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Maggiore leggerezza, dimensioni contenute e look accattivante: la versione “metropolitana” del tre ruote italiano punta soprattutto su questi valori per una mobilità urbana sicura e divertente. C’è anche la versione LT

Piaggio Mp3 300 Yourban:
il tre ruote conquista la città

Il segmento degli scooter a tre ruote sta conoscendo un momento di eccezionale vivacità, e ha già catturato l’attenzione di altri player che hanno recentemente presentato le proprie proposte riconoscendo, nella strada introdotta nel 2006 da Piaggio con Mp3, il presente e il possibile futuro della mobilità urbana. Questo fermento dimostra da una parte la lungimiranza del Gruppo Piaggio a credere per primo nella soluzione delle tre ruote per gli scooter urbani, un’intuizione confermata dagli oltre 130.000 Mp3 venduti worldwide, con notevoli picchi di apprezzamento in alcuni paesi come la Francia, la Germania e naturalmente l’Italia; dall’altra, sottolinea il successo di questa scelta tecnica, in grado effettivamente di garantire una elevata sicurezza in qualsiasi condizione meteorologica o di asfalto, a fronte di una perfino maggiore praticità d’utilizzo e divertimento, rispetto a un comune scooter.

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Oggi solo Piaggio è in grado di offrire una gamma davvero completa di tre ruote in grado di soddisfare qualsiasi esigenza di mobilità: dallo sportivo e anticonvenzionale Gilera Fuoco 500, ai più classici Piaggio Mp3 LT, proposti nelle cilindrate di 300 e 500cc, e nei due allestimenti Sport e Business, oltre all’Hybrid, il primo scooter al mondo con motorizzazione ibrida parallela e tecnologia plug-in. La gamma è completata dalla versione Yourban 300, la declinazione più snella e urbana di Piaggio Mp3, la più amata in Italia, perché in grado di accogliere la tecnologia della sospensione anteriore a quadrilatero articolato con ruote indipendenti e basculanti – la medesima di ogni Piaggio Mp3 – in un corpo più snello e leggero rispetto al classico Piaggio Mp3 300 LT. Se ne avvantaggia anche il look, obiettivamente accattivante e riuscito, aspetto per altro non facile da ottenere su uno scooter a tre ruote. Non per ultimo, Piaggio Mp3 300 Yourban è offerto a un prezzo di listino che è il più contenuto dell’intera gamma Mp3.
L’obiettivo era di realizzare una versione di Piaggio Mp3 espressamente dedicata all’ambiente metropolitano – di qui il gioco di parole che forma il nome Yourban – più leggera, ancora più pratica nel traffico, facile da guidare e da maneggiare a motore spento. Per raggiungerlo gli ingegneri di Pontedera sono intervenuti su ogni aspetto tecnico della collaudata base per diminuirne il peso complessivo di ben 15 kg. L’ottimo lavoro svolto sulle masse è abbinato a una riduzione dell’interasse a soli 1.450 mm, garantendo così una maggiore maneggevolezza effettivamente percepibile nella guida rispetto a Piaggio Mp3 300 LT, una maggiore facilità all’approccio – anche grazie alla pedana più bassa – e in generale un comportamento più dinamico nel traffico cittadino. Fermo restando la proverbiale stabilità e tenuta di strada in curva in qualsiasi condizione d’utilizzo, perfino aumentata grazie all’adozione di ruote anteriori da 13 pollici.
Yourban dispone dello stesso propulsore che equipaggia con successo tutta la gamma di scooter di media cilindrata del Gruppo, tra cui anche lo stesso Piaggio Mp3 300 LT. L’affidabile e collaudato motore monocilindrico a quattro tempi e distribuzione a quattro valvole eroga una potenza massima di 22,6 CV e soprattutto 26 Nm di coppia massima a soli 6.500 giri, dati che promettono un gran bello spunto da fermo e una riserva di potenza per effettuare sorpassi in tutta tranquillità, a fronte di consumi di carburante contenuti. Tutto quello che ci vuole per la moderna mobilità urbana ed extraurbana.
Come la maggior parte dei soggetti che frequentano il centro metropolitano, anche Yourban 300 veste un abito elegantemente giovanile, dal taglio sartoriale raffinato e rifinito nei particolari, la cui sportività è accentuata dalle particolari finiture e varianti cromatiche della versione Sport. E’ il primo Piaggio Mp3 a prevedere la serie di LED con funzione di luci di posizione anteriori e un unico accesso al sottosella. Il vano sottostante rinuncia solo in piccola parte allo spazio da station wagon offerto dai tradizionali Piaggio Mp3, potendo comunque accogliere due caschi full jet oppure una borsa porta laptop. Il comodo gancio portaborse estraibile presente nel retroscudo contribuisce ad aumentarne la capacità di carico, confermando la propensione al comfort e alla praticità di Mp3 Yourban, come di tutti i Piaggio Mp3.
Uno dei deterrenti all’acquisto di ogni maxiscooter tradizionale è il peso: certamente non il percepito in movimento, piuttosto quello avvertito a motore spento, per far fronte al quale è necessario talvolta richiamare una buona dose di forza fisica e di esperienza. Ebbene, il sistema di blocco della sospensione anteriore denominato “ERL”, presente su tutta la gamma Piaggio Mp3, elimina alla radice il problema. Basta premere un pulsante e si può facilmente maneggiare il tripode italiano senza sforzi, senza pericolo che cada a terra e senza azionare il cavalletto centrale. Si pensi al sempre più esiguo spazio presente nei moderni box auto o nei parcheggi pubblici dedicati alle due ruote. Oppure ancora ai parcheggi da effettuare in salita, in discesa o in presenza di fondo sconnesso. E tutto questo con Yourban 300 è perfino facilitato, visti peso e dimensioni contenuti. Il risultato sembra ancora più azzeccato se si considera che la versione LT di Piaggio Mp3 Yourban è dedicata ad un’utenza davvero ampia ed eterogenea, costituita spesso da automobilisti in cerca di un’ancora di salvezza nel traffico cittadino, ma desiderosi di un veicolo dalla sicurezza quanto più vicina a quella dell’auto.
Piaggio Mp3 in pista con Sylvain Guintoli ed Eugene Laverty
Un video mozzafiato sul circuito francese di Magny-Cours
Piaggio Mp3 svela la sua anima – un mix di divertimento, prestazioni e piacere di guida – portando in pista i piloti Eugene Laverty e Sylvain Guintoli, alfieri del team Aprilia nel mondiale SBK 2013. Sulla pista francese di Magny-Cours hanno guidato al limite Mp3 Yourban (la versione più agile e leggera del tre ruote Piaggio) e la più classica versione Sport. Cambi di direzione in perfetto stile racing, pieghe mozzafiato - a disposizione di tutti grazie alla tecnologia delle due ruote anteriori - e veri virtuosismi tra i cordoli della pista mondiale hanno divertito i due assi del manubrio.
Sylvain Guintoli ha commentato così il suo primo contatto con Piaggio Mp3: "Non avevo mai provato prima un Mp3 e devo ammettere che mi incuriosiva molto, anche perché diverse città in cui mi è capitato di trovarmi, come Parigi, ne sono veramente piene. Bastano poche centinaia di metri per abituarsi alle due ruote anteriori e poi è puro divertimento! Mi ha stupito quanta aderenza e sicurezza Piaggio Mp3 possa garantire. Penso sia perfetto non solo per il centro cittadino, ma anche per chi desideri curvare e piegare come su una moto di qualità. Io, per esempio, l'ho guidato in maniera sportiva sul circuito di Magny-Cours e ne sono rimasto entusiasta".
Ed entrambi a fine prova esclamano: “Piaggio Mp3: inimitabile!”.
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Da decenni sono infaticabili e versatili compagni di lavoro, a 3 e a 4 ruote, capaci di rispondere ad ogni esigenza di trasporto leggero. Una storia iniziata quasi 65 anni fa

Veicoli Commerciali Piaggio:
grandi lavoratori di piccola taglia

In principio fu l’Ape, derivata dalla capostipite Vespa – inventata dal geniale progettista Corradino d’Ascanio – nata nel 1946 e destinata a motorizzare l’Italia del Dopoguerra, gran protagonista della mobilità individuale e straordinario successo industriale e commerciale nel mondo. Due anni dopo il suo esordio, nel 1948 le due ruote divennero tre e il “motofurgone” Ape cominciò a circolare nelle città e nei paesi in ricostruzione e ad arrampicarsi sulle strade che portavano ai borghi più sperduti, trasportando di tutto. Commercianti e piccoli artigiani erano i principali clienti del piccolo veicolo che, nei decenni, ha saputo evolversi per rispondere sempre meglio alle mutate esigenze del settore. Nel 1969 nasce Ape 50 (l’Apino) di soli 50cc, e due anni dopo l’Ape Car, piccolo autocarro leggero da 220cc.

APE HISTORY GALLERY

L’evoluzione continua nei decenni successivi, con una svolta importante: nel 1992 infatti nasce Porter, il primo veicolo a quattro ruote della Piaggio. Dimensioni compatte, grande capacità di carico, versatilità, agilità (con raggio di sterzata di soli 3,7 metri!) sono le caratteristiche che ne decretano il successo commerciale. Risale al 1995 il debutto dell’innovativa versione Electric Power, il primo veicolo commerciale a propulsione elettrica. Nel 1999 sorge in India il nuovo stabilimento Piaggio, che produce i veicoli commerciali per i mercati asiatici, diventando presto leader di mercato. Nel 2008, il lancio della nuova gamma Eco-Solution, amica dell’ambiente, con motorizzazioni Bi-fuel ed elettriche.
La lunga storia dei veicoli commerciali Piaggio oggi si traduce in una presenza commerciale diretta in 30 Paesi del mondo, oltre 200 mila veicoli venduti ogni anno, due stabilimenti (in Italia e in India, dove è sorto anche il nuovo impianto di produzione motori diesel e turbodiesel). Oggi il settore veicoli commerciali di Piaggio offre una gamma completa, a tre e a quattro ruote, con ampia scelta tra diverse motorizzazioni, a ridotti consumi ed emissioni, e tra diverse versioni (van, tipper, pick up, chassis).

GAMMA VEICOLI COMMERCIALI


Affermati da anni sono i modelli Ape (50, TM, Classic, Calessino), Porter, Porter Maxxi, Quargo e, prodotti in India, i 3 ruote Apé City e Passenger per trasporto persone e Apé Cargo per trasporto merci, cui si affiancano anche i nuovi Porter diesel. La versatilità – che favorisce la customizzazione del veicolo e l’ideazione di allestimenti speciali – è certamente tra le caratteristiche vincenti dei veicoli commerciali Piaggio, scelti come flotte da enti pubblici e grandi aziende, operanti nei più svariati settori, e da centinaia di migliaia di piccoli imprenditori, artigiani, commercianti in tutto il mondo.

FLOTTE E ALLESTIMENTI SPECIALI:
LA CREATIVITA’ AL LAVORO

Grandi aziende, municipalità, enti di servizio pubblico: sono i “Grandi Clienti” che scelgono i veicoli del Gruppo Piaggio per le loro flotte. Il Corporate Business è un settore di mercato con caratteristiche proprie, a cominciare dalla “customizzazione” dei veicoli che devono rispondere a specifiche esigenze di utilizzo. Le gamme del Gruppo Piaggio offrono “linee di prodotto” dedicate e allestimenti speciali per una grande varietà di impieghi: servizi postali, manutenzione urbana e verde pubblico, raccolta rifiuti, mezzi spazzaneve e spargisale, noleggio e home delivery, solo per citarne alcuni.

GRANDI CLIENTI


Qualche esempio: oltre 60 Piaggio Porter GPL “lavorano” per il Servizio Giardini del Comune di Roma. In Spagna, il parco veicoli dei servizi ambientali della Municipalità di Barcellona comprende 132 veicoli Piaggio Porter Electric Power; anche a Girona, l’azienda municipalizzata Girona+Neta utilizza una flotta di Porter elettrici a zero emissioni per la nettezza urbana; ugualmente a Malaga, la Limasa company dispone di oltre 60 veicoli per la raccolta rifiuti; mentre la Aena utilizza veicoli Piaggio per i servizi aeroportuali. In Italia la città più virtuosa è Reggio Emilia: 450 veicoli elettrici per la mobilità sostenibile.

PORTER POMPIERE E GELATAIO


Anche le aziende allestitrici “amano” Porter e Ape, ideali per muoversi nei centri cittadini, capaci di ispirare realizzazioni speciali per gli impieghi più svariati. E’ il caso del Porter Antincendio (modello Maxxi cabinato) realizzato dal Consorzio Evolve: un perfetto pompiere equipaggiato con attrezzature specifiche per interventi rapidi anche in spazi ridotti. Poi c’è la vasta gamma di allestimenti speciali per street food, bancarelle on the road e negozi mobili come gli Extensive di Resti: il goloso Flò, il Porter gelataio, e il salutista Gaia, specialista dei prodotti ortofrutticoli a km zero.

BIBLIOAPE E APE-REGIA


La simpatica e operosa Ape mette allegria al suo passaggio: specialmente se si trasforma in biblioteca viaggiante per favorire la lettura nei piccoli centri e nelle frazioni più sperdute (come la “BiblioApe” in servizio nella provincia di Pisa). Irresistibile poi quando distribuisce on the road gustosi tacos, patatine, gelati e caffè, o consegna a domicilio pane, pizza, the e dolcetti. Trasformata anche in bancomat viaggiante (in Germania), mini camper, bancarella d’abbigliamento e shop mobile di noti marchi. L’italianissimo veicolo è stato perfino scelto per realizzare il più piccolo studio mobile tv al mondo: Sony in Danimarca l’ha testato durante i recenti campionati europei di dressage. Una novità che favorisce le start-up: come la Nimb TV, giovane società danese di produzione, che utilizza l’OB van, costruito con l'aiuto dello specialista Stjernholm & Co, e utilizzato per produzioni 4K multi-camera, ossia nel formato utilizzato per le attuali produzioni cinematografiche e televisive (Broadcast&Production, www.broadcast.it).
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Lo showroom Spazio Broletto protagonista nella notte della moda e dello shopping nel cuore di Milano

VESPA 946 E MOTO GUZZI CALIFORNIA BRILLANO
ALLA VOGUE FAHION’S NIGHT OUT

Anche quest’anno i marchi più nobili e rappresentativi del Gruppo Piaggio sono stati tra i protagonisti dell’appuntamento più esclusivo con la moda, lo stile e lo shopping nel cuore elegante di Milano.
La quinta edizione della Vogue Fashion’s Night Out, organizzata dalla rivista di moda più celebre e autorevole al mondo nella notte del 17 settembre, si è concentrata nel centro del capoluogo lombardo, nelle vie della moda che hanno reso celebre il Made in Italy. Nella notte di festa Spazio Broletto, l’elegante showroom del Gruppo Piaggio, si è rivelato come una delle location più “calde”, da subito meta del popolo degli appassionati nottambuli milanesi.
Animato dalla performance dei “We are Presidents”, il trio di DJ formato da OZ, Paul e Manuel, Spazio Broletto ha visto accorrere centinaia di persone. Moltissimi i giovani e giovanissimi che si sono scatenati a ritmo di dance e techno. I tre artisti, provenienti da scene musicali differenti, hanno infatti messo a disposizione dei loro fan e degli appassionati tutta la loro arte e la loro musica.
La serata di festa ha così celebrato i marchi più esclusivi delle due ruote: Moto Guzzi e Vespa, rappresentati nella notte milanese dalle straordinarie California 1400 e Vespa 946, puro concentrato di stile e design, simboli del Made in Italy, insuperabili esempi della creatività e della tecnologia che hanno reso l'industria motociclistica italiana famosa in tutto il mondo.
Vespa 946, la Vespa più preziosa mai prodotta, si è presentata al pubblico della moda nella sua versione “Ricordo Italiano”, ovvero nella Collezione 2013 offerta nelle elegantissime cromie Bianco e Nero. Direttamente ispirata ai modelli che diedero origine al mito, Vespa 946 è già un oggetto di culto, la massima e più ricercata espressione di un design unico, che ha diffuso nel mondo lo stile italiano.
Moto Guzzi California 1400 era presente nelle sue due versioni Custom e Touring, le due diverse anime di una moto sontuosa, erede di una tradizione intessuta di passione per i viaggi e l’avventura on the road. Spinta dal più poderoso bicilindrico a V mai sviluppato in Europa, Moto Guzzi California è oggi il punto di riferimento tecnologico tra le grandi motociclette cruiser.

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FESTIVALETTERATURA DI MANTOVA 2013

VESPA E LE "STELLE NERE" DI LILIAN THURAM

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Anche quest’anno Vespa è stata tra gli sponsor del Festival della Letteratura di Mantova, kermesse internazionale che si è tenuta nel mese di settembre nella città dei Gonzaga. Tanti nomi della letteratura internazionale che hanno presentato i loro ultimi lavori in location suggestive. Vespa, simbolo di libertà e rinnovamento, è stata partner ideale dell’appuntamento più atteso, quello con l’ex calciatore francese Liliam Thuram. Il campione, vincitore anche del titolo mondiale con la sua nazionale nel 1998, che ora in qualità di Ambasciatore dell’Unicef, dedica la sua vita alla sensibilizzazione al problema del razzismo, ha presentato la sua opera “Le mie stelle nere” nello splendido Palazzo San Sebastiano.
“Sono diventato nero all’età di nove anni, al mio arrivo a Parigi” ha raccontato Thuram spiegando con garbo e ironia la sua storia personale e i motivi che lo hanno spinto a scrivere il libro. Una condizione che ha avuto inizio solo nel momento dell’inserimento in una nuova comunità, uno “status” con cui dover fare i conti. Il razzismo, ha spiegato l’autore, è dato da una mancanza del sapere e una conseguente relativizzazione della storia che alimenta la discriminazione. E proprio la scuola, sostiene Thuram, potrebbe abbattere definitivamente la convinzione di una differenza culturale, riportando le origini dell’umanità e il suo sviluppo in una chiave di lettura globale.
Le stelle nere di Thuram sono anche un excursus storico sulle figure che hanno contribuito al cambiamento del corso della storia dell’umanità ma che sono escluse dall’educazione scolastica occidentale. Dalla progenitrice Lucy a Barak Obama, passando per Martin Luther King e Muhammad Ali, sono queste le storie di vita e le gesta delle “stelle nere” di cui Lilian Thuram racconta con passione.
Vespa, porta bandiera di libertà individuale, spensieratezza, che ha unito nel suo mito tutto il pianeta, è stata partner ideale di questa iniziativa. Lo scooter, che dalla sua comparsa ha tanto influenzato anche la letteratura è stato inoltre presente al Festival di Mantova con uno stand in Piazza Mantegna per tutta la durata della kermesse.
Gli appassionati hanno potuto così ammirare la nuova Vespa 946, il modello più esclusivo della gamma. Lo stile unico, la magistrale qualità costruttiva e la nobiltà dei materiali utilizzati distinguono Vespa 946 - offerta nella Collezione 2013 denominata "Ricordo Italiano" - da qualunque altra due ruote. L'impiego dell'alluminio, per la prima volta utilizzato sulla carrozzeria portante di una Vespa, contribuisce alla maggiore leggerezza. Il cuore pulsante è un modernissimo propulsore 125cc a tre valvole a iniezione elettronica, caratterizzato da ridotti consumi (oltre 55 km con un litro) e abbattimento delle emissioni gassose e sonore (-30% le emissioni inquinanti). Fanaleria integralmente a led, frenata a doppio disco con ABS e controllo di trazione ASR - del tutto unici su uno scooter di questa cilindrata - completano le caratteristiche tecniche dal punto di vista della più moderna dotazione orientata alla sicurezza attiva e al piacere di guida.
MADRID: VESPA 946 AL MOMA 56
INCONTRA I GIOVANI ATTORI
L'esclusiva Vespa 946 è stata di recente a Madrid, quale guest star di una serata-evento al MOMA 56, fashion restaurant & party location tra i più in voga della capitale, per incontrare i giovani e più promettenti attori e attrici del panorama spagnolo, come Aure Sánchez, Wanda Obreke, Quim Gutiérrez, Bart Santana, Jorge Suquet, Laura Ledesma ed Elena Martínez.
La créme de la créme dei giovani attori spagnoli è stata entusiasta “complice” della serata di gala con protagonista la leggenda del mito di Vespa, lo scooter più famoso al mondo, icona italiana di stile e creatività insuperabili, che torna a riscrivere la storia con la Vespa 946.
All'evento hanno partecipato anche i principali media, riviste Life Style e specializzate, con personaggi importanti come il commentatore radio Carles Francino o i presentatori del Campionato Mondiale di MotoGP di Telecinco, Nico Abad y Mela Chércoles. Ospiti, giornalisti e celebrities hanno potuto apprezzare da vicino la raffinata ed esclusiva tecnologia del Gruppo Piaggio, applicata per la prima volta su una Vespa, che apre una finestra sul futuro. David Delfín, uno degli stilisti spagnoli di maggior fama in Europa, che ha svelato la sua passione per Vespa 946, ha intrattenuto gli invitati con una selezione della migliore musica degli ultimi decenni.

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VINCITORE DEL “RIVER TO RIVER. FLORENCE INDIAN FILM FESTIVAL”

Una vespa per il regista indiano Bedabrata Pain

Florence

Evento a Kolkata, lo scorso 2 settembre, organizzato per celebrare la vittoria del regista Bedabrata Pain alla 12° edizione del “River to River.
Florence Indian Film Festival”, che ha festeggiato i cento anni di cinema in India. Il Festival promuove produzioni cinematografiche indiane e su tematiche relative al grande Paese asiatico. Pain è stato premiato dal pubblico del Festival (che si svolge ogni anno a Firenze, sotto l’alto patronato dell’Ambasciata dell’India) come miglior regista esordiente per il suo film “Chittagong”, ambientato negli anni ‘30 (di cui è anche produttore e co-autore). La sua vittoria è stata amplificata dal riconoscimento ricevuto in patria da Piaggio Vehicles Private Limited, la consociata indiana del Gruppo Piaggio, che ha voluto così rendere onore al talento indiano e al suo lavoro, nonché sottolineare le relazioni fra Italia e India anche in campo culturale.

  • Bedabrata Pain su Vespa
  • Bedabrata Pain premiato con la Vespa
  • Il regista Bedabrata Pain
  • Film poster
  • Chittagong film poster

Nell’occasione, Ravi Chopra, Presidente e Amministratore Delegato di PVPL, ha ricordato anche come “Vespa, icona di stile worldwide, ha sempre avuto un forte legame con il mondo del cinema”. Un premio speciale e unico, dunque, quello offerto da Piaggio al regista Pain. Che l’ha ritirato con gioia, regalando anche momenti di commozione: “Questo premio è davvero speciale per me – ha detto durante la cerimonia – non solo per l'infinito amore, sostegno e apprezzamento che il mio film Chittagong ha ricevuto nella magica città di Firenze. Mio padre non ha potuto sapere del premio perché morì proprio nel periodo in cui ero a Firenze; ma voglio ricordare che lo scooter che ha guidato tutta la sua vita era proprio Vespa. I miei ricordi d‘infanzia sono indelebilmente legati a questo scooter”.
L’edizione 2013 del Festival “River to River” si svolgerà dal 22 al 28 novembre a Firenze, per poi trasferirsi a Roma da 29 novembre al 1° dicembre (www.rivertoriver.it).

INDIA: VESPA VIBE, E’ QUI LA MUSICA
Notti di musica e ballo nei locali più alla moda di Mumbai, New Delhi, Bangalore. E’ “Vespa Vibe”, il contest che sta animando serate indimenticabili con protagonista la nuova Vespa VX che ha debuttato a luglio sul mercato indiano. Da settembre a ottobre, gli appuntamenti si susseguono al ritmo dance, rock, techno con gli artisti più in voga ed emergenti della scena musicale indiana. Tanti giovani, mescolati a Vip e celebrities, partecipano alle serate rispondendo all’invito “ride the groove” lanciato con successo da Vespa India/PVPL (Piaggio Vechicles Private Limited, la consociata del Gruppo Piaggio in India). Il vincitore del contest sarà annunciato sulla pagina FB di Vespa India.

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interview
In questa intervista, il percorso artistico e la filosofia di vita dell’artista veneziano

la vespa venice di Luca Moretto,
dalla biennale di Venezia al Museo Piaggio

Nuovo importante traguardo per l’artista veneziano Luca Moretto: la sua opera VESPA VENICE – già esposta alla 54a Biennale di Venezia – è ora in mostra al Museo Piaggio di Pontedera (Pisa).
Luca Moretto
Luca Moretto e Vespa Venice

L’eclettica opera di Moretto si fa ammirare, accanto alle altre “perle d’artista”, come la Vespa firmata da Salvator Dalì e quella decorata da Ugo Nespolo, o la straordinaria Vespa di Mino Trafeli. Tra loro s’inserisce la contemporaneità, le tinte forti e la musicalità del lavoro di un artista immaginifico e sognatore. L’opera, una Vespa 50 N del 1967, è rivisitata con estro e fantasia in chiave Pop, attraverso una personale ricerca e studio dei materiali e di colori briosi.

VESPA VENICE ALLA BIENNALE DI VENEZIA


“Dopo la Biennale di Venezia, la tappa del Museo Piaggio è un altro grande sogno che si realizza” – dice l'artista – “in fondo la mia passione per i motori e per il colore, che è l'essenza della mia vita, mi ha portato a lavorare su un pezzo di storia italiana come la Vespa; ed è giusto che, dopo tanti anni e con un tocco di rinnovata originalità, la mia opera Vespa Venice faccia ritorno a casa”.

VESPA VENICE AL MUSEO PIAGGIO


Come nasce il tuo progetto su Vespa?
“Nel lontano 1998, per gioco decisi di decorare la Vespa di un amico, senza grandi pretese sul risultato finale; decisi per un fondo sintetico, realizzai le decorazioni tutte a mano con effetto rilievo, e finale in sintetico trasparente. Quella Vespa in giro per le strade sorprendeva tutti, e quando il mio amico la parcheggiava le persone si fermavano a far domande e a fotografarla.
Nel 2009 (era da tre anni che avevo iniziato a fare l'artista un po' per passione un po' perché dopo un incidente non riuscivo a fare altro...), mi fu proposto di realizzare nuovamente questo progetto, ma stavolta con criteri di restauro a regola d'arte. Obiettivo: il massimo della qualità, su veicolo originale tranne le parti che hanno avuto il mio contributo, quel che si dice la ‘licenza d'artista’. Ovvero, il colore di fondo, che ho voluto fosse un bianco brillante per far spiccare i miei colori, la sella di cuoio e il coperchio nel manubrio che ho voluto marroni e non neri.
Un caro amico, mentre la realizzavo, l'ha vista ed ha esclamato ‘Vespa Venice’, dandomi così l'idea per il nome. L'opera fa pensare ai coriandoli e alle stelle filanti del carnevale di Venezia; io sono veneziano e quindi mi è piaciuta l'idea di associare due nomi così potenti per la comunicazione a livello mondiale.
Ogni volta che realizzo un progetto, infatti, penso anche a come far sì che abbia uno sviluppo e possa creare curiosità, quindi mi preoccupo anche di valutare se e come la comunicazione mi possa aiutare”.

Quante Vespa hai decorato fino a oggi?
“Due Vespe, Vespa Pop nel 1998 e Vespa Venice nel 2010”.



Ma tu sei un Vespista?
“Ho avuto una Vespa da ragazzino, che mi divertii a restaurare, ma la voglia di moto era così forte che la vendetti prima per una Gilera SP01 125 e poi per una Ducati MONSTER 900 di cui ero innamorato da anni. Nel 1999, a 22 anni, un incidente banale si è trasformato in una tragedia. Un caso di malasanità mi ha portato alla perdita dell'arto inferiore sinistro, e da allora, sebbene avessi già guidato moto e scooter, ho deciso che era meglio non guidare più mezzi a due ruote. Ma penso anche che, se non avessi avuto l’incidente e le relative conseguenze, non avrei mai iniziato a fare l'artista... Quindi, mi concentro su cosa di buono il male e la perdita mi hanno portato. Cerco sempre di vedere la vita con ottimismo anche quando mi succede qualcosa di brutto”.

Quando hai iniziato a dipingere?
“Sin da ragazzino sentivo l'arte e la voglia di realizzare qualcosa di mio, e la mia prima opera ‘dipinta’ è stata proprio la Vespa Pop del 1998. Nel 1996 avevo creato il progetto di un pullover coloratissimo che realizzai con l'aiuto di mia mamma. Nel 2000 invece realizzai delle decorazioni su piccole anfore e piatti perché, impossibilitato a fare altro, decisi che potevo comunque creare qualcosa di carino da regalare agli amici, che da mesi aiutavano me e la mia famiglia dopo il mio incidente.
Gli amici furono un grande sostegno per noi”.

E qual è stata la tua prima opera?
“Direi il pullover citato nella precedente risposta. Ne feci uno nel 1996 (di cui ho ancora gli schemi del progetto) tutto a quadrettini, e un altro lo realizzai, sempre con il contributo di mia madre, nel 2000”.

Da quanto tempo Vespa Venice è esposta al Museo Piaggio?
“Vespa Venice, dopo essere passata al FUORISALONE di Milano nel 2011 e dopo aver partecipato alla 54a Biennale di Venezia, Padiglione Italia curato dal critico d'arte Vittorio Sgarbi, è giunta (su richiesta dalla direzione del Museo Piaggio) a Pontedera il 26 luglio del 2012, ed esposta con pedana e targa usate per l'esposizione alla Biennale.
Il mio orgoglio è sapere che la mia Vespa Venice è molto fotografata e ammirata dal numeroso pubblico che arriva da tutto il mondo; e, soprattutto, è stata posizionata vicino alle Vespa firmate da artisti di fama mondiale, come Mino Trafeli, Ugo Nespolo e Salvador Dalì.
Mi considero, anzi sono, un artista emergente e come tale per me è un grande onore e un orgoglio immenso vedere che il mio progetto abbia avuto una così buona considerazione. Forse potrei rilevare che la mia opera è l'unica, tra quelle presenti al Museo Piaggio, a essere stata alla Biennale di Venezia e presente sul catalogo ufficiale del Padiglione Italia.
Ho lavorato sodo seguendo il restauro da capo a fondo, ho realizzato un servizio fotografico ad hoc per avere foto degne dell'impegno profuso per quest’opera, ho seguito la realizzazione dei video, per mostrare quanto sia stato lungo e minuzioso il mio lavoro; inoltre, ho cercato di esporla negli eventi di maggior interesse, ma soprattutto ho iniziato a sognare il Museo Piaggio, perché per me era lì che quell'opera doveva andare. Come ho imparato, e cerco sempre di trasmettere, se ci credi davvero le cose succedono. Ecco perché vale sempre pensare positivo e credere in ciò che facciamo, ai nostri sogni! Parte tutto da noi, sempre".

Quale altra Vespa vorresti decorare?
“Se potessi, vorrei la nuova Vespa 946, credo che sia un oggetto di design stupendo! Con quei dettagli che ricordano le Vespa storiche, è la giusta interpretazione moderna della Vespa, un po' come FIAT fece nel 1999 con la 500. Vorrei e spero di realizzare presto la Vespa Venice 946!”.

Ma perché tirare in ballo la 500?
“Torno al concetto iniziale di creare una Vespa d'arte, usando il veicolo come una ‘tela’: amato da molti per questa scelta, ma criticato dai quei puristi che la Vespa la vorrebbero solo restaurata con i suoi colori originali. Ma la mia non è una Vespa: è una Vespa d'arte! E poi io sono Italiano e la Vespa è un'icona italiana, il che mi sembra già un motivo sufficiente. Quando decisi di eseguire il progetto artistico sulla Vespa, nel momento in cui ne depositai il copyright, mi dissi che la Vespa è l'icona mondiale degli scooter Made in Italy, come la 500 è l'icona mondiale delle auto utilitarie Made in Italy.
Due veicoli che hanno segnato un’epoca, negli esuberanti e ottimisti anni 60: Vespa e 500 erano i veicoli più desiderati dalle famiglie medie, che potevano permettersi un mezzo economico per muoversi. Ricordiamo foto e filmati di intere famiglie con bagaglio che viaggiano in Vespa, o che la domenica vanno al mare, o quelle con FIAT 500 stipate di 7-8 persone.
Il mio progetto VENICE è, quindi, decorare una Vespa d'epoca e una Vespa nuova (vorrei la 946) e una 500 d'epoca e una nuova. Perché, oggi come allora, sono due icone dell'Italia nel mondo”.
(www.morettoluca.net)
Vespa d’artista: preziosa collezione al Museo Piaggio
La “Vespa Venice” di Luca Moretto fa parte della collezione di Vespa firmate da artisti di richiamo, quali espressioni del rapporto tra un mito del design senza tempo e l’arte contemporanea. Alla celebre “Vespa Dalì”, tra le prime acquisizioni del Museo Piaggio di Pontedera (Pisa), si sono succedute negli anni altre opere di grande interesse. Eccole, in questa carrellata fotografica.

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VESPA DALI’
Vespa 150 S, “Salvador Dalì”, chiamata Dulcinea (personaggio del romanzo Don Chisciotte della Mancia). Si narra che nel 1962 due studenti spagnoli, partiti per un giro in Vespa sostarono a Cadaquez dove incontrarono il grande Salvador Dalì. Il pittore firmò le scocche laterali delle Vespa dei ragazzi, con il suo nome e con quello della sua musa Gala. Un esemplare è esposto, in una teca trasparente, al Museo Piaggio. Spiegando il suo gesto, Dalì ebbe a dire che lo scooter italiano era un simbolo di mobilità e quindi di libertà.

VESPA TRAFELI
E’ la lunghissima Vespa “mitologica” (oltre tre metri), creata dallo scultore Mino Trafeli, con inserti di alabastro (fari anteriori e posteriori, sella, frecce di direzione, porta-targa). Opera realizzata in occasione della mostra antologica dell’artista (“Trafeli 2003: terra, fabbrica, terra), ospitata al Museo Piaggio. Inaugurando così quella che è poi diventata una tradizione: la collezione si amplia via via che gli artisti – che espongono al Museo in mostre e rassegne – “interpretano” lo scooter più famoso del mondo; poi le loro opere sono acquisite dal Museo ed esposte al pubblico.

VESPA NESPOLO
E’ una GTS 300 decorata dall’artista Ugo Nespolo nel 2010, in occasione della grande mostra “La Vespa e il Cinema” (tema cui è dedicata una sezione ad hoc al Museo).

VESPA TALANI
Realizzata da Giampaolo Talani, in occasione della mostra “Bottega Talani: un viaggio nell’affresco” del 2012. Ha scelto di decorare una Vespa PX.

VESPA ALI HASSOUN
E’ la Vespa “HEROS” (eroi, in latino) decorata nel 2013 dall’artista italo-libanese Ali Hassoun, che ha esposto lo scorso giugno al Museo nella sua personale “Il Popolo Vuole”.

VESPA MICKEY
Una Vespa Special 50 bianca, decorata con le strips di Topolino, l’inossidabile eroe dei fumetti Mickey Mouse. Originale e divertente anche la base espositiva con vignette. Opera di: Disegno Restyle by Germana Triani.

EKOVESPA PROJECT
E’ la creazione (2012) di Gianni Depaoli: una scocca di Vespa rivestita con pelle di pesce. Fa parte del progetto Organic Trash Art, che valorizza lo scarto organico utilizzandolo per creare opere capaci di sensibilizzare all’ecosostenibilità e alla biodiversità.
Interview
PER IL SECONDO ANNO, L’ELEGANTE VEICOLO A TRE RUOTE FIRMATO PIAGGIO E’ STATO PROTAGONISTA DELLA TRASMISSIONE TV “ROAD ITALY” DELLA RAI. IL CONDUTTORE, AUTORE E REGISTA EMERSON GATTAFONI SVELA LA FORMULA VINCENTE, E GIA’ PREPARA L’EDIZIONE 2014

Ape Calessino racconta l’Italia

gattafoni

Una trasmissione televisiva itinerante per raccontare il Belpaese, a bordo di due Ape Calessino: è “Road Italy”, il programma di Rai 1 che, attraverso un diario quotidiano di 10 minuti e un appuntamento di 50 minuti in onda il sabato, durante l’estate ha invitato gli italiani a scoprire…l’Italia. In tutto, 14 puntate e 65 strisce quotidiane, da giugno ad agosto, attraverso sei regioni: Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata, Campania e Lazio. Emerson Gattafoni, Valeria Cagnoni e Claudio De Tommasi sono i conduttori nonché gli autori della serie televisiva (prodotta dalla RAI con Gekofilm) che ha bissato il successo dell’edizione 2012. Infatti, squadra che vince non si cambia: così si è rinnovata anche quest’anno la collaborazione di Piaggio con la serie televisiva prodotta dalla RAI. Oltre ai due Ape Calessino, simpatici ed eleganti, hanno viaggiato anche due Porter Piaggio, utilizzati dalla troupe per trasportare redazione, cameramen, fonici e attrezzature per riprese e montaggio.
L’inconfondibile carovana ha attraversato città e paesi, strade e piazze, alla scoperta delle bellezze italiane meno conosciute, luoghi e persone, curiosità e specialità: borghi, castelli, chiese, artisti, maestri pastai o enologi, prodotti della terra e dell’artigianato, della creatività e del gusto, della gastronomia e dell’estro. Una trasmissione che trasmette il meglio dell’Italia “nascosta”, meno conosciuta ma certo emozionante, compresa la gioia di viaggiare a bordo del delizioso e originale Ape Calessino.

Emerson, come è nata l’idea di questo format tv?
“Nel mese di gennaio del 2012, in una riunione in RAI, sono stato stimolato a realizzare un format Tv in Italia, on the road, vista la mia lunga esperienza sulle strade del mondo, avendo realizzato numerose trasmissioni di viaggi e scoperte.
Decido così di intraprendere un viaggio sulle strade provinciali del mio Paese; nella preparazione ho scelto di utilizzare, per glamour e fascino retrò, l’Ape Calessino. Il programma, sperimentale, era andato in onda sulla rete digitale Rai 5, riscontrando un notevole gradimento per contenuti e qualità visuale del prodotto”.

E nel 2013 la trasmissione è stata “promossa” su RAI 1, la rete “ammiraglia” nazionale…
“Si, quest’anno il format Tv Road Italy è stato confermato passando a RAI 1 e, naturalmente, abbiamo confermato integralmente la struttura del progetto, mantenendo come mezzi l’Ape Calessino e i Porter per il crew di produzione”.

Quanti chilometri avete percorso, in giro per l’Italia?
“Durante le due edizioni di Road Italy, abbiamo percorso 13.000 Km interamente sulle strade provinciali, tra incontri indimenticabili e stupende sensazioni, generando sempre grande curiosità per i mezzi scelti, tanto da creare un genere di costume e di tendenza. Appuntamento al 2014 per la terza edizione, ancora sulla RAI. Evviva Ape Calessino!”. L’entusiasmo di Emerson Gattafoni, condiviso da tutta la troupe, è fondato: il Calessino Piaggio ha certo contribuito al successo della trasmissione italiana che, ultima chicca, sta suscitando l’interesse delle tv straniere come la brasiliana TV Globo.
(Fonte immagini: www.roaditaly.rai.it)

ROAD ITALY

NUOVO APE CALESSINO 200
IL TRE RUOTE PIU’ GLAMOUR DEL MONDO


Pensato come evoluzione di Ape, il piccolo veicolo commerciale nato nel 1948 e che nel dopoguerra rimise in moto i trasporti e il piccolo commercio, Ape Calessino divenne rapidamente una vera e propria icona dello stile e dell' ingegno italiani. Concepito per le piccole attività commerciali, e perfetto per il trasporto merci anche negli ambiti urbani più angusti, Ape (oltre due milioni di esemplari diffusi nel mondo) si è sempre contraddistinto, sin dalle sue origini, anche come veicolo alternativo e un po' snob per la mobilità delle persone e veicolo sempre pronto ad adattarsi alle più disparate personalizzazioni. Fu così che negli anni ruggenti del boom economico Ape Calessino (presentato nel 1949) rivoluzionò il trasporto passeggeri diventando parte del paesaggio nei luoghi più incantevoli delle città d'arte e delle riviere mediterranee.
A partire dagli anni '50, Ape Calessino costruì il suo fascino senza tempo legando la sua immagine ai fotogrammi della Dolce Vita, ai divi americani in vacanza nel Bel Paese e sulle spiagge mediterranee, alle loro fughe dai paparazzi che spesso li immortalavano sull'Ape Calessino utilizzato per muoversi nelle località di vacanza. Ape Calessino entrò così da protagonista nella vita mondana di località mito come Forte dei Marmi, Cannes, Capri, Portofino, le isole greche. Forte di questa vocazione al trasporto di persone e di una tradizione unica di funzionalità e stile, Ape è rinato nel 2000 nella sua versione Calessino, seguita poi anche nell'allestimento a trazione elettrica del 2010.
Oggi quel mito si rinnova ancora una volta, sempre fedele alla sua missione di veicolo perfetto per la vita all'aria aperta e senza tradire lo stile fresco e anticonformista che lo ha sempre accompagnato. Nasce Ape Calessino 200, ultimo magnifico erede di una tradizione unica al mondo, moderna reinterpretazione giovane e agile, del mitico design degli anni '60 che richiama tutti i valori della solarità e della voglia di vivere tipiche della cultura Mediterranea.
Il nuovo Ape Calessino 200 è progettato per ospitare comodamente due passeggeri più il guidatore. E' un veicolo originalissimo e in grado di distinguersi grazie alla sua personalità e a un design unico nel suo genere che, dopo aver dato al mondo una esclusiva interpretazione del trasporto urbano, si ripropone in veste estetica e dotazione tecnica modernissime.
Ape Calessino 200 è l'omaggio alla storia di un veicolo unico e una proposta esclusiva per la mobilità in ambienti assolutamente chic, è icona di uno stile di vita, è simbolo prezioso di un minimalismo elegante ed esclusivo che sfugge ai ritmi folli per riguadagnare la consapevolezza dei luoghi, delle persone, delle amicizie.

La capote apribile invita a godere dell'aria aperta e del paesaggio anche per brevi tragitti, il robusto motore monocilindrico a quattro tempi lo rende parco nei consumi e agile per muoversi anche negli ambienti più angusti. Le sue dimensioni, nuove e ridotte, lo rendono agile e maneggevole, ancora più a suo agio in ogni situazione.
Le tradizionali caratteristiche di robustezza e maneggevolezza di Ape, garantite dal ridotto raggio di sterzata, dal cambio manuale e dall'infaticabile nuovo propulsore 200cc 4T, si arricchiscono di soluzioni estetiche senza tempo e finiture piacevolmente retrò che completano un oggetto esclusivo da possedere e da guidare con piacere.
Style
Nuove collezioni 2013-2014

MI VESTO VESPA



Scegliere i fantastici capi di abbigliamento firmati Vespa è una dichiarazione d’amore per lo scooter più famoso del mondo. La nuova collezione apparel è ricca di proposte, anche in tema di accessori, che s’ispirano allo stile e ai valori del flag brand del Gruppo Piaggio. Un mondo fashion irresistibile, unico, che si distingue per qualità, creatività, originalità e cura dei dettagli. Per lui e per lei: perché è bello condividere l’amore per Vespa. Ed ecco svelata la nuova collezione 13/14.

VESPA COLLEZIONE


Giubbotti: tutta la qualità del Made in Italy e la sapienza dei migliori artigiani per un capo classico e intramontabile. Morbida pelle, linee originali ispirate a decenni di corse in Vespa. T-shirt: attuali e di tendenza, esclusivamente Vespa. Polo: la tradizione in chiave contemporanea, con tutta l’informale e inconfondibile eleganza di Vespa. Felpe: un capo fondamentale che non può mancare nell’abbigliamento del Vespista. Linee essenziali e grande qualità. Occhiali: stile e protezione assicurati dagli occhiali in metallo e celluloide. Accessori: funzionali e pratici, rivelano la personalità Vespa in ogni dettaglio. Bello scegliere tra borse da viaggio, trolley, shopping bag, portadocumenti, cinture. Caschi: design unico e linee originali, alta qualità costruttiva, massima protettività, sicurezza al top, con ampia scelta tra modelli, jet e demi jet, colori e dettagli sorprendenti.

Vespa 946: icona da indossare



E per la nuova, iconica, Vespa 946 è stata realizzata una linea di abbigliamento dedicata, che comprende anche i caschi. La collezione, firmata 946, comprende: t-shirt (l’informale che esprime forte personalità), polo (il classico incontra il gusto distintivo), felpe (la praticità incontra l’eleganza), caschi (il design al servizio della protezione), nel modello demi jet, in fibra di carbonio, abbinati al colore del veicolo, prodotti in Italia.

VESPA 946 COLLEZIONE

OFFICIAL VESPA STORE

Lo shopping ufficiale Vespa – abbigliamento, accessori, merchandising – è on line sul sito vespa.com, dove è aperto il Vespa Store, ricco di novità e sorprese. Basta un click per entrare nel fascinoso mondo Vespa.
People

Leonardo Fioravanti:
il campione di surf in Vespa

"I Surf Italian" è una nuova web series dedicata al neo Campione Europeo ASP Pro Junior 2013 (Association of Surfing Professional): è l’italiano Leonardo Fioravanti, in arrivo a breve su: www.youtube.com/xtremevideo. Nel frattempo ecco il trailer.


Production: Xtreme Video; Filmed by: Jamie Tierney; Sponsored by: Quiksilver; Rider: Leonardo Fioravanti; Music: Sleeping with Fishes (Anders Lewen, Tore Berglund) MAT228 – UPPM.

Vespa simbolo italiano anche nel pro surfing, la cui nuova stella, Leonardo Fioravanti, essendo appunto italianissima, è così celebrata in video. Una coppia vincente! Leonardo, 16 anni, ha cominciato a surfare a soli 4 anni, seguendo il fratello Matteo, surfer della nazionale italiana. Il piccolo ha talento e viaggia tra Maldive, Australia, Brasile, sostando per alcuni periodi a Roma, la sua città, per studiare. Si allena con i migliori surfer del mondo per perfezionare la tecnica. Dal 2009 entra nel team Red Bull e già vanta un palmares invidiabile, che conta di arricchire. Quest’anno ha conquistato il titolo di Campione Europeo ASP Pro Junior 2013: è la prima volta che un surfista italiano conquista un titolo europeo ASP, un risultato storico per l’Italia e il miglior risultato di Leo Fioravanti.
Ha due miti: la leggenda del surf Kelly Slater, 7 volte Campione del Mondo (che Leonardo ha incontrato alle Hawaii) e Vespa, scelta per la sua nuova serie tv.

Background photo by Erik Aeder
People

Vespa, che attrice!

Oggi come ieri le produzioni cinematografiche la scelgono come co-protagonista nei film firmati da registi di fama. Mentre Gwyneth Paltrow usa lo scooter italiano a Los Angeles per portare i figli a scuola, e Beyoncé ne scopre il fascino durante una vacanza in Italia

click per ingrandire Sin dai suoi esordi come attrice co-protagonista, a cominciare – 60 anni fa! – dal celebre film “Vacanze Romane” di William Wyler (1953) con Gregory Peck e Audrey Hepburn, che segnò il suo debutto mondiale sul grande schermo, Vespa continua ad essere richiestissima dalle produzioni internazionali. Non solo: lo star-system non resiste al fascino senza tempo dello scooter italiano, e numerose attrici, attori, celebrities e pop star di oggi, come quelle di ieri, continuano a sceglierlo per muoversi con stile, in città o in vacanza, e per posare per servizi fotografici.
Ecco gli ultimi avvistamenti: l’attrice italo-francese Valeria Bruni Tedeschi (sorella dell’ex prémiere dame di Francia, Carla Bruni in Sarkozy) ha scelto una Vespa rossa per il suo film “Un château en Italie”, in concorso al 66° Festival di Cannes 2013. Una Vespa blu è co-protagonista nel nuovo film di Ferzan Ozpetek “Allacciate le cinture”, con Kasia Smutniak. Ed è stato proprio il regista a postare su Twitter e su Facebook le immagini al termine della prima giornata di riprese. Le attrici asiatiche non stanno certo a guardare: la star di Bollywood Kareena Kappor Khan ha voluto posare su una Vespa per un servizio fotografico di moda; la sua immagine elegante, affiancata all’icona mondiale dello stile italiano delle due ruote, ha fatto il giro del mondo nel web. Due bellezze indiscutibili.
Un’altra curiosità: il regista Nanni Moretti che 20 anni fa ha immortalato una Vespa 150 Sprint nel suo film “Caro diario” (1993) – indimenticabili le scene in cui lui (anche attore) attraversa in sella allo scooter le assolate strade di Roma – ha cambiato due ruote. Infatti, è stato avvistato girare per Trastevere in sella ad una nuova Vespa con livrea bianca (news di Dagospia.com). Così la cara vecchia 150 Sprint verde di oltre 20 anni fa è ormai un’attrice “in pensione”, che rimane però nella storia del cinema: il film “Caro Diario” fu premiato al Festival di Cannes per la miglior regia.
L’attrice americana Gwyneth Paltrow è una vera fan di Vespa, la usa da anni: e per aiutarsi nella guida, sulla sua LX 150 ha fatto addirittura installare una telecamera posteriore. Lei e suo marito Chris Martin hanno due Vespa bianche con bauletti: un figlio a testa sul sellino posteriore e via, dribblando il traffico di Los Angeles, portano i pargoli a scuola.
La pop star Beyoncé (come già le colleghe Rihanna e Lady Gaga) non manca di farsi ritrarre accanto allo scooter più famoso del mondo: l’ha scoperto di recente in vacanza in Italia, dove l’appuntamento con Vespa era immancabile anche per lei.
People

Ken Johnson: restauratore di ape in Canada

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Li chiama “Vespacar” i veicoli Piaggio Ape che restaura e personalizza con passione, per sé (è uno dei più noti collezionisti al mondo) e per suoi amici e clienti, canadesi e americani in particolare. Lui è Ken J. Johnson: vive a Bayfield, in Ontario, Canada, ed ha un sito web dedicato alle sue “opere” (www.kjjohnson.ca/piaggio). C’è perfino la versione, utilizzata per una parata natalizia, con bandiera italiana e pinguini…a bordo. Ad un suo recente restauro, per un cliente di Toronto, l’importante quotidiano canadese “National Post” ha dedicato un articolo.
Tra le sue ultime imprese, il restauro di un veicolo Ape P501 (versione pick-up) prodotto da Piaggio in Italia nel 1982, di cui Ken – superando un iter burocratico che non gli ha fatto perdere la pazienza – è riuscito a far registrare al Ministero dei Trasporti dell’Ontario.
Un “trionfo”, sia il restauro sia la conquista dei documenti originali del veicolo, che Ken racconta anche nella sua pagina del blog mondoape.com/apepiaggio.
Di Ape si è innamorato 30 anni fa, e non ha più smesso: il veicolo italiano è diventato parte della sua vita.
CURIOSANDO NELLA COLLEZIONE APE
AL MUSEO PIAGGIO
Tra le collezioni di veicoli storici del Museo Piaggio di Pontedera (Pisa), nel settore dedicato all’Ape sono esposti pezzi vintage e artistici, di grande interesse per gli appassionati. Una vera “chicca” è il raro esemplare di Ape 150 Furgone, prodotto da Piaggio nel 1955: un pezzo “storico”, originale certificato. In sostanza, una Vespa trainante un furgoncino metallico, con telo di copertura antipioggia.
Tra le curiosità più recenti, i veicoli decorati: come l’Ape 50 realizzata nel 2008 per il 60° anniversario del veicolo a tre ruote, e quella firmata dall’artista Giuliano Ghelli in occasione della mostra “La Fabbrica della Fantasia” ospitata al Museo nel 2011. Spettacolare l’Ape MP del 1966 in stile “carretto siciliano” decorata dal pittore Roberto Caputo (Barrafranca, Enna, 2008), con scene dall’Orlando Furioso, opera tra le più rappresentate dai famosi “pupi” siciliani, in omaggio all’antica tradizione isolana.

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Adventure
DALL’INDONESIA ALL’ITALIA: IL VIAGGIO LUNGO UN ANNO DEL VESPISTA INDONESIANO

Andy Leeno Asia-Europa tour 2012-2013

Un’avventura lunga un anno, in Vespa, partendo da Yogyakarta, in Indonesia, per approdare in Italia, al Museo Piaggio di Pontedera, in Toscana, patria dello scooter più famoso del mondo. E’ lo straordinario “Andy Leeno Asia-Europa Tour 2012-2013”, che si è concluso a fine luglio. Lui, l’indonesiano Andy, è rivenditore di scooter Vespa, con showroom e shop a Yogykarta.
Quando ha progettato di attraversare il mondo, con l’intento di giungere al museo della Vespa, è riuscito a coinvolgere le massime istituzioni del suo Paese. Una passione illimitata per lo scooter italiano lo ha spinto ad attraversare mezzo mondo: Indonesia, Malaysia, Thailandia, Cambogia, Laos, Myanmar, Bangladesh, India, Pakistan, Iran, Turchia, Bulgaria, Serbia, Croazia, Slovenia e infine Italia. In patria è considerato un eroe nazionale per la sua impresa, tv e giornali l’hanno intervistato, filmato, fotografato; troupe e scooteristi l’hanno perfino accompagnato per tratti di strada lungo il percorso; ed è diventato beniamino di decine di forum e social vespistici. Ha percorso oltre 32 mila chilometri, equipaggiando la sua Vespa 150cc del 1961 con un GPS, grazie alla generosità di amici e sponsor, e con la bandiera bianca e rossa dell’Indonesia a sventolare sullo scooter azzurro.

La tappa di Roma, con il console dell’Ambasciata

Particolarmente emozionanti per Andy le tappe italiane finali del suo tour. Il 20 luglio 2013 è arrivato a Roma, nello Spazio Museo Vespa Bici & Baci. Accompagnato da due mezzi dell’Ambasciata dell’Indonesia a Roma, ha raggiunto lo staff dei tecnici e meccanici di Bici & Baci ed ha visitato lo Spazio Museo Vespa recentemente inaugurato dal proprietario Claudio Sarra. Andy ha raccontato come ha affrontato le innumerevoli difficoltà del lungo viaggio, tra rischi e intemperie. Coraggio ce n’e voluto ma ovunque andasse, ha detto, sapeva di poter contare sugli amici della vasta rete internazionale dei dealer Vespa, nonché sui Vespa Clubs sparsi a centinaia nel mondo. I tecnici di Bici & Baci hanno effettuato il tagliando generale alla vetusta Vespa di Andy, donandogli anche un nuovo casco, ovviamente firmato Vespa. All’evento romano hanno partecipato, tra gli altri, il Console Generale dell’Ambasciata indonesiana a Roma, delegati del Vespa Club d’Italia, giornalisti e appassionati.

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A Pontedera, patria della Vespa

L’agognata meta, il Museo Piaggio di Pontedera, Andy l’ha raggiunta a fine luglio, accolto dallo staff della Fondazione Piaggio che ha illustrato al coraggioso indonesiano la collezione di veicoli storici Vespa e il vasto patrimonio dell’archivio.
Dopo la visita guidata, l’incontro con rappresentanti del Vespa Club di Pontedera e con il pluripremiato campione di gare vespistiche Giuseppe Cau.
Andy pareva non voler più andar via: rimangono le foto a ricordo della sua indimenticabile visita nella patria della Vespa, un mito che non conosce confini, sempre capace di appassionare, generazione dopo generazione.

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On The Road
Tremila chilometri lungo le coste italiane: dalla Calabria alla Liguria. Nove giorni a bordo dell’innovativo e non convenzionale maxiscooter a tre ruote, che si rivela un divertente e affidabile compagno d’avventure on the road. Ecco il racconto del viaggiatore Fabio, motociclista e “tester” di razza

ITALY TOUR: LE SEI REGIONI TIRRENICHE
IN SELLA A PIAGGIO MP3 YOURBAN 300

Che cosa spinge un motociclista a lasciare a casa la moto e preferire il Piaggio Mp3 Yourban 300 ERL per percorrere tremila chilometri da un capo all’altro dell’Italia, con passeggero e bagagli al seguito? Essenzialmente la volontà di completare una piccola avventura, che porta con sé una storia non scontata, ricca di aneddoti da raccontare e un ricordo che rimarrà scolpito nella mente. Viaggiare in moto è magnifico, ma anche facile. Qui ci vuole invece pazienza, determinazione, capacità di adattamento. La meta va conquistata con più fatica, chilometro dopo chilometro, va desiderata, per essere gustata una volta raggiunta, considerando che lo Yourban, come s’intuisce dal nome stesso, è pensato principalmente per gli spostamenti quotidiani e non per il turismo.
Il programma è semplice: risalire lungo la costa dal profondo della Calabria fino ai confini della Liguria, evitando per quanto possibile l’autostrada, alla scoperta dei paesaggi affacciati sul Mar Tirreno. Un viaggio nella più completa libertà di organizzazione, con l’unico obiettivo di una tappa per regione. Senza vincoli, senza pianificazioni, fermandosi quando richiesto dalla stanchezza o per approfondire la conoscenza della zona, riassaporando il piacere di puntare il dito sulla mappa stradale e partire. Viaggiare senza fretta ti offre la possibilità di riflettere su se stessi, sul percorso, sulle bellezze della nostra Italia.
  • direzione Tropea
  • Spedizione da Bologna
  • Altura di Tropea
  • Tropea
  • Spiaggia di Tropea
  • Costa Basilicata
  • Acquafredda - Maratea
  • Acquafredda - Maratea
  • Porto - Maratea
  • Maiori - Amalfi
  • Maiori - Amalfi
  • Costiera Amalfitana
  • Positano
  • Positano
  • Positano
  • Costiera Amalfitana
  • Costiera Amalfitana
  • Costiera Amalfitana
  • Sorrento
  • Sorrento
  • Santa Marinella
  • Santa Marinella
  • Isola d'Elba
  • Isola d'Elba
  • Isola d'Elba
  • Isola d'Elba
  • Alassio
  • Alassio

Paesaggi e suggestioni di Calabria, Basilicata, Campania, Lazio, Toscana e Liguria
Il luogo di partenza del tour è Lamezia Terme. Per raggiungerlo, da Milano dove abito, ci sono oltre 1.300 chilometri di rettilinei autostradali da affrontare: un’agonia insopportabile per ogni motociclista, specie se in sella a uno scooter. Per questo motivo vale la pena sfruttare il servizio di Trenitalia che permette di viaggiare con la moto al seguito. Con circa 190 euro (compreso il passaggio a bordo per una persona) si attraversa l’Italia in maniera economica e sicura.
Ognuna delle 6 regioni offre culture, usanze, dialetti e naturalmente paesaggi differenti. La Calabria è indimenticabile per il cibo, per le magnifiche spiagge di sabbia, per i tramonti da gustare dall’altura del paese di Tropea. Il tratto di costa che unisce la Calabria alla Basilicata è veramente suggestivo. Il percorso guidato affacciato sul mare invita a procedere lentamente per non perdersi nemmeno uno scorcio. In questo contesto lo Yourban è sempre piacevole da condurre e sicurissimo in curva, oltre a rivelarsi parco nei consumi (nell’extraurbano si possono raggiungere anche i 26 km/l). I 50 chilometri di strada che uniscono la Basilicata alla Campania sono forse tra i più divertenti per la guida e allo stesso tempo appaganti per la vista. L’incantevole Maratea obbliga a una pausa.
Da qui a Palinuro, in Campania, famosa per le sue distese di sabbia bianchissima, ci sono circa 60 chilometri suddivisi tra incantevoli vedute e bei tratti di strada ricca di curve, perfetti per accontentare da una parte le esigenze di relax del passeggero e dall’altra la voglia di emozioni di chi guida. La praticità di questo Mp3 è davvero elevata, ben più di quanto offerto da un maxiscooter convenzionale. Va dappertutto e in qualsiasi condizione ambientale in completa sicurezza; inoltre, grazie al pulsante di bloccaggio della sospensione anteriore, è facile caricare i bagagli e soprattutto si parcheggia ovunque, anche su fondi sconnessi o persino sulla sabbia, senza il pericolo di trovarlo a terra. La tappa successiva è prevista a Ravello, un paese nelle immediate alture della costiera amalfitana, dalla cui piazza principale si gode un’indimenticabile vista sul golfo, delicatamente accompagnata da musica dal vivo. La SS 163 porta da Amalfi a Piano di Sorrento: una cinquantina di chilometri memorabili per fascino dei paesaggi, riconosciuti tra i più belli al mondo. La strada è un inno al divertimento per i motociclisti, anche se in realtà i ritmi della vita locale non conoscono la fretta. Si riscopre il gusto di chiedere un’indicazione stradale, di fare due chiacchiere con i cordiali abitanti. Non esiste lo stress. Non c’è traccia di fretta. È un’altra dimensione rispetto al nord Italia, nella quale entri e non vorresti più farne a meno.
L’Mp3 aiuta a socializzare. Le domande fioccano quasi a ogni sosta: come va, è facile da usare, quanto costa. È un catalizzatore di sguardi e d’interesse. Il tratto di strada che sale fino a Piano di Sorrento è perfetto per la guida sportiva: asfalto aderente, strade larghe e poco trafficate. Avere due ruote davanti non fa la differenza solo in caso di asfalto scivoloso, ma anche nella guida decisa. La tenuta è talmente elevata che non ci si deve più preoccupare di interpretare i tratti mutevoli di asfalto e si può procedere sempre a buon ritmo con la garanzia della sicurezza e del divertimento.
A Napoli, purtroppo, si rende necessario guadagnare l’autostrada per raggiungere Roma. Duecentotrenta chilometri, percorsi a 120 km/h, in due a pieno carico e con 42 gradi di temperatura atmosferica sono una sofferenza. È una distanza che lo Yourban potrebbe percorrere con un pieno, ma le condizioni meteorologiche obbligano a soste ripetute.
Raggiungere la costa da Roma è un attimo: Santa Marinella si distingue per la sua maggiore intimità rispetto a realtà più grandi come Fregene. Qui gli alberghi sul mare non mancano, anche se i prezzi non sono così popolari come da altre parti. Civitavecchia è vicina al confine con la Toscana: da qui il percorso cambia e dalla costa si passa al primo entroterra, comunque sempre suggestivo per i colori intensi dei campi e per i profumi regalati dai pini marittimi. Ci sono quasi 200 chilometri per raggiungere Piombino dove ci aspetta l’imbarco alla volta della stupenda Isola d’Elba. Le strade che uniscono i paesi dell’isola solo favolose per le viste panoramiche, ma sono anche pericolose per l’aderenza precaria dell’asfalto, levigato dalla salsedine. Le due ruote anteriori di Mp3 Yourban si rivelano ancora una volta impareggiabili per la sicurezza trasmessa. Dove le moto e gli scooter convenzionali rallentano, lo Yourban si esalta, quando le condizioni invitano alla prudenza, lui riesce a farti sentire perfettamente al sicuro.
Dalla Toscana si prosegue per la Liguria. Il Passo del Bracco collega La Spezia a Sestri Levante, un percorso molto amato dai motociclisti. Dopo i circa 70 chilometri di belle curve, si ritorna sulla costa e si prosegue alla volta dell’ultima tappa, Alassio, sulla riviera di Ponente, una delle cittadine più apprezzate prima del confine con la Francia. Oltre 170 chilometri di tratto costiero da affrontare a buon ritmo, facendosi cullare dalle strepitose prospettive offerte dalla natura. Il tour termina proprio sulle bianche spiagge alassine, ma bisogna comunque tornare a casa, a Milano: si può prendere l’autostrada e percorrere i 221 chilometri previsti, oppure scegliere di seguire uno dei percorsi alternativi di cui la Liguria è ricca, come alla fine ho preferito fare, per prolungare il più possibile questo viaggio da non dimenticare.
Anniversary

BUON COMPLEANNO VESPA 50

Da mezzo secolo è sinonimo di libertà per generazioni di giovanissimi. A lei sono legati ricordi meravigliosi di gioventù. Vespa 50 è tra i modelli della gamma che più sono rimasti nella memoria e nel cuore degli appassionati. Era il 1963 quando nacque: allora l’Italia e l’Europa stavano vivendo il boom economico. E Vespa (nata nel 1946) era all’apice del successo: infatti, a meno di vent’anni dal suo debutto, erano già oltre due milioni i veicoli che correvano sulle strade di tutto il mondo.

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Negli anni ’60 si affaccia dunque un nuovo soggetto sociale: i giovani. Una generazione nuova che reclama indipendenza e voglia di libertà.

Vespa, ancora una volta, anticipa i tempi facendosi interprete di un bisogno nascente. Nasce così Vespa 50. La cilindrata più piccola dello scooter più famoso, per offrire ai teenagers quella libertà che solo l’indipendenza nella mobilità può regalare. Vespa 50, inoltre, coglie un’opportunità legislativa sorta nel 1962 in Italia. In quell’anno il Codice della Strada introdusse di fatto la categoria “ciclomotori”: veicoli di 50cc e potenza massima inferiore a 1,5 Cv. Questi potevano circolare senza targa ed essere guidati senza patente da 14 anni. Leggerissima (meno di 70 Kg), maneggevole, facile da guidare, Vespa 50 adotta una scocca tutta nuova, più piccola delle 125 e 150cc allora in produzione. E con Vespa 50 nasce la definizione di “Vespino”, che da allora e fino ai giorni nostri dividerà la storia di Vespa in due grandi famiglie, caratterizzate dalla scocca piccola (poi declinata nelle cilindrate 50, 125 e 150cc) e dalla scocca grande che, partendo da 125 crescerà fino alle recenti Vespa GTS/GTV 300 passando per vere pietre miliari come GTR, Rally e PX.
Piaggio fu rapida a comprendere e a cavalcare il cambiamento, proponendo dunque una linea di prodotto completamente nuova: nuovi motori, nuova scocca, nuove dimensioni ed ergonomia. Insomma, non una versione “50” del suo prodotto di punta ma un investimento coraggioso per realizzare un nuovo prodotto, studiato apposta per il nuovo mercato.

UN PROGETTO FIRMATO DA CORRADINO D’ASCANIO
Da un punto di vista tecnico Vespa 50, infatti, fu un progetto del tutto nuovo, l’ultimo firmato da Corradino D’Ascanio, progettista della prima Vespa: il motore era un monocilindrico 2T, da 1,5 Cv, a tre marce, alimentato da miscela benzina/olio al 2% con il cilindro che passava dalla posizione orizzontale a una inclinazione di 45°. I cerchi da 9 pollici erano in tinta con la carrozzeria e la sella di dotazione (monoposto) poteva essere sostituita con una seduta più lunga. La prima serie prodotta fu caratterizzata esteticamente da uno sportello carter più piccolo di quello montato poi sulle evoluzioni che seguirono. Un particolare che ancora oggi segnala l’originale “prima serie” del Vespino, ricercatissima dai collezionisti di tutto il mondo. La fortuna commerciale fu tale che le successive versioni si succedettero senza interruzioni per tutti gli anni ‘60, affinando sempre Vespa 50 e portando alle varie serie “N” (nuova fanaleria), “L” (con un nuovo ammortizzatore), “R” (l’ultima serie con faro tondo).

La vera rivoluzione tecnica e stilistica del Vespino arriva nel 1969 con la nascita della Special, la “Vespa indistruttibile”, una delle più famose e più amate, tanto da diventare un simbolo degli anni ’70 e ’80. Prodotta fino al 1982, la Special fu la prima Vespa 50 ad adottare le ruote da 10 pollici (nel 1972) e il cambio a 4 marce (nella sua terza serie del 1975). Nella sua versione “Elestart” del 1969 la 50 Special è stata la prima Vespa con avviamento elettrico. Ma la storia di Vespa 50 non si ferma alla Special. Le nuove versioni e le serie degli anni ’80 e ’90, le PK e le HP hanno tessuto un filo che nel 1996 ha portato fino alla nascita di Vespa ET2 50. Modello che, nel 2000, ha adottato il primo motore monocilindrico 50cc 4T su Vespa. Oggi la cilindrata 50 è offerta sia nella versione 2T sia in quella 4T ed equipaggia Vespa LX e Vespa S. Modelli di grande successo che, anche da un punto di vista stilistico, continuano l’epopea Vespa 50, una pietra miliare nella storia delle due ruote.

VESPA 50 E LE SUE SORELLE
Riassunto: la prima Vespa 50 (1963); Vespa 50 N (Nuova, 1964); Vespa 50 L (Lusso, 1966); Vespa 50 R (Rinnovata, 1969); Vespa 50 Special (1969); Vespa 50 Elestart (1969); Vespa PK 50 (1982); Vespa PK 50 Automatica (cambio CVT); Vespa FL2 50, che sostituisce la PK nel 1990, e Vespa 50 HP (avviamento elettrico); Vespa ET2 50 (1996); Vespa LX e S (gamma attuale).

PRONTA PER I PROSSIMI 50 ANNI
All’evento di lancio della gamma Vespa ET (ET2 50, ET4 125 e 150), in occasione del cinquantenario di Vespa, a Roma, lo showman Renzo Arbore disse: “Un oggetto che dura da mezzo secolo non è più un prodotto ma un’era”. E nel 2013, un altro cinquantenario: l’era della Vespa 50. Pronta per i prossimi 50 anni.

Vespa 50 1963
FESTA AL MUSEO PIAGGIO
CON I VESPA CLUBS
Festa al Museo Piaggio, domenica 13 ottobre 2013, per celebrare il mezzo secolo di Vespa 50. Ricordando la sua presentazione alla Fiera di Milano, nell’ottobre del 1963, la Fondazione Piaggio ha organizzato un incontro con gli appassionati dei Vespa Club, che sono accorsi da ogni parte d’Italia in sella a Vespa di ogni tipo ed età, tra cui moltissime Vespa 50 degli anni ’60 e ’70.

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Il tempo di ammirare la collezione di preziose Vespa 50 d’epoca esposte al Museo Piaggio, e poi tutti in Auditorium, dove sono stati proiettati filmati e immagini storiche del veicolo, in particolare degli anni ’60, accompagnate da musiche del tempo: un tuffo nel passato per molti dei presenti, sottolineato con scroscianti applausi.
Sono seguiti gli interventi del Presidente della Fondazione Piaggio, Riccardo Costagliola, dell’Ing. Maurizio Marcacci (Direzione Sviluppo e Strategie di Prodotto del Gruppo Piaggio) e dell’Ing. Maurizio Carletti (Responsabile Mercato Italia 2 Ruote del Gruppo Piaggio), che hanno illustrato il complesso contesto sociale ed economico italiano del periodo, le caratteristiche tecniche innovative del veicolo dalla sua nascita fino ai giorni nostri.
Vespa 50, come la sorella maggiore, ha saputo rinnovarsi costantemente rimanendo sempre fedele ai suoi valori originari.
Il Presidente del Vespa Club d’Italia, Roberto Leardi, ha ricordato anche la presentazione di Villa Borghese, a Roma; mentre il Presidente del Vespa Club Pontedera, Giuseppe Stefanelli, e i rappresentanti dei Vespa Club partecipanti hanno regalato ricordi e aneddoti legati a Vespa 50.
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Campionati Proto Evolution e gare di rally: passione racing per giovanissimi

APE DA GARA


Da anni esistono gare di rally su Ape, che vedono numerosi giovani appassionati con ambizioni da pilota cimentarsi su tracciati ad hoc (alimentando club, blog e siti web dedicati). Ma forse non tutti sanno che da pochi anni questa disciplina fa parte dei campionati della Lega Uisp automobilismo con la denominazione A.P.E. (Ape Proto Evolution), con apposito regolamento tecnico per “Prototipi Tre Ruote”. Dal 2012 il campionato ha consolidato la formula: le competizioni si svolgono soprattutto nel centro e nord Italia dove giovani Apisti-rallysti e fans sono numerosissimi. Gare su circuiti sterrati, con prove a tempo e mezzi suddivisi in varie categorie, in base a cilindrate e tipologia di derivazione dei motori. Libertà di elaborazione, ma grande attenzione alla sicurezza: infatti, tutti gli Ape da gara sono dotati di protezioni e roll-bar e altrettante protezioni sono richieste ai piloti (tuta, casco, visiera, guanti tecnici).
Tra i migliori piloti c’è Davide Stefani, 26 anni, della provincia di Rimini, che ha vinto il Campionato A.P.E. Proto Evolution 2012. Mentre Alessio Bormolini ha vinto dell’8° Ape Snow Trophy 2013 sulle nevi di Livigno, nel “ghiacciodromo” che ha visto competere i veicoli originali Piaggio, elaborati dai giovanissimi concorrenti, nel rispetto di severi regolamenti in termini di sicurezza. Il Trofeo prevede tre gare e tre categorie di veicoli: 102cc, 135cc e Prototipi.

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Alle gare partecipano numerosi giovani piloti, seguiti da un gran pubblico di supporters. Di contorno, poi, si organizzano esposizioni di veicoli con le personalizzazioni più fantasiose del famoso tre ruote, raduni, concerti e spettacoli. Sport e divertimento, con Ape protagonista.

RADUNI & SALONI

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L’autunno non ferma il popolo dei Vespisti e nemmeno la creatività degli organizzatori dei raduni: le migliaia di clubs worldwide propongono raid turistici alla scoperta di luoghi e culture, tour gastronomici dedicati ai più golosi per gustare piatti tipici. Vespa è anche il veicolo preferito dalle agenzie che organizzano gite e viaggi su due ruote. Anche in Vietnam: per esempio, la “Vietnam Vespa Adventures” offre emozionanti tour, dal Mekong a Saigon e sulle coste di MuiNe e Nha Trang. Un’idea del fondatore, Steve Mueller, appassionato Vespista.
E poi si ripete l’immancabile rito di partecipare insieme agli appuntamenti fieristici. Questa è, infatti, la stagione dei grandi saloni motociclistici. Il più importante del mondo a Milano (Eicma: International Motorcycle Exhibition, dal 7 al 10 novembre 2013). Poi, Birmingham, Parigi, Sydney e Città del Messico, comprese le fiere specializzate in veicoli vintage e customizzati.
Siti web e blog di riferimento per scovare l’appuntamento “giusto”: prossimi meeting in Francia, Italia, Portogallo, Indonesia, Paraguay, Australia. E già si preparano gli eventi 2014, come Amerivespa negli States.
www.vespaworldclub.com
www.vespaclubditalia.it
www.vespaclub.it

Siti web dei prossimi saloni motociclistici internazionali:

www.eicma.it
www.australianmotorcycleexpo.com.au
www.motorcyclelive.co.uk
www.expomoto.com.mx
www.salondelamotocicleta.com.mx
www.salon-moto-legende.fr
www.custombike-show.de
www.lesalondelamoto.com

L’APE VOLANTE
Si chiama Apefly Mulinella la creazione di Claudio Tancetti, umbro geniale, di Magione, che ha trasformato un catorcio di trent’anni, regalatogli da un amico meccanico, in un’Ape volante. Si è esibita al Meeting di Primavera 2013, raduno di aviazione da diporto e sportiva (a Castiglione del Lago), stupendo tutti.

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Un parapendio, un’elica e tanto coraggio gli sono bastati per far alzare in volo l’Apetto. Dietro, però, c’è molto sforzo “ingegneristico” per far decollare la piccola Ape 50 (potenziata con motore da 500cc), superando non pochi problemi tecnici legati al bilanciamento del baricentro, al posizionamento dell’elica, all’individuazione di una “vela” adatta, fino al posizionamento dei comandi per guidare il veicolo in volo.
Lui di professione è costruttore di eliche in legno, titolare della società specializzata Propellers e Cnc. La sfida di far volare un’Ape, nata per caso tra le battute degli amici, l’ha vinta alla grande. E la piccola Ape può aggiungere anche quest’impresa al suo palmarès di popolarità mondiale.
Qui la video-intervista a Claudio Tancetti, pubblicata su profilo Facebook di Propellers.