LA STRAORDINARIA AVVENTURA DI CHRIS DONALDSON – UNA GRANDE “FUGA” IN MOTO DALLA BELFAST DEGLI ANNI ’70, IN IRLANDA, ATTRAVERSANDO 33 PAESI – È DIVENTATA UN LIBRO, “GOING THE WRONG WAY”. UN RACCONTO SINCERO, APPASSIONANTE, CHE EMOZIONA E SORPRENDE. DEDICATO AI GUZZI FANS, DI IERI E DI OGGI. QUI IL LINK DOVE LEGGERE IL PRIMO CAPITOLO. E L’INTERVISTA ALL’AUTORE, UN GUZZISTA AUTENTICO, CHE SOGNA L’AUSTRALIA.
Chris Donaldson oggi (foto tratta dalla sua pagina facebook):
www.facebook.com/chrisdonaldson.world
Maggio 2020 – Chris Donaldson vive a Ballygally, in Irlanda del Nord, originario di Belfast. Quando scrisse a Wide magazine, qualche tempo fa, raccontava: “Nel periodo 1979-1980 ho guidato la mia Moto Guzzi Le Mans 850 Mk1 attraverso il Medio Oriente, l’Africa e dal Canada all’Argentina; in seguito ho viaggiato in sella fino a San Pietroburgo, Mosca e ritorno. Sto scrivendo un libro sulle mie avventure in moto e mi sono reso conto che sono proprio i viaggi per cui la nuova Moto Guzzi V85 TT sarebbe perfetta. E – ha aggiunto – ho ancora la mia Le Mans!”. Poi Chris annuncia di aver terminato il libro (un lavoro durato anni) e confessa che gli piacerebbe fosse conosciuto dai Guzzisti (proponendo anche iniziative promozionali presso i dealer, che lo potrebbero offrire ai propri clienti, è la sua idea… e sta pensando anche di supportare iniziative benefiche con parte dei ricavi dalla vendita del libro, e perfino di farne una edizione in italiano…).
E, in occasione della pubblicazione del suo libro – disponibile in formato ebook su amazon – ha anche lanciato un sito web, dove è possibile scaricare il primo capitolo: www.chrisdonaldson.world.
DALLA PREFAZIONE DEL LIBRO. QUANDO IL VIAGGIO E’ UNA LEZIONE DI VITA. “Sin dall'età della pietra, il walkabout è stato un rito aborigeno di passaggio. È quando i ragazzi adolescenti vagano senza meta nella boscaglia in un viaggio senza una destinazione particolare. Durante questo periodo, fanno la transizione spirituale da ragazzo a uomo. È un tempo per l'autovalutazione e del pensiero profondo, quando può conoscere se stesso senza l'influenza dei suoi anziani, amici o familiari. È un viaggio fisico e psicologico. Non sembravo un adolescente aborigeno mentre partivo da Belfast sulla mia Moto Guzzi, ma guardando indietro, vedo che la stessa determinazione mi ha spinto a partire per un viaggio alla scoperta di me stesso. Avevo ventun anni e volevo andare ‘da qualche parte’ per ‘un po’ 'di tempo’ e, beh, per ‘qualcosa’!
Questo desiderio mi ha spinto a liberarmi dalla mia mediocre esistenza borghese e raggiungere l'ignoto. La richiesta era irresistibile e mi legava a un antico rituale che molti giovani uomini prima di me avevano avuto… il richiamo per l'avventura.
(Foto di Chris Donaldson, World tour, Belfast-Cape Town, 1979-1980).
Vieni con Chris Donaldson in questo giro sulle montagne russe di auto-scoperta e non rimarrai deluso perché c'è un'esperienza quasi mortale dietro ogni angolo! Oltre 40.000 miglia (senza contare altre 10.000 percorse negli oceani su uno yacht da regata d'altura) in 33 Paesi, ci sono abbastanza lezioni di vita da duri per continuare a girare queste pagine.
Lungo la strada incontra formidabili blocchi stradali: di soldati con armi AK-47 nell'Africa devastata dalla guerra, e poi il deserto del Sahara, le Ande, le dimensioni dell'Everest che minacciano di spazzarlo via, l'epatite E in Sud America e PTSD (disturbo da stress post traumatico) quando arrivò a casa - e questa è solo la metà.
Questa odissea, vista attraverso i freschi occhi da ventenne (al tempo dei Belfast Troubles) e vissuta nei primi anni '80, è rude nella sua esposizione ma riflessiva nelle sue deliberazioni e rivelando i regimi e le culture che attraversa”.
(Foto di Chris Donaldson, World tour, Belfast-Cape Town, 1979-1980).
IL LIBRO, LE RECENSIONI. Il libro di Chris Donaldson – Kindle Edition, 379 pagine, prima edizione 23 Aprile 2020, in lingua inglese – ha già conquistato 5 stelle customer reviews di Amazon, www.amazon.co.uk/dp/B0877CVF52 e lusinghiere recensioni: “Un'ottima lettura, a sua volta divertente, terrificante, avvincente e stimolante… merita di diventare un classico.", Geoff Hill - Autore, adventurer e giornalista del Sunday Times. "Nel 1979 Chris lascia alle spalle i Belfast Troubles e si crea i suoi problemi in un viaggio accidentato in giro per il mondo. È una corsa folle che Chris racconta… fino ad una fine dolce-amara.", Ted Simon, autore Jupiters Travels. "Il viaggio è un'avventura mozzafiato che ti afferra prima che lasci Belfast! Chris ci ha portato a fare un giro in cui Bond incontra Jones incontra Dundee e li lascia tutti sulla sua scia. Desideriamo tutti questa avventura, ma pochissimi sarebbero in grado di affrontarla!”, Penelope MdKeagu. E ampio servizio dedicato sul UK Superbike Magazine; qui un paio di immagini, la cartina stilizzata con la linea azzurra ad indicare l’itinerario di viaggio di Chris, e la copertina di un catalogo Moto Guzzi degli anni ’70 dedicato al modello 850 Le Mans Mk1.
Il libro – che contiene anche la biografia dell’autore - si dipana attraverso emozionanti capitoli, tra momenti durissimi ed altri esaltanti, con prosa e dialoghi da romanziere; facile per il lettore immedesimarsi con l’avventuroso, coraggioso e un po’ folle motociclista irlandese, attraverso Israele e Cipro, Siria e Giordania, Egitto, il deserto Nubiano, il Sudan, Uganda e Kenya, Tanzania e Zambia, Rhodesia e Sud Africa, attraversando l’Atlantico per sbarcare in Nord America, scendendo in America centrale, Colombia ed Ecuador, Peru e Bolivia, Argentina e Brasile…
Svela Chris: “Mi piacerebbe che Ewan McGregor leggesse il mio libro: sarei onorato di ricevere un parere da un motociclista come lui!”.
Da sinistra: campagna adv MG V85 TT con Ewan Mc Gregor, 2019. E la nuova versione MG V85 TT Travel (2020).
L’INTERVISTA A CHRIS DONALDSON.
Quando è nata la tua passione per le italianissime Moto Guzzi?
Ho visto una Le Mans in una vetrina e ho fatto un giro di prova. Quando ho sentito il battito del motore twin a V ne sono rimasto ‘agganciato’. La mia moto è diventata, e continua ad essere, una MG Le Mans Mk1 850cc”.
Cosa ami in particolare delle Moto Guzzi?
Stile italiano; Ingegneria di qualità; Velocità e maneggevolezza. Avevo già avuto Norton e BMW. La Guzzi sembrava combinare il meglio di entrambi, senza il peggio di ciascuno.
Un riepilogo dei viaggi effettuati in sella alla tua Moto Guzzi.
1978, Francia e Spagna. 1979-1981, Tour mondiale. 2008, da Belfast a San Pietroburgo e Mosca.
Il viaggio che sogni ancora di fare ...
Ha! Forse l'Australia!
Come è nata l'idea di scrivere un libro?
Avevo sempre programmato di scriverne un libro, ma la vita continuava a intromettersi. Ma ora ce l’ho fatta.
A chi vuoi dedicarlo?
A mia moglie, Julie, che mi ha aiutato enormemente nella scrittura e ha dovuto ascoltare storie infinite del mio passato.
RICORDANDO L’AMICO E CAMPIONE STANLEY WOODS.
Chris tiene, infine, a ricordare l’amico e campione irlandese Stanley Woods, 10 volte vincitore alla Isle of Man TT, due con Moto Guzzi nel 1935. Un personaggio straordinario, scomparso nel 1993. E Chris tira fuori dal suo album privato una foto di Stanley con accanto i suoi numerosi trofei conquistati in decine di competizioni (29 GP vinti negli anni 20 e 30). Noi ne aggiungiamo un’altra, in gara, in sella a Moto Guzzi.