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Eventi

AL MUSEO PIAGGIO DI PONTEDERA (PISA)

RIFLESSIONI SUL FUTURO DEL PIANETA E IL CAMBIAMENTO CLIMATICO: EVENTI CONCLUSIVI DELLA MOSTRA FOTOGRAFICA DI FABRIZIO SBRANA “+2° ACCELERAZIONE PERICOLOSA”

Locandina degli eventi collaterali e una delle foto (del 1977) di Fabrizio Sbrana in mostra: ragazza etiope cammina a piedi nudi nel deserto in cerca di acqua.

8 Aprile 2022, Museo Piaggio di Pontedera (Pisa) – Successo degli eventi collaterali a conclusione della mostra fotografica di Fabrizio Sbrana “+2° ACCELERAZIONE PERICOLOSA”, centrata sul tema del cambiamento climatico (ospitata al Museo Piaggio dal 1° febbraio all’8 aprile). L’ultimo giorno della mostra, infatti, è stato dedicato a due eventi, introdotti da Riccardo Costagliola, presidente della Fondazione Piaggio, che hanno visto entrambi la nota giornalista Carmen Lasorella (una lunga carriera come conduttrice televisiva di tg e inviata di guerra) guidare una riflessione sul futuro del pianeta e il cambiamento climatico: il primo con platea di giovani studenti e il secondo con pubblico allargato.

Al termine di ogni incontro, visita della mostra con il fotoreporter Fabrizio Sbrana: oltre 30 fotografie stampate su lamina metallica di grandi dimensioni e 300 in proiezione. Immagini dal forte impatto visivo ed emotivo, frutto dei molti viaggi di Sbrana in giro per il mondo, dagli anni ’80 fino ai giorni nostri.

IL TOUR VIRTUALE DELLA MOSTRA.
my.italsoftgroup.it/tour/accelerazione-pericolosa

Si tratta di scatti che non sono nati, originariamente, con lo scopo di documentare l’emergenza climatica, ma fanno parte di diversi reportage realizzati da Sbrana nel corso del suo lavoro pluridecennale, spinto da quella inesausta curiosità che ha orientato il suo obiettivo di fotografo a «raccontare le facce di molte medaglie: ambienti, culture, tradizioni, spiritualità, ritmi di vita straordinariamente affascinanti, ma anche povertà, miseria, difficoltà, abbandono, assenza di qualsiasi mezzo di sopravvivenza». Dallo Zambia all’Italia, dal Brasile alla Spagna, dall’Etiopia all’Islanda passando per Tunisia e Namibia, le foto in mostra testimoniano, nel trascorrere degli anni e nel cambiare dei paesaggi e delle latitudini, l’urlo della Terra e le sue ferite, tra chiari e scuri, luci e ombre, disperazione e speranza.

INCONTRANDO I RAGAZZI DI RADIOIMMAGINARIA. On stage – e in diretta streaming – nell’Auditorium del Museo Piaggio, la giornalista Carmen Lasorella con Michele Ferrari (fondatore di Radioimmaginaria, Bologna) che è realizzata e gestita da un gruppo di adolescenti (tra gli 11 e i 17 anni). Il network dal 2012 opera in tutta Italia, con “basi” in vari Paesi europei, con l’obiettivo di parlare ai coetanei, con il loro linguaggio, in modo diretto e coinvolgente, favorendone la connessione e la crescita culturale.

Per i loro “reportage on the road” utilizzano l’ApeRadio (esposta in apertura della mostra di Fabrizio Sbrana): Ape Piaggio modello MPV 220cc del 1970 con motore a due tempi, trasformata da Radioimmaginaria in postazione radiofonica mobile, con batterie e pannello solare, ingegnerizzata a bio-metano. Con il progetto “OltrApe”, Aperadio ha girato l’Europa: indimenticabile il ride 2019 da Castel Gandolfo (Bologna) fino a Stoccolma per incontrare l’attivista Greta Thumberg, ricordato durante l’incontro.

Radioimmaginaria, “la radio degli adolescenti”: radioimmaginaria.it - radioimmaginaria.it/oltrape

Tra le numerose riflessioni emerse – sollecitate dalla conduttrice Carmen Lasorella – il “dovere di fare il futuro” cui sono necessariamente chiamate le nuove generazioni, a impegnarsi sui temi della sostenibilità ambientale, scambiando idee e proposte concrete con i giovani di altri Paesi, continuando a sollecitare i governi per mantenere alta l’attenzione sullo “stato di salute” della Terra.

“Sete d’acqua”, foto di Fabrizio Sbrana per la mostra al Museo Piaggio. Si legge nella sua didascalia: “In molti viaggi ho attraversato territori aridi e villaggi in cui la sopravvivenza degli abitanti è legata al ciclo stagionale delle piogge. Piogge che garantiscono i raccolti, acqua per la vita nel villaggio, per l’agricoltura e il bestiame. Passano i decenni, torno negli stessi luoghi, ripercorro le stesse strade e mi rendo conto che le cose non stanno migliorando: l’innalzamento della temperatura globale ha effetti drammatici soprattutto sulle popolazioni più vulnerabili. Se ci pensate è un controsenso, profondo e angosciante: coloro che non sono responsabili delle emissioni globali, alla fine sono i primi a pagare gli effetti del cambiamento climatico. Donne e bambini sono addetti all’approvvigionamento quotidiano dell’acqua. Spesso i pozzi sono lontani dal villaggio, spesso i pozzi si prosciugano e allora serve scavarne altri, oppure scavare sempre più in profondità. Senza acqua si muore”.

PER SAPERNE DI PIU’: WORLD WATER WEEK, STOCCOLMA, 23 AGOSTO-1° SETTEMBRE 2022:
www.worldwaterweek.org

Focus sull’acqua, bene primario e fondamentale per la vita di persone, territori, economie, che scarseggia in tante parti del mondo. Non sprecarla, amarla e recuperarla è l’imperativo per tutti. Il pianeta, è stato ricordato semmai ce ne fosse ancora bisogno, è casa nostra e va trattato con rispetto. Lasorella ha invitato i giovani a leggere e a riflettere su libro “Il tempo e l’acqua” di Andri Snaer Magnson, opera ispirata dall’Okjökull, un tempo maestoso ghiacciaio islandese, oggi “estinto”: un infausto destino prevedibile anche per altri ghiacciai, se non si interviene con decisione per correggere la rotta.

DALL’ASTROFISICO ALL’INGEGNERE AMBIENTALE. E mentre i giovani lasciavano la platea per visitare la mostra con la guida d’eccezione dell’autore Fabrizio Sbrana, partiva il secondo evento, altrettanto sold out. Sul palco dell’Auditorium, la giornalista Lasorella in conversazione con gli esperti Luca Perri, astrofisico, formatore e autore, e Maurizio Bacci, ingegnere ambientale e divulgatore, con intervento del fotoreporter Fabrizio Sbrana che ha narrato dei suoi viaggi e dei suoi progetti (il prossimo sarà un libro sull’Africa).

Se è vero che la salvezza del nostro pianeta dipenderà dalla capacità che i grandi della terra mostreranno nel saper guidare i processi di transizione energetica e industriale, è anche vero che ciascuno di noi può dare un contributo importante per raggiungere questo obbiettivo e lo può fare nella propria vita quotidiana […]. È solo comportandoci da testimoni della cultura ambientale e da promotori dello sviluppo di una coscienza ecologica collettiva che potremo evitare il senso di colpa di aver privato le generazioni future della nostra meravigliosa casa comune.
Riccardo Costagliola, nella prefazione al catalogo della mostra.

In questa dichiarazione del Presidente della Fondazione Piaggio si riassumono i temi principali affrontati dalla giornalista con gli esperti, i quali hanno anche sottolineato: la crisi climatica è un problema che c’è già, ed è vicino a noi, nel tempo e nello spazio (basti pensare al fiume Po “desertificato”); occorre un maggiore dialogo tra la scienza e la società e i governi, cercando anche più efficaci modalità di comunicazione (esempio virtuoso è l’opera multimediale “Sinfonia in acqua”, dell’associazione culturale Il Magnifico, capace di emozionare e coinvolgere).

Sinfonia in acqua – Official trailer.

E ancora: le riserve e i beni naturali se non tutelati si esauriscono, è incontrovertibile; no all’indifferenza: ciascuno di noi è responsabile e ogni giorno può compiere un piccolo gesto per difendere il pianeta (milioni di gesti sommati ogni giorno possono contribuire a fare la differenza); si parte dalla consapevolezza per costruire le opportunità atte a cambiare il sistema.

A testimonianza dellimpegno di Piaggio nel campo della mobilità sostenibile, la sala delle proiezioni immersive del Museo ospita alcuni tra i più significativi esempi di veicoli ibridi o elettrici prodotti a Pontedera. Il Gruppo Piaggio vanta infatti una profonda tradizione e competenze consolidate nel campo della propulsione elettrica: il primo Ape Elettrico omologato è del 1977, Porter Elettrico del 1993. Nel 1994 Zip&Zip è una rivoluzionaria proposta di scooter bimodale, con doppia motorizzazione, termica ed elettrica, mentre nel 2000 esordisce sul mercato la versione totalmente elettrica del best seller Zip. Nel 2009 Piaggio MP3 è il primo scooter ibrido al mondo, una tecnologia avanzatissima adottata per la prima volta nel mondo della mobilità leggera. E oggi Vespa Elettrica e Piaggio 1 si pongono all’avanguardia della mobilità elettrica su due ruote per stile e tecnologia.

Carmen Lasorella, reduce da Expo Dubai 2020 (esposizione universale posticipata, che si è svolta da ottobre a marzo 2022), ha sottolineato di aver visto il meglio della tecnologia, dell’architettura, della creatività mondiale (192 Paesi partecipanti): capacità umane che, se messe tutte insieme sarebbero capaci di affrontare e risolvere i problemi del pianeta.

Il Padiglione Italia a Expo 2020, Dubai. “La bellezza unisce le persone” (fonte immagine: Italy Expo 2020).

E ancora, cultura e conoscenza sono alleati fondamentali per i giovani (leggete, siate curiosi, confrontatevi); e guardate questo Museo, ha detto la giornalista, luogo di cultura e di storia della mobilità, espressione di decenni di sviluppo tecnologico, dove la regina è quell’oggetto meraviglioso che è la Vespa, esposta nella versione Elettrica anche all’Expo Dubai, nel padiglione italiano tra le eccellenze del nostro Paese (nell’ambito della mostra “Italia Geniale”); con citazione anche per l’operosa “sorella” Ape.
(Scusi, ma lei ha la Vespa? chiediamo alla giornalista: no, però avevo una fantastica Gilera 125, risponde lei con un sorriso).

ALLA FINE CONSERVEREMO SOLO CIO’ CHE AMEREMO, AMEREMO SOLO CIO’ CHE CAPIREMO E CAPIREMO SOLO CIO’ CHE CI AVRANNO INSEGNATO
BABA DIOUM

Al termine dell’incontro, visita guidata della mostra con il fotoreporter Fabrizio Sbrana e cocktail con musica dal vivo dell’Associazione Culturale Il Magnifico. Musiche per violoncello e fisarmonica con gli artisti Anna Bodnar (fisarmonica) e Andrea Sernesi (violoncello).
In tutto, quattro ore per tentare di “esorcizzare” quell’accelerazione pericolosa – +2° di riscaldamento terrestre – dal titolo della mostra di Fabrizio Sbrana. Negli sguardi dei giovani e degli adulti, che hanno partecipato con grande attenzione agli eventi, pare di cogliere una maggiore consapevolezza. Non è poco.

I PROTAGONISTI. FABRIZIO SBRANA. Fabrizio Sbrana ha lavorato come fotoreporter freelance nell’ultimo ventennio del Novecento collaborando con diverse riviste del settore turistico («Qui Touring», «Geos», «Tuttoturismo», «AFRO» e altre) per poi dedicarsi ad altri progetti fotografici. Dal 1994 è iscritto all'Ordine Nazionale dei Giornalisti Italiani. Ha collaborato con ONG e con il Ministero degli Esteri documentando progetti di cooperazione in Etiopia, Ghana, Tunisia e Cuba, occupandosi principalmente dei diritti dei bambini e delle donne. Ha presentato i suoi reportage in molte mostre fotografiche realizzando installazioni all’aperto. Nel 2013 ha collaborato con la Fondazione Piaggio per la mostra “Passaggio in India. A Gateway to Piaggio”. Tra le sue pubblicazioni si citano: India. Sacralità del Quotidiano, Care Montagne, La Fortezza di Verrucole in Garfagnana, Fabbriche di Careggine. Storia di Genti in terra di Lucchesia. IL CATALOGO. Della mostra è stato realizzato un catalogo, un vero e proprio libro fotografico che è possibile acquistare al bookshop del Museo Piaggio. COLLABORAZIONI. Il progetto +2° Accelerazione pericolosa si è avvalso della preziosa collaborazione della Fondazione Livorno e della Fondazione Livorno Arte e Cultura, da tempo vicine alle iniziative culturali della Fondazione Piaggio, che ospiteranno la mostra dopo la sua conclusione al Museo Piaggio.
LUCA PERRI. Luca Perri è astrofisico dell’Istituto Nazionale di Astro􀀁sica e astronomo dell’Osservatorio di Merate, del Planetario di Milano e del Planetario di Lecco. Si occupa di divulgazione su radio, televisioni, carta stampata, festival, social networks e attraverso esperimenti di citizen science. Tra le sue collaborazioni “Kilimangiaro” (Rai 3), Rai2, Radio2, Radio Deejay, Radio24, Radio Capital, «Repubblica», «Corriere della Sera», «Le Scienze», «Focus», «Focus Junior», Pikaia, CICAP, TeDx, Festival della Scienza di Genova, BergamoScienza e Lucca Comics & Games. È autore e conduttore di diverse trasmissioni di Rai Cultura, fra cui “Nautilus” e “Superquark+”, ed è autore e formatore per DeAgostini Scuola. È autore di volume tradotti in diverse lingue: La pazza scienza (Sironi Editore), Errori Galattici (DeAgostini), Astrobufale (Rizzoli), Partenze a Razzo (DeAgostini), Pinguini all’equatore (DeAgostini), La scienza di Guerre Stellari (Rizzoli) e Apollo Credici con Adrian Fartade e Leo Ortolani (DeAgostini).
MAURIZIO BACCI. Maurizio Bacci è ingegnere ambientale esperto in Valutazione d’Impatto Ambientale, ingegneria naturalistica, riqualificazione fluviale, inquinamento acque, recupero risorse, ecoturismo e mobilità dolce, efficienza energetica, modelli di vita ecosostenibili, divulgazione, educazione ambientale. Il campo applicativo principale è nel settore dell’acqua. Ha lavorato per UE, ministeri, regioni, enti territoriali, università, editori, società, ONG ed è titolare della società IRIS Strategie per l'Ambiente con sede a San Casciano Val di Pesa. È presidente dell'Associazione Culturale Il Magnifico.

WIDE REWIND – IL PRECEDENTE ARTICOLO SULLA MOSTRA:
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