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VESPA WORLD DAYS IN INDONESIA, 9-12 GIUGNO 2022

INTERVISTA AL NUOVO PRESIDENTE DEL VESPA WORLD CLUB MAURO CALESTRINI, ALLA GUIDA DI 60 CLUB NAZIONALI IN TUTTI I CONTINENTI

“GLI APPASSIONATI DI VESPA RAPPRESENTANO UNA COMUNITA’ GLOBALE: IL MIO IMPEGNO PER ACCRESCERE LA CONNESSIONE E LA COLLABORAZIONE TRA LE PERSONE A LIVELLO INTERNAZIONALE, FORTI DI UNA STRAORDINARIA ED ININTERROTTA STORIA LUNGA OLTRE 75 ANNI E DI UN ENTUSIASMO EVERGREEN CHE COINVOLGE SEMPRE PIU’ I GIOVANI”.

Nelle foto di questo servizio, il Presidente del Vespa World Club Mauro Calestrini, nelle sale del Museo Piaggio di Pontedera (Pisa), città natale della Vespa. Nella foto a sinistra è con il Presidente della Fondazione Piaggio, ing. Riccardo Costagliola. Museo Piaggio: www.museopiaggio.it

6 Aprile 2022, Museo Piaggio, Pontedera – Mauro Calestrini è un entusiasta con una gran voglia di fare e di mettere al servizio del Vespa World Club, di cui è il nuovo Presidente, tutta la sua esperienza internazionale di imprenditore. Wide lo ha incontrato al Museo Piaggio per conoscerlo e raccontarlo ai lettori, iniziando da una sintesi biografica.

CHI È MAURO CALESTRINI, PRESIDENTE DEL VESPA WORLD CLUB. Mauro Calestrini, Presidente del Vespa Club Carpi dal 2019, 53 anni, imprenditore in una delle aziende di famiglia, vede nascere la sua passione per Vespa già a 14 anni con una 50 Special, alimentata poi con un PX 125 che tuttora è presente nella sua collezione. L’amore per il collezionismo dei veicoli Piaggio inizia nel 1991, quando acquista una V31 del 1951, proseguendo poi con un continuo arricchimento del suo museo personale, anche con modelli Ape. È un collezionista nato: oltre a Vespa ama anche ogni genere di oggettistica e memorabilia a livello storico in generale, anche al di fuori dell’ambito strettamente motoristico. Il suo modello preferito è la prima Vespa, la 98, e tutte le “Faro basso” senza distinzioni. Abitualmente utilizza, per la partecipazione alle manifestazioni, i modelli adatti a seconda dell’evento, inclusa la Vespa 400 a quattro ruote e i veicoli Ape (e ‘alleva’ nuove generazioni di Vespisti, a cominciare dai suoi giovanissimi figli che ‘scarrozza’ con la Vespa Sidecar: uno spasso per loro e per il papà).

Presidente, lo scorso dicembre è stato eletto a guidare il Vespa World Club, l’organismo ufficiale del Vespismo mondiale, fondato nel 2006. Quante nazioni rappresenta oggi il VWC e quanti sono i Vespisti associati?
“Il termine ‘world’ inserito nella denominazione dell’Associazione è utilizzato a proposito: il Vespa World Club è veramente un organismo a livello mondiale, dato che al suo interno può contare attualmente su 60 Vespa Club nazionali affiliati in tutti i continenti, dall’Europa all’Asia, dal Nord e Sudamerica all’Africa sino all’Oceania (e ad ogni Vespa Club nazionale sono associati a loro volta centinaia di Clubs locali; nel complesso, decine di migliaia di Vespisti associati, senza contare altri clubs non ancora affiliati o nati da poco). A me piace pensare che il Vespa World Club sia una grande comunità, fatta di persone che guidano lo stesso veicolo, sulla quale non tramonta mai il sole: in ogni momento, ad ogni ora di qualsiasi giorno ci sono Vespisti sulle strade, dal Canada all’Australia, dal Marocco all’Argentina”.

Dalla presidenza del Vespa Club Carpi alla guida del Vespa World Club: come sta affrontando questo impegno internazionale?
“Essere chiamato al vertice dell’Associazione mondiale dei Vespisti è stato per me un onore immenso, che mi riempie di orgoglio e di soddisfazione. Ma già dal giorno dopo ho abbandonato questi pensieri dedicando ogni energia disponibile allo sviluppo quantitativo e al progresso qualitativo del Vespa World Club, che, a mio avviso, ha potenzialità enormi da far lievitare. A nostro vantaggio abbiamo innanzitutto il fatto che la nostra passione è indirizzata verso un oggetto senza eguali, con caratteristiche tali da renderlo unico e inimitabile. Esiste un invisibile filo rosso che unisce tra loro i Vespisti del mondo, e il mio primo compito deve essere quello di rendere sempre più solido questo legame: costruire un’identità collettiva sarà l’obbiettivo primario nei prossimi mesi, anche attraverso il rafforzamento dei contatti tra i Vespa Club nazionali attraverso una comunicazione a 360°”.

Roberto Leardi, Presidente del Vespa Club d’Italia da quasi 40 anni, e primo presidente del VWC (di cui rimane presidente onorario) le ha dato qualche consiglio per affrontare questo nuovo e grande impegno?
“Rispondere a questa domanda mi risulta difficile, perché già l’essere paragonato a Roberto Leardi mi spaventa, e non poco. Non credo che nessuno, a cominciare da me, possa pensare di eguagliarlo o addirittura superarlo in quanto a capacità e soprattutto passione in questa attività: mi accontento del fatto di essere il secondo italiano, dopo di lui, a presiedere il Vespa World Club. Non ho chiesto consigli a Roberto Leardi: mi ispira a seguirlo sulla strada che lui ha tracciato, in tutti i quarant’anni in cui ha rivestito ruoli al massimo livello nella galassia vespistica, cercando di imparare e di valorizzare al massimo il patrimonio rappresentato dal Vespa World Club”.

Quali sono gli aspetti salienti del suo ruolo come presidente del VWC? Quali attività è chiamato a svolgere a livello internazionale?
“In qualità di Presidente sono alla guida di un Board composto da altri quattro Consiglieri, provenienti dall’Europa e dal Nord America. A me piace il ‘team work’, il lavoro di squadra. Nessuno può pensare di poter guidare da solo un meccanismo tanto impegnativo e articolato, e quindi è assolutamente necessaria la piena collaborazione di tutti per raggiungere gli obbiettivi che ci prefiggeremo. Coloro che sono al mio fianco sono persone valide ed esperte, e penso che insieme potremo trovare la necessaria unità di intenti, indispensabile per far funzionare la ‘macchina’ Vespa World Club, la prima e più importante organizzazione del mondo vespistico internazionale, che deve essere il principale punto di riferimento per tutti. Non posso poi dimenticare la figura del nostro Segretario Generale, Marco Manzoli, con il quale, in pochi mesi, ho già trovato la giusta sintonia”.

Dai primi contatti che ha avuto con i Clubs nazionali, quale impressione ne ha tratto? Si avverte nel mondo Vespistico la voglia di riprendersi la libertà, di viaggiare, di ritrovarsi e scoprire nuovi luoghi e nuovi amici?
“In questi primi quattro mesi da Presidente (è stato eletto nel dicembre 2021, ndr), ho avuto modo di conoscere, seppur per via telematica, tantissimi Presidenti dei Vespa Club nazionali. Ho trovato donne e uomini fantastici, mossi da un entusiasmo inimmaginabile, soprattutto in quei Paesi più lontani da noi. Ritengo che per noi europei, e per gli italiani in particolare, Vespa sia qualcosa di familiare già da decenni, mentre per tanti altri l’avventura è solamente all’inizio: mi sono accorto che la passione che nutriamo noi per Vespa è poca cosa rispetto a quella che avverto nascere in Asia o in Sudamerica, tanto per fare due esempi. Noi Vespisti ‘di lungo corso’ diamo per scontate tante, troppe cose, mentre chi si affaccia ora nel Vespismo scopre un patrimonio di valore immenso”.

Come nuovo presidente del VWC come si appresta ad affrontare la nuova stagione Vespistica, tra migliaia di eventi ed iniziative che offrono i Clubs in tutto il mondo?
“L’attuale momento di uscita dalla pandemia, evento che ci ha tenuto fermi ormai da due anni, sta creando, ovviamente, ulteriori difficoltà nell’organizzazione degli eventi, anche se pare che la situazione si stia stabilizzando a livello globale. Abbiamo innanzitutto bisogno della sicurezza di poter programmare le nostre iniziative senza altri rischi legati alle condizioni sanitarie: una volta dimenticati tutti i problemi sorti dal 2020 ad oggi potremo finalmente mettere in piedi eventi di grande respiro internazionale. Dopo il lungo stop, stiamo vivendo anche noi Vespisti il periodo del risveglio: questo si può notare dall’incredibile numero di piccole e grandi manifestazioni programmate in ogni Paese”.

Gli imperdibili: quali sono gli appuntamenti salienti del 2022, in Italia e all’estero?
“A livello italiano il 2022 vede già un calendario fittissimo di appuntamenti, sia turistici che sportivi e infine sul piano storico: oltre trecento gli eventi già definiti. A livello internazionale sono previsti il Vespa World Days a Bali, in Indonesia, e l’European Vespa Days a Guimarães, in Portogallo. Si tratta del recupero degli eventi già programmati nel 2020, che attendono da due anni di essere portati a termine, e ad essi è rivolto il nostro attento sguardo per celebrarli come meritano”.

Info Vespa Club d’Italia: www.vespaclubditalia.it

Fonte immagine e info-Vespa World Days 2022, Bali, Indonesia, 9-12 Giugno 2022:
vespaworlddays2022.id/welcome-note

Fonte immagine e info-European Vespa Days 2022, Guimarães, Portogallo, 30 giugno-3 luglio 2022:
www.europeanvespadays2022.com/it

Presidente Calestrini, un commento finale per i lettori di Wide magazine…
“Da italiano, cittadino dell’unico Paese al mondo in cui poteva nascere Vespa, non posso che avvertire una grande responsabilità: oltre a Roberto Leardi (presidente del VWC dal 2006 al 2012; seguito dall’austriaco Martin Stift, dal 2012 al 2021), tra chi mi ha preceduto è presente pure il nome di Renato Tassinari, l’uomo a cui venne chiesto di creare il movimento Vespistico, prima nazionale e poi mondiale, direttamente da Enrico Piaggio. Certo, i tempi sono cambiati, e a me spetta di comprendere l’evoluzione dei vari aspetti che compongono questo nostro universo per mantenerlo al passo con la modernità. E vorrei chiudere con il motto che mantengo sempre fisso nella mente: ‘Vespa senza frontiere’, che ho tradotto anche nelle varie lingue. Questo sarà il mio slogan, ma in realtà rappresenta l’obbiettivo finale del mio lavoro nei prossimi tre anni”.
Buon lavoro Presidente!

Vespa World Club:
vespaworldclub.org