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IMPRESE ON THE ROAD

ANDREA SABATINI ALLA SFIDA DI “POLVERE & GLORIA – EROICI IN MOTO”, CON UNA APE 50 SULLE STRADE TOSCANE. MISSIONE COMPIUTA!

Giugno (G.T.) – Quando arriva in redazione il messaggio di Andrea Sabatini già immaginiamo che l’indomito appassionato di imprese on the road ne abbia compiuta un’altra. Infatti, scrive Andrea: “Queste sono le immagini dell'Apetta in azione a ’Polvere e Gloria – Eroici in Moto’, gara internazionale di enduro turistico che si è svolta il 20 maggio 2023, su percorso misto asfalto e strade bianche, con partenza e arrivo a Gaiole del Chianti (provincia di Siena), in Toscana. La piccola Ape si è rivelata una grande ed ‘Eroica’ partecipante, unica e sola tra le 400 moto di ogni cilindrata, con il suo motore originalissimo di 50cc. Ha compiuto il percorso di oltre 200 km in 11 ore, con pochissime e brevissime soste. Tenendo conto che oltre la metà del percorso lo ha affrontato su strade sterrate (fango e buche) e con molte salite del 15%.

L’Ape 50 in curva: photo courtesy di Sandro Nerucci, inviata da Andrea Sabatini.

Alla vigilia non ero molto fiducioso sulla sua possibilità di completare il tracciato e per quello mi sento di chiederle scusa: la piccola e minuta tre ruote, infatti, non si è mai lamentata e non ha mai perso un colpo; e, a dire il vero, quello che credevo un lamento durante lo sforzo per affrontare le salite (molte in terreno sconnesso) era la sua auto-incitazione a squarciagola...daaaaiiiiii! Durante il percorso tutti la incoraggiavano e, al traguardo è stata presa d'assalto per fare i complimenti e moltissimi hanno voluto farsi fotografare assieme a lei portandola in trionfo. Non ha uguali nel suo genere!”.
Complimenti alla mitica Ape (il veicolo commerciale Piaggio: 75 anni di storia e ancora si distingue per coraggio e versatilità) e al driver che ha affrontato e vinto la sfida “eroica”; la racconta in questa intervista.

Andrea Sabatini e i suoi veicoli, Vespa e Ciao, con i quali ha partecipato a varie edizioni di “Polvere e Gloria – Eroici in Moto”.

Andrea, 5 anni fa hai affrontato la stessa impresa in sella ad un ciclomotore Piaggio Ciao, ed ora sei reduce da un’altra straordinaria avventura, stavolta con un’Ape; qual è la stata la spinta ad osare tanto?
Diciamo che è nata come una goliardata: già nelle precedenti edizioni, dal 2014 al 2016, partecipai a ‘Polvere e Gloria – Eroici in Moto’ con una Vespa P200E; è da lì che partì la mia ‘sfida’ alle grosse cilindrate, per distinguermi da alcuni equipaggi che si presentavano agghindati come se dovessero affrontare la Parigi-Dakar. Quindi, la sfida iniziata con la Vespa, passata poi al Ciao nel 2017 e terminata (per ora) con un esilissimo e originalissimo Ape 50. È stata una straordinaria avventura, dici? La verità è che straordinari sono stati i piccoli veicoli, che non hanno mai perso un colpo, se non per un errore tecnico che ho commesso con il Ciao, cioè un bel capitombolo nei primi chilometri perché avevo sbagliato la misura degli pneumatici, e per quello dovetti togliere il parafango anteriore così da poter terminare l'impresa”.

Alla vigilia: l’unica Ape tra le 400 moto partecipanti.

Raccontaci il tuo arrivo in Ape alla vigilia della manifestazione: quale atmosfera hai trovato, e come ti hanno accolto gli altri partecipanti bikers?
“L'arrivo a Gaiole in Chianti - luogo della partenza ufficiale dei percorsi ciclistici dell'Eroica (sono in realtà tre uno corto, il medio e il lungo pari a oltre 200 km), quello lungo appunto è stato definitivo come percorso ufficiale per ‘Polvere e Gloria - Eroici in Moto’ - è stato venerdì 19 maggio nel tardo pomeriggio, dove sono arrivato con un grosso furgone. Dopo averlo ben parcheggiato, ho disceso l'Apetta e con questa sono andato al ritrovo per il disbrigo delle pratiche di iscrizione e l'acquisizione del pettorale.

Pronti al via: partenza e arrivo a Gaiole in Chianti (Siena).

Annoto che, in tutte e cinque le edizioni a cui ho partecipato, ho sempre chiesto e ottenuto il numero di pettorale 95, non per scaramanzia ma solo per buon augurio, visto che è il primo numero che mi riservarono nella mia prima edizione del 2014. A dire il vero ho salutato i molti amici ma nessuno si è preso cura del mio piccolo ‘carrettino’ perché, sicuramente, in molti non si aspettavano che lo facessi competere con quei mostri tuonanti”.

Sx, gli splenditi panorami toscani, dal finestrino dell’Ape, durante il percorso. Sosta a Montalcino, sotto il Castello, con la pioggia.

Come hai preparato il veicolo per affrontare l’impresa?
“La piccola Ape non ha subito modifiche, l'ho solo portata in una officina autorizzata Piaggio per un controllo generale dei cavi freno e frizione, cambio olio, cambio pneumatici (quelli posteriori tassellati per una migliore aderenza sul terreno fangoso che mi aspettavo di trovare), nuove camere d'aria e una messa a punto della carburazione. Seconda tappa dal tappezziere per una imbottitura più confortevole della seduta. Per finire in carrozzeria: una serrata alla bulloneria e un ritocco del colore per motivi estetici, come si conviene a una vera star”.

Sx, il percorso sterrato “Strade Bianche”, nel Senese. Dx, sullo sfondo Montalcino.

Come è andata l’avventura, quali le tappe affrontate?
Ho chiesto agli organizzatori di fare la partenza come primo veicolo visto che la mia velocità di crociera sarebbe stata poco più di quella di un podista; quindi, alle otto del mattino di sabato 20 maggio eravamo già pronti sotto lo striscione e, ancora per la mia vena goliardica, ho voluto sottolineare la partenza mettendo sul retro uno speaker, dove avevo registrato il rombo di un grosso motore e subito dopo è iniziato il brano de ‘La Cavalcata delle Valchirie’ di Wagner (quello nella famosa scena dell'arrivo degli elicotteri nel film ‘Apocalypse now’). Il percorso è immerso nel cuore della Toscana, tra splendidi paesaggi, con partenza e arrivo a Gaiole in Chianti”.

Fonte immagine, a fini editoriali, e tutte le info sul sito di “Polvere & Gloria – Eroici in Moto”:
www.eroiciinmoto.it/tour-polvere-gloria

Qualche curiosità da segnalare lungo il tragitto?
“La vera curiosità è stata l'Apetta che gli altri partecipanti si sono trovati davanti, e quando con stupore l'hanno sorpassata non c'è stato uno dei 400 equipaggi che non gli hanno fatto un segno di incitamento”.
C’è stato qualche momento particolarmente difficile?
Non nello specifico, ma il percorso rapportato al tipo di veicolo è stato lunghissimo; le fermate sono state poche e molto brevi, così che, affrontando anche salite del 15% (ovviamente tutte in prima marcia), il tempo di percorrenza in totale è stato di 11 ore. I consumi sono stati ‘eroici’: pur con gli sforzi che ha affrontato il veicolo, il suo consumo medio di miscela è stato di 22,8 Km per ogni litro.

L’Ape ha affrontato sterrati con salita del 15%.

All'inizio ero molto scettico sulla possibilità di concludere il percorso; la velocità in pianura era bassa e il sound del motore era un po’ stridente alle mie orecchie, forse perché non lo avevo mai guidato con l’obiettivo di percorrere un itinerario così impegnativo e, se mai avessi dovuto scommettere sulla riuscita, ci avrei scommesso una cifra non troppo alta. Invece, via via che i chilometri venivano macinati il motore mi parlava con più rilassatezza, le mie orecchie lo avevano accettato come un suono gradevole e non lamentoso. Non ero ancora arrivato però alle vere salite impegnative, dove le marce dovevano essere ridotte fino all'inserimento della prima; è proprio lì che un lamento continuo e straziante si è finalmente convertito in una auto-incitazione: dai! che ce la faremo!".

Il percorso e l’arrivo al traguardo di Andrea Sabatini in Ape. Per entrambi, applausi e brindisi.

Come ti hanno accolto, organizzatori, partecipanti e pubblico, all’arrivo?
“L'arrivo è stato molto più caloroso della partenza, in quanto si era sparsa la voce della partecipazione del piccolo veicolo a tre ruote, anche e perché i molti già al traguardo, l'avevano incontrato lungo il percorso. Moltissimi si sono venuti a complimentare, in quanto non si aspettavano che potessi terminare la sfida. E in molti mi hanno chiesto di farsi fotografare in tutte le salse con l'Ape (sopra, alla guida di fianco, ecc.), alcuni mi hanno chiesto di poterla guidare per un piccolo tratto e tutti quanti avevano una storia da raccontare con aneddoti legati ad avventure con il mitico tre ruote”.
Stai già meditando una prossima impresa? Se sì, puoi darci qualche accenno in anteprima?
“A dire il vero non ho ancora metabolizzato questa di impresa; la mia partecipazione alla prossima edizione di Polvere e Gloria non l'ho ancora pensata, certo che se la farò, sarà con un veicolo che possa continuare questo tipo di sfida. Parlando invece dei prossimi viaggi a cavallo dei miei veicoli Piaggio, ho intenzione di fare il giro delle Dolomiti con la Vespa e, come sogno nel cassetto, sempre con la Vespa P200E, fare il tour dei parchi degli Stati Uniti, portandola ad essere illuminata dalle luci di Las Vegas, transitare nelle strade di Hollywood, passare sul Golden Gate Bridge di San Francisco e lungo una delle più belle strade degli States, a fianco dell'Oceano Pacifico, la Pacific Coast Highway, conosciuta anche come Highway 1”.
E, se volessi affrontare i prossimi tour in sella ad una moto, quale tra quelle delle gamme Moto Guzzi e Aprilia ti ispira di più e perché?
“Certamente il veicolo con cui affronterei delle avventure non potrebbe che essere una Moto Guzzi V85 TT: bella, solida e affidabile, pronta per essere accessoriata per affrontare ogni tipo di tracciato”.

Sx, biker donna dall’Argentina, in sella a Moto Guzzi V7, davanti c’è l’Ape guidata da Sabatini. Dx, equipaggio svizzero in Vespa.

A proposito, c’erano Moto Guzzi e Aprilia tra i veicoli partecipanti all’evento toscano?
“Si certo, diversi veicoli erano presenti alla manifestazione: Moto Guzzi V85 TT, alcune Moto Guzzi stradali V7 (una guidata da una ragazza argentina, che ha voluta farsi fotografare vicina all'Apetta), una a Vespa GTS 300 con equipaggio svizzero, ed ho visto pure una Aprilia Tuareg”.

Da sx: Pier Giovanni, Nanni per gli amici, il proprietario dell’Ape, con il driver Andrea Sabatini.

GRAZIE NANNI. E Andrea conclude con una meritata citazione: “La piccola Ape è di proprietà di un carissimo e simpaticissimo amico - Pier Giovanni detto Nanni- un buontempone dell'età di 82 anni, il quale con grande piacere mi ha concesso di prepararla e usarla in questa impresa. Nelle foto è il ragazzaccio vestito a strisce gialle (in tema con lo storico veicolo)!”.

Le foto di questo articolo sono state inviate da Andrea Sabatini, che ringraziamo per la collaborazione.

LEGGI ANCHE IL PRECEDENTE ARTICOLO DEDICATO AD ADREA SABATINI, ALLA SFIDA EROICA CON UN PIAGGIO CIAO:
wide.piaggiogroup.com/articles/travels/un-piaggio-ciao-alla-sfida-eroica