logo piaggio wide
Viaggi

WIDE REWIND
BY 06/15

CALIFORNIA LOVERS: MANUELE BIONDI
30 ANNI DI VIAGGI E 700 MILA KM SU MOTO GUZZI

Manuele Biondi con la sua Moto Guzzi California 1400, davanti alla sede del Gruppo Piaggio, a Pontedera, in Toscana

Quando si dice il vero amore: quello per il marchio dell’Aquila è per sempre, una fede incrollabile, una passione intramontabile, un legame per tutta la vita. Così sono i veri Guzzisti. Come Manuele Biondi, 55 anni portati alla grande, toscano di Piombino (addetto nelle acciaierie), viaggiatore e biker di lungo corso: in oltre trent’anni on the road ha percorso finora oltre 700 mila chilometri, e sempre in sella ad una Moto Guzzi California. Già perché lui della “Cali” si è innamorato fin da giovane e, nel corso degli anni, ha cambiato vari modelli ma due “firme” sono rimaste sempre impresse sulla livrea delle sue moto: Moto Guzzi e California.

Da sinistra: Maurizio Pandolfo con California Vintage 1100 e Manuele Biondi con California 1400

In un giorno piovoso di novembre Manuele è stato ospite della redazione di Wide Piaggio Magazine (nella sede del Gruppo Piaggio, a Pontedera, Pisa). Con lui, l’amico di Grosseto Maurizio Pandolfo, detto “Mad Pandy” (fondatore della Roadrunners Gang 1983); oltre 20 anni fa, esattamente nel 1994, insieme hanno creato il club Guzzista “California Crew” (Manuele è presidente, Pandy segretario). Entrambi sono arrivati all’appuntamento per le interviste in sella alle loro fantastiche MG: Manuele con la California 1400 del 2013 (in elegante livrea bianca con casco coordinato, anch’esso firmato Moto Guzzi); Pandy in sella alla sua California Vintage 1100 nera con tocchi di bianco, come il casco bicolore by Moto Guzzi. Certamente non sono passati inosservati: atletici, con giubbotti di pelle, stivali, borchie, catenelle, patch Moto Guzzi, aquile che svettano dappertutto, compreso sull’orecchino. Insomma, sfoggiano il look tipico dei bikers duri e puri, ma con tipico tocco “Italian style”, visto che da decenni viaggiano in sella alle stilosissime moto made in Mandello del Lario. “A noi piace viaggiare in posizione comoda, con sella confortevole e manubrio ampio, per goderci ogni chilometro di strada: e le MG California sono perfette, in tutto. E italianissime”.

“TUTTE LE MG DELLA MIA VITA: HO INVESTITO NELLA FELICITA’”

Racconta Manuele: “Quella per Moto Guzzi è una passione di famiglia, anche i miei nonni erano Guzzisti. La mia prima California II nell’84, poi California III iniezione negli anni ’90, quindi la California limited edition del ’95 prodotta in soli 750 esemplari; seguita nel ’99 da California Special, e ora mi godo la California Touring 1400 seconda serie, acquistata nel 2013”. Ha viaggiato tanto, girando l’Europa in lungo e in largo prima di sbarcare negli States; tra i raid più significativi: ‘85 Caponord, ‘86 Marocco, Scozia, ‘92 Russia e Mosca (dove c’erano i camion militari a rifornire di benzina lungo la strada); poi due viaggi negli Stati Uniti, “coast to coast” da New York a San Francisco e ritorno. E tanti raduni, anche estremi come l’Elefantreffen, e quelli organizzati dal sodalizio americano Moto Guzzi National Owners Club (INFO: www.mgnoc.com), cui è affiliato il California Crew; il MGNOC ha anche l’European Division (tra i fondatori, l’americano David Smith) che organizza raduni in maggio e in ottobre”.

Moto Guzzi National Rally Parade July 2011

E negli ultimi anni? “Tourist Trophy sull’Isola di Man, ancora viaggi in Europa, raduni Moto Guzzi ovunque: Norvegia, UK, Belgio…Si davvero, una vita sulla strada la mia, e mai un problema serio; solo quest’estate mi è capitato di dover ricorrere all’ottima assistenza tecnica del dealer Moto Guzzi Bäcker, di Laer in Germania, per una saldatura di rinforzo alla marmitta”.

Quand’era un po’ più giovane, racconta Manuele, andava da Piombino a Berlino quasi “in un’unica tirata di 1.300 km, poi tornavo indietro; quante soddisfazioni, quante emozioni”. Beh, comunque l’ultimo viaggio della scorsa estate non è stato proprio una gita fuori porta: ha percorso 8.500 km arrivando fino a San Pietroburgo: “Si, un bel giro: da Piombino a Trieste, poi Slovenia, Slovacchia, Polonia, verso la Russia, Mosca e San Pietroburgo, e ritorno attraverso gli Stati Baltici (Lituania, Estonia, Lettonia), via Finlandia, da Helsinki, poi Varsavia e Berlino. In Germania, proprio nei pressi di Laer, ho incontrato il mio amico Mad Pandy, con cui ho condiviso tanti viaggi e raduni, e lui a sua volta aveva incrociato un altro Guzzista toscano, Carlo Alberto Duè su moto vintage Guzzino V35 II di ritorno dalla Russia (relativo articolo su Wide 5-2015: wide.piaggiogroup.com/archive/wide5_15).

NEGLI STATES, COAST TO COAST E ALLO STURGIS MOTORCYCLE RALLY

Tra i viaggi memorabili, i due “coast to coast” negli Stati Uniti, percorrendo anche la mitica highway U.S. Route 66. Racconta Manuele: “La prima volta andai nel ’94, con il mio amico Gianmario di Bergamo e le nostre MG: io con la mia California 1000 II e lui con Spada 1000 (“l’antenata della Norge”), non volendo noleggiare moto in loco, come fanno molti. Mi informai dallo spedizioniere a Livorno, Savino Del Bene, come inviare la moto a New York: la cassa di protezione me la sono costruita da me, tutta in metallo (dimensioni: 2.50x1.30x1.10 metri). La mia Cali ha viaggiato in nave per 16 giorni e io in aereo per raggiungerla a New York: dopo il disbrigo delle pratiche doganali e assicurative (mi hanno dato una targa provvisoria da piazzare davanti al parabrezza) e una visita alla “Grande Mela”, da Manhattan a Long Island, siamo partititi in direzione Pennsylvania, verso le cascate del Niagara, Michigan, Detroit, Chicago, Winsconsin (parcheggiando le ns moto davanti all’ingresso della fabbrica che produce le americane HD, e gli addetti che vedevano le nostre MG si fermavano a parlare con noi); poi Minnesota, Nebraska e tappa a Sturgis, in South Dakota, per partecipare al grande Rally d’agosto (era la 54a edizione) che richiama migliaia e migliaia di motociclisti da tutto il mondo”.

2015: Stargis Motorcycle Rally, 75th edition

E lì gli piacerebbe tornare, quando ha saputo che alla prossima edizione (8-14 Agosto 2016) dello Sturgis Motorcycle Rally (il più importante raduno americano di bikers, mezzo milione di partecipanti!) sarà lanciata la nuova, spettacolare Moto Guzzi MGX-21 “The flying fortress” (“La fortezza volante”), vista in anteprima mondiale al recente salone Eicma di Milano.

Proseguendo il viaggio, “Monument Valley, Death Valley, lanciando la mia MG sulla pista salata di Bonneville. Un fantastico viaggio: oltre 13 mila km NY-San Francisco-NY”. E il secondo viaggio? “Stavolta in coppia con un’amica, stesso tour ma con una – purtroppo triste – emozione in più: lunedì 10 settembre 2001, alle 9 di sera sono passato sotto le Torri Gemelle, viaggiando per 180 km di notte verso i monti Appalachi; la mattina dopo, in direzione Pennsylvania, ho visto in strada nel senso contrario di marcia, decine di mezzi tra polizia e vigili di fuoco che andavano verso NY. Ancora non sapevo nulla: nel pomeriggio ci siamo fermati vicino alle cascate del Niagara e, in un ristorante Italiano, abbiamo saputo dell’attacco alle Torri. C’era paura, per un mese il Paese rimase isolato, non si potevano prendere aerei. A parte quel momento – e il difficile passaggio nella Death Valley, con temperature di 50 gradi esterni e a 83 metri sotto il livello del mare – durante il secondo viaggio americano arrivai anche fino in Canada. Quante emozioni e incontri con altri motociclisti, luoghi fantastici (come ad Hollywood, mi pareva di vivere in un film): si, davvero, viaggiare con la mia California è stato sempre un investimento per la felicità”.
A differenza di altri Guzzisti, Manuele non è un “nostalgico” e segue con attenzione l’evoluzione stilistica e tecnologica dei modelli Moto Guzzi, della California in particolare: “La sogno senza alcun particolare di plastica; ci sono leghe leggere e resistenti per non far aumentare troppo il peso della moto”, afferma (e lui se ne intende, lavorando nelle acciaierie di Piombino), “e mi piacerebbe anche una versione con motore di maggiore cubatura, fino a 1600 o 1800cc”.

MAD PANDY: “HO UNO STORNELLO NEL CUORE”

L’amico Maurizio Pandolfo, 66 anni, di Grosseto (originario di Venturina), in arte Mad Pandy, è un altro Guzzista doc: “Sono monogamo; nella mia vita ho avuto solo moto Guzzi: dallo Stornello del ’72, poi nuovo Falcone 500 Idroconvert, California III, California 1100 Special, e l’ultima California Vintage 1100 acquistata nel 2008 (quando andai in pensione) con la quale, in 7 anni e mezzo, ho percorso 112 mila km, partecipando a decine di raduni”.

Mad Pandy con Karin, del Moto Guzzi club austriaco, al raduno di Kirchberger

“Tra gli ultimi modelli MG mi piace l’Eldorado, gran moto, e – quando al salone Eicma di Milano – ho visto la nuova moto V7 II Stornello – ricordando lo storico Stornello scrambler – il cuore ha battuto forte”. La prima Moto Guzzi non si scorda mai.

Moto Guzzi Stornello Scrambler, anni ‘70

Moto Guzzi V7II Stornello presentato a Eicma 2015, Milano