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Viaggi

VIAGGIATORE, ANCHE PER SOLIDARIETA’

FRANCESCO MURONI: PER IL COMPLEANNO DELLA SUA AMATA VESPA “GUENDALINA”, TORTA E APPLAUSI AL MUSEO PIAGGIO

Pontedera, agosto 2021 – I Vespisti amano la propria Vespa, si sa, ma che si arrivi anche a festeggiarle il compleanno, con tanto di torta decorata, come se fosse una parente… beh, questa è nuova. È l’originale desiderio espresso da un Vespista di lungo corso e gran viaggiatore, il romano Francesco Muroni. E’ andata così. Francesco invia una email al segretario del Vespa World Club, Marco Manzoni, con soggetto: 40 anni della mia Vespa PX 150X (22 luglio 1981-22 luglio 2021)”. Testo: “Il 22 luglio prossimo la mia Vespa compie 40 anni. La passione che ho per mondo Vespa la devo, in buona parte, a Lei che, da quando l'ho acquistata (nel 2015), mi ha dato tante soddisfazioni. Premetto che ero già possessore di una Vespa PX125E, con la quale ho girato tantissimo in Italia, e all'estero (Albania e Croazia, per esempio, per i Vespa World Days cui ho partecipato) ma, in previsione del ‘Giro d'Italia in Vespa per l’autismo’ avevo bisogno di una cilindrata maggiore per affrontare, insieme agli amici Vespisti Augusto, Domenico e Agostino, tutte le tappe previste. È capitata Lei...targata ROMA...ed è stato amore a prima vista! La sua configurazione (da viaggio) è dovuta proprio a quel bellissimo evento del 2016. La sua livrea (wrapping) rappresenta un quadro del pittore Ugo Nespolo realizzato per i 50 anni della ditta Inalpi che, oltre a sponsorizzarci ed azzerare le spese dell'evento, ha voluto personalizzare tutte e quattro le nostre Vespa del Giro d'Italia.

Photo courtesy di Simone Borghini.

Con Lei, dopo questo evento benefico, ho viaggiato tantissimo (i viaggi più recenti e più lunghi sono stati i VWD-Vespa World Days di Celle, in Germania, e a Zanka, in Ungheria; poi ho partecipato a numerose gare dei vari Campionati di Regolarità Vespistica e Audax, e, continuerò a farlo… Il mio futuro, Vespisticamente parlando, lo vedo su una Vespa di nuova generazione, per esempio Elettrica”.
E torniamo all’evento: “In occasione del suo 40° anno dall’immatricolazione, vorrei fare un bel regalo alla mia Vespa: portarla a Pontedera e festeggiarla con una torta al Museo Piaggio. So che è una richiesta anomala…”.

Potevano gli amici del VWC e del Museo Piaggio non rispondere ad una richiesta tanto accorata, quanto originale? Certo che no, e tutto è stato preparato con cura per accogliere la “festeggiata” e il suo rider, che fa parte del Vespa Club Roma. La “coppia” è giunta al mattino: ad attenderla, Marco Manzoli del VWC e il Presidente della Fondazione Piaggio, Riccardo Costagliola, con il team del Museo Piaggio e amici Vespisti.

Museo Piaggio, Pontedera. Da sinistra, Marco Manzoli VWC con Francesco Muroni che, a dx, è con il Presidente della Fondazione Piaggio Riccardo Costagliola.

Foto di rito e poi taglio della torta, brindisi e applausi a Francesco e alla sua amata Vespa per i suoi “primi 40 anni”. Lui, emozionatissimo, ha ringraziato tutti, prima di riprendere la strada per la Capitale.

Smaltita l’emozione, qualche giorno dopo abbiamo inviato a Francesco Muroni una breve intervista, per conoscere meglio questo Vespista, chiamato amichevolmente FraVespa.
Racconta qualcosa di te, Francesco…
Ho 51 anni, ho avuto la fortuna di nascere nel 1969 a Roma, città nella quale tuttora vivo. Mi sono diplomato come tecnico industriale e, per motivi familiari, ho dovuto cercare lavoro subito per mantenermi, senza pesare sulle spalle di mia madre, rimasta vedova molto presto. Il lavoro, e ne ho fatti tanti e disparati, mi ha dato la possibilità di dare peso al denaro, di rispettare il lavoro degli altri e di realizzare alcuni dei miei sogni. Sono felicemente sposato ed ho due figli: una ragazza di 23 anni e un ragazzo di 18”.

Come ricordi quell’esperienza del Giro d’Italia in Vespa per sensibilizzare al tema dell’autismo?
È stata un’esperienza magnifica. Con partenza il 3 settembre 2016 da Acquaviva delle Fonti (Bari) ed arrivo a Barletta (BAT) il 2 ottobre, dopo un giro per l’Italia lungo circa 7.500 km, che ha toccato quasi tutte le Regioni italiane. Devo dire che molto merito della riuscita di questa manifestazione benefica va dato ad Augusto Gaudino e ad Agostino Mastrorocco, i due grandi organizzatori di questa edizione che, con il contributo di Franco Di Braccio, che ci ha seguito per tutto il viaggio con un autovettura a supporto,  hanno contattato gli sponsor ed i Vespa Club che ci hanno accolto. Questi ultimi, capito lo scopo benefico del Giro d'Italia in Vespa, hanno dato il loro massimo contributo. I piloti delle 4 Vespa partecipanti sono stati: Augusto Gaudino del Vespa Club Santhià (VC), Domenico Gelmi del Vespa Club Malonno (BS), Agostino Mastrorocco del Vespa Club Acquaviva delle Fonti (BA) ed io, Francesco Muroni del Vespa Club Roma. Questa edizione è stata caratterizzata anche dalla presenza di 2 Vespiste, Daniela Ariano del Vespa Club Oria (BR) e Annarita Lanotte del Vespa Club Barletta (BT), che hanno percorso alcune tappe in Puglia ed in Basilicata. Per quanto riguarda la mia partecipazione ho dovuto cedere, per improcrastinabili impegni di lavoro, il mio posto per alcune tappe, ad altri due piloti: Bartolo Giustino del Vespa Club Acquaviva delle Fonti (BA) e Piermario Garbino del Vespa Club Biella, con i quali ho condiviso volentieri la mia Vespa e li ringrazio sempre per la loro disponibilità”.

Il resoconto di questa manifestazione di solidarietà, le foto e i video, li potete trovare sul gruppo di facebook:
GIRO D’ITALIA IN VESPA – ANNO 2016
facebook.com/groups/505661472949042

Quella 2016 è stata la 3° Edizione del ‘Giro d’Italia in Vespa’ ed è stata denominata ‘L’autismo sale in Vespa & In Vespa sulle orme di San Francesco; è stata ideata, come le due precedenti edizioni svolte nel 2011 e nel 2013, da Augusto Gaudino che ne è anche il referente, dall’ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici) e dall’ Associazione “SANGUIS FRANCISCI” artefice del restauro della Chiesa di Castelvecchio Subequo (AQ), ove è custodita la reliquia con il sangue delle stimmate di San Francesco. Per questo si è pensato di inserire nel titolo anche la frase ‘In Vespa Sulle orme di San Francesco’. Annoto che Augusto Gaudino è il referente ed organizzatore degli eventi. La sua Vespa e quella di Giuseppe Bezzon (presente nelle prime due edizioni) sono esposte proprio al Museo Piaggio di Pontedera”.

Fonte immagini: facebook Museo Piaggio. “Sono arrivate al Museo Piaggio la PX150E Arcobaleno del 1986 e la Vespa PX150E del 1979 utilizzate dai prestatori, Augusto Gaudino e Giuseppe Bezzon, per i loro viaggi destinati a sensibilizzare intorno al tema dell’autismo.

Da quando viaggi in Vespa?
Il mio primo viaggio in Vespa l’ho fatto a 14 anni, come passeggero, sulla Vespa PX125E di mio fratello. Siamo andati in Sardegna ed è stato bellissimo… La mia prima Vespa però l’ho comprata a 23 anni, con qualche soldo che ero riuscito a mettermi da parte. È una Vespa PX125E, di colore biancospino, del 1982 e targata Pisa. La comprai a Livorno da un mio collega di lavoro che l’aveva lasciata parcheggiata da 10 anni dentro un box. Quando siamo andati a vederla, ho provato ad accenderla e, nonostante la miscela di 10 anni prima…è partita quasi subito. Quando mi hanno trasferito per lavoro a Roma l’ho portata con me e l’ho usata tantissimo dentro Roma, non avevo capito ancora le sue vere potenzialità…

Quando, dopo alcuni anni (a fine 2010), è arrivato il momento di mettere mano al motore ed alla carrozzeria, ho iniziato a documentarmi su internet e grazie al sito Vespaforever, leggendo i vari post degli esperti, ho capito che, almeno per quello che riguardava il motore, potevo farcela da solo. Ho comprato tutti i ricambi necessari e, non avendo ancora un box dove poter lavorare, ho portato il motore a casa (il mio appartamento a Roma non ha balconi) ed ho dovuto attrezzare la camera da letto stile officina…Ho inserito una nuova discussione riguardante la mia situazione ed il mio post, stravagante, ha avuto tanta curiosità e tutti gli esperti mi hanno aiutato a chiudere il motore prima possibile, evitando il divorzio da mia moglie…
Appena ho rimontato il motore sulla Vespa, che nel frattempo avevo fatto riverniciare dal carrozziere, ho intrapreso il mio primo e indimenticabile viaggio. Sono andato a Ravenna in Vespa, dove avevamo organizzato un incontro con i membri del sito Vespaforever. Due giorni per raggiungere Ravenna e due giorni per tornare (sempre con sosta di una notte a Perugia). Arrivare a Ravenna (e tornare a casa…) con una Vespa al quale io avevo rifatto il motore è stata una grande soddisfazione personale e mi ha dato la sicurezza per affrontare i lunghi viaggi, che poi farò in seguito con la PX125E (all’estero Albania, Croazia… e poi, quasi tutta l’Italia).

Da quando fai parte del Vespa Club Roma?
“Mi sono iscritto al Vespa Club Roma 2004, quando sono tornato a Roma da Livorno. Per molti anni sono stato un socio non partecipe alle attività del Club (utile comunque per conseguire l’iscrizione al Registro Storico Vespa). Poi, da quando ho rifatto il motore, ho iniziato a viaggiare e partecipare a tanti raduni nazionali ed internazionali portando esposta con onore la fascia del Vespa Club Roma. Per partecipare al ‘Giro d’ Italia in Vespa per l’Autismo’ ho acquistato un'altra Vespa, quella attuale, che è un P150X del 1981 e che, proprio il 22 luglio scorso, ha compiuto 40 anni dalla sua immatricolazione. Il motivo di questo acquisto è che cercavo una Vespa di cilindrata superiore alla precedente (che, nel frattempo, ho regalato a mio figlio per i suoi 18 anni) per poter intraprendere viaggi più lunghi. È capitata lei, Guendalina…targata Roma, ed è stato amore a prima vista…

Guendalina è il nome di una delle due oche degli Aristogatti che salvano Romeo (Er mejo gatto der Colosseo). Da allora viaggio solo con lei e mi ha regalato tantissime soddisfazioni a livello turistico (Germania, Francia, Ungheria i posti esteri più lontani) e nuovamente quasi tutta l’Italia (mi manca solo la Sicilia, che farò a fine agosto). Faccio parte anche della Squadra Corse del Vespa Club Roma e, con la mia Vespa, ho partecipato a numerose Gare di Regolarità Vespistica, Audax, Rievocazioni Storiche. Negli ultimi anni, prima del COVID 19, insieme agli altri piloti della Squadra, abbiamo riportato il Vespa Club Roma sul gradino più alto del podio, nel Campionato Italiano Rievocazioni Storiche del 2019, cosa che non accadeva da circa 50 anni”.

Quale viaggio sogni di fare in Vespa che ancora ti manca…?
“Sogno grandi viaggi tipo Capo Nord, il Giro d’Europa, l’Africa (e il deserto) ma, per realizzarli, avrei bisogno di molti giorni liberi, che i miei impegni professionali ovviamente non mi consentono. Aspetterò quando andrò in pensione e poi farò un grande viaggio in Vespa l’anno”.
Quale modello della gamma attuale di Vespa ti piace e perché…
Tra le Vespa attuali quella che vedo più idonea per il mio fisico (e tra l’altro la ritengo la più bella) è la Vespa Sprint 150 S, un buon compromesso tra dimensioni, eleganza, agilità e prestazioni”.
Scrivi che in futuro potresti scegliere una Vespa elettrica… perché?
In futuro, non so quanto lontano, quelli elettrici potrebbero essere i soli veicoli in circolazione. E poi anche perché nel mio piccolo sono un ecologista…e vorrei che lo fossimo un po’ più tutti. So solo che mi mancheranno il classico rumore del motore della mia Vespa e l’odore dei gas di scarico e della miscela…con i quali sono cresciuto e che attualmente ancora convivo bene…”.
Quali sono stati il momento più bello della tua “carriera” di Vespista e quello più difficile…
“Il momento più bello rimane indubbiamente il “Giro d’Italia in Vespa per l’autismo”, perché sono riuscito a fare del bene facendo quello che mi piace di più…viaggiare in Vespa! Il momento più difficile è stato quando, in occasione sempre del “Giro d’Italia in Vespa per l’autismo”, durante la tappa che ci stava portando a San Giovanni Rotondo (FG) per andare da Padre Pio, su un lungo rettilineo ed a velocità sostenuta, ho forato la gomma posteriore ed ho fatto centinaia di metri di strada scodinzolando ed evitando un pullman che veniva nel senso opposto, riuscendo miracolosamente a rimanere in piedi sulla Vespa. Quando i miei compagni di viaggio mi hanno staccato le mani dal manubrio, che ancora stringevo fortemente, ho visto i loro volti che erano più spaventati di me. Abbiamo sdraiato la Vespa per cambiare la ruota e, quando ho aperto il bauletto per prendere gli attrezzi necessari, ho trovato un santino e la medaglietta di Padre Pio che il nostro meccanico, Nicola Lotito, aveva messo per proteggerci…poteva succedere in un qualsiasi altro posto durante i 7.300 km ma è successo proprio sotto gli occhi di Padre Pio e, miracolosamente, ne sono uscito senza un graffio… Ci siamo guardati negli occhi e ho pianto, non me ne vergogno, come un bambino”. Grazie Francesco per aver condiviso le tue emozioni, e auguri a Guendalina!

SIMONE BORGHINI: IL VESPISTA-FOTOGRAFO DEI RECORD. LE BELLE FOTO DI FRANCESCO MURONI AL MUSEO PIAGGIO SONO DEL FOTOGRAFO SIMONE BORGHINI, CHE RINGRAZIAMO PER LA COLLABORAZIONE. ECCOLI INSIEME NELLA FOTO SOTTO. SIMONE È ANCHE UN SUPER VESPISTA: NEGLI ULTIMI DIECI ANNI HA PARTECIPATO A PIU’ DI 100 RADUNI NAZIONALI ED A 8 VESPA WORLD DAYS IN SELLA ALLA SUA VESPA GTS, SCATTANDO DECINE DI MIGLIAIA DI FOTO E PERCORRENDO OLTRE 100 MILA CHILOMENTRI. LA SUA SPECIALITA’: LA RICERCA DELLO SCATTO DALLE PROSPETTIVE ORIGINALI E SPETTACOLARI, ANCHE POSIZIONANDO LA MACCHINA FOTOGRAFICA SULLE SCARPE O FISSATE SULLA VESPA CON SUPPORTI IN ALLUMINIO FRESATO, DA LUI CREATI. NESSUNO COME LUI! RICHIESTISSIMO DAI VESPISTI DURANTE GLI EVENTI, PER GARANTIRSI SCATTI MEMORABILI SULLE AMATE VESPA.

Simone Borghini-Instagram: @photoinvespa; web: simoneborghini.com