Il mito di Vespa è nato insieme al veicolo: già dal 1946 (anno di nascita del celebre scooter), molti Vespisti si organizzarono in club e associazioni. Nacquero così i primi Vespa Club, in Italia poi all’estero, che raccontano una storia lunga 70 anni, intrisa di passione. Quella che ha portato nel 2006, in coincidenza con il 60° anniversario di Vespa, alla nascita del Vespa World Club, che riunisce le funzioni di coordinamento e di promozione delle organizzazioni vespistiche mondiali.
La nuova associazione, della cui costituzione Piaggio è stata promotrice, è nata per fare tesoro delle migliori esperienze e iniziative messe in campo dai Vespisti delle diverse nazioni (sono in ogni continente, dall’Europa all’America, dall’Asia all’Africa), con l’obiettivo di valorizzare il ruolo dei sodalizi nazionali e di essere al fianco di tutti i Vespa Club.
Ad oggi sono ben 49 i Vespa Club Nazionali associati al VWC e contano circa 82 mila aderenti. Impossibile, però, quantificare il numero degli appassionati di Vespa, così come le pagine internet e i social dedicati allo scooter più diffuso e famoso al mondo. Ogni anno i Vespa Club nazionali e migliaia di appassionati si radunano al big event “Vespa World Days”, che quest’anno si è svolto a Saint Tropez (vedere l’articolo precedente).
E vale qui ricordare i “predecessori” del VWC: il “Vespa Club d’Europa” fondato a Milano l’8 febbraio 1953, per volontà unanime dei delegati rappresentanti dei Vespa Club nazionali d’Italia, Belgio, Francia, Germania, Olanda e Svizzera, allo scopo di coordinare e sviluppare iniziative e rapporti tra i Vespisti dei singoli Paesi. Due mesi dopo la costituzione, alle sei nazioni fondatrici si aggiungono Austria, Danimarca, Gran Bretagna, Portogallo, Spagna e Svezia. Nasce successivamente il “Vespa Club Mondial”, poi denominato Fédération Internationale des Vespa Clubs (sciolta a fine 2005).
Il sorgere dell’associazionismo tra Vespisti è strettamente legato alla diffusione della Vespa sui mercati internazionali: nel 1953 le stazioni di servizio Piaggio nel mondo erano già oltre 10.000, dall’Europa all’Asia e all’America, e i Vespa Club accomunavano nel mondo già allora oltre 50 mila appassionati, capaci non solo di diffondere l’immagine dello scooter, ma di documentare l’efficienza della rete commerciale e di assistenza.
FOTO-RARITA’: primi anni ’60, un militare su Vespa 125, in una base della RAF (Royal Air Force) alle Maldive, nell’atollo meridionale di Addu, isola di Gan.
Nel 1948, in occasione della Fiera Campionaria di Milano, i Vespa Club nazionali organizzano un rally nominato “sciame d’argento”, per il caratteristico colore verde argentato della prima Vespa 98. E’ il primo grande raduno che avrà un’eco straordinaria. Nel 1951 alla Giornata Italiana della Vespa partecipano 20.000 Vespisti.
Per tutti gli anni ’50 sono all’ordine del giorno competizioni di ogni tipo, ride regionali e nazionali, in Italia e all’estero (celebri il Giro della Svizzera, il Giro dei tre Mari su un percorso di 2.000 Km, l’Audax Femminile, la 1.000 Km Vespistica). Ed eventi “rievocativi” di quelle storiche imprese si organizzano ancor oggi.
INFO:
www.vespaworldclub.com
E’ andata a ruba la Vespa “Super Cau”, nata da un’idea di Giuseppe Cau, il famoso pilota e campione. E’ stata realizzata in esclusiva dal concessionario Busdraghi di Pontedera (Pisa), in occasione del 70° anniversario del celebre scooter (1946-2016): su base PX, in edizione speciale limitata e numerata; 99 esemplari per i clienti (il n. 1 è di Cau); sulla livrea è riportato il suo glorioso numero di gara, il 94, la sua firma.
I felici possessori di questa speciale Vespa erano tra i protagonisti del raduno che lo scorso 24 aprile a Pontedera ha festeggiato la nascita del celebre scooter, con immancabile scatto fotografico davanti alla sede del Gruppo Piaggio.
Molto conosciuto nel mondo Vespistico internazionale, con libri che ne narrano vita e gesta sportive, Giusppe Cau (nominato ‘Cavaliere’ dal Presidente della Repubblica Italiana, e fondatore del Vespa Club Rho ‘Squadra Corse Cau’, che l’anno scorso ha vinto la rievocazione della ‘Sei Giorni Internazionale’ di Varese), nel 2016 ha anche dato alle stampe il nuovo volume “Il Cavaliere della Vespa – 70 anni di fedeltà” (edito da CLD Libri): un’autobiografia (ricca di foto) che racconta il suo straordinario legame con Vespa, lungo sette decenni.