo a livelli minimi. Se già V7 II e California 1400 sono tra le più leggere dei rispettivi segmenti di appartenenza, su V9 il peso di circa 200 kg è un vero e proprio record della classe. La massa ridotta, unita alle splendide qualità ciclistiche di V9 Roamer e alla grande coppia ai bassi regimi offerta dal nuovo bicilindrico 850, regala feeling, maneggevolezza ed emozioni di guida uniche. V9 Roamer è la vera “motoleggera” di media cilindrata, dedicata non solo a chi ama e conosce la cultura motociclistica di Moto Guzzi, ma anche a coloro che hanno sempre apprezzato il design delle motociclette custom, ma non si sono mai avvicinati a causa del peso elevato e della scarsa maneggevolezza di quasi tutte le interpreti del settore.

V9 BOBBER: LA MOTO GUZZI CHE APRE UN NUOVO SEGMENTO

La declinazione di V9 Bobber evoca concetti quali l’essenzialità delle forme, la purezza del design e di conseguenza un certo contenuto di originale sportività, sottolineato anche dal look total black opaco. È la custom sportiva di Moto Guzzi, che effettivamente inaugura il segmento dei bobber di serie di media cilindrata, ove attualmente V9 è l’unica rappresentante. I bobber sono nati negli Stati Uniti nel secondo dopoguerra dalla mano di appassionati piloti e si caratterizzavano per l’eliminazione di ogni particolare superfluo che non servisse per correre veloci sulle piste di terra battuta. Per gareggiare in queste condizioni i corridori erano soliti montare pneumatici oversize, che garantivano un’ampia impronta a terra. In ossequio a tale stile, V9 Bobber abbandona qualsiasi cromatura e verniciatura brillante per sposare dettagli neri opachi. Scuri come la notte sono quindi i fianchetti e il serbatoio del carburante, con l’unica concessione di alcuni richiami grafici in giallo o in rosso opaco. Sono verniciati in “dark matt” anche il gruppo di scarico, gli specchietti ed entrambi i parafanghi in metallo. Quello posteriore è stato accuratamente accorciato e ridotto nelle dimensioni, oltre a prevedere un gruppo ottico molto compatto, contribuendo fortemente alla realizzazione del look minimale di V9 Bobber.

Moto Guzzi V9 Bobber
I cerchi ruota neri opachi, entrambi da 16 pollici, sono finemente decorati col logo Moto Guzzi in grigio, e calzano pneumatici dalle spalle maggiorate (anteriore 130/90; posteriore 150/80). Anche con questa spettacolare gommatura, dal design caratterizzante, la moto mantiene eccezionali doti di piacere di guida e di maneggevolezza. V9 Bobber infatti è una vera Moto Guzzi, e come tale non sacrifica nulla della guidabilità a favore dell’estetica. V9 Bobber differisce da V9 Roamer anche per la posizione di guida più raccolta e sportiva, offerta dal manubrio basso drag bar verniciato nero e dalla sella lunga dedicata. La distanza dal suolo di quest’ultima si attesta a soli 770 mm, e se a questo si aggiunge il peso complessivo eccezionalmente ridotto intorno ai 200 kg, si può facilmente immaginare quale sia il livello di comfort, controllo e piacere di guida che V9 Bobber è in grado di offrire.

NUOVO MOTORE BICILINDRICO 850 MOTO GUZZI

Su V9 Roamer e V9 Bobber debutta una nuova unità motrice, come sempre costruita nello stabilimento Moto Guzzi di Mandello del Lario. Si tratta naturalmente di un bicilindrico trasversale a V di 90° raffreddato ad aria e olio, schema che contraddistingue tutta l’attuale produzione motoristica Moto Guzzi, seppur con differenti cilindrate e prestazioni, in grado di garantire dinamica di guida e sound unici. È stato sviluppato con l’esplicito obiettivo di elevare al massimo la coppia e l’elasticità, aspetti fondamentali per assicurare piacere di guida e divertimento su strada. Partendo dalla parte bassa del motore, il nuovo basamento in alluminio irrigidito nei punti nevralgici, adotta una nuova coppa dell’olio e un albero motore calibrato nelle inerzie per restituire vivacità e il giusto freno motore. Al suo interno il sistema di lubrificazione è disegnato per smaltire la maggiore capacità termica e ridurre gli assorbimenti di potenza a vantaggio sia delle prestazioni sia della riduzione dei consumi di carburante. È previsto un sistema di ventilazione che riduce le perdite di potenza dovute al pompaggio all’interno delle camere di manovella e una nuova pompa dell’olio a portata ridotta in grado di assorbire meno potenza. È nuovo il condotto di aspirazione della pompa dell’olio, così come la relativa valvola di by-pass; inoltre sono stati introdotti nuovi getti olio di raffreddamento del pistone, dotati di valvola di controllo e gestione del flusso. È nuovo anche il coperchio dell’alternatore che ora integra l’uscita dei gas di blow-by. Nella parte alta del motore, la termodinamica è completamente nuova. Teste, pistoni e cilindri in alluminio sono studiati per sfruttare al meglio le caratteristiche del propulsore. La cubatura è ottenuta grazie a valori di alesaggio e corsa rispettivamente di 84x77 mm. La distribuzione è comandata da un sistema ad aste e bilancieri e adotta 2 valvole per cilindro disposte in maniera inclinata nella testa (e non più parallela, come sul motore di V7 II). L’alimentazione si affida a un sistema d’iniezione elettronica monocorpo Marelli. Nuova è la centralina elettronica di gestione del motore. Degna di nota è la presenza nelle teste dell’ingresso del sistema di aria ausiliaria, il quale, abbinato al catalizzatore trivalente, alla doppia sonda Lambda e alla totale nuova progettazione del motore, permettono al twin 850 Moto Guzzi di rispettare la normativa antinquinamento Euro 4. L’unità è capace di esprimere 62 Nm di coppia a soli 3.000 giri/min, con una potenza massima di 55 CV a 6.250 giri/min, valori che dimostrano l’impegno di Moto Guzzi nel raggiungere elevati livelli di coppia già ai bassi regimi di rotazione. Questo propulsore vanta carattere e prontezza sorprendenti, che contribuiscono a un’esperienza di guida davvero eccitante. È disponibile la versione depotenziata a 35 kW, in linea con le limitazioni della patente A2 e ideale per i nuovi guzzisti, che possono contare anche sul peso complessivo ridotto a livelli record e sulla generale facilità di guida di entrambe le V9. Un altro aspetto innovativo del motore 850 Moto Guzzi è la frizione monodisco a secco dal diametro di 170 mm, che consente di avere una perfetta trasmissione della coppia e della potenza senza nessuno strappo o esitazione. Aumenta in questo modo la robustezza e l’affidabilità nel tempo e diminuisce il carico sulla leva al manubrio, a vantaggio della modulabilità e del comfort di guida. Nuovo è il cambio a sei marce, precisissimo e morbido negli innesti, che beneficia di una inedita rapportatura sviluppata per sfruttare al meglio le caratteristiche di coppia e potenza del motore. La trasmissione finale si affida a un nuovo albero cardanico a doppio giunto disassato dalle dimensioni maggiorate e dalla nuova coppia conica, che garantisce solidità e affidabilità nella gestione della gran coppia fornita dal bicilindrico. Anche il forcellone in alluminio fuso è stato disegnato e dimensionato per supportare le prestazioni del motore, oltre che per ospitare il nuovo pneumatico da 150 mm.

CICLISTICA: DALLA TRADIZIONE MOTO GUZZI GARANZIA DI QUALITA’

Carlo Guzzi fu probabilmente il primo a intuire l’importanza di una ciclistica che fosse in grado di sfruttare tutte le potenzialità del motore e di un comparto sospensioni capace di copiare al meglio le imperfezioni del manto stradale. La Norge GT del 1928 infatti è stata la prima motocicletta ad adottare un “telaio elastico”, dotato di sospensione posteriore e anteriore, con enormi vantaggi nella sicurezza e nel piacere di guida. La tradizione Moto Guzzi è ricca di modelli riconosciuti per le superiori qualità ciclistiche: nell’ambito delle motociclette custom, è il caso di menzionare proprio la California, la quale, con il nome di V7 Police, vinse nel 1970, dopo una serie durissima di test, la selezione per entrare nella squadra della LAPD (Los Angeles Police Department). Forte di questa tradizione, Moto Guzzi costruisce oggi motociclette come V7 II e la flotta delle grandi 1400, che costituiscono veri punti di riferimento per guidabilità nei rispettivi segmenti di appartenenza. L’ultimo gioiello di Moto Guzzi per piacere di guida ed efficacia è proprio V9. Il nuovo telaio a doppia culla scomponibile in tubi d’acciaio permette un’ottimale distribuzione del peso del motore sull’asse anteriore e posteriore, regalando così guidabilità ed equilibrio dinamico tipici di tutte le moto costruite a Mandello del Lario. È stata riposta particolare attenzione alla parte anteriore, che presenta fazzoletti di rinforzo nella zona del cannotto di sterzo e inedite quote di inclinazione e avancorsa, per ottenere una perfetta combinazione tra maneggevolezza e stabilità, oltre a precisione e feeling nella guida brillante. Inoltre tutta la struttura ha beneficiato di un’operazione di cura e finitura dei particolari, comprese le saldature e la verniciatura. Nuove anche le sospensioni, che sfruttano una forcella a steli tradizionali dalla lunga escursione (130 mm) e una nuova coppia di ammortizzatori regolabili nel precarico molla, collegati al telaio in modo da restituire una risposta progressiva e controllata in ogni condizione. L’impianto frenante è dedicato a V9: all’avantreno adotta una nuova pompa e una pinza Brembo a 4 pistoncini contrapposti che lavora su un disco in acciaio da 320 mm; al retrotreno è presente un disco da 260 mm e una pinza flottante a due pistoncini, messa in funzione da una pompa con serbatoio integrato.

EQUIPAGGIAMENTO: TUTTO PER LA SICUREZZA E IL PIACERE DI GUIDA

Come tutte le recenti Moto Guzzi, anche V9 vanta una ricca dotazione di evoluti sistemi elettronici, inseriti nel veicolo in maniera molto discreta, rendendo la guida più sicura e facile. Di serie è un evoluto ABS a due canali, non invasivo nella guida brillante, ma in grado di impedire il bloccaggio delle ruote quando davvero serve e l’ormai noto MGCT (Moto Guzzi Controllo di Trazione), l’avanzato sistema di controllo della trazione di Moto Guzzi integrato con la gestione elettronica del motore e regolabile in due differenti livelli di intervento e disinseribile, che garantisce la migliore aderenza del pneumatico posteriore su qualsiasi fondo stradale, limitando la coppia motrice ove necessario attraverso una riduzione dell’anticipo del motore. Di serie sono anche l’antifurto immobilizer e la presa USB situata sotto il cannotto di sterzo, utile per la ricarica di device esterni. Coerente con lo stile delle due V9 è anche la nuova strumentazione elettronica, formata da un unico quadrante circolare. La scala del tachimetro è analogica, mentre tutte le altre informazioni sono racchiuse nel riquadro digitale: odometro, trip parziale e daily trip (si azzera automaticamente dopo otto ore dall’ultimo spegnimento), tempo del trip, consumo istantaneo e medio, orologio, temperatura esterna, velocità media, livello del MGCT, oltre all’indicatore della marcia inserita e di cambiata, il cui valore di giri minimo e massimo è regolabile dall’utente. In questo modo si può tenere sotto controllo un range di giri determinato del motore, ad esempio per effettuare al meglio il rodaggio, oppure per ridurre al minimo i consumi di carburante. Nel ricco catalogo di accessori dedicati è presente la MG-MP, la piattaforma multimediale di Moto Guzzi che collega lo smartphone al veicolo fornendo una quantità eccezionale di informazioni utili al viaggio.

VERSIONI E COLORI. Moto Guzzi V9 Roamer è disponibile in due diverse varianti cromatiche, entrambe con finitura lucida: Giallo Solare con accattivante grafica nera su parafanghi e serbatoio; Bianco Classico con elegante grafica rossa su parafanghi e serbatoio.

Moto Guzzi V9 Bobber è disponibile in due varianti cromatiche, entrambe con finitura totalmente opaca: Nero Massiccio con grafica gialla a scacchi su parafanghi e serbatoio e Grigio Sport con grafica rossa a scacchi su parafanghi e serbatoio.

INFO:
v9.motoguzzi.com/it
www.motoguzzi.com

PRODOTTO
EICMA 2015 SPECIAL REPORT

MOTO GUZZI V7 II STORNELLO:
UNA VERA SPECIAL DI SERIE

A CINQUANT’ANNI DALLA NASCITA TORNA UNO DEI NOMI PIÙ CONOSCIUTI E DI SUCCESSO TRA LE MOTOCICLETTE PRODOTTE DA MOTO GUZZI, SINONIMO DI QUALITÀ COSTRUTTIVA, POLIEDRICITÀ E STILE INIMITABILE.

IL NUOVO STORNELLO SI DISTINGUE PER I NUMEROSI PARTICOLARI DI PREGIATA FATTURA ITALIANA, E PER LA SCELTA DEI COLORI DEDICATA CHE NE SUBLIMANO IL FASCINO E L’ELEGANZA. DISPONIBILE IN TIRATURA LIMITATA E NUMERATA, MOTO GUZZI V7 II STORNELLO È L’ULTIMA INTERPRETE DELLA CAPACITÀ ESCLUSIVA DI MOTO GUZZI DI REALIZZARE VERE E PROPRIE SPECIAL DI SERIE, CON UN’ATTENZIONE UNICA ALLA QUALITÀ DELLE FINITURE E ALLA CURA DEL DETTAGLIO. COME UN PEZZO DA COLLEZIONE

Era il 1967 quando Moto Guzzi introdusse lo Stornello Scrambler America, una versione più fuoristradistica nata sulla base tecnica dello Stornello, ma meno specialistica del modello chiamato Regolarità e quindi dedicata a un pubblico davvero eterogeneo. In realtà Moto Guzzi aveva esplorato ancor prima la possibilità di creare, sulla base di un modello da strada, una versione adeguata al soft offroad, con la Lodola nel 1957, la monocilindrica disponibile anche in versione Regolarità, adattata alla diversa destinazione con poche ma mirate modifiche, come le ruote artigliate, la sella piatta e lunga, oltre allo scarico alto aderente al veicolo. È l'alba di una nuova serie di motociclette che confluiranno presto nel nuovo segmento delle scrambler. Questa è un'ulteriore dimostrazione di come Moto Guzzi, durante la sua lunga storia di successi commerciali e sportivi iniziata nel 1921, abbia precorso i tempi senza seguire le mode, indicando spesso la strada tecnica e stilistica che avrebbero poi seguito tutti. Marco Lambri, direttore del Centro Stile del Gruppo Piaggio, che ha curato lo sviluppo del nuovo Stornello dice che: "dagli anni '50, rendere delle motociclette stradali adatte anche ad un uso fuoristradistico, è un'attività normale. C'è chi ne ha approfittato più facilmente perché aveva nel DNA del proprio marchio una storia 'scrambleristica' e chi invece si è reinventato. Per Moto Guzzi non è una novità: la sua storia è ricca di interpretazioni del genere".

La nuova Moto Guzzi V7 II Stornello nasce dunque con il favore di una solida tradizione di oltre cinquant'anni, per far fronte all'eccezionale domanda del pubblico di una versione di V7 II con tali caratteristiche. Come sempre, il concetto fondante è stato rispettato: sulla base tecnica dell'iconica e apprezzatissima V7 II nasce un modello adatto a marciare su qualsiasi tipo di terreno, dal congestionato traffico cittadino delle metropoli fino a piacevoli passeggiate in solitario o col passeggero a bordo lungo le strade amate dai motociclisti. Il nuovo Stornello va a completare la già ampia gamma di motociclette V7 II, formata dai modelli Stone, Special e Racer. Proprio con quest'ultima condivide l'esclusività di essere disponibile in tiratura limitata e numerata di mille esemplari, oltre all'allestimento di serie ricco di parti pregiate (tutte made in Italy) estremamente curate nel dettaglio, caratterizzato anche da finiture e colorazioni ad esso unicamente dedicate. Stornello è quindi l'ultima delle special di serie di Moto Guzzi, esemplari da collezione come sempre assolutamente e completamente realizzati a mano nello stabilimento di Mandello del Lario.

Una delle caratteristiche vincenti di V7 è sempre stata il perfetto equilibrio tra il recupero dei valori stilistici tipicamente Moto Guzzi con le esigenze di una moto contemporanea. Un dialogo che si ritrova intatto anche su V7 II Stornello. Come sulla versione bianco/rossa di Stornello 125 Scrambler del 1972, anche sul nuovo V7 II Stornello l’abbinamento dei colori gioca un ruolo primario. Allora come oggi, il contrasto creato tra il bianco pastello del serbatoio e il rosso corsa del telaio, entrambi nella finitura lucida, riesce a caratterizzare fortemente il design, oltre a esaltare la meccanica in rigoroso nero opaco del bicilindrico trasversale a V di 90°. Il rosso intenso del telaio trova un richiamo evidente sia sul serbatoio, rifinito con una tipica banda orizzontale dello stesso colore, nel cui campo è incastonata l’Aquila di Mandello, sia sul nuovo sostegno in tubolare metallico della targa, che sfrutta il già rifinito gruppo ottico di V7 II. Il numero inciso a laser sulla plancia in alluminio presente sulla piastra superiore di sterzo, indentifica l’esemplare della tiratura, esaltandone l’esclusività.

2016 Moto Guzzi V7 Stornello

I DETTAGLI DI UN PEZZO DA COLLEZIONE

L'allestimento di serie del nuovo Stornello è il frutto di un'attenta selezione di particolari presenti nel ricco catalogo (il più ricco tra le motociclette dello stesso segmento) di accessori originali Moto Guzzi dedicato a V7; oltre 110 pezzi pregiati, tutti omologati specificatamente per V7, studiati e sviluppati da Moto Guzzi, in grado trasformarla in una special unica. La tradizione scrambleristica è perfettamente rispettata: Moto Guzzi V7 II Stornello si distingue per il gruppo di scarico completo due-in-uno Arrow omologato che corre aderente sul lato destro, dotato di ampie protezioni contro il calore e per la bellissima sella lunga con imbottiture elettrosaldate e cucite che consente un aumento del comfort per pilota e passeggero, grazie allo speciale schiumato e all'altezza da terra contenuta. I cerchi a raggi della versione V7 II Special incontrano gli immancabili pneumatici tassellati, anch'essi rigorosamente omologati, ideali per marciare su qualsiasi tipo di fondo stradale, mentre sul serbatoio compare una coppia di tipiche protezioni in gomma. Sono molti i componenti realizzati in pregiato e leggero alluminio, come i copri iniettori e i fianchetti laterali entrambi anodizzati in nero; della medesima finitura "dark matt" è anche il manubrio in acciaio. Il look fuoristradistico è completato dai soffietti della forcella indispensabili per proteggere dalla polvere gli steli lungo i percorsi avventurosi e dal kit di pedane offroad, dotate di estensioni in alluminio che permettono una migliore aderenza delle suole durante l'uso su strada. Il kit comprende il terminale del freno posteriore anch'esso più lungo e realizzato in alluminio. Le tabelle portanumero rappresentano un classico elemento assai diffuso sulle moto sportive degli anni '70 e già presenti su V7 II Racer con il numero “7”, che in Moto Guzzi fu caro al campione del mondo della 250 Enrico Lorenzetti. Su V7 II Stornello ne sono presenti tre, costruite in alluminio satinato e impreziosite dai loghi di V7 II Stornello ricavati al laser. Il tris di tabelle si abbinano alla perfezione alla splendida coppia di parafanghi anch'essi in alluminio spazzolato a mano. Sono probabilmente tra i particolari più pregiati ed esclusivi di V7 II Stornello, vere e proprie opere d'arte amanuense. Il ricco catalogo di accessori originali comprende anche un set di adesivi con il numero “29”, ideati proprio per le tabelle e dedicati al celebre e indimenticato pilota Moto Guzzi “The Black Devil” Omobono Tenni.

TECNOLOGICA E INIMITABILE. COME TUTTE LE MOTO GUZZI

Il nuovo Stornello nasce sulla ottima e apprezzata base tecnica di V7 II, la seconda generazione della motocicletta più venduta del marchio, l'unica del segmento a offrire di serie sistemi di sicurezza quali ABS e il traction control disinseribile di Moto Guzzi (MGCT), oltre ad un cambio a sei rapporti. Moto Guzzi V7 II, pur mantenendo intatta la personalità stilistica del precedente modello, segna un decisivo o concreto passo in avanti dal punto di vista della tecnica, del propulsore, dell'ergonomia, della sicurezza, della qualità costruttiva, delle finiture e del piacere di guida. Il rinnovamento tecnico parte proprio dal propulsore: avviato nel 2012 con la parte termica, la gestione elettronica e l'alimentazione del motore e proseguito poi con un nuovo generatore e l'introduzione della lubrificazione forzata con una pompa dell'olio, raggiunge su V7 II un ulteriore livello di sviluppo. L'ormai celebre bicilindrico trasversale a V di 90° guadagna un nuovo cambio con spaziatura a sei marce con i primi e gli ultimi due rapporti ravvicinati in grado di diminuire il calo di giri tra un rapporto e l'altro, decisamente più morbido, silenzioso e preciso negli innesti. Nella guida quotidiana si traduce in una maggiore brillantezza alla risposta del gas e in un maggior comfort (anche grazie alle modifiche attuate alla frizione più morbida), a fronte di consumi di carburante ridotti.  La modifica che ha permesso eccezionali benefici in termini di equilibrio, piacere di guida ed ergonomia a bordo è rappresentata dal riposizionamento del propulsore, il quale è stato inclinato di 4° verso l'asse anteriore e ribassato di 10 mm rispetto al modello precedente. Il conseguente nuovo bilanciamento dei pesi tra asse anteriore e posteriore determina una guida molto più intuitiva, facile ed efficace nello sport, dove V7 II, pur non essendo progettata per aggredire le curve, si conferma essere al vertice della categoria. Anche l'asse posteriore è reso più stabile aumentando l'escursione negativa degli ammortizzatori, ottenuta abbassando di 50 mm l'uscita della trasmissione cardanica (che di conseguenza ha reso necessaria la modifica della culla inferiore del telaio), ottenendo una maggiore aderenza del pneumatico nei trasferimenti di carico, in frenata e nei cambi di direzione.  Lo spostamento del motore ha avuto benefici anche in termini di comfort: sono stati guadagnati tre centimetri di spazio per le ginocchia, che consentono, grazie anche alle nuove pedane, ribassate di 25 mm, di ospitare comodamente anche piloti di statura ben sopra la media. Le numerose e importanti modifiche non hanno avuto come indesiderata conseguenza l'aumento del peso complessivo che anzi rimane tra i più contenuti della categoria, a vantaggio del piacere di guida e della gestione del veicolo da fermo.

INFO:
www.motoguzzi.com

MOTO GUZZI STORNELLO STORY

Stornello rappresenta uno dei grandi successi commerciali di Moto Guzzi, oltre ad essere una delle motociclette più longeve, essendo rimasto in produzione fino al 1975. Il primo modello di Stornello risale al 1960: proprio quando l’automobile utilitaria divenne un sogno alla portata di molti, Moto Guzzi intuì l’importanza di proporre una “motoleggera”, cioè un modello d’ingresso alla gamma, maneggevole e di facile gestione. La progettazione fu curata dalle abili mani del celebre ingegner Giulio Cesare Carcano e dal suo staff. Il motore monocilindrico inclinato in avanti di 25°, disponeva di 7 CV e raggiungeva i 100 km/h; la distribuzione sfruttava un sistema ad aste e bilancieri a valvole parallele, mentre il carter era realizzato in pressofusione e poi successivamente rifinito. La lubrificazione era permessa dalla presenza dell’olio nella coppa, soluzione che permetteva di eliminare i più ingombranti e costosi elementi della lubrificazione separata. Il telaio in tubi di acciaio a doppia culla aperta era interamente saldato da una macchina costruita appositamente. Si rivelò ben presto un successo, dapprima come mezzo utilitario e poi anche come motocicletta brillante, giovanile e anticonvenzionale, grazie alle successive e più evolute versioni come la Sport del 1962 il cui motore modificato dotato di valvole inclinate e carburatore maggiorato erogava 8,5 CV e permetteva di raggiungere i 110 km/h.


1966, Moto Guzzi Stornello Regolarità (Fonte foto: www.philadelphiariders.com).

Tra le molte varianti, la versione Regolarità giocò un ruolo fondamentale per la celebrità di Stornello, anche perché seppe imporsi nelle più importanti competizioni fuoristradistiche nazionali e internazionali. Da questo modello derivò nel 1967 una versione off-road senza pretese agonistiche, chiamata Stornello Scrambler.

PRODOTTO
EICMA 2015 SPECIAL REPORT

MOTO GUZZI V7 II RACER
2016 SPECIAL EDITION



Prodotta in edizione numerata e limitata, come rivela la targhetta celebrativa posta sulla piastra superiore di sterzo, V7 II Racer è la più sportiva della seconda generazione di una gamma di successo, che comprende anche l'eclettica ed essenziale V7 II Stone e la V7 II Special con grafica "Essetre" ispirata alla celebre progenitrice MG V7 50 S3 del '75.


MG V7 II STONE

MG V7 II SPECIAL

Per il 2016 V7 II Racer conferma per equipaggiamento e dotazioni, quanto presente sulla versione precedente. Se ne distingue però per le affascinanti grafiche completamente riviste, che ora prediligono la finitura opaca al posto della lucida.

Così il serbatoio da 21 litri abbandona la lucidissima cromatura per sposare una bellissima accoppiata di colori nero/grigio satinato, entrambi opachi. Da notare l'ulteriore ricercatezza della piccola banda trasversale di colore rosso che unisce la parte grigia con la parte nera, creando un filo di continuità con il colore del telaio. Anche le tre tabelle portanumero diventano grigie opache. Confermata la sella monoposto (ma sono disponibili a richiesta la sella bi-posto e le pedane passeggero) con doppie cuciture rosse a contrasto, imbottiture elettrosaldate e logo Moto Guzzi ricamato. Dello stesso colore è la cinghia in cuoio personalizzata con il logo Moto Guzzi che capeggia sul dorso del serbatoio.

Sempre scenografico il telaio di colore rosso ispirato a quello della prima serie di V7 Sport con telaio al CrMo, frutto di uno speciale trattamento di verniciatura, esteso anche ai mozzi ruota e forcellone, che esalta la purezza architettonica del telaio. Rossa è anche la scritta Moto Guzzi che ora compare sulle ruote, esattamente come già visto sull'ultima California Custom. Di scuola stilistica specificatamente guzzista anche il codone e il cupolino, la cui forma richiama, con il piccolo plexiglas sormontante la tabella porta numero, il leggendario frontale del Gambalunga, sportivissimo e intonato stilisticamente al design del parafango anteriore. Rimanendo al ponte di comando, la novità è rappresentata dalle leve freno e frizione, ridisegnate al fine di ottenere una migliore ergonomia, mentre al posteriore si fa notare il gruppo ottico di colore nero come su tutte le V7 II.

Tra gli elementi maggiormente distintivi di questa special edition vi è un largo impiego dell'alluminio anodizzato nero opaco e forato, una lavorazione artigianale di alta fattura esecutiva che caratterizza i fianchetti laterali, le protezioni dei corpi farfallati e le staffe di supporto dei silenziatori.
Tra i pezzi pregiati non mancano le pedane arretrate regolabili ricavate dal pieno, il perno di sterzo alleggerito e la protezione della piastra di sterzo realizzata attraverso un doppio anello cromato così ben riuscito da sembrare un ornamentale monile. Particolarmente appagante, non solo dal punto di vista estetico, ma anche per la resa dinamica, è la presenza di una coppia di ammortizzatori Bitubo dotati di regolazione nel precarico molla, in estensione e compressione grazie a un pomello a scatti modificabile su dodici click.

INFO:
www.motoguzzi.com

Garage
EICMA 2015 SPECIAL REPORT

ACCESSORI ORIGINALI MOTO GUZZI

MOTO GUZZI PROPONE UN’AMPIA GAMMA DI ACCESSORI PER RENDERE UNICA OGNI V7. OLTRE CENTO PARTICOLARI DISEGNATI, SVILUPPATI E PRODOTTI DA MOTO GUZZI, PERFETTAMENTE INTERCAMBIABILI CON GLI ORIGINALI E ASSOLUTAMENTE OMOLOGATI. OLTRE AI QUATTRO GLI STILI DI RIFERIMENTO LANCIATI NEL CORSO DEL 2015, MOTO GUZZI PROPONE ORA UN’ULTERIORE EVOLUZIONE DEL MONDO ACCESSORI PER V7, INTRODUCENDO ALTRI TRE PROGETTI DI RIFERIMENTO DEDICATI ALLO SPORT, AL FUORISTRADA E AL PUBBLICO FEMMINILE

SULLE PAGINE WEB WWW.GARAGEMOTOGUZZI.COM VIVE LA PRIMA OFFICINA VIRTUALE MOTO GUZZI, DOVE OGNI APPASSIONATO PUÒ CONFIGURARE E RENDERE UNICA LA SUA V7 E LA SUA V9, CONOSCERE LE REALIZZAZIONI DEI CUSTOMIZZATORI PROFESSIONISTI E CONDIVIDERE LE IMMAGINI DELLA PROPRIA SPECIAL

Moto Guzzi Eicma 2015

Da sempre Moto Guzzi non segue le mode, ma è anzi capace di creare nuove tendenze. Nella sua gloriosa tradizione quasi centenaria ha indicato spesso la strada da seguire sia a livello tecnico sia a livello stilistico. Nella storia recente la nuova California 1400 rappresenta la cruiser per eccellenza del nuovo millennio, un punto di riferimento per le doti di guida, una generazione avanti per contenuti tecnici e prestazioni, ma dotata di uno stile estremamente personale, classico e profondamente Moto Guzzi. D’altra parte anche la V7 Racer è stata in grado di lasciare un segno, essendo la prima special prodotta di serie, ricca di componenti pregiati di solito disponibili come accessori.

The Spark – Commercials

Il merito di tanta lungimiranza è da attribuire anche al lavoro svolto dal centro stile PADC (Piaggio Advanced Design Center) di Pasadena (California, USA), un punto di osservazione privilegiato situato non a caso proprio laddove nascono le nuove tendenze motociclistiche che poi si diffondono in tutto il mondo. A dirigerlo è Miguel Galluzzi: “Il desiderio di modificare la propria moto rendendola unica è sempre esistito. Quello che è cambiato in questi anni è il modello scelto sul quale mettere le mani. Se una volta si preferiva ad esempio spogliare la moto sportiva e dotarla di un manubrio alto, ora i motociclisti hanno abbracciato il valore della semplicità. Ci si rivolge verso moto ricche di carattere, non impegnative e facili da modificare. Magari non strapotenti, ma comunque sempre affascinanti e appaganti da guidare. Moto uniche, come le personalità dei singoli appassionati che le possiedono. Non c'è più desiderio di omologarsi, ma al contrario di distinguersi. La mia moto è unica, come me, riflette come sono fatto e cosa penso. Come spesso è accaduto anche in passato, Moto Guzzi è stata in grado di precorrere i tempi aprendo questa nuova strada, introducendo la V7 Racer, fatta da appassionati per appassionati. È la prima vera special di serie. Adesso però Moto Guzzi ti da la possibilità di modificare la moto con le tue mani, creando la propria V7 preferita, grazie a una gamma completa di accessori. Puoi trasformare la V7 seguendo uno dei mondi di riferimento che Guzzi suggerisce, oppure seguire soltanto il gusto personale per creare la moto su misura”.

Riguardo al tema della personalizzazione delle motociclette, Moto Guzzi si distingue presentando una nutrita serie di accessori originali di grande qualità, in grado di creare un livello di personalizzazione davvero unico, basato su stili motociclistici ben distinti e altrettante esperienze di guida. Tutti i particolari sono disegnati, progettati e realizzati da Moto Guzzi e sono sottoposti a severi cicli di test di controllo come qualsiasi altro elemento originale delle moto, in maniera da garantire qualità e durata nel tempo. Essendo stati concepiti e messi a punto da Moto Guzzi stessa, sono perfettamente intercambiabili con i componenti di serie, permettendo un facile ripristino della motocicletta nella sua configurazione originale. Inoltre sono anche rigorosamente omologati e quindi assolutamente “street legal”. Per facilitare la scelta degli appassionati guzzisti, sono stati individuati diversi "stili di riferimento": formule di customizzazione ben diverse verso cui orientarsi, seguendo il proprio gusto personale, lasciando tuttavia la più ampia possibilità di creare la propria V7 su misura, selezionando i pezzi preferiti all’interno di tutta la gamma e combinandoli tra loro. Tutti gli elementi che compongono le diverse configurazioni sono infatti acquistabili singolarmente in modo da esaltare ulteriormente la fantasia e la creatività dei guzzisti. Un ulteriore aspetto particolarmente importante è che gli elementi sono utilizzabili sia sulla nuova V7 II, sia sulla prima generazione di V7, già presente sulle strade di tutto il mondo. I nuovi accessori consentono a chi è già possessore di una Moto Guzzi da diversi anni, di cambiare il look della propria moto, rinnovandola, ed entrando così in modo facile e semplice nel mondo delle moto special. Per il 2016 la disponibilità di accessori per V7 si amplia ulteriormente, suggerendo agli appassionati nuovi stili di riferimento, lasciando sempre all’esperto Guzzista la possibilità di combinarli tra di loro. Arrivano così nuove ispirazioni direttamente dal mondo dello sport e da quello del fuoristrada, oltre a un progetto pensato per il pubblico femminile.

PROGETTO GUZZI CLUBBER

Al mondo dello sport sono dedicati nuovi particolari in pieno stile cafè racer, come il cupolino in alluminio satinato con plexiglass fumè che si integra perfettamente nella linea del frontale della motocicletta, i semimanubri cromati con piega sportiva e gli specchi a manubrio ricavati dal pieno, anch’essi in alluminio con finitura spazzolata. Segue tale stile anche una serie di componenti (serbatoio, parafango anteriore, copri iniettori, fianchetti e codone) realizzati in alluminio satinato. Un nuovo codone diventa elemento di stile inconfondibile e si abbina alla sella monoposto premium e a un nuovo parafango posteriore. Infine gli scarichi possono essere impreziositi da apposite bende per i collettori, mentre le pedane arretrate per il pilota contribuiscono a rendere la posizione di guida più sportiva.

PROGETTO GUZZI ALCE

Al mondo del fuoristrada e alla tradizione off-road di Moto Guzzi sono dedicati i nuovi ammortizzatori a corsa allungata e i soffietti di copertura degli steli forcella, oltre al manubrio nero dotato di traversino di rinforzo. La sella monoposto del pilota si abbina all’ingegnosa e affascinante porzione di sella del passeggero, che può essere rimossa per creare spazio per i bagagli. I dettagli fuoristradistici proseguono con le protezioni tubolari per motore e gambe e quelle per il faro anteriore. Immancabile è l’impianto di scarico con terminale che corre aderente sul lato destro del veicolo e la borsa portattrezzi nera che può essere posizionata sul portapacchi o sul serbatoio.

PROGETTO LADY GUZZI: al pubblico femminile Moto Guzzi dedica una vera e propria gamma di accessori appositamente studiati. Particolari come serbatoio, parafango anteriore e corpo del fanale anteriore sono verniciati con una particolare ed elegante tonalità champagne. Molto utile è la nuova sella ribassata a un posto e mezzo, rivestita in pelle a due tonalità di colore e impunturata con trama a rombi; stesso materiale e trattamento anche per la borsa laterale. Completa la gamma un manubrio cromato più dritto e largo di quello di serie, con specchietti tondi a gambo corto, in alluminio ricavato dal pieno, la speciale coppia di cover per clacson in alluminio ricavato dal pieno e le bende per i collettori di scarico.

QUATTRO STILI PER QUATTRO MONDI DI RIFERIMENTO

Naturalmente sono sempre disponibili i primi quattro stili suggeriti da Moto Guzzi che affondano le loro radici nella profonda cultura motociclistica della Casa di Mandello.

STILE DARK RIDER: URBAN NIGHT

E’ il primo stile di riferimento suggerito da Moto Guzzi, formato da accessori nati per ricreare un look “gotico” ispirato ad ambientazioni notturne e metropolitane. L’ispirazione tuttavia è anche in casa Guzzi e nella sua storia: basti pensare che il soprannome di Omobono Tenni, leggendario pilota della casa di Mandello negli anni ’30, era infatti “the black devil”. Tra gli accessori dedicati rientra il cupolino alluminio nero, i fianchetti alluminio, i parafanghi in alluminio, il serbatoio nero con la tradizionale aquila Moto Guzzi rossa e i cerchi a raggi che consentono di avere un look “total black”, al contempo raffinato ed attuale.

STILE SCRAMBLER: REBEL INSIDE

Sono molti gli accessori disponibili per cambiare completamente immagine e profilo della propria V7, trasformandola in una moto perfettamente fruibile su strada, ma con un look fuoristradistico e una forte personalità. Fanno il loro ingresso particolari esclusivi in alluminio satinato di grande qualità. Lo scarico alto due in uno, i pneumatici tassellati off-road, il traversino manubrio, le pedane off-road, costituiscono il primo passo per avvicinarsi al mondo delle scrambler. i parafanghi satinati lunghi, le tabelle porta numero satinato, le protezioni satinate, la sella lunga vintage anni ’70 sono gli elementi che completano la trasformazione. Un tocco di personalità in più è fornito inoltre dalla borsa portattrezzi e alla borsa laterale in cuoio di fattura artigianale.

STILE LEGEND: THE POWER OF HISTORY

Un'altra immersione nella storia di Guzzi interpretata in chiave moderna. Negli anni ’40 la Moto Guzzi Alce, motocicletta dell’Esercito Italiano, si caratterizzava per affidabilità, robustezza e grande flessibilità. La configurazione realizzabile con i componenti del mondo Legend permette di reinterpretare quel mito così appassionante. Terminale di scarico "due in uno" a passaggio alto, pneumatici tassellati, serbatoio, fianchetti, e parafanghi verde oliva attribuiscono una forte connotazione e un look unico. Il traversino alto del manubrio, i portapacchi neri, la sella lunga, comoda per 2 persone, la borsa laterale in cuoio naturale completano e valorizzano questa configurazione nata più che ogni altra dalla storia di Moto Guzzi.

STILE DAPPER: RIDE THE STYLE

Vi rientrano una serie di accessori sviluppati e realizzati per ricreare il mondo delle Café Racer che tanto attira l’attenzione del panorama motociclistico mondiale. Il leitmotiv del progetto è, infatti, quello di esaltare il mondo anni ’70 attraverso la realizzazione di accessori in alluminio lucidato (parafanghi, copri iniettori, protezioni, tabelle portanumero) e di accessori, come i semimanubri bassi e la sella monoposto, che conferiscono un’impostazione di guida accattivante e coinvolgente di diretta derivazione racing. Di grande pregio sono infine gli esclusivi specchietti manubrio con un design “vintage” reinterpretato in chiave moderna e attuale.

INFO:
www.garagemotoguzzi.com/it

Prodotto
EICMA 2015 SPECIAL REPORT

APRILIA RSV4 RR E RF MY 2016:
UNA NUOVA ERA

DALL’ESPERIENZA DI SUCCESSO MATURATA NELLE CORSE, DOVE APRILIA È SETTE VOLTE CAMPIONE DEL MONDO SBK E VINCITRICE 2015 DEL TITOLO SUPERSTOCK FIM CUP, NASCE RSV4, NATURALE EVOLUZIONE DI UN PROGETTO STRAORDINARIO E VINCENTE IN GRADO DI RIDEFINIRE I CONFINI DEL SEGMENTO DELLE MOTO SUPERSPORTIVE. LE ECCEZIONALI QUALITÀ DI UNA CICLISTICA DA CORSA ULTERIORMENTE AFFINATA, SI COMBINANO CON UN MOTORE DA OLTRE 200 CV DI POTENZA MASSIMA: MAGGIORI PRESTAZIONI, PESO RIDOTTO, PIÙ EFFICACIA IN PISTA E MIGLIORATO PIACERE DI GUIDA SU STRADA, CON IL MASSIMO DELLA TECNOLOGIA POSSIBILE OFFERTA DALL’EVOLUTO PACCHETTO DI CONTROLLI ELETTRONICI APRC E DAL RACE ABS. APRILIA RSV4 SI EVOLVE RADICALMENTE PER CONTINUARE A ESSERE LA MIGLIORE SUPERBIKE DI SEMPRE.

LA VERSIONE RR COSTITUISCE GIÀ UNA PIATTAFORMA SPORTIVA DEFINITIVA, MENTRE L’ESCLUSIVA EDIZIONE NUMERATA RF AGGIUNGE SOSPENSIONI E CERCHI ANCORA PIÙ SOFISTICATI, COMUNQUE DISPONIBILI IN OPTIONAL PER LA RR. E CON LA V4-MP, ARRIVA ANCHE LA TELEMETRIA. NOVITÀ 2016: PER LA RF NUOVO AMMORTIZZATORE ÖHLINS E V4-MP DI SERIE; PER LA RR E PER LA RF NUOVE ACCATTIVANTI GRAFICHE
2015 Aprilia RSV4 RF - Walkaround

Aprilia RSV4 è la naturale evoluzione di un progetto rivoluzionario, capace in pochi anni di dominare il Mondiale SBK, conquistando sette titoli iridati in sei anni e di vincere al debutto nel Superstock FIM Cup, campionato dedicato alle moto di strettissima derivazione di serie. Acclamata unanimemente dalla critica e desiderata dai motociclisti di ogni angolo del pianeta, RSV4 è da sempre l’indiscussa rappresentante del segmento, il punto di riferimento per sportività e prestazioni, il migliore esempio di quanto sia possibile realizzare attingendo dalla preziosa esperienza di un Reparto Corse vincente come quello di Aprilia che, nella sua giovane storia ha conquistato 54 titoli iridati. Competenze nate in pista e trasferite nel prodotto di serie, per regalare a tutti le stesse emozioni delle motociclette confezionate da Aprilia Racing. Inimitabile per lucidità progettuale e tecnologia applicata, Aprilia RSV4 è ideata attorno a un motore 4 cilindri V di 65° mai visto prima su una sportiva di serie, a un telaio erede di una dinastia che ha vinto 18 titoli e 143 gran premi nella 250 GP, esaltati dai più moderni sistemi elettronici applicati alla gestione del motore e della dinamica della moto. Un’autentica vocazione di Aprilia che ne ha fatto la prima casa ad adottare di serie il Ride-by-wire, il sistema multimappa per l’erogazione della potenza, ma soprattutto la prima a brevettare la piattaforma di controlli dinamici APRC, con le esclusive funzioni di auto-calibrazione e controllo dell'impennata.

Aprilia RSV4 2015 – Official Video

Lo sforzo prodotto a Noale nella realizzazione di RSV4 ha avuto come obiettivo il medesimo che distingue RSV4 sin dalla sua nascita nel 2009: essere senza compromessi la migliore superbike, la più vicina per prestazioni ed efficacia a una vera moto da corsa. La versione RR di Aprilia RSV4 è già dotata di tutte le raffinatezze elettroniche e tecniche cui un pilota possa ambire, con la possibilità di procedere a un ulteriore e definitivo upgrade scegliendo l’allestimento “Race Pack”, che comprende esclusivi cerchi forgiati in alluminio e professionali sospensioni Öhlins. Aprilia propone anche una versione più esclusiva in edizione limitata – la RSV4 RF - caratterizzata di serie dagli elementi del Race Pack e – novità – dalla nuova grafica “Superpole”, dalla piattaforma multimediale V4-MP e da un nuovo ammortizzatore Öhlins.

Aprilia RSV4 rappresenta la più importante e profonda evoluzione mai compiuta fino ad ora su questo straordinario modello. Uno sviluppo che ha coinvolto anche il design. Lo stile è il risultato del perfetto connubio tra forma e funzione. La progettazione accurata ha consentito di realizzare la sportiva di cilindrata piena più compatta sul mercato, dove elementi tecnici come il magistrale telaio a doppio trave in alluminio, contribuiscono a sottolinearne la vocazione racing. Completamente ridisegnata è la parte frontale: ora è presente un cupolino più protettivo, nato a seguito di attenti studi aerodinamici in galleria del vento, che concede più riparo dall’aria ai piloti di ogni statura. Questa scelta ha riflessi positivi non solo in circuito quando si cerca protezione per spuntare la massima velocità, ma anche su strada, dove si beneficia di un maggior comfort grazie alla minore pressione dell’aria sul corpo e sul casco. Nuovo è il caratteristico triplo proiettore, che guadagna forme più moderne e una luce di posizione a LED. I retrovisori sono anch’essi studiati in galleria del vento, coniugando un’ottima penetrazione aerodinamica con una visuale migliorata e inglobano indicatori di direzione a LED.

IL MOTORE. Per quantità e qualità degli interventi, l’ineguagliato V4 di Aprilia può considerarsi a buon diritto un’unità radicalmente nuova: basti pensare che dispone di oltre 16 CV in più e pesa 2,5 Kg in meno della precedente versione. È uno degli elementi di Aprilia RSV4 RR e RF di più stretta derivazione dal mondo delle competizioni e quello in cui il vincente Reparto Corse di Aprilia ha potuto interagire al massimo con la produzione di serie.  Le caratteristiche principali e uniche di questo gioiello di tecnologia italiana, quelle che hanno permesso di realizzare la migliore superbike di sempre, rimangono inalterate. Si tratta del primo 4 cilindri a V stretto ad alte prestazioni di grande serie al mondo, il motore più rivoluzionario e potente mai costruito da Aprilia. Un motore reso unico e inconfondibile per via dell’impiego di un’elettronica “totale”, per la sua compattezza estrema e per l’eccezionale leggerezza. Gli obiettivi principali del progetto del V4 sono chiari: aumentare la potenza su tutto l’arco d’erogazione, superando la soglia dei 200 CV di picco massimo e aumentare al contempo la già robusta coppia a tutti i regimi. Per raggiungerli si è lavorato sulla diminuzione degli attriti interni, sul miglioramento dell’efficienza della combustione e dell’efficienza fluidodinamica e sull’incremento del regime massimo di rotazione. Gli ingegneri di Noale hanno provveduto a riprogettare la quasi totalità degli elementi interni ed esterni. Partendo dall’alto, il V4 di 65° ha un air box con elemento filtrante perpendicolare al flusso dell’aria, studiato con sofisticati sistemi CFD (Computational Fluid Dynamics) al fine di minimizzare le perdite di carico e massimizzare la pressione nei condotti di aspirazione. Nuovi sono gli iniettori superiori, mentre sono stati ridisegnati i cornetti di aspirazione ad assetto variabile, che beneficiano di una gestione ancora più ampia della loro escursione. Come in precedenza, ogni bancata ha un servomotore dedicato che opera esclusivamente sui due corpi farfallati di quella bancata. Per migliorare il rendimento fluodinamico, sono state ridisegnate le testate, i cui condotti di aspirazione e scarico hanno nuove geometrie e la parte finale lavorata per contornatura da una macchina utensile a controllo numerico.

Le camere di combustione non sono più ottenute da un processo di fusione, ma da una più fine lavorazione meccanica a controllo numerico. Per migliorare l’affidabilità e la precisione durante i carichi di lavoro più estremi, è stata incrementata l’altezza di piantaggio delle sedi valvole ed è stato conseguentemente modificato il circuito interno di raffreddamento e di scarico dell’olio. Le guarnizioni delle teste sono ora a triplo strato. La distribuzione conferma l’innovativa cinematica mista a catena e ingranaggi del V4 Aprilia (la catena muove solo l’albero a camme di aspirazione che rimanda il moto a quello di scarico tramite un ingranaggio) che consente di avere teste estremamente compatte soprattutto nella zona di passaggio delle travi del telaio, in questo modo più rastremate che mai. Al fine di aumentare il regime massimo di rotazione, è stato realizzato uno scrupoloso studio di alleggerimento dell’equipaggio mobile degli elementi inclusi nelle testate. Tutte e quattro le valvole sono ora in pregiato e leggero titanio (quelle di aspirazione hanno diametro maggiorato a 33 mm); le molle valvole sono completamente nuove, mentre i relativi bicchierini e piattelli sono stati alleggeriti. Gli assi a camme hanno un profilo inedito e sono stati alleggeriti di ben 600 grammi. Scendendo più in basso, l’albero motore ha ora perni di biella ridotti a 36 mm di diametro con un guadagno in peso di 450 grammi, mentre le bielle Pankl sono più leggere di 400 grammi in totale.

Come in precedenza, il basamento è monoblocco in alluminio con canne cilindro integrali, per offrire il massimo della rigidezza e della costanza di rendimento. Il semibasamento superiore ora è realizzato con una nuova fusione in conchiglia ed è stato alleggerito (-1.3 Kg) e rinforzato; inoltre prevede un sistema di ventilazione ottimizzato, per ridurre le perdite di potenza dovute al pompaggio all’interno  delle camere di manovella. Anche il sistema di lubrificazione è stato riprogettato e ottimizzato. Una inedita coppa dell’olio assicura un pescaggio aumentato in qualsiasi posizione il motore si trovi (ad esempio durante le pieghe più estreme o nelle condizioni di massima accelerazione/decelerazione), nonostante sia stato diminuito il livello dell’olio al fine di diminuire gli attriti. Nuova è anche la cosiddetta “succhieruola” (condotto di aspirazione della pompa dell’olio), dotata di una nuova valvola di sovrapressione e di un filtro in posizione ottimizzata. Sono stati sostituiti anche i getti olio di raffreddamento del pistone, mentre è presente un circuito idraulico di lubrificazione diretta del cambio, ora regolato da una valvola. Quest’ultimo adotta alberi e ingranaggi alleggeriti (-0.35 Kg), una trasmissione primaria alleggerita (-0.1 Kg) e beneficia di rapporti ottimizzati per sfruttare appieno la potenza incrementata del motore. Completamente ridisegnato è anche l’intero sistema di scarico, con una gestione elettronica della valvola rivista e dotato ora di due sonde lambda (una per bancata), mentre una centralina elettronica più potente contribuisce ad una gestione più accurata del motore nella zona di rotazione massima raggiungibile.

LA CICLISTICA. Aprilia è riconosciuta come uno dei migliori costruttori di ciclistiche al mondo e RSV4 rappresenta la sintesi delle competenze tecniche acquisite da Aprilia nelle competizioni mondiali ai massimi livelli. Una particolarità tutt’oggi esclusiva di RSV4 RR e RF (e da sempre caratteristica delle precedenti generazioni di RSV4) è l’eccezionale possibilità di regolazioni che la ciclistica di serie è in grado di offrire. Aprilia RSV4 è infatti l’unica superbike che permette di regolare la posizione del motore nel telaio, l’inclinazione del cannotto di sterzo, la regolazione del pivot del forcellone e l’altezza del retrotreno, oltre che naturalmente le sospensioni nella totalità delle loro funzioni. Proprio come una vera moto da corsa. L’apprezzatissima e vincente struttura del telaio di Aprilia RSV4 è rimasta sostanzialmente invariata e sfrutta elementi in alluminio fusi e stampati in grado di garantire prestazioni eccezionali, anche grazie a valori di rigidezza e flessibilità torsionale perfettamente bilanciati. L’ottima centralizzazione delle masse è solo uno dei punti di forza del telaio di RSV4. Per raggiungere questo risultato, non è stato tralasciato nulla.

Il forcellone utilizza la stessa tecnologia costruttiva del telaio, ma è stato allungato di 4 mm per garantire maggiore trazione e diminuire la tendenza all’impennata nelle veementi accelerazioni permesse dalle straordinarie caratteristiche del propulsore. L’avanzamento forcella è stato aumentato da 30 mm a 32 mm con conseguente riduzione dell’avancorsa per aumentare ulteriormente la maneggevolezza. Proprio per via del notevole incremento di potenza del V4, è stata rivista la messa a punto della ciclistica e la distribuzione dei pesi: il motore è montato nella posizione più bassa permessa dalla sua possibilità di regolazione all’interno del telaio, mentre il setup delle sospensioni pluri-regolabili è stato affinato per garantire il massimo controllo nella guida al limite. La versione RF di Aprilia RSV4 beneficia di un nuovo ammortizzatore Öhlins con molla dal coefficiente elastico aumentato da 95 a 105 N/mm e di conseguenza una differente taratura dell’idraulica in estensione, più adatte a sopportare i carici di lavoro generati dall’adozione di pneumatici professionali da pista. Migliora in questo modo la trazione e la precisione di guida, permettendo al pilota di chiudere le curve in maniera ancora più efficace.

VERSIONI E COLORI. Aprilia RSV4 RR costituisce una piattaforma tecnica di assoluto livello, pronta per restituire al pilota prestazioni e sensazioni da “race replica”. Di serie dispone anche di tutti quei particolari che nella precedente generazione di RSV4 erano esclusivi della sola versione Factory, come i carter esterni del motore, la coppa olio ed i coperchi testa in magnesio, l’ampia possibilità di regolazione della ciclistica e i cornetti di aspirazione ad assetto variabile. Aprilia RSV4 RR è proposta in due nuove accattivanti varianti cromatiche, entrambe opache, su base nera e grigia (grigio Bucine e nero Ascari) con cerchi rossi ed è disponibile anche in allestimento “Race Pack” che comprende leggeri cerchi in alluminio forgiato e sofisticate sospensioni Öhlins (ammortizzatore, forcella e ammortizzatore di sterzo). Aprilia RSV4 RF è l’esclusiva versione di 500 esemplari numerati, che impiega di serie il Race Pack e si distingue per la nuova grafica dedicata che mantiene il nome evocativo della precedente versione “Superpole”, ma presenta motivi grafici differenti.

APRC EVOLUTO

Aprilia RSV4 RR e RF rendono assoluto quello che era già massimo nelle versioni precedenti, grazie a un significativo miglioramento del suo già eccezionale pacchetto di controlli dinamici progettato e brevettato da Aprilia. L’APRC (Aprilia Performance Ride Control) è il noto pacchetto di sistemi di controllo direttamente derivato dalla tecnologia vincente nel campionato mondiale Superbike, il più completo tra quelli attualmente presenti sul mercato. Su RSV4 RR e RF, l’APRC è stato ulteriormente evoluto, per adeguarsi ancor meglio alle caratteristiche di motore e ciclistica, per soddisfare così le esigenze specifiche dell’amatore e del pilota professionista. L’APRC si integra ancora meglio con la fine gestione elettronica full Ride-by-wire multimappa del potente motore V4 di Aprilia.

L’APRC – di serie su Aprilia RSV4 RR e RF – comprende:

  • ATC: Aprilia Traction Control, il controllo di trazione regolabile in corsa, senza chiudere il gas, su 8 livelli grazie ad un pratico joystick sul semimanubrio sinistro, con raffinatissime logiche di intervento;
  • AWC: Aprilia Wheelie Control, il sistema di controllo di impennata, regolabile su tre livelli, è stato ricalibrato per la massima performance nel livello 1, il più libero;
  • ALC: Aprilia Launch Control, il sistema di asservimento alla partenza per esclusivo uso pista, regolabile su 3 livelli;
  • AQS: Aprilia Quick Shift, il cambio elettronico, per cambiate rapidissime senza chiudere il gas e senza usare la frizione.

Oltre all’APRC di seconda generazione, RSV4 RR e RF adottano di serie l’evolutissimo sistema di antibloccaggio delle ruote “Race ABS”, studiato e sviluppato da Aprilia in collaborazione con Bosch per garantire non solo estrema sicurezza su strada, ma anche la migliore performance in pista.

L’unità ABS 9MP costituisce il massimo della raffinatezza e della tecnologia attualmente disponibile: il sistema, dal peso contenuto in soli 2 kg, è disinseribile e regolabile su 3 livelli d’intervento, accedendo facilmente al menu di controllo della sofisticata strumentazione:

  • Livello 1: è dedicato alla pista (ma è omologato anche per l’uso stradale), agisce su entrambe le ruote e garantisce la massima prestazione possibile, anche nelle frenate più intense a qualsiasi velocità. Non toglie nulla al piacere e alla performance nella guida “al limite”.
  • Livello 2: è dedicato alla guida sportiva su strada, agisce su entrambe le ruote ed è combinato con un avanzato sistema di antiribaltamento (RLM - Rear Lift-up Mitigation) il cui intervento è progressivo in base alla velocità del veicolo.
  • Livello 3: è dedicato alla guida su fondo con scarsa aderenza, agisce su entrambe le ruote ed è abbinato all’avanzato sistema di antiribaltamento.

Ognuno dei 3 livelli d’intervento del Race ABS può essere combinato con una qualsiasi delle 3 mappe del motore, per permettere a piloti di diversa esperienza e capacità di trovare la migliore combinazione possibile.  La potente centralina di controllo motore permette ora di gestire meglio le tre mappature, a ognuna delle quali corrisponde quindi una diversa erogazione della potenza del motore e ora anche una gestione del freno motore dedicata. Alle due classiche logiche di gestione motore Track e Sport, si aggiunge la mappatura Race, la più estrema e adatta all’utilizzo professionale della moto in circuito, con un controllo del freno motore ridotto al minimo per assecondare le frenate più secche. Tutte e tre le mappature sono più gestibili e meno aggressive rispetto al passato, permettendo quindi una perfetta correlazione tra comando del gas e coppia espressa alla ruota. In questo modo si riduce il consumo del pneumatico posteriore ed è possibile gestire meglio la maggiore potenza di cui è capace il V4 Aprilia.

INFO:
www.aprilia.it

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RICCA GAMMA DI ACCESSORI ORIGINALI
DEDICATI A MOTO GUZZI V9 ROAMER E V9 BOBBER

Anche le nuove V9 possono essere ampiamente personalizzate attingendo dalla vasta gamma di accessori originali Moto Guzzi dedicati. I particolari sono disegnati e progettati da Moto Guzzi e sono sottoposti a severi cicli di test di controllo, al pari di qualsiasi altro componente originale delle moto, in modo da assicurare qualità e affidabilità.

Sono perfettamente intercambiabili con gli elementi di serie e permettono un facile ripristino della motocicletta nella sua configurazione originale. Sono rigorosamente omologati e quindi assolutamente “street legal”, permettendo di personalizzare la propria moto senza farne decadere la garanzia.

Lo stile più classico di V9 Roamer è personalizzabile con una serie di accessori dedicati al turismo, come il set di borse laterali in pelle e la borsa singola (sempre in pelle) da installare sul portapacchi cromato dedicato.

È disponibile anche il cupolino protettivo, una sella sdoppiata con inserti in gel e un kit di fari supplementari per il massimo comfort di viaggio. Molto ricca la scelta di particolari in pregiato alluminio ricavato dal pieno, che comprende il tappo serbatoio con serratura, le manopole, le leve di freno e frizione, le cover delle pedane di pilota e passeggero, i pedali di cambio e freno posteriore e la coppia di specchietti retrovisori. Immancabile il gruppo di scarico omologato che rende il sound del nuovo bicilindrico 850 ancora più coinvolgente.

Lo stile più essenziale di V9 Bobber merita una gamma di accessori specifici. Tra questi spicca la sella monoposto (con possibilità di montare la porzione del passeggero, se necessario), capace di rendere le linee della parte posteriore ancora più leggere.

Moto Guzzi ha studiato per V9 Bobber un impianto di scarico omologato più sportivo dal look total black e dal sound profondo. Numerosi sono i particolari in alluminio ricavato dal pieno che aumentano il fascino e l’esclusività, ma sono presenti anche accessori dedicati ad aumentare la praticità, anche in città, come il cupolino e il set di valigie in stile metropolitano, che si armonizzano al meglio col design di V9 Bobber.

MOTO GUZZI MEDIA PLATFORM CONNETTE V9 AL MONDO

Per V9 Roamer e V9 Bobber è disponibile come optional la piattaforma multimediale a servizio del pilota di Moto Guzzi. MG-MP è l’innovativo sistema multimediale capace di connettere la moto allo smartphone e conseguentemente alla Rete. Con questa applicazione, scaricabile gratuitamente da App Store e Google Play, lo smartphone (iPhone o Android) diviene un vero e proprio sofisticato computer di bordo multifunzione e l’anello di connessione tra veicolo e Internet. La connessione wireless consente di visualizzare simultaneamente sullo schermo dello smartphone una serie di informazioni del veicolo, in modo da avere costantemente sempre sotto controllo i parametri di viaggio. Il touch screen dello smartphone permette di visualizzare cinque parametri per volta, scelti a piacere in un vasto menu, tra cui tachimetro, contagiri, potenza istantanea, coppia istantanea, consumo istantaneo e medio, velocità media e voltaggio batteria, accelerazione longitudinale e trip computer esteso. La funzione “Eco Ride” aiuta a limitare i consumi e a mantenere una condotta di guida eco-compatibile, fornendo una valutazione sintetica dei risultati ottenuti durante il viaggio.È possibile registrare i dati dei viaggi e rivederli sul computer o direttamente sullo smartphone, analizzando il percorso effettuato insieme ai parametri di funzionamento del veicolo. Inoltre il sistema permette di ritrovare facilmente il veicolo quando viene parcheggiato in un luogo sconosciuto, salvando automaticamente la posizione in cui è stato spento. MG-MP include la funzione “Grip Warning” che replica per la massima visibilità le indicazioni sul funzionamento del controllo di trazione e fornisce in tempo reale informazioni sulla propria condotta di guida in relazione alle condizioni del fondo stradale. Una spia dedicata avvisa in caso di eccessivo sfruttamento dell’aderenza disponibile. Grazie all’uso sinergico dei giroscopi e delle informazioni provenienti dal veicolo, lo smartphone si trasforma in un sofisticato strumento di misura dell’angolo di piega in curva grazie ad algoritmi appositamente sviluppati per la nuova Moto Guzzi. È possibile impostare le soglie limite sia per l’angolo di piega, sia per velocità di percorrenza e giri motore, il cui superamento viene indicato dall’accensione delle relative spie o dal lampeggio del cruscotto virtuale.

INFO:
www.motoguzzi.com
www.garagemotoguzzi.com/it

ACCESSORIES
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MOTO GUZZI V7 II STORNELLO
GLI ACCESSORI ORIGINALI PER RENDERLA UNICA



Eccezionale è il livello di personalizzazione raggiungibile attingendo dalla vastissima gamma di accessori disponibili per Moto Guzzi V7 II Stornello. Tutti i particolari sono disegnati e progettati da Moto Guzzi e sono sottoposti a rigorosi cicli di test di controllo come qualsiasi altro elemento originale delle moto, in maniera da garantire qualità e durata nel tempo. Essendo stati concepiti e messi a punto da Moto Guzzi stessa, sono perfettamente intercambiabili con i componenti di serie, permettendo un facile ripristino della motocicletta nella sua configurazione originale. Inoltre sono anche rigorosamente omologati e quindi assolutamente “street legal” e permettono di personalizzare la propria moto senza far decadere la garanzia sul veicolo. Sono numerosi gli accessori di Moto Guzzi particolarmente indicati per accentuare il piacere di guida e le possibilità di utilizzo della nuova V7 II Stornello, ma attingendo dal ricchissimo catalogo di optional compatibili con la gamma V7, è possibile raggiungere un livello di personalizzazione davvero unico.

Specchietti neri gambo corto: realizzati in alluminio ricavato dal pieno anodizzati neri, conferiscono al veicolo un aspetto ancora più prezioso e sportivo. Ammortizzatori Performance: la coppia di ammortizzatori Bitubo con serbatoio del gas separato, sono studiati specificamente per le esigenze della V7 II e sono dotati di regolazione nel precarico della molla e nell’idraulica in estensione e compressione. Grazie alla corsa maggiorata, alla possibilità di personalizzazione delle tarature, sono in grado di garantire maggiore comfort e una migliore guidabilità, oltre a spiccare per un look davvero unico, grazie alla colorazione rossa che sottolinea l’indole sportiva e fuoristradistica di V7 II Stornello. Borsa laterale in pelle nera: borsa in vera pelle idrorepellente dal volume di circa 20 litri, dotata di chiusura con fibbia in acciaio cromato. Può essere montata sul lato del veicolo tramite un apposito telaio di fissaggio in acciaio ad alta resistenza. In optional la borsa interna estraibile in tessuto per facilitare il trasporto del contenuto.  Copriserbatoio: fascia copriserbatoio in vera pelle idrorepellente, dotata di pratica tasca portaoggetti e di foro per il rifornimento. Si fissa tramite le 2 viti presenti sotto il bordo posteriore del serbatoio, rimuovendo la sella, e una cinghia anteriore. Portapacchi piccolo nero: questo pregevole articolo svolge due funzioni importanti. Da una parte portapacchi, dall’altra solido appiglio per il passeggero. Grazie alle sue dimensioni compatte diventa il supporto ottimale per la borsa porta attrezzi o per i piccoli bagagli necessari nelle brevi trasferte e nelle escursioni off-road. Borsa porta attrezzi in pelle nera: realizzata in vera pelle idrorepellente, si può fissare sul portapacchi dedicato tramite cinghie o sul serbatoio, grazie alla fascia preforata in dotazione. Telo coprimoto: è realizzato in tessuto nero antigraffio ed è impreziosito dal logo Moto Guzzi presente su ambo i lati. Anche nelle versioni “Eagle” e “Shape”. Borsa serbatoio: borsa serbatoio in nylon e vera pelle idrorepellente, dotata di due tasche laterali e una superiore portacartina. Si fissa tramite agganci rapidi al copriserbatoio che può restare montato sul serbatoio grazie al foro per il rifornimento ed è facilmente sganciabile e trasportabile grazie alla pratica maniglia. Sella comfort gel: dedicata a chi pretende sempre il massimo comfort, questa sella dispone di un inserto in gel disposto sia nella zona di seduta del pilota, sia del passeggero. Grazie ai fianchi rastremati, permette inoltre un migliore appoggio di entrambi i piedi a terra. Il rivestimento riprende gli stilemi della sella di serie e presenta il logo “Comfort gel” punzonato. Sella ribassata comfort gel: in questa sella il comfort del cuscino dotato di inserto in gel si combina alla praticità del profilo rivisto e ribassato di 20mm per consentire a tutti un sicuro appoggio dei piedi a terra. Il rivestimento. Il rivestimento riprende gli stilemi della sella di serie e presenta il logo “Comfort gel” punzonato.

INFO:
www.garagemotoguzzi.com/it

UN'OFFERTA SEMPRE PIÙ AMPIA

Per facilitare la scelta degli appassionati Guzzisti, sono stati individuati diversi "stili di riferimento": formule di customizzazione ben diverse verso cui orientarsi, seguendo il proprio gusto personale, lasciando tuttavia la più ampia possibilità di creare la propria V7 su misura, selezionando i pezzi preferiti all’interno di tutta la gamma e combinandoli tra loro. Tutti gli elementi che compongono le diverse configurazioni sono, infatti, acquistabili singolarmente in modo da esaltare ulteriormente la fantasia e la creatività dei guzzisti. Un ulteriore aspetto particolarmente importante è che gli elementi sono utilizzabili sia sulla nuova V7 II, sia sulla prima generazione di V7, già presente sulle strade di tutto il mondo. I nuovi accessori consentono a chi è già possessore di una Moto Guzzi da diversi anni, di cambiare il look della propria moto, rinnovandola, ed entrando così in modo facile e semplice nel mondo delle moto special. Nella rubrica Garage di questo numero: gli stili Dark Rider, Scrambler, Legend e Dapper e le novità 2016, Clubber, Alce e Lady Guzzi. Oltre alle formule di customizzazione, Moto Guzzi offre una vasta gamma di accessori che consentono al cliente di personalizzare la propria V7 e renderla più in sintonia con i propri gusti estetici o alle diverse esigenze di uso.

SEMIMANUBRI: disponibile per Stone e Special, permette di abbassare la guida della moto, rendendola pari a quella di V7 Racer. Comprende cavi del comando acceleratore e tubi del freno anteriore dedicati. ALLESTIMENTO BIPOSTO PER V7 II RACER: comprende tutto il necessario per rendere la moto biposto. SELLA MONOPOSTO: sella monoposto per configurare il veicolo in modalità racer. AMMORTIZZATORI PERFORMANCE: la coppia di ammortizzatori Bitubo con serbatoio del gas separato, sono studiati specificamente per le esigenze della V7 II e sono dotati di regolazione nel precarico della molla e nell’idraulica in estensione e compressione. Grazie alla possibilità di personalizzazione delle tarature, sono in grado di garantire maggiore comfort e una migliore guidabilità, oltre a spiccare per un look davvero unico. FIANCATINE IN ALLUMINIO: le fiancatine in alluminio spazzolato e anodizzato contribuiscono a rendere i profili della V7 II più rastremati. Lo stile richiama anche in questo caso le creazioni artigianali tipiche delle competizioni degli anni ‘70. CUPOLINO: comprende il cupolino realizzato in materiale plastico stampato, non verniciato e i supporti in alluminio con relativa minuteria per il montaggio. PROTEZIONI SERBATOIO: sono due protezioni in morbido materiale gommoso da applicare sui fianchi del serbatoio su cui appoggiare le ginocchia durante la guida, al fine di aumentare il comfort di marcia. TELO COPRIMOTO: è realizzato in tessuto nero antigraffio ed è impreziosito dal logo Moto Guzzi presente su ambo i lati, e anche nelle versioni “Eagle” e “Shape”. PARABREZZA TOURING: è progettato per offrire una migliore protezione aerodinamica, rispettando al contempo l’estetica della V7. Omologato secondo gli standard più severi (DOT e TUV), è stato testato su strada in ogni condizione climatica dai collaudatori Moto Guzzi. COPERCHI INIETTORI: sono realizzati in alluminio e consentono di proteggere la zona degli iniettori dal contatto accidentale con le ginocchia del pilota. BORSE LATERALI: è composto da due valigie rigide in nylon dal volume di circa 20 litri. Le borse sono rivestite in vera pelle idrorepellente e sono dotate di chiusura con fibbia in acciaio cromato. Sono compresi i telai di fissaggio in acciaio ad alta resistenza e una coppia di borse interne asportabili. PORTAPACCHI: questo pregevole articolo svolge due funzioni importanti: da una parte portapacchi, dall’altra solido appiglio grazie ai due maniglioni integrati. L’accessorio è realizzato in acciaio ad alta resistenza saldato a TIG e successivamente cromato. Si installa al posto delle maniglie d’appiglio del passeggero originali. BORSA BAULETTO: si fissa sul portapacchi dedicato tramite cinghie ed è realizzata in vera pelle idrorepellente. Può essere facilmente trasportata grazie alla maniglia posteriore. COPRISERBATOIO: fascia copriserbatoio in vera pelle idrorepellente, dotata di pratica tasca portaoggetti e di foro per il rifornimento. Si fissa tramite le 2 viti presenti sotto il bordo posteriore del serbatoio, rimuovendo la sella, e una cinghia anteriore. BORSA SERBATOIO: borsa serbatoio in nylon e vera pelle idrorepellente, dotata di due tasche laterali e una superiore portacartina. Si fissa tramite agganci rapidi al copriserbatoio che può restare montato sul serbatoio grazie al foro per il rifornimento ed è facilmente sganciabile e trasportabile grazie alla pratica maniglia. VALIGIE SEMIRIGIDE COMPLETE DI SUPPORTI: grazie ad una capacità di carico di circa 42 litri, la coppia di valigie semirigide sono il compendio ideale per chi non vuole rinunciare a trasportare nulla sulla propria V7. Sono realizzate in sky tecnico, si agganciano facilmente ai supporti previsti. I profili riflettenti aumentano la visibilità notturna.SELLA COMFORT GEL: dedicata a chi pretende sempre il massimo comfort, questa sella dispone di un inserto in gel disposto sia nella zona di seduta del pilota, sia del passeggero. Grazie ai fianchi rastremati permette inoltre un migliore appoggio di entrambi i piedi a terra. Il rivestimento riprende gli stilemi della sella di serie e viene arricchita dal logo “Comfort gel” punzonato. SELLA RIBASSATA COMFORT GEL: in questa sella il comfort del cuscino dotato di inserto in gel si combina alla praticità del profilo rivisto e ribassato di 20mm per consentire a tutti un sicuro appoggio dei piedi a terra. Il rivestimento. Il rivestimento riprende gli stilemi della sella di serie e viene arricchita dal logo “Comfort gel” punzonato.

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ACCESSORIES
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APRILIA RSV4 RR E RSV4 RF
IL BELLO DELLA PERSONALIZZAZIONE



Aprilia ha studiato e sviluppato una nutrita gamma di accessori per la personalizzazione di RSV4 RR e RSV4 RF. Oggetti selezionati di elevata qualità, utili per renderle più performanti, più belle o più comode.

Scarico slip-on racing: realizzato da Akrapovic, è dotato di silenziatore in carbonio ed è omologato per uso stradale. Scarico completo racing: gruppo di scarico completo di collettori, realizzato da Akrapovic. Il terminale è in carbonio. Ammortizzatore Öhlins TTX: la serie TTX è la più pregiata tra i prodotti offerti da Öhlins (testa e piede di attacco sono in alluminio ricavato dal pieno). Consente una completa e fine regolazione in tutte le sue funzioni smorzanti. Equipaggiabile con sensori lineari per installare la telemetria. Ammortizzatore di sterzo Öhlins: la sua fine regolazione nell’idraulica permette di avere un avantreno sempre saldo anche nelle accelerazioni più violente. Componenti in carbonio: carene, codone, fiancatine, parafanghi e paratacchi. Realizzati in fibra di carbonio opaco. Garantiscono un look sportivo e un minor peso complessivo. Tappi specchietti: in alluminio ricavato dal pieno, si applicano al posto degli specchietti, per l’uso della moto in pista. Coperchio portatarga: in acciaio tagliato al laser, si applica a seguito della rimozione del portatarga, per l’uso in pista della moto. Protezioni telaio: in nylon ricavato dal pieno, sono utili per prevenire danni al telaio in caso di scivolata. Pedane pilota racing: realizzate in alluminio ricavato dal pieno e regolabili in 9 posizioni, permettono la regolazione micrometrica dei comandi cambio e freno. Sono predisposte per alloggiare l’interruttore della luce stop posteriore e il cambio rovesciato. Semimanubri racing: in alluminio ricavato dal pieno, consentono una posizione di guida ancor più sportiva. Cambio rovesciato racing: elemento meccanico che rovescia la modalità di cambiata delle marce, per migliorare le performance in pista.

Cerchi forgiati: realizzati in lega di alluminio con processo di forgiatura, offrono massima resistenza a fronte di un peso ridotto, essenziale per aumentare la maneggevolezza. Borsa serbatoio: disponibile in due misure, è realizzata in tessuto tecnico con inserti effetto carbonio. Sono testate e approvate per resistere a olio, benzina, raggi UV e per non compromettere la stabilità anche a elevate velocità. Portatarga regolabile: realizzato in acciaio tagliato al laser. Comprende la luce targa a LED. Telo coprimoto: in lycra traspirante, è pensato per proteggere la moto dalla polvere. Kit V4-MP: il kit d’installazione della piattaforma multimediale dedicata ai modelli V4 Aprilia è formata dalla centralina bluetooth e dai cablaggi necessari per il montaggio. È di serie sulla versione RF di Aprilia RSV4.

E CON L’INNOVATIVA V4-MP ARRIVA LA TELEMETRIA

Nel ricco catalogo di accessori dedicati ad Aprilia RSV4 RR e RF, si aggiunge anche una evolutissima versione del Multimedia Platform, che trasforma il proprio smartphone in uno strumento semiprofessionale dalle eccezionali capacità d’informazione. La V4-MP è di serie sulla versione RF di Aprilia RSV4. Come noto, Multimedia Platform è l’innovativa piattaforma multimediale, un’esclusività del Gruppo Piaggio, capace di connettere il veicolo allo smartphone e conseguentemente alla rete web. Con questa eccezionale applicazione, lo smartphone diviene un vero e proprio sofisticato computer di bordo multifunzione e l’anello di connessione tra veicolo e Internet. Una finestra sul futuro, che getta le basi per un nuovo modo di intendere la comunicazione sulle due ruote. Grazie ad un ulteriore sviluppo di questo affascinante sistema messo a punto da Aprilia, la comunicazione tra veicolo e smartphone diventa attiva: il pilota può dallo smartphone cambiare i settaggi della propria RSV4, oltre a ottenere suggerimenti in tempo reale su come migliorare la propria prestazione in circuito in tutta sicurezza.

Tra le principali funzionalità di V4-MP spicca:

  • Active electronic setup: è quanto di più vicino esiste a una vera e propria gestione elettronica “corner-by-corner” usata nelle corse. Grazie al modulo GPS presente nello smartphone, il sistema riconosce istante per istante la posizione della moto all’interno del circuito e modifica automaticamente le regolazioni elettroniche (traction control e anti impennata), sulla base delle impostazioni scelte dal pilota, curva per curva. Ciò permette di incrementare la sicurezza e l’efficacia in pista, adeguando i parametri di controllo in ogni punto del circuito e senza distrazioni per il pilota.
  • Adaptive race assistant: questa funzione fornisce in tempo reale suggerimenti per sfruttare al massimo ed in sicurezza  la propria RSV4. L’applicazione confronta in tempo reale il comportamento del guidatore con il proprio miglior giro di pista e lo supporta indicando in modo immediatamente leggibile come migliorare in maniera graduale le prestazioni.
  • Advanced telemetry dashboard: un cruscotto “virtuale”, che permette di visualizzare sul display dello smartphone, oltre a tutte le informazioni normalmente presenti nella strumentazione di serie, numerosi altri parametri acquisiti dalla telemetria della moto, come, ad esempio: potenza istantanea erogata all’albero; coppia istantanea erogata all’albero; percentuale di potenza disponibile; spinta sulla ruota posteriore; slittamento della ruota posteriore; accelerazione longitudinale e laterale (diagramma G-G); angolo di piega.

Racing
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NOVITA’: LE VERSIONI “FACTORY WORKS”
DELLA PLURITITOLATA APRILIA RSV4

DALL’ESPERIENZA DI APRILIA RACING NELLE MASSIME COMPETIZIONI MONDIALI NASCONO LE VERSIONI “FACTORY WORKS” DI APRILIA RSV4. UNA STRAORDINARIA GAMMA DI MOTO “SPECIALI” E DI ALTISSIME PRESTAZIONI, REALIZZATE, VENDUTE E ASSISTITE DIRETTAMENTE DA APRILIA RACING, LA FACTORY DEI 54 TITOLI MONDIALI

Quella di Aprilia RSV4 è tra le storie sportive più vincenti in assoluto per un singolo modello nella categoria delle derivate di serie. Dal 2009 a oggi nel palmarès di questa straordinaria V4 italiana da 1000cc sono entrati sette titoli iridati nel campionato mondiale Superbike, con l'ulteriore suggello - nella stagione 2015 - della vittoria dei titoli Piloti e Costruttori nella FIM CUP Superstock 1000. Una straordinaria carriera agonistica che nasce da una leadership tecnica del modello di serie, costantemente riaffermata delle molteplici vittorie nelle prove comparative organizzate dalle più autorevoli riviste motociclistiche mondiali. Aprilia Racing - il Reparto Corse che ha portato alla Casa di Noale 54 titoli mondiali  vara oggi un programma per rendere disponibile, a tutti coloro che intendano competere nei campionati delle derivate di serie o che desiderino avere una RSV4 dalle performance ottimizzate per l'uso in circuito, la stessa tecnologia sviluppata per la moto campione del mondo.

Romano Albesiano, Responsabile Aprilia Racing commenta questa straordinaria iniziativa del reparto corse che dirige a Noale: “Le versioni racing di RSV4 che presentiamo a EICMA rappresentano, prima di tutto, un'occasione unica che Aprilia Racing offre a chi voglia possedere una vera moto da corsa. Come Reparto Corse di Aprilia abbiamo condensato in queste moto eccezionali tutta la conoscenza che ha portato la RSV4 a essere una delle moto più vincenti nella storia delle competizioni per derivate dalla serie.

Il campionato SSTK conquistato quest'anno si aggiunge ai sette mondiali vinti in SBK e tutta la nostra esperienza acquisita in questa carrellata di successi è ora a disposizione di chi voglia portare la nostra moto in gara, per correre nei vari campionati o, semplicemente e nel caso di utenti particolarmente smaliziati, per girare in pista con una vera Aprilia Racing, potendo scegliere tra vari livelli di sofisticazione. Si parte da una RSV4 ottimizzata per la pista, passando per la versione SSTK (in tutto la moto che ha dominato la Superstock 1000 FIM Cup) fino ad arrivare al top, rappresentato da una vera Superbike”.

Il programma prevede la realizzazione di moto “Factory Works” sviluppate secondo i regolamenti dei campionati Superstock e Superbike dei diversi Paesi, con differenti livelli di preparazione di ciclistica, elettronica e motore che, nella massima configurazione, supera la soglia dei 230 CV. Tutte le versioni partono dalla già eccezionale base tecnica di Aprilia RSV4 RR.
RSV4 R-FW Stock1 MM Race. Aprilia RSV4 dotata di Race Pack (sospensioni Öhlins e cerchi forgiati). Impianto elettrico di serie con leggerissima batteria al litio. Centralina elettronica di serie riprogrammata in versione Race, mappature controllo motore e dinamica veicolo  made in Aprilia Racing. Strumentazione riprogrammata e predisposta per i tempi sul giro. Ottimizzato ed alleggerito l'impianto frenante con l'eliminazione dell'ABS. Motore di serie alleggerito, senza termostato e circuito aria secondario, con circuito tubi di raffreddamento semplificato. In optional: kit scarico Akrapovic, kit carenatura completa, taratura sospensioni dedicata e ottimizzazione completa del motore.
RSV4 R-FW Stock2 APX Race. Aprilia RSV4 dotata di Race Pack (sospensioni Öhlins e cerchi forgiati). Impianto elettrico racing, alleggerito e semplificato con cablaggio veicolo e motore dedicati e batteria al litio. Centralina APX2 made in Aprilia Racing completamente programmabile nei parametri di gestione della accensione e di controllo motore tramite il terminale palmare fornito di serie. La centralina include il sistema di acquisizione dati, con possibilità di sfruttare sia i sensori originali, sia quelli opzionali disponibili e ammessi dal regolamento Superstock 1000 FIM Cup. Strumentazione speciale Aprilia Racing. Motore speciale con preparazione Aprilia Racing. Optional: kit scarico Akrapovic, kit carenatura completa e taratura sospensioni dedicata.

RSV4 R-FW  SBK. Aprilia RSV4 dotata di Race Pack (sospensioni Öhlins e cerchi forgiati). Impianto elettrico racing, alleggerito e semplificato con cablaggio veicolo e motore dedicati e batteria al litio. Centralina APX2 made in Aprilia Racing, dotata di modulo GPS, completamente programmabile nei parametri di gestione della accensione e di controllo motore tramite il terminale palmare fornito di serie. La centralina include il sistema di acquisizione dati con disponibilità come optional del kit di sensori per la telemetria. Strumentazione speciale Aprilia Racing con pulsantiere racing. Cambio elettronico con funzione di scalata assistita (blipper). Strumentazione speciale Aprilia Racing. Motore speciale con preparazione SBK made by Aprilia Racing.
RSV4 R-FW  W-SBK. Replica delle RSV4 Superbike usate dal Team Ufficiale di Aprilia Racing nel Campionato Mondiale SBK. Può essere configurata "tailor made" sia negli allestimenti e contenuti che nel livello di assistenza, secondo i bisogni il budget e le ambizioni di ogni pilota e team. E' il massimo cui si possa ambire e consente di partecipare da protagonista al campionato mondiale Superbike.

RSV4 R-FW “MISANO”. La moto presente all'EICMA è una versione dimostrativa del livello di preparazione possibile con il programma “Factory Works” e rappresenta il livello di ingresso della linea W-SBK. Come tradizione di Aprilia Racing ogni componente è stato ottimizzato per dare il massimo delle prestazioni, mantenendo però un elevato equilibrio generale ed un alto livello di affidabilità. Per questo è una moto in grado di ben figurare a qualunque livello di competizione, ma anche un sogno "possibile" per qualunque appassionato che voglia uno straordinario mezzo per cimentarsi in circuito, con la certezza che nulla potrà farlo sentire più vicino alle sensazioni dei campioni della SBK mondiale. La grafica, celebrativa della prima vittoria Aprilia in una competizione "road racing" sottolinea il carattere di esclusività del modello.

AREA WEB DEDICATA

IL PROGRAMMA FACTORY WORKS PREVEDE CHE, INCLUSO NEL PREZZO DI OGNI MODELLO, SIA COMPRESO UN TRAINING TECNICO VOLTO A DARE TUTTE LE INFORMAZIONI NECESSARIE A REALIZZARE IL MIGLIOR ADATTAMENTO DEL MEZZO ALLE CARATTERISTICHE DI PILOTA E CIRCUITO, PIU’ UNA SESSIONE DI PROVE IN PISTA CON IL “TEST TEAM” DI APRILIA RACING IN CUI VERIFICARE IN PRATICA LE INDICAZIONI RICEVUTE.

Accedendo alla speciale area web – www.serviceaprilia.com/public/racing – i piloti, i collezionisti e i team possono accedere al mondo esclusivo delle moto Aprilia “Factory Works” da competizione e ricevere ulteriori informazioni e maggiori dettagli tecnici sulle RSV4 preparate da Aprilia Racing.

INFO:
www.serviceaprilia.com/public/racing

PILOTI-TESTIMONI IN PISTA: BAUTISTA E SAVADORI

I migliori testimoni delle eccezionali prestazioni in pista delle V4 venete sono certamente i piloti. Alvaro Bautista, in questa stagione ha portato in pista, nel mondiale MotoGP la Aprilia RS-GP che non ha mai nascosto la sua discendenza da uno straordinario progetto stradale.

Il campione spagnolo racconta: “La RSV4, anche nella sua versione stradale è davvero una moto da pista omologata per la guida di tutti i giorni. L’ho provata divertendomi molto. Le versioni racing sono realmente moto pronte per la pista e per la competizione. Quella che Aprilia offre a piloti e appassionati evoluti è una opportunità piuttosto rara, portarsi a casa una vera moto da corsa, addirittura pronta per competere in vari campionati. Merito di un progetto unico, il V4 è davvero un vero motore da corsa che, nella sua versione più evoluta anche noi del team MotoGP portiamo in gara contro prototipi assoluti”.


Da sinistra: Alvaro Bautista e Lorenzo Savadori a Eicma 2015

Chi invece con la RSV4 ha conquistato il campionato in questa stagione è Lorenzo Savadori, trionfatore nella Coppa del Mondo SSTK: “Quest'anno ho disputato la Coppa del Mondo Superstock 1000 con il team Nuova M2 Racing supportato da Aprilia. La mia RSV4 RF era preparata direttamente da Aprilia Racing sulla base del regolamento Stock. La versione standard di questa moto è già eccezionale ma con la preparazione di Aprilia Racing ha elevato la sua competitività e siamo riusciti a vincere la Superstock 1000 FIM Cup nella stagione d'esordio! Chi meglio di Aprilia Racing conosce questa moto e può ottimizzarla per primeggiare in qualsiasi campionato?”.

Racing
INTERVIEW

MOTOGP 2016 – LA STRATEGIA DI APRILIA RACING
SECONDO ROMANO ALBESIANO: “IDEE CHIARE E INNOVAZIONE”

Dalla Superbike alla MotoGP: un salto impegnativo nel quale Aprilia Racing è stata guidata da Romano Albesiano, Responsabile del reparto corse della casa veneta. Ingegnere, con un passato da leader nella progettazione delle moto stradali del Gruppo Piaggio (si parla di Aprilia e Moto Guzzi), nel 2015 Albesiano ha raccolto la sfida della MotoGP impostando un percorso di crescita costante. Dopo un primo anno "esplorativo", è ora al lavoro sul nuovo prototipo che Aprilia metterà in pista nella nuova stagione MotoGP 2016.

Aprilia Racing - 2015 season

Il tuo bilancio a stagione conclusa?
“Per noi il 2015 è stato un anno di grande sperimentazione. Ci siamo impegnati in un campionato per noi nuovo, trovandoci di fronte a problematiche inedite. Non è stato facile ma credo che sia stato fondamentale per il percorso di sviluppo a lungo termine che ci siamo prefissati. I test sono importanti ma affrontare una stagione intera, confrontandosi con i top team della MotoGP, velocizza l'apprendistato. L'esperienza accumulata durante la stagione è la base su cui abbiamo impostato il prototipo 2016”.


MOTOGP 2015: NEL BOX DI APRILIA RACING TEAM GRESINI

A proposito, qualche anticipazione?
“Posso dire che sarà una moto completamente nuova, filosoficamente coerente con i nostri ultimi progetti sportivi ma totalmente riprogettata rispetto alla RS-GP 2015. Specialmente in termini di ingombro e peso si tratterà di un grande step evolutivo, sulla base del quale poi procederemo con lo sviluppo. Il motore mantiene l'architettura V4 ma con sostanziali differenze rispetto all'attuale. Avrà la distribuzione a valvole pneumatiche ed il nostro cambio seamless, tecnologie sulle quali abbiamo lavorato quest'anno con risultati decisamente incoraggianti”.

Su cosa deve puntare Aprilia per emergere in MotoGP?
“Dobbiamo innanzitutto avere le idee chiare. Il primo passo è mettere le basi per un progetto solido, sia tecnicamente che come organizzazione della squadra. Il prototipo 2016 è una ottimizzazione dei concetti che abbiamo esplorato in questo primo anno di esperienza, adeguati alle novità regolamentari che entreranno in vigore nella prossima stagione. Nel corso dello sviluppo cercheremo di introdurre qualcosa di non convenzionale, innovativo, in perfetto stile Aprilia. Dopo tutto la storia insegna che per combattere contro avversari con maggiore esperienza bisogna esplorare nuove soluzioni, cosa in cui noi italiani siamo maestri”.

Visto il livello della categoria non si preannuncia un'impresa facile…
“Aprilia è una factory storicamente legata al racing che fa parte di un grande gruppo come Piaggio. Abbiamo quindi le carte in regola per poter ambire ad un ruolo da protagonisti nella MotoGP. Questo non significa che avremo vita facile, ma ci da fiducia in vista di un percorso impegnativo dove risorse e struttura devono dimostrarsi all'altezza. Stiamo ampliando il reparto corse con l'innesto di nuove figure, sia appartenenti al mondo racing che provenienti dalle università. Aggiungiamo quindi alle competenze consolidate che possediamo anche idee nuove, fresche, che possano dare una spinta ulteriore al nostro progetto”.


NOVEMBRE 2015, VALENCIA TEST: IN PISTA, CON BAUTISTA E BRADL, ANCHE IL COLLAUDATORE MIKE DI MEGLIO

Elettronica unica e nuovo fornitore di gomme: quanto incideranno sugli attuali equilibri della MotoGP?
“Sicuramente si tratta di un reset importante per tutti i costruttori. Un cambiamento così pesante costringe tutti a rivedere molti parametri e dovrebbe, secondo la mia opinione, contribuire a livellare le prestazioni. Ovviamente chi ha maggiore esperienza avrà ancora un vantaggio, specialmente a inizio stagione, ma il gap si ridurrà sensibilmente”.


ALVARO BAUTISTA

Capitolo piloti: come valuti le loro prestazioni?
“Alvaro Bautista e Stefan Bradl hanno fatto un lavoro importante. Sapevano che non sarebbe stato facile, per piloti del loro livello non è sicuramente il massimo lottare ogni gara per guadagnare qualche punto ma hanno compreso l’importanza in prospettiva del nostro progetto. Sono due professionisti con una importante esperienza, e ci stanno aiutando nel far crescere le prestazioni. E’ anche sulla base delle loro indicazioni che stiamo sviluppando il nuovo prototipo, con il quale sono certo riusciranno a togliersi qualche bella soddisfazione. Dai recenti test di Jerez abbiamo aggiunto alla nostra line-up anche il pilota Mike Di Meglio, in veste di collaudatore, decisione che va di pari passo con il potenziamento del Test Team Aprilia. Sono sicuro che il suo contributo darà ulteriore impulso al nuovo progetto”.


STEFAN BRADL

Domanda difficile ma obbligatoria: previsioni per il 2016?
“Abbiamo concluso il 2015 stabilmente in zona punti. Ci presenteremo al via della nuova stagione con un progetto del tutto inedito, quindi all'inizio non sarà facile. L'obiettivo comunque è di entrare nella top 10, un risultato impegnativo ma allineato alla nostra tradizione ed allo sforzo che stiamo mettendo in campo”.

TEST APRILIA A JEREZ DE LA FRONTERA, BILANCIO POSITIVO: DATI RACCOLTI DA BAUTISTA, BRADL E DI MEGLIO SU GOMME ED ELETTRONICA 2016

Jerez (Spagna), 27 novembre 2015 – Si sono conclusi i test MotoGP a Jerez, tre giorni che hanno visto impegnati i piloti titolari dell’Aprilia Racing Team Gresini, Alvaro Bautista e Stefan Bradl, oltre al collaudatore Mike Di Meglio. La preparazione alla stagione 2016 per la squadra italiana è decisamente impegnativa, visto il cambio sia del fornitore di gomme sia dell’elettronica.

In attesa del debutto del nuovo prototipo Aprilia, i piloti hanno utilizzato le RS-GP continuando il percorso di apprendistato con gli pneumatici Michelin e il pacchetto elettronico unico. A riprova del gran lavoro svolto da tecnici e piloti i tanti i giri messi a referto, 135 per Alvaro e 140 per Stefan. ROMANO ALBESIANO (Responsabile Aprilia Racing): "Continuano i nostri test con le nuove gomme e con l'elettronica 2016. Abbiamo ancora tanto lavoro da fare su entrambi i fronti ma le sensazioni sono positive, in questa fase è fondamentale capire le reazioni del nuovo pacchetto alle modifiche. Va ricreata una base di partenza che permetta ai piloti di avere un buon feeling, cercando di far lavorare al meglio le nuove gomme. Il programma di prove si è svolto come preventivato, peccato per Alvaro che si è dovuto fermare durante l'ultimo giorno. Questi tre giorni hanno visto anche l'inizio ufficiale della nostra collaborazione con Mike Di Meglio come collaudatore, che va di pari passo con il potenziamento del Test Team Aprilia. Un pilota campione del mondo e con tanta esperienza, del quale avremo bisogno visto il grande lavoro che ci aspetta".

FAUSTO GRESINI (Team Manager): “Abbiamo portato a termine positivamente gli ultimi test del 2015: questi tre giorni sono stati importanti per proseguire il lavoro iniziato a Valencia, mirato soprattutto ad approfondire la conoscenza delle gomme Michelin e della nuova elettronica. Siamo riusciti a sfruttare al massimo il tempo a disposizione, raccogliendo una gran mole di dati con Alvaro, Stefan e il collaudatore Mike Di Meglio che ha affiancato i due piloti titolari. Adesso inizia la pausa invernale, ma ciò non significa che ci rilasseremo: in questo periodo dovremo lavorare sodo in sede, facendo tesoro dell’esperienza e dei tanti riferimenti raccolti durante questa stagione, per preparare al meglio l’esordio del nuovo prototipo 2016, che avverrà nei test di febbraio”.

ALVARO BAUTISTA: "Sono riuscito a fare un’uscita in pista con la nuova elettronica e l'ho trovata migliorata abbastanza rispetto all'ultimo test di Valencia. Ora mi rilasserò dopo questa lunga stagione per tornare con ancora più voglia ai test di Sepang 2016".

STEFAN BRADL: "Ci siamo concentrati sulla nuova elettronica, c'è davvero tanto da imparare. Si tratta di un lavoro diverso dal solito, può sembrare noioso per le lunghe pause ma in questo momento è necessario, sia per fornire dati agli ingegneri sia per creare una base su cui il Test Team Aprilia lavorerà durante la pausa invernale. Non abbiamo certo pensato al tempo sul giro, il feeling non è ancora quello giusto per spingere ma sono sicuro che quanto fatto in questi giorni ci aiuterà nel 2016. Ora sono felice di potermi concedere qualche giorno di vacanza e prepararmi al meglio per la nuova stagione".

Racing
INTERVIEW

STEFAN BRADL: “SONO FELICE DI CONTRIBUIRE ALLO SVILUPPO DELLA MOTO APRILIA MOTOGP 2016”

L'arrivo di Stefan Bradl in Aprilia non ha seguito l'iter canonico. Il pilota tedesco, Campione del Mondo Moto2 nel 2011, è entrato a far parte del progetto italiano a stagione in corso. Salito in sella alla RS-GP in occasione della gara di Indianapolis, senza aver avuto la possibilità si svolgere alcun test, Stefan non ha impiegato molto tempo per inserirsi nell'Aprilia Racing Team Gresini, facendosi subito apprezzare per la grande professionalità. Due volte a punti, ha colto il suo miglior risultato in Malesia entrando nei primi 10. A lui e al compagno di squadra Alvaro Bautista spetterà lo sviluppo del nuovo prototipo Aprilia, con il quale affronteranno la stagione 2016 alla ricerca di un piazzamento stabile nella top 10 del campionato. Lo incontriamo al termine degli ultimi test 2015 di Jerez de la Frontera, è l’occasione perfetta per un bilancio della stagione, con uno sguardo al prossimo anno.

Come descrivi il tuo 2015 con Aprilia?
“Sono davvero felice. Quando sono arrivato, in circostanze sicuramente non tradizionali, il team mi ha accolto in maniera grandiosa. Tutti mi hanno fatto sentire subito parte della squadra e del progetto, anche se c'è stato poco tempo a disposizione per conoscerci visto che sono saltato direttamente sulla moto per il primo turno ad Indianapolis. Ho trovato un gruppo di persone altamente professionali, che mi hanno dato subito un grande stimolo. Magari qualche risultato poteva anche essere migliore, ma vista la mancanza di test e il mio arrivo a stagione in corso credo di aver fatto un buon lavoro”.

È stata la tua prima stagione in un team ufficiale, come l'hai vissuta?
“Ho sentito la differenza, questo è sicuro. Mi ha dato una soddisfazione particolare lavorare al progetto Aprilia, sapendo che sarebbe stata una stagione preparatoria al debutto della nuova moto. Sono felice di aver contribuito allo sviluppo di un progetto completamente nuovo e non vedo l'ora di provare la moto 2016 e portarla al miglior risultato possibile”.

Senti di poterla chiamare la "tua" moto?
“Sarà sicuramente in parte la ‘mia’ moto, visto che sto contribuendo al suo sviluppo e continuerò a farlo nella prossima stagione. È davvero una bella sensazione”.

Hai già visto qualche anticipazione della nuova moto?
“Ancora no, il piano prevede di attendere fino ai test di gennaio a Sepang. Ovviamente sono in stretto contatto con il mio capotecnico Diego che mi terrà aggiornato sugli sviluppi in azienda. I ragazzi di Aprilia hanno davvero molto da lavorare per essere pronti alla nuova stagione, non voglio disturbarli. Se poi ci sarà bisogno di me sarò a disposizione in qualsiasi momento”.

Hai dichiarato che per te il lavoro di test rider è qualcosa di nuovo, cosa ne pensi?
“Ovviamente per un pilota correre senza avere l'obiettivo di spingere al massimo può sembrare noioso. In realtà visti i cambiamenti regolamentari dobbiamo davvero iniziare da zero, una cosa molto difficile. Non puoi portare la moto al limite, devi prima capire il funzionamento delle nuove gomme e della nuova elettronica. Prendere confidenza richiede tempo, le cose vanno fatte passo dopo passo. Durante i test ci sono anche delle lunghe pause, che i tecnici utilizzano per cambiare la configurazione della moto, diciamo che i ritmi sono molto diversi rispetto al weekend di gara”.

La RS-GP che hai utilizzato quest'anno era ancora un "ibrido", ma c'è qualcosa che vorresti mantenere nella moto 2016?
“La nuova moto sarà migliore sotto tutti gli aspetti. Posso dire che pur trattandosi di una moto-laboratorio, con molte parti derivate dalla Superbike e dalla moto di serie, siamo fieri dei risultati ottenuti. Il livello in MotoGP è altissimo ma siamo stati capaci di dimostrare un ottimo potenziale, sempre tenendo conto delle circostanze”.

Credi che i cambiamenti (gomme, elettronica) modificheranno i livelli di competitività?
“È sinceramente difficile dirlo ora. Vedremo ad inizio stagione, quando tutti avranno testato e preparato la stagione. Molti team saranno preparati meglio, qualcuno invece avrà maggiori difficoltà, ma non credo sia possibile fare previsioni prima del Qatar”.

I tuoi fans tedeschi come hanno accolto il tuo approdo in Aprilia?
“Davvero molto bene. Sapevano che la mia situazione nella prima parte di stagione non era ottimale, il mio umore era davvero basso sia per gli infortuni sia per le vicende della squadra precedente. Arrivare in Aprilia, un vero team factory, una grande casa molto conosciuta nel mondo delle corse, mi ha portato nuovi stimoli. Tutti si sono congratulati con me, hanno capito l'importanza del progetto Aprilia in MotoGP e quanto possa significare per la mia carriera”.

E per quanto riguarda l'italiano, a che livello sei?
“Non troppo buono a dire la verità. Anche se ho militato per molti anni in team italiani, la lingua universale nel mondo delle corse è l'inglese. Mi piacerebbe imparare: ma al momento il mio italiano si limita a poche parole... molte delle quali meglio non ripeterle!”.

INFO:
www.stefanbradl.com

LA MOTO DI BRADL…ASSEMBLATA IN 1 MINUTO

Aprilia Racing Team Gresini: nella prima puntata di MotoGP Off Season Show, che sarà online su motogp.com l’8 gennaio, Dylan Gray di Dorna aiuta i nostri due meccanici, “Beto” e il “Tocco” ad assemblare da zero la Aprilia RS-GP utilizzata in questa stagione da Stefan Bradl. Secondo voi com’è andata? Nel frattempo, godetevi il montaggio della moto… compresso in meno di un minuto!
Event
SPECIAL REPORT

IL GRUPPO PIAGGIO A EICMA 2015:
“UNA MULTINAZIONALE PROIETTATA NEL FUTURO”

Il Gruppo Piaggio era presente al salone EICMA 2015, 73° Esposizione Mondiale del Motociclismo (19-22 novembre, Fiera Milano-Rho) con una serie di straordinarie novità firmate Moto Guzzi e Aprilia, Vespa e Piaggio, oltre alle ricche collezioni di accessori.

Piaggio Group at Eicma 2015

Al più importante appuntamento internazionale per l’industria motociclistica, nella grande area espositiva del Gruppo Piaggio (ispirata al concept store Motoplex) sono stati protagonisti i marchi Aprilia e Moto Guzzi: uno emblema di avanguardia tecnologica e sportività, l’altro simbolo dello stile e della grande tradizione motociclistica italiana forte di 95 anni di storia ineguagliabile (appuntamento a Mandello del Lario l’anno prossimo per il compleanno del marchio dell’Aquila). Ma c’erano anche tante altre novità: Vespa con livree celebrative del 70° (anniversario che si appresta a festeggiare nel 2016), insieme alla blasonata 946 Emporio Armani; Piaggio ha lanciato la nuova generazione di Liberty e la novità assoluta Medley, per giungere all’apprezzatissima versione di serie dell’evoluta e iper-connessa Piaggio Wi-Bike.

CONFERENZA STAMPA. ROBERTO COLANINNO: “UN GRUPPO CHE SI EVOLVE PER AFFRONTARE LA SFIDA DEL CAMBIAMENTO”. Il 17 novembre si è svolta l’attesa conferenza stampa del Gruppo Piaggio, con protagonista il Presidente e Amministratore Delegato Roberto Colaninno, che ha offerto il ritratto di un’azienda multinazionale in continua evoluzione e proiettata nel futuro, delineandone le strategie per affrontare gli incalzanti cambiamenti nel mondo della mobilità mondiale. Con lui, on stage, il giornalista e conduttore tv Fabio Caressa che ha coordinato un evento coinvolgente dallo spiccato taglio televisivo (per Sky sta lavorando ad un talent sul mondo dei customizzatori di moto). Qui gli high-lights che hanno caratterizzato in particolare il 2015, 130° anno di vita del Gruppo (ampio articolo nella rubrica Anniversary).

MOTOPLEX: THE HOME OF THE PIAGGIO GROUP BRANDS. I primi due nati nel 2014, a Mantova e a Milano, seguiti quest’anno da nuovi concept store aperti in giro per il mondo (New York, Shanghai, Pechino, Pune): i Motoplex sono veri tributi ai marchi del Gruppo e ai loro mondi di appartenenza, tra prodotti, accessori, intrattenimento. “Come boutiques – le ha definite il Presidente e A.D. – un modo nuovo per vendere prodotti scooter e moto, un tempo legati all’aspetto romantico del venditore con la tuta zeppa d’olio come l’ambiente circostante… oggi il mondo è cambiato: il cliente sa già che cosa vuole acquistare, ha già deciso e quando entra ne sa di più del venditore; vuole prodotti di stile, belli, efficienti e che siano venduti in ambienti accoglienti che accompagnano questa atmosfera…”. Ecco che i Motoplex, boutiques in versione city lounge, sono luoghi dove vivere un’esperienza unica di acquisto (compresa l’assistenza tecnica) e dove tornare, incontrare, fare shopping di accessori firmati, conoscere le novità e confrontarsi sull’appassionante mondo delle due ruote.

PIAGGIO FAST FORWARD: IDEE E VISIONI. Parlando di futuro, il Presidente Roberto Colaninno ha citato la straordinaria iniziativa del Gruppo Piaggio nata da pochi mesi, e lanciata il 2 ottobre a Milano con l’evento “The shape of things to come” (servizi sul numero 5-2015 di Wide).

PFF Manifesto

“PFF nasce da una mia idea personale – ha detto Colaninno – stiamo vivendo un grande cambiamento che influenzerà i nostri comportamenti domani; pensiamo alle metropoli come Shanghai: tra 30-40 anni avrà 80 milioni di persone, Hong Kong 40 milioni, e poi l’area Torino, Milano, Bergamo…”. Come sarà la nostra vita quotidiana? Anche e non solo in termini di mobilità? “Con alcuni amici ci siamo messi a parlare di queste cose (e si tratta di “cervelli” internazionali, con diverse specializzazioni, quali Nicholas Negroponte, Doug Brent, Jeff Linnell, Jeffrey Schnapp, Gregg Lyn, Beth Altringer e Sasha Hoffmann che coordinano brillanti studenti di Harvard e del MIT, ndr). Insieme con queste persone, che non hanno niente a che fare con il mondo dei motori, abbiamo deciso di studiare quale sarà il mezzo per muoversi domani, c’è speranza di arrivare a soluzioni a problemi che nasceranno dal cambiamento. Insieme con questi ‘visionari’, abbiamo trovato il favore di grandi gruppi americani come Google e Trimble, e altre persone entusiaste di partecipare a laboratori di idee e progetti innovativi”.

IL FUTURO OGGI: LE INNOVAZIONI DEL GRUPPO PIAGGIO. Le novità di prodotto, e-bike, moto, scooter, che il Gruppo Piaggio ha presentato ad Eicma già sono “futuro”, che si basa su grandi marchi e storie industriali (a cominciare da Moto Guzzi e Vespa, capaci di innovarsi nei decenni, affascinando intere generazioni). “Siamo orgogliosi dei nostri brand e prodotti – ha detto il Presidente Colaninno – abbiamo due fabbriche (Mandello del Lario e Pontedera, ndr) che dal secolo scorso producono prodotti straordinari, che hanno segnato l’evoluzione tecnologica nel settore della mobilità. Vespa è un prodotto italiano che ritengo l’Unesco debba proteggere, perché idealmente è proprietà del mondo, perché da quasi 70 anni dà gioia, felicità, piacere. Quel signore che l’ha inventata (l’ingegnere Corradino d’Ascanio, ndr) non poteva immaginare che sarebbe diventato lo scooter più amato al mondo, ieri come oggi”. Piaggio oggi è una multinazionale, ha ricordato il Presidente: “Abbiamo stabilimenti produttivi in India, Vietnam, Cina, Italia, con filiali e venditori in tutto il mondo…Il Gruppo sta cambiando pelle…siamo di fronte ad un processo di riorganizzazione, di visione nuova del sistema Piaggio… non è facile capire come si muovono i vari mercati, come gli scooter e le moto devono incontrare le esigenze di mercati diversi; ma si sbaglia ad imporre: bisogna invece cercare di capire, ed è un bell’esercizio culturale, quindi servono menti aperte”.

BELLEZZA IN BICICLETTA: FILIPPA LAGERBACK & PIAGGIO WI-BIKE. Sul palco è quindi salita la svedese Filippa Lagerback, già modella (anche di una campagna di comunicazione Vespa), ora conduttrice tv, reale ed appassionata testimonial di uno stile di vita ecologico e del muoversi in bicicletta.

A lei il gradito compito di presentare la e-bike firmata Piaggio, che si chiama Wi-Bike perché “ha dei superpoteri – ha detto Filippa – è veramente rivoluzionaria, la bici elettrica a pedalata assistita è uno dei mezzi del futuro (ideale per percorrere il cosiddetto ‘ultimo miglio’ nelle metropoli; è mobilità a inquinamento zero e fa bene alla salute). La Wi-Bike si connette al mio smartphone, posso decidere il tipo di allenamento, quante calorie bruciare, postare sui social il mio training; e con sistema gps e antifurto satellitare, un sms mi avverte in tempo reale dov’è e dove recuperarla”. E via a narrare le mille possibilità offerte da questo prodotto che chiamare bicicletta è riduttivo: è un vero e proprio “personal trainer” su due ruote. E per il pubblico del salone c’era a disposizione la grande area test, dove provare la nuova Wi-Bike Piaggio.

LIBERTY E MEDLEY: PIU’ TECNOLOGIA, MENO CONSUMI. I nuovi Liberty e Medley sono un concentrato della nostra migliore tecnologia, ha annotato il Presidente Colaninno, e rispondono alle richieste del cliente: innovativa filosofia di progettazione, stile e prestazioni, sicurezza (Liberty è l’unico scooter con Abs presente sul mercato vietnamita, è stato rilevato; Medley ospita due caschi nel sottosella), a fronte di consumi ridotti. “Per essere competitivi nei mercati asiatici bisogna qualificare il prodotto, non può essere solo low cost, solo prezzo: il prodotto deve racchiudere tecnologia che dà risposte in termini di inquinamento (che in Asia ha raggiunto livelli elevati), rumore e sicurezza, tre elementi tecnici universali; più la capacità di noi italiani di fare cose belle e di qualità: pensiamo che, con la dovuta fatica, riusciamo a battere concorrenti che giocano sul prezzo”. E Filippa, ciclista convinta (ma anche Vespista), ha aggiunto: “Sono felice di sentir parlare di ecologia anche nell’ambito dei mezzi a due ruote motorizzati”.

2016: WE WILL BE RACING IN MOTOGP. 54 titoli mondiali fanno di Aprilia uno dei marchi più blasonati degli sport motociclisti. Bastano? No: c’è voglia di vincere ancora. Nel 2015 è tornata a correre nel Motomondiale, e nel 2016 sarà di nuovo in pista. Ha spiegato il Presidente Colaninno: “Bisogna essere molto attenti, nel racing non basta la passione per la corsa, ma occorrono anche freddezza e concentrazione per lo sviluppo della tecnologia; racing dunque da gestire quale laboratorio fondamentale per testare dal vivo, in pista, le tecnologie (prestazioni, sicurezza, ecc.) da trasferire sulle moto che i clienti guideranno in strada…Per questo siamo rientrati in anticipo in MotoGP, con risultati non deludenti, in crescita, che fanno sperare nel 2016”. L’emozione di una moto italiana che vince (sintesi di passione e tecnologia made in Italy) è quel che desidera il Presidente e sognano tutti gli Aprilia fans.
Sul palco sono poi saliti i piloti Aprilia MotoGp: Alvaro Bautista (“abbiamo migliorato nella seconda metà stagione, il 2015 è stato un anno utile per raccogliere dati, fare test ed esperienza; siamo carichi per il 2016. L’Aprilia RSV4 RF stradale è molto potente, una vera top bike”); e Stefan Bradl (“in MotoGP nel 2016 puntiamo a stare nella top ten; sono entusiasta e contento del progetto, è partito bene lo sviluppo delle moto per il prossimo MotoGp”. Li hanno affiancati i piloti della Superstock 1000: il neo campione mondiale Lorenzo Savadori (“nella categoria Superstock corriamo con moto derivate di serie, così tutti gli appassionati possono vivere emozioni racing, e la RSV4 ne regala molte”) e il compagno di squadra Kevin Calia che ha commentato con entusiasmo la novità per i clienti più sportivi: moto “Factory Works” con configurazione massima a 230 CV, poi ha aggiunto: “La RSV4 è una moto completa, lo so bene perché l’ho provata per Aprilia in Francia, in una comparativa di super sportive”. E di comparative la V4 ne ha vinte molte.

LA MOTO GUZZI CHE SARA’: UNA FABBRICA TAYLOR-MADE. Moto Guzzi: 95 anni di storia, una religione per bikers di tutto il mondo, che ha una sua “chiesa”: lo stabilimento di Mandello del Lario dove, da sempre, si producono le moto dell’Aquila. Ha detto il Presidente Colaninno: “Abbiamo un’idea di Moto Guzzi molto originale; Mandello sappiamo essere un luogo straordinario, che ha generato moto straordinarie; ecco, vorremmo fosse un luogo per appassionati e famiglie, dove poter trascorrere un week-end in un bel posto sul lago e in una fabbrica aperta dove nascono le MG. Abbiamo tenuto il fabbricato storico e il museo che raccoglie tutti i modelli, ma pensando al futuro: così abbiamo commissionato un progetto alla facoltà di architettura di Yale, a giovani che non sanno di Mandello e di MG; gli abbiamo chiesto di ideare una fabbrica (non di robot!) ma di uomini e donne che operano come sarti su misura. Studenti e titolare di cattedra sono andati a Mandello e hanno poi presentato un progetto che si inserisce nell’ambito di Piaggio Fast Forward. Dal progetto si delinea la fabbrica del futuro, mai vista, che combina antico e moderno”.

Dopo queste anticipazioni, l’attenzione è andata alle nuove Moto Guzzi, V9 Bobber e Roamer e alla strabiliante MGX-21 “Flying Fortress” che “atterrerà” negli States a Sturgis, in South Dakota, nell’agosto 2016. E se tutto questo ha stupito, il Presidente Colaninno ha promesso: “In dieci anni abbiamo fatto cose grandi, dobbiamo proseguire…ma quel che avete visto finora è uno scherzo…dobbiamo fare cose diverse, che ancora non esistono”. E subito si pensa a MP3, il primo scooter a tre ruote al mondo, creato da Piaggio che ha saputo anticipare il futuro, inventando una nuova forma di mobilità. Era il 2006, meno di dieci anni fa.

Event
EICMA 2015 SPECIAL REPORT

GRUPPO PIAGGIO: TUTTE LE NOVITA’

MOTO GUZZI: QUATTRO MOTO COMPLETAMENTE NUOVE, PER FESTEGGIARE NEL 2016 I 95 ANNI DEL MARCHIO. E L’ANNO PROSSIMO SI CELEBRANO ANCHE I 70 ANNI DI VESPA. PIAGGIO: DUE SCOOTER A RUOTE ALTE COMPLETAMENTE NUOVI. NUOVA ANCHE LA PAGGIO WI-BIKE. APRILIA: NASCE IL PROGETTO FACTORY WORKS, DEDICATO AI 54 TITOLI MONDIALI E AL SUCCESSO NELLA 2015 SUPERSTOCK 1000. QUI IL VIDEO GIRATO NELL’AREA ESPOSITIVA DEL GRUPPO PIAGGIO
Piaggio Group EICMA 2015
(Video di WeLovePlaza Entertainment).

Leader europeo delle due ruote, il Gruppo Piaggio si è presentato a EICMA 2015 con una raffica di novità, nel 130° anno di vita del Gruppo fondato alla fine di dicembre del 1884. Due grandi ricorrenze anche per il 2016: 70 anni di Vespa (brevettata il 23 aprile 1946 e subito dopo entrata in produzione) e 95 anni di Moto Guzzi, fondata nel 1921 nel mitico stabilimento di Mandello del Lario dove il “Marchio dell'Aquila” tuttora ha la sede e le linee produttive. “Oggi il Gruppo Piaggio è la casa di marchi straordinari, ciascuno dei quali rappresentativo di un diverso modo di perseguire i massimi livelli di qualità e tecnologia" dichiara Roberto Colaninno, Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo (nella foto in alto, durante la conferenza stampa del Gruppo a EICMA 2015, ndr). “Abbiamo la forza di un patrimonio di grandi brand, capaci di soddisfare tutti i segmenti del mercato e di aprire la strada anche a nuove categorie, forme ed aree di mobilità.

E lanciando il programma Piaggio Fast Forward nel 130° anno di vita del Gruppo, ci siamo dati la missione di pensare al futuro, di progettare e realizzare soluzioni non solo di alto livello stilistico, ma anche tecnologicamente avanzatissime, finalizzate a migliorare sia il modo in cui le persone si muoveranno in futuro, sia la loro qualità della vita”. La ricchezza dei marchi che il Gruppo Piaggio ha in portafoglio, ciascuno dei quali vanta una propria missione, un grande heritage e peculiarità stilistiche e tecniche, era racchiusa nella amplissima area espositiva che il Gruppo ha allestito per EICMA 2015.

Un'area che nell'architettura e in ogni dettaglio richiama il mondo dei nuovi flagship stores multimarca Motoplex, che il Gruppo Piaggio ha recentemente inaugurato nel mondo in metropoli come Milano, Manhattan, Shanghai, Pechino, Pune.

MOTO GUZZI: GRANDE AMPLIAMENTO DELLA GAMMA PER IL 95° ANNIVERSARIO

EICMA 2015 ha visto nascere moto completamente nuove come le Moto Guzzi V9: nuovo il motore a V da 850cc con trasmissione a cardano, nuovi telaio e design, nuovi i segmenti cui appartengono le due versioni: una V9 Bobber dalle grandi gomme, leggera e facile, che guarda agli States, e la Roamer, una magnifica custom di media cilindrata.

All'America della Route 66 e dei grandi viaggi coast to coast si ispira la MGX-21, una grande "bagger" 1400cc che, nel passaggio da show bike a modello di serie, non ha dovuto subire compromessi (sarà presentata nell'agosto 2016 a Sturgis, in South Dakota, USA).

Guarda invece alla storia Guzzi la nuova V7 II Stornello, che recupera il nome, lo stile e la tecnica (colori, gomme tassellate e scarico alto) delle primissime moto italiane trasformate in scrambler negli anni '60 e '70, a partire dallo Stornello originale.

70 ANNI DI VESPA: UN MILIONE E MEZZO DAL 2005 AD OGGI

Con Vespa il Gruppo Piaggio ha saputo rinnovare il mito, portando in gamma prodotti totalmente nuovi come la 946, la Primavera, la Sprint e le nuove versioni della GTS. Alla sfida del design, della tecnologia e della qualità del prodotto si è accompagnata quella di rendere globale un prodotto che è simbolo dell'Italia. Una sfida il cui successo si misura in 1.500.000 Vespa vendute nel mondo dal 2005 a oggi, con una previsione di chiusura a oltre 166.000 unità nel 2015. Un'anteprima degli eventi che il Gruppo Piaggio ha progettato per i settant'anni di Vespa è rappresentata dalle versioni e colori speciali "Vespa Settantesimo" che sono state svelate a EICMA per due tra i più recenti modelli – la Primavera e la GTS – ma anche per un evergreen di casa Piaggio, la PX, in produzione sin dal lontano 1977.

APRILIA: MISSIONE RACING. MOTO SU MISURA AD OLTRE 230 CV

Il mondo Aprilia significa racing. EICMA ha tenuto a battesimo il model year 2016 della RSV4 RF: un ulteriore affinamento per una moto già perfetta che, dopo aver vinto 7 titoli mondiali in Superbike, quest'anno ha colto il doppio successo nei Piloti (con Lorenzo Savadori) e Costruttori nella classe Superstock 1000. Allori che si vanno ad aggiungere ai 54 titoli iridati conquistati da Aprilia in vent’anni (28 dei quali da quando è entrata a far parte del Gruppo Piaggio).
E alla fascia più “esoterica” delle supersportive appartiene il progetto Aprilia Factory Works: la tecnologia Aprilia vincente nelle corse è ora disponibile a tutti.

Aprilia Racing offre, infatti, ai piloti professionisti come ai collezionisti o agli appassionati della domenica in pista, moto su misura sviluppate e messe a disposizione del Cliente in base alle sue esigenze, e secondo i regolamenti dei campionati Superstock e SBK dei diversi Paesi, con differenti livelli di preparazione di ciclistica, elettronica e di motore che, nella massima configurazione, supera la soglia dei 230 CV di potenza.

PIAGGIO: RIVOLUZIONE A RUOTE ALTE CON LIBERTY E MEDLEY

In campo scooter, non solo Vespa ma anche due novità assolute per il brand Piaggio, il marchio della mobilità urbana e metropolitana evoluta, tecnologicamente avanzata, immediatamente riconoscibile, che ha saputo imporre un veicolo rivoluzionario come Mp3, il primo scooter a tre ruote, e di gran lunga anno dopo anno il prodotto di maggior successo in tale segmento. EICMA 2015 ha segnato il debutto di due novità assolute nel campo degli scooter Piaggio a ruota alta. Dopo lo straordinario successo della prima generazione di Liberty, che ha sfiorato il milione di unità vendute, Piaggio lascia la nuova generazione del proprio scooter a ruote alte. Sempre Liberty, al primo colpo d'occhio, ma più attuale, più ricca e rifinita, con una nuova gamma di motori quattro tempi a iniezione elettronica (Piaggio iGet 50, 125 e 150cc) ecologici e poco assetati di carburante, e dotata di ABS di serie sulle versioni 125 e 150.

La seconda novità è sia di prodotto, sia di segmento. Si chiama Medley: è spinto dalla versione più potente e raffreddata a liquido dei nuovi motori Piaggio iGet 125 e 150cc, su Medley dotati di funzione start & stop. Poco più grande del Liberty, più compatto rispetto al potente Beverly, Medley è un nuovo segmento di offerta che il Gruppo Piaggio dedica ad un pubblico giovane, anche maschile, con patente auto. Straordinario il vano portacasco: Medley è l'unico della categoria a offrire sotto la sella lo spazio per due caschi.

PIAGGIO WI-BIKE, IL NUOVO “PERSONAL TRAINER” A DUE RUOTE

E per finire con le novità principali del Gruppo Piaggio (che ha presentato anche numerosi model year e nuove versioni per diversi marchi, così come un ulteriore ampliamento della gamma Moto Guzzi Garage di componenti speciali per realizzarsi la moto su misura), la eBike di Piaggio. Ha debuttato a EICMA nella sua versione di serie: si chiama Piaggio Wi-Bike, è offerta in quattro differenti step di allestimento, ed è interamente progettata e costruita da Piaggio in Italia. Sempre connessa al mondo via web, è il veicolo per la mobilità ecologica del futuro, collegato alla rete e agli smartphones per un'amplissima serie di servizi e utilizzi, dal fitness alla geo-localizzazione del veicolo.

INFO E RICHIESTA BROCHURES:
eicma.piaggiogroup.com/piaggio-group.html

Event
VISTI A EICMA 2015

VIP E DINTORNI
NELLO STAND DEL GRUPPO PIAGGIO


Da sinistra: Giorgio Squinzi, Roberto Colaninno, Roberto Maroni e Antonello Montante

Il 17 novembre, giornata inaugurale di Eicma 2015, numerose personalità hanno visitato la grande area espositiva del Gruppo Piaggio, accolte dal Presidente e Amministratore Delegato Roberto Colaninno; era presente Michele Colaninno (Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gruppo Immsi, holding di controllo del Gruppo Piaggio, di cui è Consigliere di amministrazione, nonché Chairman di Piaggio Fast Forward). C’erano, tra gli altri, Giorgio Squinzi (Presidente di Confindustria), Roberto Maroni (Presidente della Regione Lombardia) e Antonello Montante (Presidente di Eicma).

Particolare interesse hanno suscitato le nuove Moto Guzzi; V9, la superba MXG-21 “Flying Fortress” e V7 II Stornello.

In particolare, il Governatore Maroni, ammirando le moto italiane, da 95 anni made in Mandello del Lario, s’informava su modelli e caratteristiche.

L’ASSALTO DEI FANS AI PILOTI APRILIA

Bagno di folla per i piloti Aprilia di MotoGP Alvaro Bautista e Stefan Bradl, e per i riders della classe Superstock 1000 Kevin Calia e Lorenzo Savadori (neo laureato campione del mondo), lo scorso 21 novembre per l’appuntamento “Meet & Greet” ospitato nella grande area espositiva del Gruppo Piaggio. Occasione per i fans di incontrare e salutare i piloti che hanno emozionato durante la stagione 2015. Autografi sui poster, foto e selfie, tante domande e curiosità, e perfino una torta per Alvaro che ha festeggiato proprio al salone Eicma di Milano il suo 31° compleanno. Auguri!

E LE RIVISTE…ESPONGONO MOTO GUZZI E APRILIA

Le Moto Guzzi e Aprilia non erano soltanto esposte nello stand del Gruppo Piaggio: numerose riviste specializzate, tra le più importanti del settore, hanno scelto di arredare le proprie aree espositive proprio con le moto italiane, che volentieri sono state prestate per l’occasione. Ecco lo stand di “Moto Sprint” con una carrellata di moto Aprilia GP che rappresenta anche una sintesi della vincente storia del brand veneto nel Motomondiale: la AF1 250 in sella alla quale Loris Reggiani vinse sul circuito di Misano l’allora Gran Premio di San Marino: era il primo GP vinto da Aprilia; poi la RS 125 R guidata da Alex Gramigni che, nel 1992, diventò Campione del Mondo, regalando ad Aprilia il primo titolo mondiale; e ancora, la RS 250 con in sella Valentino Rossi che nel 1999 si laureò Campione del mondo; quindi la RSW-2 500 che nel 2000 portò podio Jeremy McWilliams a Donington; infine, la RS-GP 2015 (di Stefan Bradl) in omaggio al ritorno di Aprilia nella classe regina del Motomondiale.

Nello stand di “InMoto” c’erano la RSV4 Superbike del 2014 guidata da Sylvain Guintoli e la RSV4 Superstock 2015 di Lorenzo Savadori, entrambe iridate. E ancora, l’Aprilia RSV4, protagonista nello stand di “SuperBike”, quale vincitrice della comparativa sulle sportive 1000cc realizzata dalla rivista. Non mancava l’Aprilia Caponord Rally, nello stand di “Mototurismo”, protagonista di un viaggio-reportage in Africa (Foto: F. Gilardenghi).

Event

APERTO IN INDIA MOTOPLEX PUNE,
IL NUOVO FLAGSHIP STORE DEL GRUPPO PIAGGIO


Motoplex Pune, India

Il Gruppo Piaggio il 5 novembre 2015 ha inaugurato a Pune, India (nello Stato del Maharashtra) il primo flagship store Motoplex del Subcontinente. Pune è la quarta città industriale dell'India, la nona per popolazione, e si trova a circa 120 km a sud-est di Mumbai. È un grande centro universitario e di ricerca, con nove università e oltre cento istituzioni scolastiche e scientifiche, e rappresenta un importantissimo polo industriale nei campi dell'automotive e dell'IT.

Lo store Motoplex di Pune offre i veicoli distribuiti in India dai più prestigiosi marchi del Gruppo, come Vespa, Aprilia e Moto Guzzi. Rappresenta una formula di flagship store multimarca del tutto innovativa, in linea con la nuova strategia globale di esperienza in-store che il Gruppo Piaggio sta sviluppando nelle principali aree metropolitane di tutto il mondo. Nuovi store Motoplex sono stati recentemente inaugurati dal Gruppo in metropoli come Milano, Shanghai, Pechino e New York.


Motoplex Shanghai, Cina

Stefano Pelle, Managing Director della consociata indiana Piaggio Vehicles Private Ltd. (PVPL, con sede a Pune e stabilimenti a Baramati), ha dichiarato: “Siamo molto orgogliosi di inaugurare in India il primo Motoplex dell'Asia meridionale. Motoplex è un concetto di store proiettato verso il futuro, che consente al dealer di gestire più marchi e prodotti all'interno dello stesso spazio e, al contempo, di offrire ai propri clienti una prospettiva coinvolgente del mondo delle due ruote, proprio della visione innovativa che ha il Gruppo Piaggio.

Non è solo uno showroom per moto e scooter Vespa, Piaggio, Moto Guzzi, Aprilia, ma rappresenta anche un'esperienza affascinante dello stile, della tecnologia e dell'heritage storico di famosi marchi delle due ruote che rappresentano orgogliosamente il Made in Italy. A questa apertura ne seguiranno altre in tutto il Subcontinente indiano”.

INFO:
www.motoplexpiaggio.com/pune

PORTOGALLO, LISBONA:
BENVENUTI A “OFFICINA MOTO”

Il nuovo store multimarca “Officina Moto” C. Machado, inaugurato lo scorso 11 dicembre in Rua Fernando Palha 29, nel cuore di Lisbona, offre le gamme complete dei veicoli top del Gruppo Piaggio, scooter e moto, e relativi accessori: Vespa, Piaggio, Aprilia e Moto Guzzi. Il nuovo showroom portoghese regala agli appassionati delle due ruote un’esperienza unica, in linea con il nuovo concetto globale di in-store che il Gruppo Piaggio sta sviluppando nelle grandi aree metropolitane di tutto il mondo, con Motoplex aperti a Milano, Shanghai, Pechino, Manhattan, Singapore, Jakarta e Pune.

Anche nel nuovo store di Lisbona i visitatori possono conoscere e sperimentare da vicino lo stile distintivo di Vespa, il mondo sportivo e adrenalinico di Aprilia, l'innovativa tecnologia dei veicoli Piaggio, il leggendario fascino di Moto Guzzi. Un mondo di stile e di passione, immerso in una location superlativa e originale.

INFO:
www.officinamoto.pt

Event

NEW YORK, MOTORCYCLE FILM FESTIVAL:
PREMIATO IL DOCU-FILM “STELVIO2STELVIO”

GIRATO E REALIZZATO DA ANDREA LIVIO, IL “CORTO” DOCUMENTA IL SUO WORLD TOUR IN SELLA AD UNA MOTO GUZZI STELVIO NTX 1200

5 giorni di proiezioni, 36 film e migliaia di motociclisti come pubblico: è stata un successo la terza edizione del Motorcycle Film Festival, che celebra e unisce la passione per il cinema e quella per le moto e i viaggi. Al Littlefield di Brooklyn (New York City), che ha ospitato l’evento, tra gli altri è stato premiato il docu-film “Stelvio2Stelvio” dell’italiano Andrea Livio, che narra la sua esperienza di viaggio in giro per il mondo, iniziato e concluso al Passo dello Stelvio, in sella a una Moto Guzzi. Quasi 100 giorni e 100.000 km di avventure ed emozioni on the road, che il trentenne Andrea Livio, originario della Valtellina, non ha voluto tenere per sé, ma ha condiviso con la community mondiale dei motociclisti, attraverso il suo docu-film (da lui scritto, diretto e realizzato).

ANDREA LIVIO: “PERCHE’ AMO LA MIA STELVIO NTX 1200”


Andrea Livio in sella alla sua MG Stelvio NTX 1200: costa del Pacifico del Sud, Nicaragua

Lui la chiama: “La Mastellona: è la mia moto. Una Moto Guzzi Stelvio NTX 1200. L’hanno costruita a Mandello, a una ventina di minuti di strada da dove sono nato. E’ la mia moto preferita: la chiamo Mastellona per la sua stazza”. Così Andrea Livio, regista di professione, grande viaggiatore e appassionato di moto, parla della sua “poderosa” e affidabile compagna di viaggio, che l’ha portato in luoghi difficili, bellissimi e indimenticabili. Ha compiuto un viaggio intorno al mondo lungo due anni e mezzo, partendo al Passo dello Stelvio verso la Francia, dove si è imbarcato per il Sud America.

Tappa 1 Stelvio2Stelvio:
dal Passo dello Stelvio (Italia) a Bogotà (Colombia).

Poi dalla Patagonia al Canada, passando per l’Alaska, fino a Vancouver, dove ha perso la nave per il Giappone. Allora è tornato in Sudamerica, a Bogotà. Poi è andato in Perù direzione Est, ritornando a casa attraverso la Russia, con meta finale il Passo dello Stelvio, da dov’era partito. Ecco spiegato il titolo del suo docu-film “Stelvio2Stelvio” (dallo Stelvio allo Stelvio), premiato a New York.

INFO:
www.stelvio2stelvio.it

A MILANO LA MARATONA NON-STOP DEI MIGLIORI FILM DI VIAGGIO IN MOTO

In occasione del salone motociclistico Eicma 2015, il Leica Theatre dei Deus Ex Machina Italy di Milano ha ospitato una maratona non-stop dei migliori film di viaggio in moto, provenienti dalle tre edizioni newyorkesi del “The Motorcycle Film Festival”, selezionati dal distributore italiano Rodaggio Film. L’evento è iniziato alle ore 19 del 16 novembre per terminare 48 ore dopo, alle 19 del 18 novembre. Imperdibile evento per appassionati di cinema e moto, con ben 61 pellicole proiettate (tra corti, lungometraggi e documentari). Il docu-film “Stelvio2Stelvio” di Andrea Livio (nella foto qui sotto, tratta dal suo video), premiato al Motorcycle Film Festival 2015, ha avuto l’onore di inaugurare la “movie marathon”.

Anniversary

GRUPPO PIAGGIO:
130 ANNI DI IMPRESA



UN’AZIENDA CHE HA FATTO LA STORIA DELL’INDUSTRIA ITALIANA E MONDIALE. IMPEGNO CONTINUO NELLA RICERCA E NELL’INNOVAZIONE TECNOLOGICA. ROBERTO COLANINNO: “ABBIAMO LA FORZA DI UN PATRIMONIO DI GRANDI BRAND, CAPACI DI SODDISFARE TUTTI I SEGMENTI DI MERCATO E DI APRIRE LA STRADA ANCHE A NUOVE CATEGORIE, FORME ED AREE DI MOBILITA’”

Il 2015 segna il 130° anno di vita del Gruppo Piaggio, fondato alla fine di dicembre del 1884. E già altre due grandi ricorrenze incalzano: nel 2016, infatti, si celebreranno 70 anni di Vespa (brevettata il 23 aprile 1946 e subito dopo entrata in produzione) e 95 anni di Moto Guzzi, fondata nel 1921 nel mitico stabilimento di Mandello del Lario dove il “Marchio dell'Aquila” tuttora ha sede e linee produttive.
“Oggi il Gruppo Piaggio è la casa di marchi straordinari, ciascuno dei quali rappresentativo di un diverso modo di perseguire i massimi livelli di qualità e tecnologia” dichiara Roberto Colaninno, Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo. “Abbiamo la forza di un patrimonio di grandi brand, capaci di soddisfare tutti i segmenti del mercato e di aprire la strada anche a nuove categorie, forme ed aree di mobilità. E lanciando il programma Piaggio Fast Forward – nel 130° anno di vita del Gruppo – ci siamo dati la missione di pensare al futuro, di progettare e realizzare soluzioni non solo di alto livello stilistico, ma anche tecnologicamente avanzatissime, finalizzate a migliorare sia il modo in cui le persone si muoveranno in futuro, sia la loro qualità della vita".


PFF, da sinistra: Roberto Colaninno, Sasha Hoffman, Jeffrey Schnapp, Nicholas Negroponte, Beth Altringer, Gregg Lynn, Doug Brent, Jeff Linnell

La ricchezza dei marchi che il Gruppo Piaggio ha in portafoglio, ciascuno dei quali vanta una propria missione, un grande heritage e peculiarità stilistiche e tecniche, è racchiusa nella amplissima area espositiva che il Gruppo ha allestito per EICMA 2015, cui Wide dedica in questo numero ampi servizi. Ai marchi due ruote, si affiancano quelli dei veicoli commerciali firmati Piaggio, con gamme veicoli a tre e quattro ruote.

LE ORIGINI: NAVI, TRENI, AEREI, MOTORI “STELLARI”. La Piaggio nasce a Sestri Ponente, nell’area industriale di Genova, alla fine del 1884, fondata da Rinaldo Piaggio (figlio di Enrico, titolare di un moderno impianto meccanizzato di lavorazione legname); gli ebanisti della Piaggio firmano l’arredo delle più belle navi italiane e straniere di fine secolo. Le attività si espandono nel settore allora più innovativo, quelle delle costruzioni ferroviarie, con grandi prospettive di crescita. Poi si apre la nuova frontiera: l’aeronautica. Gli addetti Piaggio si cimentano nella costruzione di ali e carlinghe per i nuovi aerei, a partire dal 1917. Alla ricerca di nuovi spazi, Rinaldo rileva un’azienda pisana, iniziando l’insediamento di Piaggio in Toscana. La fine della Prima Guerra mondiale segna pesantemente lo sviluppo economico, e gli anni di riconversione dall’economia bellica all’economia di pace appaiono in tutta la loro drammaticità. La Piaggio però non sembra particolarmente colpita, o almeno lo è in misura molto inferiore rispetto ad altre imprese del settore meccanico. La diversificazione della produzione nei differenti settori della mobilità mette Piaggio al riparo dalle pesanti crisi postbelliche. Nel settore ferroviario vengono rapidamente raggiunti nuovi traguardi significativi: si susseguono commesse importanti dal mercato interno e da quello estero, compreso il “treno reale” costruito nei primi anni ’20 e compresa la costruzione di elettromotrici “avveniristiche” per design e per speciali saldature dell’acciaio, frutto della ricerca e del brevetto di Piaggio. Segue la produzione del monoplano da caccia P2 (Piaggio 2), aereo che inizia una lunga fase di produzione in successive realizzazioni con punte di eccellenza, come per il P7 – Idroplano Piaggio da corsa – e per il quadrimotore P 108, l’ultimo grande aereo dei costruttori italiani ante seconda Guerra Mondiale.

UNA STORIA DI CREATIVITA’ E INNOVAZIONE. Rinaldo vede l’opportunità di costruire motori aeronautici e nel 1924 acquista a Pontedera lo stabilimento Costruzione meccaniche nazionali, piccola officina nata prima della Grande Guerra dalla sezione motoristica del locale Consorzio agrario. Pontedera rimane l’unità per la produzione di motori aeronautici, dove fra pochi anni giungeranno nuovi importanti ingegneri, tra i quali Corradino d’Ascanio (1891- 1981), il geniale inventore abruzzese, originario di Popoli, che appena entra negli stabilimenti Piaggio progetta (1934) l’elica a passo variabile in volo. Corradino d’Ascanio è conosciuto come l’inventore dell’elicottero, detenendo per alcuni anni il record di durata e di altezza in volo (1930), quando tale mezzo era ancora sconosciuto.
Dunque, la storia della Piaggio è storia di creatività, di oggetti tecnici scaturiti dalla genialità innovativa. Rinaldo Piaggio scompare nel 1938; la produzione supera il valore di 160 milioni di lire dell’epoca negli impianti dei quattro modernissimi insediamenti, in Liguria e in Toscana. I due figli maschi si dividono le competenze: Enrico ha la responsabilità degli stabilimenti toscani di Pisa e Pontedera, Armando quelli liguri di Sestri e Finale Ligure. Continua la fase espansiva ed arrivano i risultati di alto livello tecnologico, sia nella produzione motoristica che aeronautica: tra il 1937 ed il 1939 sono raggiunti 21 primati nei motori stellari Piaggio, tra i quali il primato in altezza (17.083 metri) conseguito dal motore a pistoni PXI montato su velivolo Caproni 161, pilotato da colonnello Mario Pezzi. Sono gli anni in cui Piaggio costruisce non solo treni, arredamento navale, motori aeronautici, aerei, ma anche autocarri, tramways, autobus, funicolari, serramenti in alluminio, raggiungendo spesso l’eccellenza, come nel caso dei primati conquistati o della costruzione del famoso aereo P108.

CORRADINO D’ASCANIO DISEGNA LA VESPA
RONZA UNA “VESPA” E SARA’…SUCCESSO MONDIALE. Dopo la seconda Guerra mondiale, Armando Piaggio riprende faticosamente negli impianti liguri le fila del settore aeronautico e il ripristino degli impianti per l’arredamento navale e ferroviario, mentre il fratello Enrico cerca un percorso imprenditoriale del tutto nuovo; accarezza il sogno di contribuire per far superare al Paese le difficoltà nei trasporti. Enrico Piaggio entra nel complesso gioco della ricostruzione dell’Italia con un’idea precisa, quella di costruire un mezzo di trasporto semplice, a basso costo, a basso consumo, adatto nella guida per tutti, donne comprese. A Biella, in Piemonte, dove erano sfollati gli impianti della Piaggio di Pontedera, tecnici e ingegneri avevano lavorato alla costruzione di un piccolo scooter: MP5, battezzato dagli operai stessi “Paperino”, per la sua insolita forma. Enrico Piaggio, in un viaggio a Biella accompagnato da Corradino d’Ascanio, vede il Paperino: è colpito per la dimensione e per la stessa idea di un piccolo veicolo di locomozione, ma non è convinto del risultato, per cui incarica d’Ascanio di riprogettare in poche settimane lo scooter o, meglio, di sviluppare l’idea di un veicolo agile che possa avere un ampio impiego. D’Ascanio è ingegnere aeronautico (anche professore alla Facoltà di Ingegneria all’Università di Pisa): affronta la costruzione dello scooter. Lui non ama la motocicletta: la vede scomoda, con limiti nell’uso a causa della difficoltà di cambiare una gomma, o per il fatto che sporca a causa della catena di trasmissione, per cui costruisce un mezzo del tutto diverso. In poche settimane progetta un veicolo con scocca portante, con motore di 98 cc, a presa diretta, con il cambio sul manubrio in modo da facilitarne la guida, senza forcella ma con un braccio di supporto laterale, tale da consentire agevolmente il cambio della ruota in caso di foratura; la carrozzeria protegge chi guida, la posizione è analoga allo stare seduti in poltrona, tant’è che nell’esporre la sua idea l’ingegnere prima disegna una persona comodamente seduta e quindi vi costruisce sotto il veicolo.

Ultimo fondamentale elemento che guida la filosofia del nuovo veicolo è la leggerezza dei materiali: di nuovo una derivazione aeronautica, dove per necessità i materiali devono essere resistenti e leggeri. Con tali innovazioni Corradino presenta, nel settembre del 1945, il suo prototipo, MP6, e, nei primi giorni di aprile del 1946, lo scooter definitivo, la leggendaria prima Vespa 98cc. Enrico Piaggio, alla vista del mezzo, rimane soddisfatto, perché sentendo il ronzio del motore e notando la parte molto ampia del sedile rispetto alla parte centrale e alla coda più strette esclamò “pare una vespa”, e Vespa fu! Il 24 aprile, alle ore 12, viene depositato negli uffici di Firenze il brevetto per una “motocicletta a complesso razionale di organi ed elementi con telaio combinato con parafanghi e cofano ricoprenti tutta la parte meccanica”, la Vespa. Enrico Piaggio, dimostrando audacia, ne mise subito in produzione 2.500.
La nascita della Vespa segna l’inizio di una nuova pagina nella storia dell’azienda Piaggio, completamente diversa rispetto ai primi 60 anni di vita, perché da allora a Pontedera si abbandonano i progetti e le produzioni aeronautiche, per imboccare con coraggio e decisione la via degli scooter.
La Vespa viene presentata a Roma, alla presenza del generale americano Stone in rappresentanza del governo militare alleato. L’avvenimento è ripreso dal cinegiornale statunitense Movieton: gli italiani avrebbero visto per la prima volta la Vespa nelle pagine interne di Motor (24 marzo ‘46) e nella copertina in bianco e nero de La Moto del 15 aprile 1946, toccando con mano l’avveniristico veicolo alla Fiera di Milano dello stesso anno. Stampa e ambienti specialistici già ne colgono gli elementi di innovazione e di genialità ingegneristica. Anche i mercati esteri guardano con interesse alla nascita dello scooter, che suscita curiosità e ammirazione nei commenti di pubblico e stampa. Il Times parla di “un prodotto interamente italiano come non se ne vedevano da secoli dopo la biga romana”. Nel 1947 si avvia la produzione di un nuovo prodotto: Ape – con data di nascita ufficiale di lancio 1948 – che è un furgone a tre ruote costruito con la stessa logica e la stessa filosofia che aveva ispirato Enrico Piaggio per Vespa, applicate alle esigenze di trasporto merci nell’Italia in ricostruzione. Anche Ape immediatamente entra nell’uso quotidiano, declinata in varie applicazioni per le esigenze più diverse, anche per trasporto persone con la versione Ape Calessino.

UN FENOMENO EVERGREEN: LIBERTA’ E GIOIA DI MUOVERSI. La storia della Vespa è una storia affascinante sotto molti profili: tecnico, di costume, dell’innovazione, dello stile; comprese le novità sul fronte della comunicazione che, nella prima promozione pubblicitaria, vede protagoniste del messaggio le donne. La straordinaria invenzione dello scooter firmato Piaggio si diffonde presto in tutto il mondo, conoscendo un successo commerciale ed una visibilità mai interrotti, donando libertà e gioia di muoversi a intere generazioni. Nel 1988 si raggiunge il traguardo della dieci milionesima Vespa prodotta. Le Vespa vendute nel mondo, dal 1946 ad oggi – in oltre 130 modelli differenti – superano i 18 milioni di unità, di cui 1.500.000 solo nell’ultimo decennio (2005-2015). E la storia continua…

IL GRUPPO PIAGGIO OGGI: MULTINAZIONALE, MULTICULTURALE.

Piaggio PFF Roberto Colaninno
Il Gruppo Piaggio è il più grande costruttore europeo di veicoli motorizzati a due ruote e uno dei principali player mondiali in questo settore. Il Gruppo è inoltre protagonista internazionale nel settore dei veicoli commerciali. Roberto Colaninno ricopre la carica di Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Piaggio, con Matteo Colaninno in qualità di Vice Presidente. Piaggio (PIA.MI) è quotata in Borsa Italiana dal 2006. Dal 2003 è controllato da Immsi S.p.A. (IMS.MI), holding industriale quotata in Borsa Italiana facente capo a Roberto Colaninno, che ne è Presidente. Amministratore Delegato e Direttore Generale di Immsi è Michele Colaninno.

LA GAMMA. La gamma di prodotti del Gruppo Piaggio comprende scooter, moto e ciclomotori nelle cilindrate da 50 a 1.400cc con i marchi Piaggio, Vespa, Aprilia, Moto Guzzi, Gilera, Derbi, Scarabeo. Il Gruppo opera inoltre nel trasporto leggero a tre e quattro ruote con le gamme di veicoli commerciali Ape, Porter e Quargo (Ape Truck). Nel 2014 il Gruppo Piaggio ha venduto complessivamente nel mondo 546.500 veicoli. Alcuni dei marchi detenuti dal Gruppo Piaggio sono in assoluto tra i più prestigiosi e ricchi di storia nel mondo del motociclismo: da Gilera (fondata nel 1909), a Moto Guzzi (fondata nel 1921), a Derbi (1922) fino ad Aprilia che in poco più di vent'anni si è imposta tra i marchi mondiali più vincenti tra i Costruttori partecipanti ai Campionati mondiali Velocità e Superbike. Di grande rilievo, in ambito sportivo, il palmarès del Gruppo Piaggio che assomma in sé straordinari marchi che hanno fatto la storia dello sport motociclistico a livello mondiale, quali Aprilia, Moto Guzzi, Gilera e Derbi. Questi marchi del Gruppo Piaggio concorrono a uno straordinario totale di 104 titoli mondiali, così divisi: Aprilia: 54 titoli mondiali; Derbi: 21 titoli mondiali; Moto Guzzi: 15 titoli mondiali; Gilera: 14 titoli mondiali.

DOVE SIAMO. Il Gruppo Piaggio ha sede a Pontedera (Pisa, Italia) e – sul piano della produzione – opera nel mondo con una serie di stabilimenti situati a: Pontedera, dove risiede il principale headquarter tecnico del Gruppo e vengono prodotti i veicoli a due ruote con i marchi Piaggio, Vespa e Gilera, i veicoli per trasporto leggero destinati al mercato europeo, e i motori per scooter e motociclette; Noale (Venezia) come centro tecnico per lo sviluppo delle motociclette di tutto il Gruppo e sede di Aprilia Racing; Scorzè (Venezia), stabilimento per la produzione di veicoli a due ruote con i marchi Aprilia e Scarabeo; Mandello del Lario (Lecco), per la produzione di veicoli e motori Moto Guzzi; Baramati (India, stato del Maharashtra), dedicato alla produzione di veicoli per trasporto leggero a 3 e 4 ruote destinati al mercato indiano e all'export, lo scooter Vespa destinato alla vendita sul mercato indiano, nonché motori Diesel e turbodiesel per i veicoli commerciali del Gruppo; Vinh Phuc (Vietnam) per la produzione degli scooter Vespa e Piaggio destinati al mercato locale e all’area Asia-Pacific. Il Gruppo Piaggio opera inoltre con una società in joint venture in Cina (Zongshen Piaggio Foshan Motorcycles, a Foshan, nella provincia del Guangdong), detenuta al 45% da Piaggio, e pertanto non consolidata nei risultati del Gruppo. Negli Usa, a Pasadena in California, opera il polo di ricerca e sviluppo Piaggio Group Advanced Design Center. Sempre negli Stati Uniti ha sede, a Cambridge, Massachusetts, Piaggio Fast Forward Inc. (PFF), società controllata da Piaggio, costituita nel giugno 2015 per svolgere attività di ricerca di soluzioni e tecnologie innovative nel settore della mobilità e dei trasporti.

INFO:
www.piaggiofastforward.com
ANNIVERSARY
1895-2015: IL CINEMA COMPIE 120 ANNI

APRILIA NEI FILM DI HOLLYWOOD


USA: Aprilia sul circuito Road America di Elkhart Lake, Wisconsin

MEGAN FOX & APRILIA RSV 1000 IN TRANSFORMERS 2

Per celebrare i 120 anni del cinema, vale ricordare alcune pellicole che vedono le moto Aprilia co-protagoniste. Tra le più famose c’è il film “Transformers 2 – Revenge of the fallen” (“La vendetta del caduto”, 2009), secondo capitolo della serie cinematografica di fantascienza ispirata dai giocattoli-modellini Transformers che vantano un successo planetario. Regista del secondo capitolo della saga è Michael Bay, con produttore esecutivo il celebre Steven Spielberg. Entrambi firmarono anche il primo film della serie (proseguita poi con Transformers 3 e Transformers 4 – L’era dell’estinzione).
Nel film “Transformers 2” è protagonista l’attrice Megan Fox che, in alcune scene, guida una rossa Aprilia RSV 1000, e in altre sequenze porta sul sellino il co-protagonista Shia LaBeouf.

CATTIVISSIMA IN PISTA, CON CARENE IN STILE “DECEPTICONS”

Il film uscì nelle sale degli Stati Uniti il 24 giugno del 2009 e, per il suo lancio, Aprilia e il cinema Hollywoodiano si incontrano…in pista! Infatti, nel campionato AMA Pro Daytona Sportbike, durante la gara sul circuito di Road America (Elkhart Lake, Wisconsin) Aprilia schierò una RSV 1000 Factory speciale, con carene brandizzate Transformers e verniciate in stile “Decepticons”, i protagonisti cattivi del film. Qui la photogallery dell’Aprilia “cattiva” sulla pista americana.

THE TORQUE – CIRCUITI DI FUOCO: APRILIA RSV 1000 CON LIVREA ORIGINALE

Cinque anni prima, la grintosa Aprilia RSV 1000 “recitò” in un altro film americano, firmato dai produttori di “The fast and the furious”, “S.W.A.T.” e “XXX”. Titolo: “Torque – Circuiti di fuoco” (2004) diretto da Joseph Kahn. Il film è tutto ambientato nel mondo dei motociclisti. Il biker protagonista Cary Ford – interpretato da Martin Henderson – cavalca l’Aprilia per sfuggire a gang e FBI. Cary indossa anche una tuta firmata Aprilia, e la sua moto è l’unica, tra tutte quelle presenti nel film, che “recita” con la sua livrea originale: rosso-nera con tocchi di bianco. Bellissima già così, non ha avuto bisogno di trucco e “abiti” di scena!
MOTO GUZZI NEI FILM SU WIDE N. 5-2015:
wide.piaggiogroup.com/archive/wide5_15

LE ORIGINI: A PARIGI LA PRIMA PROIEZIONE AL PUBBLICO

Il primo film visto da un pubblico, e per questo considerato il punto di partenza della storia del cinema, lunga 120 anni, è stato “L'uscita dalle officine Lumière” (titolo originale: La Sortie de l'usine Lumière): 45 secondi, girati dai fratelli francesi Auguste e Louis Lumière, che mostrano un gruppo di persone che escono dalla fabbrica alla periferia di Lione.


“La sortie de l’usine Lumière”, 1895

Il film era compreso tra i dieci che furono proiettati al primo spettacolo pubblico di cinematografo del 28 dicembre 1895 al Salon indien du Grand Café di Boulevard des Capucines a Parigi.

Nell’occasione i Lumière presentarono un apparecchio da loro brevettato chiamato cinématographe: era in grado di proiettare su uno schermo bianco una sequenza di immagini distinte, impresse su una pellicola stampata con un processo fotografico, in modo da creare l'effetto del movimento. Pochi anni dopo Thomas Edison nel 1889 realizzò una cinepresa (detta Kinetograph) e una macchina da visione (Kinetoscopio): la prima era destinata a scattare in rapida successione una serie di fotografie su una pellicola 35mm; la seconda consentiva ad un solo spettatore per volta di osservare, tramite un visore, l'alternanza delle immagini impresse sulla pellicola.

Ai fratelli Lumière si deve l'idea di proiettare la pellicola, così da consentire la visione dello spettacolo ad una moltitudine di spettatori. Mentre l'invenzione della pellicola cinematografica ha ben 130 anni: risale, infatti, al 1885 e si deve a George Eastman. Mentre la prima ripresa cinematografica (un gruppo di amici che passeggiano in giardino) è ritenuta essere Roundhay Garden Scene, cortometraggio di 2 secondi, realizzato in Gran Bretagna il 14 ottobre 1888 da Louis Aimé Augustin Le Prince.

People
ON THE ROAD MEMORIES

CALIFORNIA LOVERS: MANUELE BIONDI
30 ANNI DI VIAGGI E 700 MILA KM SU MOTO GUZZI


Manuele Biondi con la sua Moto Guzzi California 1400, davanti alla sede del Gruppo Piaggio, a Pontedera, in Toscana

Quando si dice il vero amore: quello per il marchio dell’Aquila è per sempre, una fede incrollabile, una passione intramontabile, un legame per tutta la vita. Così sono i veri Guzzisti. Come Manuele Biondi, 55 anni portati alla grande, toscano di Piombino (addetto nelle acciaierie), viaggiatore e biker di lungo corso: in oltre trent’anni on the road ha percorso finora oltre 700 mila chilometri, e sempre in sella ad una Moto Guzzi California. Già perché lui della “Cali” si è innamorato fin da giovane e, nel corso degli anni, ha cambiato vari modelli ma due “firme” sono rimaste sempre impresse sulla livrea delle sue moto: Moto Guzzi e California.


Da sinistra: Maurizio Pandolfo con California Vintage 1100 e Manuele Biondi con California 1400

In un giorno piovoso di novembre Manuele è stato ospite della redazione di Wide Piaggio Magazine (nella sede del Gruppo Piaggio, a Pontedera, Pisa). Con lui, l’amico di Grosseto Maurizio Pandolfo, detto “Mad Pandy” (fondatore della Roadrunners Gang 1983); oltre 20 anni fa, esattamente nel 1994, insieme hanno creato il club Guzzista “California Crew” (Manuele è presidente, Pandy segretario). Entrambi sono arrivati all’appuntamento per le interviste in sella alle loro fantastiche MG: Manuele con la California 1400 del 2013 (in elegante livrea bianca con casco coordinato, anch’esso firmato Moto Guzzi); Pandy in sella alla sua California Vintage 1100 nera con tocchi di bianco, come il casco bicolore by Moto Guzzi. Certamente non sono passati inosservati: atletici, con giubbotti di pelle, stivali, borchie, catenelle, patch Moto Guzzi, aquile che svettano dappertutto, compreso sull’orecchino. Insomma, sfoggiano il look tipico dei bikers duri e puri, ma con tipico tocco “Italian style”, visto che da decenni viaggiano in sella alle stilosissime moto made in Mandello del Lario. “A noi piace viaggiare in posizione comoda, con sella confortevole e manubrio ampio, per goderci ogni chilometro di strada: e le MG California sono perfette, in tutto. E italianissime”.

“TUTTE LE MG DELLA MIA VITA: HO INVESTITO NELLA FELICITA’”

Racconta Manuele: “Quella per Moto Guzzi è una passione di famiglia, anche i miei nonni erano Guzzisti. La mia prima California II nell’84, poi California III iniezione negli anni ’90, quindi la California limited edition del ’95 prodotta in soli 750 esemplari; seguita nel ’99 da California Special, e ora mi godo la California Touring 1400 seconda serie, acquistata nel 2013”. Ha viaggiato tanto, girando l’Europa in lungo e in largo prima di sbarcare negli States; tra i raid più significativi: ‘85 Caponord, ‘86 Marocco, Scozia, ‘92 Russia e Mosca (dove c’erano i camion militari a rifornire di benzina lungo la strada); poi due viaggi negli Stati Uniti, “coast to coast” da New York a San Francisco e ritorno. E tanti raduni, anche estremi come l’Elefantreffen, e quelli organizzati dal sodalizio americano Moto Guzzi National Owners Club (INFO: www.mgnoc.com), cui è affiliato il California Crew; il MGNOC ha anche l’European Division (tra i fondatori, l’americano David Smith) che organizza raduni in maggio e in ottobre”.

Moto Guzzi National Rally Parade July 2011

E negli ultimi anni? “Tourist Trophy sull’Isola di Man, ancora viaggi in Europa, raduni Moto Guzzi ovunque: Norvegia, UK, Belgio…Si davvero, una vita sulla strada la mia, e mai un problema serio; solo quest’estate mi è capitato di dover ricorrere all’ottima assistenza tecnica del dealer Moto Guzzi Bäcker, di Laer in Germania, per una saldatura di rinforzo alla marmitta”.

Quand’era un po’ più giovane, racconta Manuele, andava da Piombino a Berlino quasi “in un’unica tirata di 1.300 km, poi tornavo indietro; quante soddisfazioni, quante emozioni”. Beh, comunque l’ultimo viaggio della scorsa estate non è stato proprio una gita fuori porta: ha percorso 8.500 km arrivando fino a San Pietroburgo: “Si, un bel giro: da Piombino a Trieste, poi Slovenia, Slovacchia, Polonia, verso la Russia, Mosca e San Pietroburgo, e ritorno attraverso gli Stati Baltici (Lituania, Estonia, Lettonia), via Finlandia, da Helsinki, poi Varsavia e Berlino. In Germania, proprio nei pressi di Laer, ho incontrato il mio amico Mad Pandy, con cui ho condiviso tanti viaggi e raduni, e lui a sua volta aveva incrociato un altro Guzzista toscano, Carlo Alberto Duè su moto vintage Guzzino V35 II di ritorno dalla Russia (relativo articolo su Wide 5-2015: wide.piaggiogroup.com/archive/wide5_15/moto/index.html#/Adventure).

NEGLI STATES, COAST TO COAST E ALLO STURGIS MOTORCYCLE RALLY

Tra i viaggi memorabili, i due “coast to coast” negli Stati Uniti, percorrendo anche la mitica highway U.S. Route 66. Racconta Manuele: “La prima volta andai nel ’94, con il mio amico Gianmario di Bergamo e le nostre MG: io con la mia California 1000 II e lui con Spada 1000 (“l’antenata della Norge”), non volendo noleggiare moto in loco, come fanno molti. Mi informai dallo spedizioniere a Livorno, Savino Del Bene, come inviare la moto a New York: la cassa di protezione me la sono costruita da me, tutta in metallo (dimensioni: 2.50x1.30x1.10 metri). La mia Cali ha viaggiato in nave per 16 giorni e io in aereo per raggiungerla a New York: dopo il disbrigo delle pratiche doganali e assicurative (mi hanno dato una targa provvisoria da piazzare davanti al parabrezza) e una visita alla “Grande Mela”, da Manhattan a Long Island, siamo partititi in direzione Pennsylvania, verso le cascate del Niagara, Michigan, Detroit, Chicago, Winsconsin (parcheggiando le ns moto davanti all’ingresso della fabbrica che produce le americane HD, e gli addetti che vedevano le nostre MG si fermavano a parlare con noi); poi Minnesota, Nebraska e tappa a Sturgis, in South Dakota, per partecipare al grande Rally d’agosto (era la 54a edizione) che richiama migliaia e migliaia di motociclisti da tutto il mondo”.


2015: Stargis Motorcycle Rally, 75th edition

E lì gli piacerebbe tornare, quando ha saputo che alla prossima edizione (8-14 Agosto 2016) dello Sturgis Motorcycle Rally (il più importante raduno americano di bikers, mezzo milione di partecipanti!) sarà lanciata la nuova, spettacolare Moto Guzzi MGX-21 “The flying fortress” (“La fortezza volante”), vista in anteprima mondiale al recente salone Eicma di Milano.

Proseguendo il viaggio, “Monument Valley, Death Valley, lanciando la mia MG sulla pista salata di Bonneville. Un fantastico viaggio: oltre 13 mila km NY-San Francisco-NY”. E il secondo viaggio? “Stavolta in coppia con un’amica, stesso tour ma con una – purtroppo triste – emozione in più: lunedì 10 settembre 2001, alle 9 di sera sono passato sotto le Torri Gemelle, viaggiando per 180 km di notte verso i monti Appalachi; la mattina dopo, in direzione Pennsylvania, ho visto in strada nel senso contrario di marcia, decine di mezzi tra polizia e vigili di fuoco che andavano verso NY. Ancora non sapevo nulla: nel pomeriggio ci siamo fermati vicino alle cascate del Niagara e, in un ristorante Italiano, abbiamo saputo dell’attacco alle Torri. C’era paura, per un mese il Paese rimase isolato, non si potevano prendere aerei. A parte quel momento – e il difficile passaggio nella Death Valley, con temperature di 50 gradi esterni e a 83 metri sotto il livello del mare – durante il secondo viaggio americano arrivai anche fino in Canada. Quante emozioni e incontri con altri motociclisti, luoghi fantastici (come ad Hollywood, mi pareva di vivere in un film): si, davvero, viaggiare con la mia California è stato sempre un investimento per la felicità”.
A differenza di altri Guzzisti, Manuele non è un “nostalgico” e segue con attenzione l’evoluzione stilistica e tecnologica dei modelli Moto Guzzi, della California in particolare: “La sogno senza alcun particolare di plastica; ci sono leghe leggere e resistenti per non far aumentare troppo il peso della moto”, afferma (e lui se ne intende, lavorando nelle acciaierie di Piombino), “e mi piacerebbe anche una versione con motore di maggiore cubatura, fino a 1600 o 1800cc”.

MAD PANDY: “HO UNO STORNELLO NEL CUORE”

L’amico Maurizio Pandolfo, 66 anni, di Grosseto (originario di Venturina), in arte Mad Pandy, è un altro Guzzista doc: “Sono monogamo; nella mia vita ho avuto solo moto Guzzi: dallo Stornello del ’72, poi nuovo Falcone 500 Idroconvert, California III, California 1100 Special, e l’ultima California Vintage 1100 acquistata nel 2008 (quando andai in pensione) con la quale, in 7 anni e mezzo, ho percorso 112 mila km, partecipando a decine di raduni”.


Mad Pandy con Karin, del Moto Guzzi club austriaco, al raduno di Kirchberger

“Tra gli ultimi modelli MG mi piace l’Eldorado, gran moto, e – quando al salone Eicma di Milano – ho visto la nuova moto V7 II Stornello – ricordando lo storico Stornello scrambler – il cuore ha battuto forte”. La prima Moto Guzzi non si scorda mai.


Moto Guzzi Stornello Scrambler, anni ‘70


Moto Guzzi V7II Stornello presentato a Eicma 2015, Milano

Style
VISTI A EICMA 2015

ACCESSORI, CHE PASSIONE!
IDEE REGALO APRILIA E MOTO GUZZI

Tante idee regalo per gli amici motociclisti, tra accessori e merchandising firmati Aprilia e Moto Guzzi. Al salone Eicma 2015 di Milano, le vetrine della grande area espositiva del Gruppo Piaggio hanno offerto mille spunti: abbigliamento, accessori, caschi e oggetti originali, di qualità, curati nei dettagli. Da regalare e… da regalarsi!

APRILIA #BE A RACER COLLECTION

Dedicate agli amici più sportivi, le proposte della collezione “racing” sono stuzzicanti, per lui e per lei. Oltre a t-shirt, felpe e cappellini (“replica” dell’Aprilia Racing Team) e ai grintosi caschi integrali firmati Aprilia, ci sono tante altre novità da cogliere al volo, con logo e colori #BE A RACER (bianco, rosso, nero), come: t-shirt e cappellino con bandierina italiana, l’ombrello sportivo, la cover per smartphone, il contenitore rotondo per gli auricolari, la custodia per tablet, l’utile batteria esterna powerbank a forma di manopola da moto, la bandana multifunzione (scaldacollo, fascia…), la tazza mug nera. Non mancano occhiali da sole (neri o rossi) e perfino il telo spugna, ideale per lo sport. INFO: www.aprilia.it

MOTO GUZZI COLLECTION

Elegante ma pratica, con quel gusto retrò che distingue e affascina: è bella e curatissima la collezione firmata Moto Guzzi, dominata dal logo dell’Aquila. L’offerta è ampia, per conquistare lo stile e il look da motociclisti (gentleman & lady) in ogni dettaglio: giacche di pelle, guanti, felpe, bandane, occhiali da sole, cinture, borsoni, tazze d’acciaio inox, zaini monospalla, cappellini, portachiavi borchiati e in pelle come il portafoglio. C’è anche la mini collection The Clan (felpa, cappellino, patch) per dichiarare senza riserve la propria appartenenza alla community dell’Aquila. E il simbolo di Moto Guzzi svetta anche sulla straordinaria collezioni di caschi, con i nuovi demi-jet con grafiche e colori coordinati con le livree delle moto V7 II e V9.
INFO: www.motoguzzi.it

THE BEST VIDEOS OF THIS ISSUE

IL CAMPIONE DEL MONDO FIM STK 1000
LORENZO SAVADORI SU APRILIA RSV4 RF:
“LA MIA STAGIONE PIU’ BELLA”, IN 8 CLIP

Ha dominato il campionato ed ha vinto il suo primo titolo mondiale, il 4 ottobre 2015 a Magny Cours, in Francia, ultima gara della Superstock 1000 FIM Cup, regalando ad Aprilia l’ennesimo alloro e il titolo Costruttori. Lorenzo Savadori (22 anni, di Cesena), del Team Nuova M2 Racing, ha vissuto una splendida stagione con vittoria finale, dopo quattro primi posti (Assen, Imola, Donington, Misano) e tre podi (2 secondi posti, Portimao e Aragon, e 1 terzo posto a Jerez) sulle otto gare del combattuto campionato, che appassiona soprattutto il pubblico giovane.

Allora vale ripercorrere a ritroso nel tempo con il neo-campione, in questa carrellata di mini-clip video che lo vedono protagonista (girate nella sede di Aprilia a Noale), le tappe (e le emozioni) della sua inarrestabile cavalcata sui migliori circuiti, in sella all’Aprilia RSV4 RF n. 32, iniziando proprio dalla vittoria di Magny-Cours.

LORENZO SAVADORI FIM STK 1000 CUP WINNER: MAGNY COURS‬, FRANCIA, 8° ROUND

JEREZ, SPAIN, 7° ROUND

MISANO, ITALIA, 6° ROUND

PORTIMAO, PORTOGALLO, 5° ROUND

DONINGTON, UK, 4° ROUND

IMOLA, ITALIA, 3° ROUND

ASSEN, OLANDA, 2° ROUND

ARAGON, SPAGNA, 1° ROUND

SAVADORI LORENZO 32 OFFICIAL FACEBOOK PAGE:
www.facebook.com/Savadori-Lorenzo-32-OfficialPage-261203807399985/

MY BIKE MOVIE

MR. BOOTH: “LA MIA FANTASTICA
MOTO GUZZI AMBASSADOR”

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Booth's Bike / 1968 Moto Guzzi / Motocycle Enthusiast
La storia di un incontro: lei è una splendida Moto Guzzi modello Ambassador V7 750, del ’68, restaurata e curata fin nei più piccoli dettagli, lui è Mr. Booth che rivela una passione senza confini per la sua moto, nata – come tutte le MG – nello stabilimento di Mandello del Lario, a due passi dal Lago di Como. Passione e orgoglio di essere proprietario di un raro esemplare che fa gola ai collezionisti (ne possiede una perfettamente restaurata anche l’attore e regista Ewan McGregor, testimonial Moto Guzzi): così il simpatico Guzzista d’Oltreoceano racconta la sua storia a Mr. Love (autore di questo bel video intitolato “Booth’s bike”, “La moto di Booth”), e di come ha riportato all’antico splendore la bellissima moto italiana. In patria il modello si chiamava Moto Guzzi V7 Special 750, negli Stati Uniti commercializzata con il nome di V7 Ambassador, con leva del cambio spostata a sinistra e livree di differenti colorazioni.

Moto Guzzi V7 Special 750 (Italia e Mercati Europei)

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Esemplare del 1969 di Peter Scott: Moto Guzzi V7 Ambassador 750 restaurata (mercato USA)

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1969 MOTO GUZZI AMBASSADOR 750

Traduzione audio del video. “Mi chiamo Booth e questa che vediamo è una Moto Guzzi Ambassador del 1968. E’ l’ottava di una serie di cento, ed è piuttosto rara in quanto ne hanno prodotte solo cento esemplari, spediti direttamente dall’Italia. La moto fu costruita da una società ancora attiva oggi, è una marca molto antica che si chiama Moto Guzzi. Tendono ad essere costruite manualmente, soprattutto allora, quindi utilizzavano i pezzi a disposizione per farle arrivare sul mercato appena possibile. A quel tempo non avevano ancora sviluppato il nuovo tipo di telaio con il serbatoio per la 750, quindi hanno utilizzato il telaio della 700… Era l’unica moto che mi potevo permettere all’epoca e fui colpito dallo stile, me ne innamorai. Il supporto del tachimetro è bellissimo, non ho mai visto niente di simile, e si abbina perfettamente con il frontale, il freno anteriore è favoloso, ormai ci sono abituato, non mi trovo più con i frontali più moderni, non riesco a guidarli. Il gruppo ottico anteriore ha una forma allungata, un paio di anni dopo diventò più tondo. Il serbatoio è favoloso, mi piacciono tantissimo i dettagli e la linea del copricatena e della sospensione posteriore. Poi mi piacciono i cerchioni in lega con gli steli in acciaio inox, e anche i mozzi sono fantastici. E la livrea è di una semplicità stupenda. Per l’epoca, avere questa moto era come andare sulla luna; i cilindri erano in acciaio indurito cromato. I manifesti pubblicitari dicevano, ‘Pensate in grande, scegliete Guzzi’, ed era una tourer. Una 4 marce, per il touring, nel 1968.

ADV americane dell’epoca

E infatti aveva una sensibilità davvero fantastica. Le moto MG sono vere signore, non sono cattive, questa per me è una vecchia amica. Impiegai dieci anni a ricostruirla e a restaurarla. L’avevo smontata e rimontata tutta, ma non avevo i soldi per fare un lavoro come si deve sulla carrozzeria, riverniciarla e così via… oggi sarebbe ora di fare un nuovo restauro, perché la uso tutti i giorni. Anni fa, era difficile trovare i pezzi, non riuscivi a trovare i tubi, gli ammortizzatori e così via, e quindi mi misi a ricostruirla. Oggi con internet è abbastanza facile trovare i pezzi ovunque nel mondo, c’è sempre qualcuno che ha quello che ti serve. La parte ingegneristica delle prime Guzzi era indecifrabile... Non sapevo nulla di come ricaricare la batteria, ed ero sempre lì a dover spingerla correndo per farla partire…. Come mi sento quando salgo sulla moto? E’ una sensazione meravigliosa perché sai che stai per fare un giro con la G maiuscola. Vi associo tanti bei ricordi, quindi a livello emozionale è bellissimo. Fisicamente, sono tutto un gemito quando ci salgo rispetto a quando avevo 25 anni. E’ molto rigida… le sospensioni non le ho mai cambiate, preferisco mantenere l’aspetto estetico. La moto è molto maneggevole, piuttosto agile. Il cambio è configurato quasi come un cambio automatico, ci fai tutto con la terza. Ha quattro marce, ho passato gran parte della vita cercando la quinta, sempre alla ricerca, ci dev’essere… Ormai l’ho sistemata ed è piuttosto affidabile, comunque è una moto di 42 anni e comincia a dimostrarli. Altre moto hanno il loro fascino, ma io amo profondamente questa, per lo stile che è quasi perfetto. Per me personalmente è una vecchia amica che conosco da anni e non posso immaginare non averla, la sua perdita sarebbe un colpo durissimo… Mio padre non capisce perché non ho una Harley o una BMW!”.

Caro Mr. Booth, grazie per la sua testimonianza da vero Guzzista!

my bike movie
Mr. Booth in sella alla sua amata MG Ambassador vintage

FONTE DEL VIDEO “Booth’s Bike”: Mr. Love Films, Vancouver, Canada; Michael Love/Lil’Devl Film & Video Productions Inc.

INFO:
www.lildevl.com

TU E LA TUA MOTO
SU WIDE!


Per i veri riders la propria moto, di qualunque età, è un oggetto di culto, che viene coccolato, curato, conservato; di cui essere orgogliosi, compagna di viaggi e di avventure. A quanti saltano ogni giorno in sella alla propria moto nuova, a quanti conservano con amore quella “ereditata” in famiglia, a quanti curano con amore una moto d’epoca, WIDE dedica la rubrica
“My Bike Movie”.

MAKE YOUR
BIKE MOVIE!

Riprendi la tua moto – Aprilia o Moto Guzzi che sia – e raccontaci, in un breve video, che cosa rappresenta per te. Puoi narrarne la storia o raccontarci un viaggio che avete fatto insieme. Puoi montare immagini di vita quotidiana o far rivivere le emozioni che avete condiviso. Il tuo video verrà visionato e, se selezionato, apparirà su Wide, nella nuova rubrica “My Bike Movie”, per presentare a tutti gli appassionati worldwide te la tua moto, la più speciale al mondo. Perché ogni storia di moto è una storia unica.

Invia la tua clip video a: wide@piaggio.com