WIDE REWIND
BY 01/13
Compie 40 anni il disco “Quadrophenia” del gruppo rock inglese The Who. Pubblicato nel 1973 nel Regno Unito e negli Stati Uniti, rimasto a lungo in testa alle classifiche, è considerato dalla rivista americana Rollig Stone tra i migliori album di sempre, premiato con il “Classic Album Award” dalla rivista britannica Classic Rock. Il titolo è una variazione lessicale del termine “schizofrenia”, utilizzato nell’accezione di “disturbo dissociativo dell’indentità”: quadrophenia riflette le quattro personalità (e gli umori) di Jimmy, il tormentato protagonista dell’opera rock ambientata nella società inglese degli anni Sessanta. Tutti i pezzi dell’album sono stati scritti da Pete Townshend, leader degli Who.
Scena finale del film QuadropheniaE’ del 1979 l’omonimo film “Quadrophenia”, diretto da Franc Roddam, tratto dall’album degli Who, produttori esecutivi della pellicola. Il film racconta appunto la storia di Jimmy, ragazzo appartenente alla banda giovanile dei Mods che in quegli anni si scontrava ripetutamente con i rivali Rockers, creando scompiglio nelle città inglesi. E’ anche uno scontro di valori e di stili di vita: i Mods (dall'inglese Modernists) erano giovani ben vestiti che guidavano scooter italiani come Lambretta e Vespa. Erano contrapposti ai Rockers, il cui stile è quello dei seguaci del rock and roll americano anni Cinquanta: giubbotti di pelle e grosse motociclette. Tra i protagonisti del film-cult c’è "Asso" (in inglese Ace Face) interpretato dal cantante inglese Sting, considerato l'idolo dei Mods, un bel ragazzo biondo dallo stile perfetto, sempre in sella ad uno scooter invidiato da tutti: una fantastica Vespa super accessoriata, con una fanaleria esagerata (che diventa tratto distintivo degli epigoni).
La Vespa Mod utilizzata da Sting nel film è stata esposta al Museo Piaggio, in occasione della fortunata mostra “La Vespa e il cinema” (2011). L’attore e regista Alessandro Gassman non ha resistito a mettersi in sella, per un riuscito scatto fotografico.
E oggi? I Mods non sono estinti, anzi: in UK vi sono numerosi clubs e blog che vi s’ispirano.
E prolificano anche in Asia: a Jakarta c’è un gruppo di appassionati con sito web dedicato (themodgeneration.com). Il look Mod affascina le nuove generazioni. Gli stilisti di oggi se ne sono accorti e reinterpretano stili e gusti dei fabulous sixties.