ANDREA SABATINI, MOTOCICLISTICA ESPERTO DEL WEST AMERICANO, HA PARTECIPATO AL RADUNO INTERNAZIONALE “POLVERE & GLORIA” IN SELLA AD UN CICLOMOTORE – PICCOLO EROE CHE SI E’ DISTINTO TRA OLTRE 500 MOTO – IN OMAGGIO AL 50° COMPLEANNO DEL CIAO (1967-2017).
Successo dell’edizione 2017 dell’evento “Polvere & Gloria – In moto sulle strade de L’EROICA®”. Le oltre 500 moto partecipanti, provenienti da tutta Italia, Svizzera e Germania, hanno percorso 208 chilometri – metà asfalto e metà strade bianche – suddivise in due categorie: “Vecchie Glorie” (omologate fino al 31 dicembre 1999) e “Saranno Famose” (omologate dall’1° gennaio del 2000 in poi). Partenza e arrivo a Gaiole in Chianti (Siena). Al via, in maggioranza, moto enduro. Non la velocità, ma il piacere di guidare immersi tra i meravigliosi paesaggi del Chianti “storico” è quel che decreta l’apprezzamento dell’evento, che si ripete da sei anni.
Al via anche Andrea Sabatini di Pistoia, già esperto del ride toscano che nel 2014 affrontò in sella ad una Vespa P200E, unico scooterista tra centinaia di motociclisti. Quest’anno il cimento è stato ancora più arduo: infatti, ha contribuito al restauro del Piaggio Ciao Special (prodotto nel 1969) del suo amico e concittadino Franco Giorgetti, e con il piccolo ciclomotore ha affrontato la sfida. Il motivo della scelta è presto detto: il suo è stato un omaggio al 50° compleanno del celebre ciclomotore firmato Piaggio (1967-2017).
Ed ecco la cronaca dell’impresa, by “Saba”: “Appreso che quest'anno ricorreva il suo 50° compleanno, decisi di partecipare al ride con il Piaggio Ciao. Pur incitandomi, ero quasi sicuro che i miei amici pensassero che non ce l’avrei fatta, e forse nemmeno io.Abbellito con adesivi con il logo Piaggio Ciao (realizzati per l’occasione nientemeno che dai ‘mitici’ del Centro Stile del Gruppo Piaggio su base del brand originale), dotato di pneumatici maggiorati, equipaggiato con cassetta porta-attrezzi e scorta di miscela, ho caricato il Ciao su un furgone alla volta di Gaiole, dove il 13 maggio si è svolta la gara non competitiva sul tracciato storico dell’Eroica.Alle 7.30 del mattino di una splendida e frizzante giornata, avevo già parcheggiato l’azzurro Ciao in prossimità della partenza.Arrivavano via via sempre più numerose le rombanti motociclette che avrebbero partecipato all'evento (oltre 500 di grossa e media cilindrata, delle marche più disparate).
C’erano moto storiche tirate a lucido e moderne accessoriate al massimo, pronte per… la Parigi Dakar. Ma occhiate e macchine fotografiche erano rivolte anche al piccolo Piaggio Ciao, e in tanti mi commentavano: ‘sai l'ho avuto anch'io il Ciao.....è stato il mio primo due ruote....a me lo hanno regalato per i 16 anni (ahimè 50 anni fa)....l'ho trovato in fondo al garage, era di mio padre, è stata la mia prima esperienza di su due ruote…’, e via tra ricordi di gioventù e complimenti per il piccolo sfidante. Alla partenza tutti i saluti erano per il ciclomotore, ormai nominato sul campo ‘mascotte’ del ride. Dopo un’oretta di buon viaggio, ecco l'imprevisto: una rovinosa caduta con capriola in avanti, di cui il Ciao non ha avuto nessuna colpa e, pur a terra, era rimasto sempre in moto e sembrava dirmi: ‘su, dai, riprendiamo la marcia!’. E c’erano anche gli amici ‘moto-eroici’ che mi incitavano ad andare avanti. In tanti ci hanno sostenuto, me un po’ acciaccato e il mio Ciao indomito, a continuare il tragitto, dandoci la carica necessaria per superare lo smacco”. L’incredibile coppia, con numero 95, è infine giunta al traguardo, terminando l’impresa. Questa la foto dell’arrivo.
Commenta Saba: “Il Ciao è davvero eroico!Sono convinto che oggi avrebbe un grandissimo successo (come tanti revival nel campo dei motori) il rilancio del Ciao sul mercato, e sarebbe certamente apprezzato moltissimo anche dalle nuove generazioni!”. E, detto da lui, che è un motociclista di lungo corso…c’è da credergli.
CHI E IL “SABA”, SOGNANDO UN MOTO GUZZI TOUR NEGLI STATES. Andrea Sabatini, di Pistoia, assicuratore di professione, motociclistica e scooterista per passione, è un grande viaggiatore: si divide tra la Toscana e Los Angeles. In terra americana negli ultimi dieci anni ha percorso in moto oltre 50 mila km; è specialista degli itinerari del West, che conosce a memoria.
All’evento toscano Sabatini partecipa per il fascino dei luoghi, lo spirito non competitivo e d’amicizia tra motociclisti; ed è più divertente (sebbene più impegnativo), giocarsela in sella ad uno scooter o addirittura ad un ciclomotore. C’è fatica, passione, divertimento, buon cibo e buoni vini. Insomma, prima la polvere e poi la gloria. Suoi “complici” sono l’amico meccanico Franco (proprietario del Ciao) e la sua amica Ombretta (proprietaria della Vespa, guida turistica negli States, a Los Angeles). Di avventure in moto da raccontare, Saba ne ha molte: come il viaggio solitario nella zona “aliena” della famosa “area 51”, nel deserto del Nevada (base militare americana):
“Un posto desolato, fuori dal mondo: temevo mi si fermasse la moto...anche per la difficoltà a reperire benzina; per fortuna il mio ‘angelo custode’ Ombretta sapeva di un vecchio distributore della zona ancora utilizzabile. Il momento più duro: una foratura nel deserto, 5 ore sotto il sole, una sete indescrivibile… ed è sempre grazie a Ombretta che mi salvai. E poi tanti altri viaggi, in Europa e in America, tra Corsica e Sardegna, Canada e Nuovo Messico”. Il grande viaggio ancora da compiere: il West dei grandi parchi – Arizona, Nevada, Utah… – partendo da Los Angeles e procedendo per 5.000 km in senso anti-orario: “L’idea è un reportage in tandem, tutto Italian style negli States: io in sella ad una Moto Guzzi e Ombretta in Vespa, che coppia!”.
“CARTOLINE” DA LOS ANGELES. Dopo l’impresa in terra toscana, a inizio giugno Sabatini è volato negli States. A Wide, ha mandato queste foto e il messaggio: “Appena atterrato a Los Angeles mi sono imbattuto in una bellissima moto, una Guzzi V7!”.
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