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OFF ROAD EXPERIENCE

KLAUS NENNEWITZ, L’INGEGNERE-GIORNALISTA ALLO SWANK RALLY DI SARDEGNA: 1.300 KM IN SELLA ALLA APRILIA TUAREG 660 FACTORY BY GCORSE. SOGNANDO LA BAJA CALIFORNIA

Dicembre 2022 – C’è una costante nella vita di Klaus Nennewitz, ingegnere meccanico (specializzazione veicoli) di origine tedesca, da tre anni giornalista free lance per testate motociclistiche di vari Paesi, esperto del mondo adventure. La costante è che lui guida moto e corre in fuoristrada da quando aveva 13 anni. Una passione mai sopita che continua ad accompagnarlo, frequentando eventi e tour dedicati, realizzando reportage. Insomma, far coincidere passione e professione è davvero una “carta fortunata” che Klaus sa ben giocarsi. Tra le sue più recenti “imprese”, c’è la partecipazione allo Swank Rally di Sardegna 2022, che rievoca un “mito” degli anni ’80 – il Rally di Sardegna – il primo organizzato fuori dal continente africano, e allora prova di qualificazione ufficiale per i veicoli impegnati nel Campionato del Mondo di rally, come la Parigi Dakar e il Rally dei Faraoni.

Rally di Sardegna, 1° edizione 1984: “Dopo aver attraversato tutta la Sardegna da Nord a Sud, sulle montagne e nei fondovalle fino alle spiagge dorate dell’Isola, e dopo aver toccato Olbia, Alghero, Cala Gonone, Chia, Villa Simius, il Rally si concluse a Cagliari con la vittoria di Andrea Balestrieri, il più grande Pilota italiano dell’epoca, primo italiano all’arrivo di una Dakar e il primo sul podio, in sella ad una Aprilia Tuareg 250” (Fonte: Moto.it).

Andrea Balestrieri (Parma, 1959) vanta anche un terzo posto al Rally Dakar (1986) su sette partecipazioni alla corsa africana; l’ultima nel 1989 in sella ad Aprilia Tuareg Wind 600.

THE GREAT DEUS SWANK RALLY DI SARDEGNA 2022 – DEUS OFFICIAL VIDEO:
eu.deuscustoms.com/blogs/blog/swank-rally-di-sardegna-2022

La rievocazione del Rally di Sardegna è tornata in auge da qualche anno, ideata e realizzata dal campione di rally Renato Zocchi. La quarta consecutiva edizione 2022 si è svolta dal 27 settembre al 1° ottobre, ed ha visto operare in partnership Deus Ex Machina e Adventure Riding (società organizzatrice di eventi, guidata appunto da Zocchi). È stata un’edizione da record di partecipazioni: 220 piloti provenienti da 10 nazioni. La formula del suo successo è unire le caratteristiche di un rally raid, con tanto di road book per la navigazione, e le prove speciali, tra avventura e scoperta del fascinoso territorio sardo (info: eu.deuscustoms.com/blogs/blog/swank-rally-di-sardegna-2022).

Spiega Klaus: “Il programma dello Swank Rally è impegnativo: prevede un prologo notturno, con partenza dal Campo Motocross di Malpensa, alle porte di Milano; poi trasferimento a Genova, con la seconda prova speciale, e tre tappe in Sardegna, per una lunghezza complessiva di quasi 1.300 km, in gran parte su piste off road”. Klaus era in sella alla Aprilia Tuareg 660 Factory by GCorse, versione motorally firmata dai celebri customizzatori parmensi, Gianfranco e Vittoriano Guareschi. La moto ha esordito lo scorso maggio al Campionato Italiano Moto Rally Raid TT, in Sardegna, guidata dal pilota di GCorse Francesco Montanari (foto qui sotto).

Fonte immagini: www.facebook.com/guareschimoto

Commentano i Guareschi: “Stiamo lavorando duramente per riuscire ad ottenere il massimo dalla moto e poter essere all’altezza delle prime posizioni… noi crediamo fortemente nel progetto e vogliamo diventare il punto di riferimento…per i clienti Aprilia Tuareg 660 nel mondo”.

Aprilia Tuareg 660 prova ESCLUSIVA in fuoristrada - Stock vs Rally by Guareschi Corse. GetDirt official video:

Un altro bel “test” per la moto customizzata Guareschi è stato dunque lo Swank Rally. Continua Klaus: “Io ho approfittato dell’ospitalità del team Motor Bike Expo di Francesco Agnoletto, che ringrazio, ma è un rally raid per tutti: unisce professionisti e amatori, grazie ad una categoria competitiva e una non competitiva, con la maggior parte dei percorsi alla portata di chiunque abbia esperienza in off road e voglia affrontarli in sella ad una enduro leggera. Se invece si vuole partecipare con una adventure bike, il tutto diventa più sfidante”.

Con questa moto è facile prendere confidenza – afferma Klaus – bisogna solo stare attenti alla fase di frenata, durante la quale ci si ricorda che non si ha a che fare con il peso di una monocilindrica. Nonostante abbia gareggiato in tante discipline fuoristrada, la mia passione vera sono i rally raid: percorrere tanta strada, attraversare paesi e regioni, in sella a una moto che ti dà la confidenza di poter affrontare qualunque situazione. In questo la Tuareg 660 by Guareschi Corse è davvero eccezionale».

I fratelli Guareschi e la loro Aprilia Tuareg 660 Factory, in versione motorally by GCorse.

E se lo dice lui ci si può fidare, le moto Aprilia le conosce bene: “Entrai in Aprilia nel 1994 dove rimasi per 10 anni nell’ufficio tecnico, assumendo il ruolo di capo progetto sviluppo moto di serie. Lavorai così ad alcuni modelli che diventarono pilastri della storia Aprilia, come Pegaso 650 Cube (1997), SL 1000 Falco (1999) e, appunto, ebbi il piacere di far parte del team che diede vita alla prima RSV Mille Tuono R Limited Edition del 2002 (nelle foto qui sotto, ndr).

Fonte foto sx: Gigi Soldano; dx: Klaus Nennewitz.

Nel 2003 lasciai Noale per approdare in Derbi, a Barcellona, dove ho ideato, sviluppato e messo in produzione la moto di maggior cilindrata mai costruita da un’azienda motociclistica spagnola: la Derbi Mulhacèn 659 (nelle foto qui sotto, di Klaus Nennewitz, ndr).

Come direttore tecnico portai alla produzione di serie i modelli con il nuovo motore a quattro tempi da 125cc della Piaggio, che ancora oggi sono prodotti, tra gli altri, con il marchio Aprilia. Successivamente, continuai a progettare, sviluppare ed industrializzare motori e moto per diversi marchi, in diversi Paesi, ma resterò eternamente grato ad Aprilia. Mi ha dato l’opportunità di imparare il mestiere della progettazione della moto a 360° in un’azienda unica al mondo, nella quale la professionalità andava di pari passo con la passione per le due ruote. Un’esperienza come quella ti lega per la vita a un marchio, per questo ho sempre amato e sempre amerò le moto di Noale. Ancora di più oggi, vedendo con piacere che il fuoco che ci animava allora brucia ancora forte, ed è tornato a lambire il mondo del fuoristrada: il mio habitat preferito”.

E della Tuareg Klaus dice che: “Il mio primo ricordo di Tuareg risale al 1986, quando, giovanissimo, mi ritrovai a correre una gara in fuoristrada, di 1000 km in 24 ore, contro Ivan Alborghetti in sella alla Tuareg 250 2 tempi; moto che aveva già vinto il Rally di Sardegna. Insomma, gli anni in cui mi facevo le ossa erano gli stessi nei quali il nome Tuareg era molto importante. E, facendo un salto in avanti di oltre 30 anni, alle prime voci di una nuova Tuareg 660, e considerando le grandi capacità tecniche degli ingegneri di Noale nello sviluppare ottime ciclistiche, ero sicuro che sarebbe stata una moto favolosa. Alla presentazione stampa in Sardegna, a novembre 2021, ho potuto mettere alla prova la mia teoria nel più suggestivo dei modi: ero rimasto con una delle guide del gruppo e ci siamo ritrovati, noi due soli, a giocare con l’acceleratore su un tratto di piste veloci, esibendoci in lunghe derapate in parallelo e incroci di traiettorie: una ventina di chilometri di puro divertimento, sancito da una sonora risata, scoppiata appena ci siamo fermati. Lì ho avuto il primo assaggio dell’equilibrio e del bilanciamento straordinari che rendono ottimo il controllo di Tuareg 660”.

APRILIA TUAREG 660 – DELIVERING ADVENTURE SINCE 1985 –
APRILIA OFFICIAL VIDEO:

Continua Klaus: “La prima cosa che Aprilia ha azzeccato è l’ergonomia, penso sia una delle migliori moto oggi sul mercato da guidare in piedi. Ti permette di entrare nelle curve con il freno posteriore bloccato e di passare in un solo movimento all’apertura del gas, lasciando un’unica ininterrotta striscia scura sulla terra. Quell’esperienza è bastata per cominciare a sognare una vera avventura off road in sella a Tuareg. Così quando ho sentito che Guareschi Corse ne aveva preparata una versione per competere nel Campionato Italiano Motorally 2022, ho capito che dovevo farmi sentire. Conosco bene i lavori di Gianfranco e Vittoriano, sapevo che se avevano messo le mani su una 660 erano capaci di averla trasformata, potenzialmente, nella miglior moto adventure sulla piazza. Nel 2021 avevo avuto la fortuna di partecipare allo Swank Rally di Sardegna con la Moto Guzzi V85 TT, preparata da loro sempre in chiave Motorally, così quest’anno ho rilanciato: quasi per scherzo, ho chiamato il Guaro e gli ho chiesto: allora questa volta mi presti l’Aprilia?”.

Il tuo momento migliore allo Swank Rally? “Nella vita di un pilota, se sei fortunato, succede di entrare in un ‘flow’ nel quale tutto è perfetto: non senti più né il caldo, né la fatica, né i dolori, ma solo il piacere di guidare quando ci si fonde con la moto per diventare ‘man-machine’. Con l’Aprilia Tuareg 660 dei Guareschi mi è successo proprio questo, affrontando un percorso tecnico di circa 30 km in un’unica tirata. La congiuntura ideale tra percorso, moto, corpo, mente: uno stato psicofisico raro che non si verifica guidando tutte le moto. Mi sarà successo al massimo una decina di volte; questo ricordo si aggiunge a questa lista ristretta”. La prossima avventura? “Baja Rally, in California. Penso sia la moto perfetta per quelle piste, molto veloci e tecniche: ci farebbe un figurone!”.
Info Baja Rally:
www.bajarallymoto.com

Fonte immagini di Klaus allo Swank Rally 2022: Foto di Klaus Nennewitz, Fotografica Sestriere e per gentile concessione di Deus Ex Machina.

Il sito web di Klaus Nennewitz: www.klaus-nennewitz.com

Da leggere anche l’intervista a Klaus Nennewitz su BEARACER CLUB (la community ufficiale Aprilia; iscrizione gratuita): bearacerclub.aprilia.com