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IN UNGHERIA

A BUDAPEST: SUCCESSO DELLA PROIEZIONE CON TEST SCREENING DEL DOCUFILM “RIDE BACK TO FREEDOM”, CHE NARRA DELLO STRAORDINARIO VIAGGIO IN ITALIA (IN VESPA) DEL REGISTA AUSTRIACO HERMANN WEISKOPF, ALLA RICERCA DELLA LIBERTA’

(Immagine tratta dall’invito all’evento).

14 Marzo 2022 – L’evento era molto atteso. Così recitava l’invito: “Il Forum Culturale Austriaco e l’Istituto Italiano di Cultura di Budapest hanno il piacere di invitare alla proiezione del film Ride Back to Freedom. Subito dopo la fine del primo pesantissimo lockdown causato dal Coronavirus, il regista austriaco Hermann Weiskopf ha guidato il suo scooter in un viaggio di quasi 5.000 chilometri attraverso l’Italia. Nel film siamo testimoni di alcune storie tragiche, altre comiche, altre filosofiche, per la loro gran parte stimolanti. Dopo la proiezione, avremo la possibilità di ascoltare Hermann Weiskopf in un dibattito dal vivo”. Il film, una proiezione in anteprima finalizzata a test screening, è stato proiettato in italiano con sottotitoli in inglese.

(Immagine tratta dall’invito all’evento).

E la proiezione, che si è svolta l’8 marzo, nell'ambito del Forum Kino dell'Osztrák Kulturális Fórum - Österreichisches Kulturforum Budapest e del CineClub dell'Istituto Italiano di Cultura Budapest (Ambasciata d’Italia in Ungheria), di concerto con l’omologo Istituto in Austria, ha superato le aspettative, sia del pubblico che degli organizzatori, nonché dello stesso regista austriaco.

(Fonte immagine: facebook Istituto Italiano di Cultura, Budapest).

Scrive Hermann Weiskopf: “Grazie al supporto e all'organizzazione del Forum/Istituto di Cultura Austriaco e Italiano in Ungheria abbiamo avuto una entusiasmante proiezione di prova internazionale del nostro documentario ‘Ride back to Freedom’ a Budapest! Chi ha partecipato direttamente alla serata ha accolto calorosamente e pieno di curiosità il film e me quale regista.

Alcuni momenti della serata-evento a Budapest.

Grazie mille per questo. Inoltre, sono stati distribuiti e poi raccolti i questionari dove gli spettatori del film hanno scritto le loro impressioni e commenti. Per noi come AVG Filmproduktion questo è stato uno strumento e un'esperienza nuovi e unici, e davvero preziosi per valutare meglio il lavoro cinematografico svolto dal nostro team. Grazie a tutti per l’interesse e il supporto al cinema europeo indipendente!”.

All’evento ha partecipato una rappresentanza di Vespisti ungheresi del Vespa Club Alisca, con la Presidente Annamária Szabó, che hanno percorso oltre 150 km per assistere alla proiezione a Budapest. Nelle foto sono con il regista austriaco Hermann Weiskopf (in abito beige). A loro il regista di Innsbruck ha indirizzato un messaggio di ringraziamento: “Di ritorno dalla bella Ungheria, sono a scriverti per ringraziare di cuore della vostra visita di Vespisti all’Istituto Italiano di Cultura per il test screening di ‘Ride back to Freedom’. Avere voi Vespisti con me alla prima uscita del film davanti a un pubblico vero è stato davvero bello, e mi ha fatto sentire un po’ a casa della nostra grande famiglia di ‘sanamente matti’ su due ruote! Per favore mandate i miei migliori saluti e il mio ringraziamento a tutto i Vespisti di Budapest. Sarebbe stato bello poter trascorrere ancora più tempo con voi dopo la proiezione e discussione del film. Spero di poter far vedere ‘Ride back to Freedom’ comunque nella vostra città Szekszárd e mi sono già attivato con un distributore ungherese. Nel frattempo, vi auguro belle uscite in Vespa!”.

Il regista austriaco Hermann Weiskopf a Budapest festeggia il successo dell’international test screen sul suo docufilm.

Insomma, un evento di successo con un pubblico entusiasta, che ha offerto convinti applausi al regista e al suo lavoro, partecipando con generosità anche al test screening, arricchendo i questionari con commenti di grande interesse. Centrati, in particolare, sul concetto-cardine del docufilm, sintetizzato dal titolo – Ride back to Freedom – e relativo sottotitolo: “Due ruote alla ricerca della libertà perduta in tempo di coronavirus”.

Lusinghieri anche i risultati statistici del test screening, con la stragrande maggioranza del pubblico cui il docufilm “è piaciuto molto”, ne “consiglierebbe la visione”, lo ritiene “adatto sia per cinema che per tv/streaming”, “ha suscitato nuove emozioni”. Tra i commenti liberi annotati nei questionari, citiamo: “Regia e personaggi autentici che bene descrivono le peculiarità degli Italiani”; “Quale è la mia idea di libertà? Fare un film come questo, in totale libertà”; “Bello vedere e sentire che la gente non ha perso la speranza nel futuro… e abbiamo imparato a dare importanza anche alle piccole cose”; “Il film ha toccato la mia anima”; “Un grande road movie…”. Molto apprezzate anche le scene in cui il regista-protagonista gusta le specialità eno-gastronomiche tipiche dell’Italia (che lui ama molto), che han fatto venire voglia a qualche spettatore ungherese di imitarlo e visitare il Belpaese! Magari in Vespa (come ha fatto mr. Hermann), simbolo indiscusso di libertà e gioia di vivere da oltre 75 anni.

Nella foto di Enzo Weiskopf: il regista Hermann Weiskopf durante una recente visita al Museo Piaggio (accolto da Riccardo Costagliola, Presidente della Fondazione Piaggio), mostra l’opera dell’artista Jacqueline Seeber, da cui è tratta la locandina del film ‘Ride back to Freedom’ preparata per il tour in Austria del film; partenza prevista dal 6 maggio 2022 da Innsbruck, in una trentina di sale cinematografiche; il progetto di distribuzione prevede un successivo tour in Italia. Ne riparleremo.

Foto di Enzo Weiskopf.

Sinossi. Meno di due anni fa, Hermann Weiskopf a mezzanotte del 15 giugno 2020, era alla frontiera del Brennero (sotto la pioggia) in sella alla sua amata Vespa GTS: appena è scattata la riapertura, dopo il primo lockdown, ha varcato il confine per affrontare un lungo viaggio attraverso l’Italia, dal Brennero fino a Lampedusa, con il direttore della fotografia e cameraman Bernhard Freinademetz, alla ricerca del senso e del valore della libertà perduta e…ritrovata. Una straordinaria e irripetibile testimonianza on the road, che è diventata, appunto, il docufilm “Ride back to Freedom” (prodotto da AVG Filmproduktion: avgproduktion.com/de).

WIDE REWIND. Qui i due precedenti articoli di Wide magazine dedicati al regista Weiskopf, con interviste e official trailer del docufilm:
wide.piaggiogroup.com/articles/travels/ride-back-to-freedom

wide.piaggiogroup.com/articles/people/venezia-il-regista-austriaco-hermann-weiskopf-e-la-sua-vespa-in-laguna