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Eventi

ALLA REGGIA DI VENARIA (TORINO)

UNA MOSTRA-HAPPENING SUL MAGICO MONDO DELLA MOTOCICLETTA

IMPERDIBILE RASSEGNA, DAL 18 LUGLIO 2018 AL 24 FEBBRAIO 2019, NELL’AFFASCINANTE “CITRONERIA DELLE SCUDERIE JUVARRIANE”. CON MOTO GUZZI, GILERA E VESPA. QUI IL VIDEO DI BACKSTAGE.

OFFICIAL VIDEO – LA VENARIA REALE:

Easy Rider. Il mito della motocicletta come arte

Una mostra-happening – Easy Rider. Il mito della motocicletta come arte – che racconta il magico mondo della motocicletta indagandone le varie componenti produttive e stilistiche, ma soprattutto i suoi significati antropologici di “fuga dal mondo”, di “libertà” e di “corsa verso l’ignoto”. Non si tratta solo di immaginario popolare, ma di un vero e proprio stato dell’esistenza. Una filosofia, un modo di essere condiviso in ogni parte del pianeta, da uomini e da donne.

Antonio Ligabue Autoritratto sulla moto, 1953 Olio su faesite, 39x57 cm Collezione privata, Parma. In mostra alla Reggia di Venaria. Il pittore Antonio Ligabue girava tra le campagne emiliane in sella alla sua Moto Guzzi GTV 500 rossa.

La motocicletta, tra stile, velocità, prestazioni, ha alimentato diversi miti: il viaggio, la conquista della libertà, la solitudine nel paesaggio. Capire il motore, saperlo ascoltare, curare, guarire. L’estetica della motocicletta incontra il mondo della cultura alta, solo apparentemente distante: letteratura, cinema, arti visive, fotografia. E ancora: moda, design, costume e società.

Alighiero Boetti, Rosso Guzzi, 1971. Pittura industriale su metallo, 25x25 cm Courtesy Gian Enzo Sperone. © Alighiero Boetti by SIAE 2018. Opera in due parti, che comprende Rosso Gilera. In mostra alla Reggia di Venaria.

Attraverso l’esposizione di modelli storici, entrati nell’immaginario collettivo, la mostra racconta una serie di episodi di una storia straordinaria diventata leggenda, tra i quali: “La moto e l’Italia” (con Moto Guzzi e Gilera); “Il viaggio” (con la Vespa del grande viaggiatore Giorgio Bettinelli); “Le piste africane e il mito della Parigi-Dakar”; “Il Giappone e la tecnologia”.

Particolare di una pubblicità d’epoca: lancio della Moto Guzzi V7, 1969, 700 cc, negli States. La moto è in mostra alla Reggia di Venaria.

Esattamente vent’anni dopo The Art of Motorcycle, la grande mostra del Guggenheim Museum di New York del 1998 che segnò un record assoluto di visitatori (oltre 2 milioni), Arthemisia e Consorzio delle Residenze Reali Sabaude dedicano al mondo delle due ruote la mostra Easy Rider. Il mito della motocicletta come arte. Con il patrocinio di Città di Torino, curata da Luca Beatrice, Arnaldo Colasanti, Stefano Fassone e ospitata alla Reggia di Venaria, negli spazi della Citroniera delle Scuderie Juvarriane, dal 18 luglio 2018 al 24 febbraio 2019.

Tanti i modelli di motociclette esposti a Venaria, diversi evocano film leggendari. Altri veicoli fanno un tutt’uno con il viaggio e l’avventura: la mitica Vespa di Bettinelli che ha percorso 24.000 km da Roma a Saigon, le special che hanno attraversato il deserto di sabbia della Parigi-Dakar, e ancora enduro, trial, nastri d’asfalto. E con una sostanziale novità: oltre cinquanta modelli di moto dialogano con opere d’arte contemporanea, tra riferimenti espliciti e suggestioni indirette. Tra i nomi degli artisti, come Antonio Ligabue con l’Autoritratto con moto (1953), Mario Merz con Accelerazione = sogno (storica installazione esposta i diversi musei a partire dal 1972), Pino Pascali con 9 mq di pozzanghere realizzati nel 1967 un anno prima della morte.

Le moto e gli scooter del Gruppo Piaggio presenti alla mostra di New York nel 1998: Moto Guzzi C4V del 1924 (sopra, a sinistra); Moto Guzzi V4SS (1928); Gilera Saturno (1947); Gilera Saturno Sport (1952); Vespa GS del 1960 (sopra, a destra); Derbi 50 Grand Prix (1970); Moto Guzzi Le Mans 1 (1978); Aprilia Moto’ 6.5 (1995).

E ancora: Alighiero Boetti, Rosso Guzzi e Rosso Gilera (1971), la grande scultura Vejo di Giuliano Vangi (2010), le fotografie inedite di Gianni Piacentino High Speed Memories (1971-1976) che testimoniano la sua attività nelle corse in sidecar e la scultura Self Portrait Race (1991-1993). Autentica chicca: i dipinti di Paul Simonon, ex bassista dei Clash, appassionato collezionista di moto. Fotografie, still e locandine di cinema raccontano un mondo che esprime una visione a 360 gradi sulla moto. Certo, il desiderio di libertà, la voglia di fuga ma soprattutto quella scoperta di sé che sfiora la filosofia e si materializza attraverso il viaggio.

Dal catalogo della mostra, edito da Arthemisia Books: Giorgio Bettinelli in sella a Vespa PX, durante il raid Roma-Saigon (1992-1993), dall’Archivio Storico del Museo Piaggio, Pontedera (Pisa), che ha collaborato – tra gli altri – alla realizzazione della mostra (presente con la Vespa di Bettinelli, 1992), insieme con il Museo Moto Guzzi (presente con la Moto Guzzi V7 del 1969).

La mostra Easy Rider racconta gli episodi di una storia straordinaria diventata leggenda: tra stile, velocità, prestazioni, la motocicletta ha alimentato il mito del viaggio, della conquista della libertà, della solitudine nel paesaggio mentre si attraversa sfrecciando su due ruote.  Nove le sezioni in cui si sviluppa il racconto: Stile, forma e design italiano; Il Giappone e la tecnologia; Mal d’Africa; La velocità; Sì, viaggiare; London Calling; Il Mito americano; Terra, Fango e Libertà; La moto e il cinema.

Il catalogo della mostra (la copertina nell’immagine qui sopra) è edito da Arthemisia Books con testi dei curatori, i contributi di Alessandra Castellani, Franco Daudo, Pietro Grossi, Giorgio Sarti, Ted Simon, le interviste di Tim Marlow a Paul Simonon e quelle di Moreno Pisto ai campioni Valentino Rossi e Giacomo Agostini.
Mostra prodotta da: Arthemisia e Consorzio Residenze Reali Sabaude. A cura di: Luca Beatrice, Arnaldo Colasanti e Stefano Fassone. Con il Patrocinio della Città di Torino.

(FONTE E INFO: www.lavenaria.it/it).