WIDE REWIND
BY 06/14
Si, la passione per Vespa si eredita, come la voglia di viaggio e di avventura. Bella testimonianza ne è la storia di Roberto e Franco Patrignani.
Roberto, giornalista, scrittore, pilota e viaggiatore (nato a Firenze nel 1935, scomparso a Milano nel 2008), mezzo secolo fa compì un celebre raid in Vespa da Milano a Tokyo.
Mezzo secolo dopo, per ricordare quell’impresa, il figlio Franco, architetto, lo scorso luglio è partito da New York in sella alla sua moderna Vespa GTS 300 per un bel viaggio coast to coast negli Stati Uniti, fino a Los Angeles. Ha percorso in solitaria circa 8.000 chilometri, attraversando i luoghi più suggestivi di 9 Stati (New York, Pennsylvania, Illinois, Missouri, Oklahoma, Texas, New Mexico, Arizona, California), non senza aver “messo le ruote” sulla storica Route 66, mitica highway americana. Un degno omaggio per celebrare il cinquantenario del viaggio paterno, che rimane un’icona delle avventure su due ruote. E della speciale storia di Vespa.
Mandello del Lario, patria di Moto Guzzi, ha reso omaggio a Roberto Patrignani, nel giorno del suo compleanno, il 21 novembre scorso, per ricordare il cinquantesimo anniversario del suo famoso viaggio in Vespa da Milano a Tokyo. Pilota con all’attivo due Milano-Taranto, due Giri d’Italia, tre volte classificato al Tourist Trophy, primatista mondiale con la Moto Guzzi 1000 e il Garelli 50 e 150 gare disputate, fino al 1989. Poi una serie di viaggi solitari (in Vespa, ma anche sul Dingo Cross, cinquantino da fuoristrada prodotto da Moto Guzzi tra il ’60 e il ’70, con cui andò in Africa) e un’intensa attività di giornalista e scrittore. Mandello gli ha dedicato una serata al teatro “De Andrè” tra ricordi ed emozioni, racconti e fotografie, filmati e testimonianze di tanti piloti, come quella di Angelo Tenconi (“re delle gare in salita”), che con Patrignani e altri grandi piloti portarono la Moto Guzzi V7 a battere record mondiali di durata sulla pista di Monza nella seconda metà degli anni Sessanta.